POSTIMPRESSIONISMO Lultima mostra impressionista si tenne nel 1886

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POSTIMPRESSIONISMO L’ultima mostra impressionista si tenne nel 1886 Altri artisti, cresciuti nell’orbita dell’impressionismo, sviluppano

POSTIMPRESSIONISMO L’ultima mostra impressionista si tenne nel 1886 Altri artisti, cresciuti nell’orbita dell’impressionismo, sviluppano nuove ricerche artistiche e pittoriche, concentrandosi soprattutto sul ruolo fondamentale ma differente del COLORE, DELLA LUCE e DELLA FORMA. COLORE E LUCE Approfondire le ricerche sulla luce e sui fenomeni fisici e percettivi. GEORGES SEURAT e il POINTILLISME COLORE E FORMA COLORE ESPRESSIVO “trattare la natura secondo il cilindro, la sfera e il cono, tutto messo in prospettiva” Il colore per esprimere emozioni, sensazioni e stati d’animo. PAUL CEZANNE PAUL GAUGUIN VINCENT VAN GOGH

POINTILLISME SI SVILUPPA TRA IL 1884 E IL 1890 APPROFONDENDO LE TEORIE SCIENTIFICHE DI

POINTILLISME SI SVILUPPA TRA IL 1884 E IL 1890 APPROFONDENDO LE TEORIE SCIENTIFICHE DI CHEVREL SULLA LUCE, SUI CONTRASTI CROMATICI E SULLA LEGGE PERCETTIVA SECONDO LA QUALE OGNI COLORE INFLUENZA ED E’ INFLUENZATO DAI COLORI VICINI. SCOMPOSIZIONE DEI COLORI VENGONO POSTI SULA TELA A PICCOLE MACCHIE O PUNTI E ACCOSTANTI TRA LORO VISTI A DISTANZA SONO MISCHIATI TRA LORO E CREANO PARTICOLARI EFFETTI CROMATICI Bozzetto per la parata del circo (part) 1888, Olio su tela

GEORGE SEURAT (1859 – 1891) Le sue opere sono frutto di molti studi preparatori

GEORGE SEURAT (1859 – 1891) Le sue opere sono frutto di molti studi preparatori e non rispondono alla immediatezza tipica della pittura impressionista. Segue regole geometriche precise per collocare le figure nello spazio. Divide i toni cromatici nelle loro componenti, accostando i colori puri stesi sulla tela in piccole macchie. L'occhio dell'osservatore ricompone il colore generato dalla fusione dei colori puri, senza le impurità dell'impasto sulla tavolozza, che rende meno brillanti i colori. Questa tecnica rendeva impossibile definire con chiarezza le forme e le figure perché si perdevano i contorni. Per questo motivo Seurat decise di semplificare le forme e rendere le figure simili a manichini, immobili e privi di dettagli. Seurat nono rappresentava la realtà ma una sua sintesi La Tour Eiffel 1889, Olio su tela, 24 x 15, 2 cm San Francisco, Museum of Fine Arts

Una domenica domeriggio alla Grande Jatte 1884 -1886, olio su tela, 205 x 308

Una domenica domeriggio alla Grande Jatte 1884 -1886, olio su tela, 205 x 308 cm. Chicago, Art Institute RITRAE UNA SCENA DI VITA QUOTIDIANA: CIRCA QUARANTA PERSONE LUNGO LA SENNA DURANTE UN POMERIGGIO ESTIVO. LA COMPOSIZIONE E’ STUDIATA CON RIGORE GEOMETRICO, BASATO SU EQUILIBRIO EUN ORDINE INNATURALI E LONTANISSIMI DALLA IMMEDIATEZZA DEGLI IMPRESSIONISTI. LA FIGURA FRONTALE DELLA DONNA CON L’OMBRELLO SEGNA IL CENTRO DELLA COMPOSIZIONE IN PERFETTO EQUILIBRIO IL COLORE E’ STESO A PICCOLI TOCCHI CHE RENDONO LA SUPERFICIE VIBRANTE. I TOCCHI CAMBIANO DIMENSIONE E DIREZIONE IN BASE A CIO’’ CHE DEVONO RAPPRESENTARE. L’OPERA E’ STATA REALIZZATA IN STUDIO ED E’ STATA PRECEDUTA DA MOLTI BOZZETTI PREPARATORI IL PAESAGGIO E LE FIGURE SONO SEMPLIFICATE: I VOLUMI SONO RICONDOTTI A CONI E CILINDRI NESSUN DETTAGLIO CARATTERIZZA LE FIGURE CHE RESE IMMOBILI APPAIONO COME MANICHINI PER DEFINIRE LE OMBRE I TRATTI SONO PIU’ VICINI E FITTI.

