Linserimento in Comunit quale risposta Collocamenti in Comunit

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L’inserimento in Comunità: quale risposta?

L’inserimento in Comunità: quale risposta?

Collocamenti in Comunità: bisogni giuridici e sanitari a confronto Riuscire a contemplare bisogni giuridici

Collocamenti in Comunità: bisogni giuridici e sanitari a confronto Riuscire a contemplare bisogni giuridici e sanitari in maniera ottimale significa agire in un’ottica di prevenzione secondaria e terziaria, riducendo così la possibilità di reiterazione del reato e l’ingresso in un pericoloso breack-down evolutivo

Il tema del collocamento in una struttura residenziale psichiatrica all’interno del DCA 4 agosto

Il tema del collocamento in una struttura residenziale psichiatrica all’interno del DCA 4 agosto 2015 A. Deve essere presente una patologia psichiatrica B. Devono essere presenti gravi compromissioni del funzionamento personale e sociale C. Deve essere presente la necessità di interventi riabilitativoterapeutici frequenti, intensivi, multipli e coordinati D. Gli appropriati interventi erogabili in ambito ambulatorio, domiciliare, semiresidenziale o di ricovero, inclusi quelli farmacologici, non devono essere sufficienti E. Vi è una indicazione ad una più o meno prolungata discontinuità con il contesto di vita §La sola presenza del criterio E , in assenza dei criteri B, C e D non è sufficiente per porre l’indicazione ad un percorso di residenzialità terapeutica e deve orientare verso un percorso di residenzialità socio educativa, con supporto sanitario specialistico variabile a secondo delle necessità

Minore autore di reato e collocamento in comunità Anamnesi individuale • caratteristiche di personalità

Minore autore di reato e collocamento in comunità Anamnesi individuale • caratteristiche di personalità (disturbi della condotta, ad es. ) • pregressi interventi dei Servizi del territorio • pregressi inserimenti (con provvedimenti civili/penali) • recidività Anamnesi familiare • famiglia disfunzionale e multiproblematica • assenza di riferimenti parentali • coimputazione con un familiare • alta conflittualità genitori/figli • reato intrafamiliare

Il collocamento in Comunità terapeutica: elementi imprescindibili § Diagnosi (a cura dello psichiatra/neuropsichiatra) §

Il collocamento in Comunità terapeutica: elementi imprescindibili § Diagnosi (a cura dello psichiatra/neuropsichiatra) § Presa in carico DSM § Che grado di intensità assistenziale consono ai bisogni di cura del soggetto? § Individuazione della struttura (accreditata dalla Regione) che deve rispondere a criteri di: § § Appropriatezza e Compatibilità clinica In ogni DSM è costituita una UVM (unità valutativa multidisciplinare

L’inserimento in struttura residenziale psichiatrica: I Criteri e standard riferimento I percorsi all’interno del

L’inserimento in struttura residenziale psichiatrica: I Criteri e standard riferimento I percorsi all’interno del DCA di 4 agosto 2015, n. 383 DCA 4 agosto 2015, n. 383 Percorsi assistenziali di presa in carico sanitaria e di cura dei minori e giovani adulti con problemi psicopatologici e/o psichiatrici e/o dipendenze sottoposti a procedimento penale” Fase 1: la valutazione (multidimensionale) Fase 2: Il Piano di Trattamento Individuale (TSMREE/DSM) Fase 3: Il Progetto Terapeutico Riabilitativo Personalizzato (Comunità)

Fase 1: La valutazione multidimensionale Servizi Sociali territoriali Municipi Servizi della Giustizia USSM CPA

Fase 1: La valutazione multidimensionale Servizi Sociali territoriali Municipi Servizi della Giustizia USSM CPA IPM Servizi Sanitari SER. D TSMREE DSM Valutazione socioambientale ed educativa Valutazione sanitaria

Fase 2: Piano di Trattamento Individuale (PTI) Il Piano di Trattamento Individuale (PTI) deve

