LORGANIZZAZIO NE DEL TESTO Come inserire le Citazioni

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L’ORGANIZZAZIO NE DEL TESTO • Come inserire le Citazioni • Come costruire una Bibliografia

L’ORGANIZZAZIO NE DEL TESTO • Come inserire le Citazioni • Come costruire una Bibliografia

CHE COSA SONO LE CITAZIONI? « Le citazioni sono tratti di testo presi direttamente

CHE COSA SONO LE CITAZIONI? « Le citazioni sono tratti di testo presi direttamente da un altro contesto e riportati nella forma in cui essi compaiono » (Lesina, 1994, p. 15) N. B. Vanno riportate tra virgolette Citazioni fuori corpo: Per mettere in risalto il brano si può utilizzare lo stile corsivo ed eventualmente di un carattere ridotto rispetto a quello corrente, non dimenticando di indicare la fonte e la pagina da cui avete tratto la citazione.

Le Citazioni devono essere FEDELI al testo originale: Bisogna trascrivere le parole così come

Le Citazioni devono essere FEDELI al testo originale: Bisogna trascrivere le parole così come le si trovano nel testo Non bisogna eliminare parti del testo senza segnalarlo: una eventuale segnalazione può essere una serie di puntini di sospensione senza comunque stravolgere il senso grammaticale Ogni nostro commento o specificazione va posta tra parentesi quadre Se nel testo originale è presente un errore dell’autore, anche questo va riportato nella citazione, segnalandolo con l’espressione [sic] collocata subito dopo il presunto errore

Se si utilizzano più fonti bibliografiche riferibili allo stesso autore che riportano lo stesso

Se si utilizzano più fonti bibliografiche riferibili allo stesso autore che riportano lo stesso anno di pubblicazione, si utilizza il metodo alfabetico (a, b, c. . ) per distinguere i diversi testi. L’anno di pubblicazione sarà dunque seguito dalla lettera corrispondente così come nella bibliografia finale. Es. Bruner, 1983 a Bruner, 1983 b Se l’autore è lo stesso, ma la citazione riguarda un concetto o un pensiero rintracciabile in più contributi, le fonti bibliografiche lo riguardano saranno separate dalla virgola, sempre tra parentesi. Es. (Bateson, 1976, 1984)

Se gli autori di una stessa fonte bibliografica sono uno o due, vanno citati

Se gli autori di una stessa fonte bibliografica sono uno o due, vanno citati sempre tutti; se sono più di due, una prima volta vanno citati tutti e per la citazione successiva dello stesso dato bibliografico si può utilizzare la formula et al. Es. (Bianchi e Rossi, 2011) ( Bianchi, Rossi e Verdi, 2010) (Bianchi et al. , 2010) Se invece si vuole ripetere la stessa fonte bibliografica menzionata per ultima si utilizza la forma Ibidem

Se l’autore è rappresentato da un ente, nel testo verrà riportato per intero la

Se l’autore è rappresentato da un ente, nel testo verrà riportato per intero la prima volta (es. American Psychological Association, 2001) e poi attraverso la sua sigla (APA; 2001) Es. Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders, fourth edition, text revision (DSM-IV-TR; APA, 2000)

Come è evidente, nelle citazioni compare sempre il cognome dell’autore. Il nome è necessario

Come è evidente, nelle citazioni compare sempre il cognome dell’autore. Il nome è necessario solo quando sono presenti più autori con lo stesso cognome. In questo caso si riporta l’iniziale del nome, cognome e, dopo la virgola, l’anno di pubblicazione. Es. (M. Rossi, 2000; B. Rossi, 2008) Se la citazione è riferita a più autori, i loro cognomi saranno separati dal punto e virgola all’interno delle partentesi Es. Alcuni autori hanno sottolineato che…. (Minuchin, 1974; Haley, 1973)

PARAFRASI: riprende e utilizza in forma diversa il contenuto di un testo, in modo

PARAFRASI: riprende e utilizza in forma diversa il contenuto di un testo, in modo tale da riassumere il pensiero dell’autore che si intende riportare. In questo caso è necessario indicare la fonte di derivazione attraverso il sistema: cognome, anno di pubblicazione Es. Le citazioni costituiscono parti specifiche della trattazione proveniente da altri testi, utilizzate nella forma originale (Lesina, 1994) Diverso è il caso in cui il riferimento al cognome dell’autore è già presente nel testo che state scrivendo: in questo caso bisogna indicare tra parentesi sono l’anno di pubblicazione della fonte citata. Es. Tra gli altri autori, Minuchin (1974) e Haley (1973) hanno sottolineato che. .