Studio per La Grande Jatte 1885, olio su tela, 15, 2 x 24, 7

Studio per La Grande Jatte 1885, olio su tela, 15, 2 x 24, 7 Chicago, Art Institute Ultimo bozzetto della Grande Jatte 1885, olio su tela, 68 x 104 New York Metropolitan Museum

La parata del circo 1888, olio su tela, 100 x 150 cm New York

La parata del circo 1888, olio su tela, 100 x 150 cm New York Metropolitan Museum

Studio per modella di profilo 1887, olio su tela, 24 x 14, 6 cm

Studio per modella di profilo 1887, olio su tela, 24 x 14, 6 cm Parigi, Musée d’Orsay

PAUL CEZANNE (1839 – 1906) Questo artista è considerato il “ponte” tra arte dell’Ottocento

PAUL CEZANNE (1839 – 1906) Questo artista è considerato il “ponte” tra arte dell’Ottocento e quella del Novecento, poiché i suoi studi divennero la base di partenza della pittura cubista. Pur avendo aderito fin dall’inizio al movimento impressionista (espose alla prima mostra impressionista del 1874), sviluppò fin da subito ricerche autonome e differenti rispetto al gruppo: • non incentrate sulla luce ma sulle forme e i volumi • non immediatezza ma ricerca di un metodo rigoroso • non il soggetto da raffigurare ma la modalità pittorica Dipinge senza un disegno preparatorio e fissa le forme attraverso fasi precise di lavoro: • analizza il soggetto da ritrarre • lo scompone • lo ricostruisce sulla tela secondo schemi geometrici basilari “cono, cilindro e sfera” • il colore è usato per costruire i volumi e le forme attraverso una stesura a macchie larghe uniformi. “Nella pittura ci sono due cose: l’occhio e il cervello, ed entrambi devono aiutarsi tra loro” (P. Cezanne)

È ritratta la governante del pittore seduta accanto ad un tavolo su cui sono

È ritratta la governante del pittore seduta accanto ad un tavolo su cui sono disposte una caffettiera e una tazzina. Cezanne si concentra sulla definizione delle forme e sulla tecnica pittorica. Sia la figura che gli oggetti sono strutturati con volumi semplificati e ricondotti a solidi geometrici: il busto e le braccia della donna diventano cilindri, come la caffettiera e la tazzina; la testa diventa una sfera ovoidale. Il colore è steso sulla tela a larghe campiture, non con il pennello ma con la spatola (Manet per questo lo definì “un muratore che dipinge con la cazzuola”) e Cezanne lo sovrapponeva con passate successive, utilizzando una tecnica lenta e meticolosa. Donna con caffettiera 1895, olio su tela, 130 x 97 cm Parigi, Musée d’Orsay Lo spazio dell’ambiente è creato senza seguire le regole della prospettiva e senza nette distinzione tra stanza e figura che sembrano compenetrarsi. La porta è definita solo da linee di colore che ne identificano le modanature

