Leader verso la programmazione 2021 2027 R Di

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Leader: verso la programmazione 2021 -2027 R. Di Napoli, R. Cagliero

Leader: verso la programmazione 2021 -2027 R. Di Napoli, R. Cagliero

ADER e il CLLD nella Politica UE 2021 -2027 – proposte di Regolamento Disclaimer

ADER e il CLLD nella Politica UE 2021 -2027 – proposte di Regolamento Disclaimer il processo di programmazione è appena avviato i riferimenti normativi sono incerti

ADER e il CLLD nella Politica UE 2021 -2027 – proposte di Regolamento Comunicazione

ADER e il CLLD nella Politica UE 2021 -2027 – proposte di Regolamento Comunicazione UE “Il futuro dell’alimentazione e dell’agricoltura” Proposta di REGOLAMENTO recante le disposizioni comuni applicabili al FESR, FSE, FEAMp. COM(2018) 375 final Piano Strategic o Nazional e PAC e PSR Proposta Regolamento recante norme sul sostegno ai Piani strategici della PAC e finanziati dal FEAGA e dal FEASR

ADER e il CLLD nella Politica UE 2021 -2027 – proposte di Regolamento Cosa

ADER e il CLLD nella Politica UE 2021 -2027 – proposte di Regolamento Cosa sembra certo… Attuato mediante Strategie integrate innovative Concentra to su aree subregionali GAL Almeno il 5% del contributo totale del FEASR

Il LEADER nella PAC 3 obiettivi Obiettivi generali FEAGA-FEASR Rafforzare il tessuto socioeconomic o

Il LEADER nella PAC 3 obiettivi Obiettivi generali FEAGA-FEASR Rafforzare il tessuto socioeconomic o delle zone rurali 9 obiettivi Specifici FEAGA -FEASR promuovere l’occupazione, la crescita, l’inclusione sociale e lo sviluppo locale nelle aree rurali, comprese la bioeconomia e la silvicoltura sostenibile 8 gruppi di interventi FEASR Cooperazione

LA PAC POST 2020 «Il futuro dell'alimentazione e dell'agricoltura» Comunicazione sul futuro della PAC

LA PAC POST 2020 «Il futuro dell'alimentazione e dell'agricoltura» Comunicazione sul futuro della PAC (29 ottobre 2017) Quadro finanziario pluriennale post 2020 (maggio 2018) Prime versioni delle proposte regolamentari (giugno 2018)

LE PRINCIPALI NOVITA’ Obiettivi consolidati e rafforzati New delivery model Strategie nazionali e complementarietà

LE PRINCIPALI NOVITA’ Obiettivi consolidati e rafforzati New delivery model Strategie nazionali e complementarietà I/II Pilastro Orientamento ai risultati Strumenti di governance nazionali • Nuova architettura verde

Scopo New delivery model ü Un approccio strategico finalizzato al perseguimento di obiettivi comuni

Scopo New delivery model ü Un approccio strategico finalizzato al perseguimento di obiettivi comuni ü Non più «compliance» e «accountability» ü Spostamento dell’attenzione sul perseguimento dei risultati (Policy result based approach ) ü L’attenzione della CE si sposta dal COME si raggiungono gli obiettivi di spesa al COSA si consegue con la spesa realizzata Strumenti ü Piano strategico unitario della PAC (I pilastro, II pilastro, OCM) in cui definire strumenti e target ü Valutazione ex ante , Performance review e Piani di azione «correttivi» ü Nuovi sistemi di indicatori ü Sistemi di incentivazione ü CE non interessata al delivery nazionale/regionale fermo restando alcune regole comuni

Scopo New delivery model ü Un approccio strategico finalizzato al perseguimento di obiettivi comuni

Scopo New delivery model ü Un approccio strategico finalizzato al perseguimento di obiettivi comuni ü Non più «compliance» e «accountability» ü Spostamento dell’attenzione sul perseguimento dei risultati (Policy result based approach ) ü L’attenzione della CE si sposta dal COME si raggiungono gli obiettivi di spesa al COSA si consegue con la spesa realizzata Strumenti ü Piano strategico unitario della PAC (I pilastro, II pilastro, OCM) in cui definire strumenti e target ü Valutazione ex ante , Performance review e Piani di azione «correttivi» ü Nuovi sistemi di indicatori ü Sistemi di incentivazione ü CE non interessata al delivery nazionale/regionale fermo restando alcune regole comuni

Il processo di programmazione

Il processo di programmazione

Il processo di programmazione

Il processo di programmazione

Il processo di programmazione

Il processo di programmazione

La nuova PAC e il LEADER Proposta di REGOLAMENTO DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL

La nuova PAC e il LEADER Proposta di REGOLAMENTO DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO Articolo 71 Cooperazione Gli Stati membri possono concedere un sostegno a favore della cooperazione alle condizioni stabilite nel presente articolo e come ulteriormente specificato nei loro piani strategici della PAC, al fine di preparare e attuare i progetti dei gruppi operativi del partenariato europeo per l’innovazione in materia di produttività e sostenibilità dell’agricoltura di cui all’articolo 114 e l’iniziativa LEADER, indicata come sviluppo locale di tipo partecipativo all’articolo 25 del regolamento (UE) [RDC], nonché di promuovere i regimi di qualità, le organizzazioni di produttori o i gruppi di produttori o altre forme di cooperazione. Art. 25?