COME COSTRUIRE UNA BIBLIOGRAFIA? La Bibliografia può essere intesa come l’elenco delle pubblicazioni usate

COME COSTRUIRE UNA BIBLIOGRAFIA? La Bibliografia può essere intesa come l’elenco delle pubblicazioni usate e citate nella stesura di un testo. I testi della bibliografia vanno indicati in ordine alfabetico, secondo il Cognome dell’autore e non secondo l’ordine delle citazioni della tesi. Quando si cita un autore più volte con opere diverse, queste vanno elencate in ordine cronologico di pubblicazione.

COME COSTRUIRE UNA BIBLIOGRAFIA? . . Di un Capitolo di un Libro 1. 2.

COME COSTRUIRE UNA BIBLIOGRAFIA? . . Di un Capitolo di un Libro 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. Cognome dell’autore, iniziale del nome (anno di pubblicazione) Titolo del contributo (capitolo) In Inziale del nome e cognome del curatore dell’opera seguita da (a cura di) Titolo dell’opera collettiva Eventuale numero del volume e l’edizione (pagine: iniziale e finale del contributo Luogo: Editore Es. Speranza, A. M. , Odorisio, F. (2001). Disturbi dell’attaccamento. In M. Ammaniti (a cura di), Manuale di psicopatologia dell’infanzia, (pp. 259 -279). Milano: Raffaello Cortina Editore

. . Di Articolo di Rivista 1. 2. 3. 4. 5. Cognome dell’autore, iniziale

. . Di Articolo di Rivista 1. 2. 3. 4. 5. Cognome dell’autore, iniziale del nome (anno di pubblicazione) Titolo dell’articolo Titolo della rivista Volume e pagine in cui appare l’articolo Es. Shafran, R. , Lee, M. , Cooper, Z. , Palmer, R. L. , Fairburn, C. G. (2007) Attentional bias in eating disorders. International Journal of Eating Disorders, 40, pp. 369 -380

. . Di un Libro 1. 2. 3. 4. 5. 6. Cognome dell’autore, iniziale

. . Di un Libro 1. 2. 3. 4. 5. 6. Cognome dell’autore, iniziale del nome (anno di pubblicazione) Titolo ed eventuale sottotitolo (n° edizione a cui ci si è rifatti) Luogo dell’edizione: Editore Alcuni Esempi: • Eco, U. (1977). Come si fa una tesi di laurea. Milano: Bompiani • Lesina, R. (1994). Il nuovo manuale di stile. Guida alla redazione di documenti, relazione, articoli, manuali, tesi di laurea (Edizione 2. 0). Bologna: Zanichelli • Riva Crugnola, C. (a cura di). (1999). La comunicazione affettiva tra il bambino e i suoi partner. Milano: Raffaello Cortina

. . Altri esempi: Se il titolo del testo è in lingua straniera ed

. . Altri esempi: Se il titolo del testo è in lingua straniera ed esiste una traduzione italiana: Bateson, G. (1972). Steps to an Ecology of Mind. San Francisco: Chandler Publishing Company (Tr. It. Verso un’ecologia della mente. Milano: Adelphi, 1976) Se compaiono fonti dello stesso autore, pubblicate nello stesso anno: Bruner, J. S. (1983 a). Child’s talk…. Bruner, J. S. (1983 b). In search of mind… E per finire ancora alcuni esempi: Rossi, M. (2010). Titolo. Poster presentato alla… Rossi, M. (2010). Titolo. Relazione presentata alla. . Rossi, M. (2010). Titolo, Giornale, in press (se sta per essere pubblicato) Rossi, M. (2010). Titolo. Submitted (se è in valutazione per la pubblicazione) Rossi, M. (2010). Titolo. Manoscritto non pubblicato (nel caso di una tesi di laurea o dottorato), Sapienza: Roma