Fase 2: Piano di Trattamento Individuale (PTI) Il Piano di Trattamento Individuale (PTI) deve includere: diagnosi e descrizione del quadro clinico Ø eventuale uso di sostanze Ø livello di compromissione del funzionamento personale e sociale del paziente in ambito familiare, scolastico e nel gruppo dei pari Ø risorse e potenzialità esistenti Ø necessità terapeutiche, riabilitative e assistenziali Ø stabilità clinica Ø punti di forza e criticità della famiglia e del contesto di riferimento Ø eventuali trattamenti farmacologici utilizzati, risultati raggiunti e le criticità rilevate Ø elementi prognostici per la successiva inclusione sociale Ø

) Fase 2: Piano di Trattamento Individuale (PTI) Il PTI dovrebbe contenere la sottoscrizione

) Fase 2: Piano di Trattamento Individuale (PTI) Il PTI dovrebbe contenere la sottoscrizione di un accordo/impegno di cura con il minorenne/giovane adulto e con la partecipazione della famiglia, al fine di favorire la volontarietà e l’adesione al trattamento Il PTI verrà poi gestito e monitorato dal case manager. La risposta socio-sanitaria integrata definita nel PTI deve prevedere l’attivazione di risposte con livelli di intensità assistenziale differenziati in coerenza con: Ø bisogni clinici emergenti (criterio dell’appropriatezza clinica) Ø capacità di potervi accedere (criterio della compatibilità clinica)

Le criticità dei collocamenti in Comunità terapeutica nel contesto penale § § coattività del

Le criticità dei collocamenti in Comunità terapeutica nel contesto penale § § coattività del “penale” assenza di una motivazione intrinseca difficoltà a costruire e condividere un progetto col minore/giovane adulto e con la struttura tempi incalzanti: discrepanza tra tempi “giuridici” e tempi “clinici”

Compliance terapeutica e prognosi nei disturbi di personalità I disturbi di personalità sono: §

Compliance terapeutica e prognosi nei disturbi di personalità I disturbi di personalità sono: § egosintonici (accettabili alla persona) § alloplastici (la persona tende a cambiare l’ambiente, ma non se stessa) QUINDI: complessivamente difficili da trattare

Il tema delle Comunità all’interno del Piano di Azioni Nazionale per la Salute Mentale

Il tema delle Comunità all’interno del Piano di Azioni Nazionale per la Salute Mentale Il tema della residenzialità psichiatrica, sia per gli adulti che per i minori rappresenta uno degli obiettivi all’interno del Piano di azioni nazionale per la salute mentale (PANSM): Differenziare offerta residenziale Strutture con diversa intensità di trattamento Individualizzare l’intervento Programmi e tipologie di intervento, correlati alla patologia e alla complessità dei bisogni

Tipologia di strutture comunitarie secondo il DCA 2013 SRTRi Strutture Residenziali Psichiatriche per trattamenti

Tipologia di strutture comunitarie secondo il DCA 2013 SRTRi Strutture Residenziali Psichiatriche per trattamenti terapeutico riabilitativi a carattere intensivo (non superiore a 30 gg) SRTRe Strutture Residenziali Psichiatriche per trattamenti terapeutico riabilitativi a carattere estensivo (non sup. a 1 anno) SRSR-24 h Strutture Residenziali Psichiatriche per interventi socio riabilitativi con personale nelle 24 h giornaliere (non sup. a 1 anno) SRSR -12 h. Strutture Residenziali Psichiatriche per interventi socio riabilitativi con personale nelle 12 h giornaliere (non sup. a 1 anno) SRSR 1. 0. Strutture Residenziali Psichiatriche per interventi socio riabilitativi con personale per fasce orarie STPIT - Strutture per Trattamento Psichiatrici Intensivi Territoriali (non superiore a 30 giorni, post. acuzie)

Comunità e criticità Ø Ø Ø Mancano strutture con diversa intensità di trattamento Le

Comunità e criticità Ø Ø Ø Mancano strutture con diversa intensità di trattamento Le risorse a disposizione per garantire un intervento mirato sono carenti Mancano protocolli di intesa interservizi quindi: Come garantire l’appropriatezza del l’individualizzazione dell’intervento? progetto e

Comunità : l’esistente e le criticità • § • Carenza Comunità psichiatriche nella Regione