Natura morta con frutta 1895 -1900 Olio su tela, 73 x 92 cm Parigi,

Natura morta con frutta 1895 -1900 Olio su tela, 73 x 92 cm Parigi, Musée d’Orsay Tutti gli elementi che compongono la natura morta possono essere ricondotti a forme geometriche basilari: • i frutti alla sfera; • la fruttiera al cono rovesciato; • la brocca al cilindro Il colore è steso con ampie pennellate squadrate che costruiscono i volumi. La rigidità dei panneggi dimostra come Cezanne non ponga attenzione alla rappresentazione “fotografica” della realtà. La composizione non segue le regole della prospettiva ed è strutturata secondo differenti punti di vista: frontale per la brocca, la frutta e la fruttiera dall’alto per il piatto e il tavolo che viene rappresentato come un piano ribaltato.

Le grandi Bagnanti 1898 -1906 olio su tela 208 x 251 cm Philadelphia, Museum

Le grandi Bagnanti 1898 -1906 olio su tela 208 x 251 cm Philadelphia, Museum of Art È la tela più grande mai dipinta da Cézanne, che la elaborò per sette anni. I corpi delle donne sono creati dal colore e sono privi di dettagli anatomici. Linee nere marcate definiscono nettamente i contorni e fanno risaltare i corpi in modo quasi scultoreo. La luce diffusa si fonde con le “incrostazioni” di colore che, sovrapposto a strati, diventa materico ed ricondotto ad una gamma cromatica limitata. Il tema dei bagnanti è uno dei preferiti di Cèzanne, tanto che lo stesso pittore dedicò a questo soggetto un intero ciclo, come aveva fatto Renoir. Con questa tela Cezanne influenzò i protagonisti delle avanguardie, da Matisse a Braque, da Picasso a Moore. La composizione è strutturata secondo regole di equilibrio ed ordine: in primo piano dominano i due gruppi di figure. I tronchi degli alberi, diventano quinte teatrali che incorniciano uno sfondo aperto e ampio animato dal paesaggio e dalle architetture visibili in lontananza.

La montagna di Sainte Victoire 1904 - 1906 olio su tela, 63 x 83

La montagna di Sainte Victoire 1904 - 1906 olio su tela, 63 x 83 cm Zurigo, Kunsthaus Questo monte che domina la valle di Aix en Povence è uno dei soggetti preferiti ( sua città natale) da Cezanne che lo riprodusse in numerose tele e acquerelli I tasselli di colore frantumano la natura e creano un mosaico cromatico Il colore è posto sulla tela ad ampie zone e senza sfumature. È il colore a creare le forme, i volumi e lo spazio “Cerco di rendere la prospettiva col solo mezzo del colore” (P. Cezanne)

PAUL GAUGUIN (1848 -1903) Apprese la pittura da autodidatta e vi si dedica totalmente

PAUL GAUGUIN (1848 -1903) Apprese la pittura da autodidatta e vi si dedica totalmente dal 1883 avvicinandosi alla corrente impressionista per poi superarle totalmente: • elimina le ombre portate “sono inganni del sole” • usa il colore in modo innaturale, a tinte piatte ed ampie campiture, assegnandogli un valore simbolico poiché è espressone dei sentimenti e delle sensazioni del pittore • le figure sono bidimensionali e definite da una linea disegnativa netta. Queste caratteristiche pittoriche determinarono la nascita di una nuova tecnica pittorica chiamata: prende il nome di CLOISSONISME (da cloissoneé: smalti medievali delle vetrate gotiche): stesura a zone cromatiche piatte e definite da una netta linea di contorno nera. Un importante giapponesi riferimento per Gauguin furono le stampe Alla base delle sue ricerche c’era la volontà di ricreare un mondo incontaminato dal progresso dove la Natura regola i ritmi della vita. Per questo non ama vivere a Parigi ma a Pont-Aven, in Bretagna, per poi, dal 1 compiere dal 1895 stabilirsi definitivamente nelle isole del Pacifico prima Tahiti poi le Isole Marchesi.

IL PERIODO BRETONE 1888 - 1889 Girotondo di tre piccole bretoni, 1888 Questi due

IL PERIODO BRETONE 1888 - 1889 Girotondo di tre piccole bretoni, 1888 Questi due dipinti sono realizzati nello stesso, il 1888, e sono lo specchio del cambiamento e della ricerca pittorica di Cezanne Nella “visione dopo il sermone” compaiono tutti i caratteri tipici della pittura di Cezanne ed in particolare l’uso simbolico del colore che sarà il punto di partenza della futura corrente espressionista La visione dopo il sermone, 1888 olio su tela, 73 x 92 cm Edimburgo, National Art Gallery of Scotland

Cristo verde Agosto 1889 olio su tela, 92, 1 x 73, 4 cm Bruxelles,

Cristo verde Agosto 1889 olio su tela, 92, 1 x 73, 4 cm Bruxelles, Musée Royal des Beaux-Arts

Cristo Giallo Settembre 1889 olio su tela. 92 x 73 cm Buffalo, Albright-Knox Art

Cristo Giallo Settembre 1889 olio su tela. 92 x 73 cm Buffalo, Albright-Knox Art Gallery

Cristo nell’orto degli ulivi, 1889

Cristo nell’orto degli ulivi, 1889

Una particolarità di Gauguin era quella di realizzare molti autoritratti nei quali inseriva le

Una particolarità di Gauguin era quella di realizzare molti autoritratti nei quali inseriva le sue opere e di documentare con molti schizzi o nelle lettere ai conoscenti, tutte le opere da lui realizzate. Autoritratto con Cristo Giallo 1890 Olio su tela, Saint Germaine en Laye, Collezione Denis Autoritratto con l’idolo, 1893

Schizzi realizzati da Gauguin e riferiti a La visione dopo il sermone e Cristo

Schizzi realizzati da Gauguin e riferiti a La visione dopo il sermone e Cristo nell’orto degli ulivi

IL PERIODO POLINESIANO Tra Tahiti e le Isole Marchesi (1891 -1903) Donne di Tahiti

IL PERIODO POLINESIANO Tra Tahiti e le Isole Marchesi (1891 -1903) Donne di Tahiti 1891 olio su tela 63 x 91 cm Parigi, Musée d’Orsay I colori sono stesi a campiture ampie e piatte e sono innaturali perché la loro funzione è quella di suscitare emozioni, non riprodurre la realtà. Il paesaggio di fondo è ricreato con semplici fasce orizzontali create direttamente con gradazioni differenti di verdi. Al centro dell’interesse di Gauguin c’è la ricerca della più sincera e naturale spiritualità e del significato dell’esistenza umana. Per questo fonde realtà e fantasia componenti fondamentali dell’uomo

Paesaggio a Tahiti, 1891 Paesaggio a Tahiti, 1892

Paesaggio a Tahiti, 1891 Paesaggio a Tahiti, 1892

Te burao, 1892

Te burao, 1892

Donna con il fiore (Vahine no te tiare), 1891 Gli antenati di Tehamana, 1893

Donna con il fiore (Vahine no te tiare), 1891 Gli antenati di Tehamana, 1893

Non si occupò solo di pittura ma anche di scultura realizzando opere in legno

Non si occupò solo di pittura ma anche di scultura realizzando opere in legno raffiguranti idoli primitivi Scultura autoritratto

Gauguin condivise ad Arles nel 1888, un periodo artistico molto proficuo con un altro