Comunità : l’esistente e le criticità • § • Carenza Comunità psichiatriche nella Regione Lazio (solo per adulti e/o giovani adulti. Una sola struttura accreditata per minorenni) In generale non sono disposte ad accogliere in condizioni “coatte”. Richiedono tempi per la valutazione e per la creazione nell’adolescente (e nei genitori)del “bisogno di cura” e di una motivazione percorso sanitario residenziale Esistono Comunità socio-educative, spesso poco contenitive e poco preparate ad affrontare adolescenti problematici”

Comunità: l’esistente e le criticità • • Assenza di strutture-filtro ove avviare una valutazione

Comunità: l’esistente e le criticità • • Assenza di strutture-filtro ove avviare una valutazione dell’adolescente e prepararlo all’inserimento comunitario Strutture scarsamente contenitive, conseguente pericolo di fuga Carenza/assenza di una flessibilità di intervento Frammentazione degli interventi

Comunità e criticità Le strutture esistenti non rispondono alla tipologia di utenza del circuito

Comunità e criticità Le strutture esistenti non rispondono alla tipologia di utenza del circuito penale minorile per: Fascia d’età Sintomatologia esternalizzante

La gestione dell’acuzie psichiatrica come elemento Scostamento dagli standard di criticità Il ricovero in

La gestione dell’acuzie psichiatrica come elemento Scostamento dagli standard di criticità Il ricovero in SPDC e il dopo La gestione dell’acuzie di minori ristretti comporta problemi di duplice natura: Øorganizzativa, per la complicata gestione dell’accompagnamento e del piantonamento presso la struttura ospedaliera da parte della Giustizia Minorile Øsanitaria, per la mancanza di una rete per l’emergenza psichiatrica che possa garantire la possibilità di ricovero. I posti in SPDC non sarebbero previsti per minorenni e non esistono accordi specifici per la gestione dell’urgenza.

Il collocamento “urgente” in Comunità terapeutica Richiesta collocamento”urgente” in struttura specialistica Impossibilità di trovare

Il collocamento “urgente” in Comunità terapeutica Richiesta collocamento”urgente” in struttura specialistica Impossibilità di trovare una struttura specialistica disponibile alla pronta accoglienza Trattenere in uno stato di detenzione, in CPA; un minore oltre 96 ore e comunque dopo che il GIP ha disposto la misura, si configura come reato di sequestro di persona. Si mette a rischio la credibilità e l’affidabilità del sistema sanitario. Criticità: tempi e mancanza strutture disponibili alla pronta accoglienza

Criticità: Chi decide come necessario l’inserimento in Comunità Terapeutica? Alcune situazioni anomale/critiche: Il Giudice

Criticità: Chi decide come necessario l’inserimento in Comunità Terapeutica? Alcune situazioni anomale/critiche: Il Giudice ordina il collocamento in una CT adeguata alle condizioni psichiche del minore, che verrà individuata a cura del CGM. Il CGM chiede alla ASL RM 3 l’individuazione urgente di una CT

Rapporti tra “invianti” e Comunità Importante la comunicazione tra il sanitario inviante e la

Rapporti tra “invianti” e Comunità Importante la comunicazione tra il sanitario inviante e la Comunità La condivisione del linguaggio permette una comunicazione efficace. Per la Comunità ricevere una diagnosi scritta o una valutazione psicologica può porre degli interrogativi: Che fare con questo ragazzo? Cosa mi posso aspettare? E come intervenire? Quali obiettivi? Quali limiti e risorse? Quale possibile prognosi?

L’adolescente violento: che fare? Quale risposta all’adolescente violento? Il contenimento è considerato uno dei

L’adolescente violento: che fare? Quale risposta all’adolescente violento? Il contenimento è considerato uno dei primi fattori terapeutici nel trattamento di questi soggetti (Williams, 1983), al fine di sostenere l’interiorizzazione del limite e favorire l’accesso alla mentalizzazione dei propri stati emotivi (“uno spazio di pensiero”)

Grazie per l’attenzione !!! sanitapenitenziaria. settoreminorile@aslroma 3. it

Grazie per l’attenzione !!! sanitapenitenziaria. settoreminorile@aslroma 3. it