Gauguin condivise ad Arles nel 1888, un periodo artistico molto proficuo con un altro grande pittore con il quale condivise l’idea della pittura come espressione dell’emozione: VINCENT VAN GOGH (1853 -1890) Nacque in Olanda e si dedicò alla pittura a partire dal 1880, sostenuto anche dal fratello Theo, mercante d’arte a Parigi, città in cui Vincent si trasferì nel 1886. Importanti punti di riferimento della sua pittura furono: • la pittura realista a lui contemporanea fondamentale per la sua prima produzione artistica. • le stampe giapponesi per la seconda fase. Partendo dalla lezione degli impressionisti e del pointillisme avviò un percorso artistico che lo condusse ad elaborare un nuovo modo di concepire l’arte: immediata, spontanea ed espressione degli stati d’animo. “Sto tentando di accentuare l’essenziale, tralasciando tutto ciò che è banale” La difficile condizione emotiva e le numerose crisi nervose che colpivano il pittore lo condussero prima a tagliarsi un orecchio dopo una lite con Gauguin e poi ad uccidersi

LA PRIMA FASE OLANDESE – 1880 -1886 In una povera stanza, alcuni contadini condividono

LA PRIMA FASE OLANDESE – 1880 -1886 In una povera stanza, alcuni contadini condividono un unico piatto di patate. Alla resa oggettiva della realtà si sostituisce una interpretazione di essa che ha come fine la denuncia sociale: “ho voluto, far capire che questa povera gente, che alla luce di una lampada mangia patate servendosi dal piatto con le mani, ha zappato essa stessa la terra dove quelle patate sono cresciute”. Mangiatori di patate 1885 olio su tela, 82 x 114 cm Amsterdam, Museo Van Gogh La scelta del colore monocromo ha lo scopo di evitare che l'occhio sia appagato dalla bellezza ma lo spettatore si fermi ad analizzare il soggetto. I volti e le mani sono resi con una forte espressività per marcare la realtà: la fatica piega e consuma. La luce, diffusa dalla lampada ad olio sul soffitto provoca forti contrasti chiaroscurali e caratterizza i lineamenti dei volti, le mani e degli abiti.

I SOGGETTI RIPETUTI Girasoli recisi 1887, olio su tela New York, Metropolitan Museum 1888,

I SOGGETTI RIPETUTI Girasoli recisi 1887, olio su tela New York, Metropolitan Museum 1888, olio su tela Distrutto nel 1945 I Girasoli, 1888 olio su tela, 91 x 72 cm Monaco di Baviera, Neue Pinakothek 1888, olio su tela collezione privata 1889, olio su tela Philadelphia, Museum of Art I girasoli sono dipinti in tutte le fasi della fioritura: dal bocciolo fiore appassito.

IL PERIODO CONDIVISO CON GAUGUIN AD ARLES NEL 1888 Paul Gauguin, Autoritratto dedicato a

IL PERIODO CONDIVISO CON GAUGUIN AD ARLES NEL 1888 Paul Gauguin, Autoritratto dedicato a Van Gogh, 1888 Vincent van Gogh, Autoritratto dedicato a Paul Gauguin 1888 I pittori realizzarono queste due opere e se le regalarono reciprocamente

Van Gogh fu un apprezzato ritrattista Ritratto del dottor Gachet 1890, olio su tela,

Van Gogh fu un apprezzato ritrattista Ritratto del dottor Gachet 1890, olio su tela, Collezione privata Ritratto del dottor Rey 1889, olio su tela, Mosca, Museo Puskin Ritratto di Eugene Boch (studio di “poeta contro cielo stellato) 1888, olio su tela, Parigi Musée d’Orsay

… io sono completamente preso dalla immensa pianura con i campi di grano contro

… io sono completamente preso dalla immensa pianura con i campi di grano contro le colline, senza confini come un mare, di un giallo, di un verde tenero … (V. Van Gogh) Campo di grano con corvi 1890 Olio su tela, 51 x 103 cm Amsterdam, Rijsmuseum Van Gogh Componente dominante è il senso di angoscia e di solitudine che governa l’intera opera: il cielo plumbeo, il volo basso di corvi neri, l’uso di soli colori puri e materici , la pennellata che crea le forme. NON E’ UN PAESAGGIO REALE MA RAPPRESENTAZIONE DELL’ANIMO TORMENTATO, GOVERNATO DAI SENTIMENTI E NON DALLA RAGIONE