Il processo di programmazione Orientamenti strategici comunitari Position paper Livello comunitario Accordo di partenariato

Il processo di programmazione Orientamenti strategici comunitari Position paper Livello comunitario Accordo di partenariato (tutti i Fondi) Piano strategico Nazionale (FEAGA – FEASR) Approvato con decisione comunitaria Livello nazionale OCM (FEAGA) PO Fondi ISI e FEAMP PSR (FEASR) Livello regionale ITI (Fesr e FSE) Livello locale CLLD (Fesr e FSE) Leader e altre forme di cooperazione (FEASR) Territorial tools (Fesr e FSE) CLLD (tutti i Fondi)? ? ? Gennaio 2020

Il processo di programmazione

Il processo di programmazione

Migliorare LEADER nella programmazione post 2020 PSR SSL Regolamenti

Migliorare LEADER nella programmazione post 2020 PSR SSL Regolamenti

Migliorare LEADER nella programmazione post 2020 Cosa valorizzare? In un quarto di secolo Leader

Migliorare LEADER nella programmazione post 2020 Cosa valorizzare? In un quarto di secolo Leader ha contribuito in maniera significativa nel: a. concentrare il sostegno comunitario verso quei territori che presentavano maggiori elementi di marginalità e perifericità (basso reddito pro-capite; elevati tassi di spopolamento e invecchiamento della popolazione; difficoltà di accesso ai servizi di base; criticità amministrative conseguenti alla piccola dimensione dei comuni, ecc. ); b. favorire l’accesso al contributo comunitario alle piccole imprese (es. imprese agricole con produzione standard <a 8. 000 euro/anno o fra gli 8. 000 e i 25. 000 euro/anno) e ai piccoli comuni (con < di 5000 abitanti); c. Innovare le funzioni delle aree rurali sostenendone la resilienza economica, migliorandone la vivibilità, favorendo una gestione attiva delle risorse locali d. innalzare i livelli di cittadinanza e la partecipazione attiva della popolazione locale.

Migliorare LEADER nella programmazione post 2020 Cosa non fare? Ad ogni fase di programmazione,

Migliorare LEADER nella programmazione post 2020 Cosa non fare? Ad ogni fase di programmazione, nel tentativo di applicare efficientemente e efficacemente i principi fondanti del metodo bottom up nelle politiche di sostegno, si è assistito ad una revisione dei meccanismi procedurali e gestionali a cui le amministrazioni regionali e, soprattutto, i GAL si dovevano attenere. Questo processo ha determinato una crescita esponenziale dei costi di transazione e ridotto la portata innovativa. La conseguenza è stata un gran dispendio di energia nell’entropia del circuito attuativo-amministrativo piuttosto che nelle attività di animazione dei partenariati locali, nella pianificazione di strategie di qualità, nell’accompagnamento ai beneficiari locali. N. B. la nuova Regolamentazione per ora rimanda agli Stati Membri/Ad. G il compito di definire il sistema delle regole attuative…

Migliorare LEADER nella programmazione post 2020 I GAL: quale ruolo nella governance dello sviluppo

Migliorare LEADER nella programmazione post 2020 I GAL: quale ruolo nella governance dello sviluppo rurale? Su cosa puntare • dare piena applicazione ai principi di sussidiarietà e decentramento amministrativo, riconoscendo in pieno il ruolo di "capacity builder" e di agenzia di sviluppo dei GAL Le strategie di sviluppo locale: quale ruolo rispetto agli altri interventi FEASR? Su cosa puntare • favorire un effetto “borrowed size”; • rafforzare gli assetti istituzionali, reti e in generale il capitale sociale dei territori rurali; • sostenere l’innovazione funzionale dei territori rurali rispondendo in maniera integrata ai fabbisogni crescenti di sviluppo agro-politano, alla domanda locale e extra-locale di beni ambientali e locale di welfare.

Migliorare LEADER nella programmazione post 2020 Le strategie di sviluppo locale: quali temi e

Migliorare LEADER nella programmazione post 2020 Le strategie di sviluppo locale: quali temi e risultati? Proposta di REGOLAMENTO DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio recante norme sul sostegno ai piani strategici che gli Stati membri finanziati dal FEAGA e dal FEASR Considerando 16 «Poiché molte aree rurali dell’Unione risentono di problemi strutturali, come la mancanza di opportunità di attraenti lavoro , la carenza di competenze, scarsi investimenti nella connettività, nelle infrastrutture e nei servizi essenziali, e l’esodo dei giovani, è fondamentale rafforzare il tessuto socioeconomico in tali aree, in linea con la dichiarazione di Cork 0. 2, in particolare creando posti di lavoro …, promuovendo l’inclusione sociale, il ricambio generazionale* e lo sviluppo di “piccoli comuni intelligenti” nelle campagne europee. Come illustrato nella comunicazione “Il futuro dell’alimentazione e dell’agricoltura”, le nuove catene del valore rurale, come i servizi ecosistemici, l’energia rinnovabile, la bioeconomia emergente, l’economia circolare, l’ecoturismo, possono offrire buone prospettive in termini di crescita e posti di lavoro nelle aree rurali… … I cittadini di paesi terzi con regolare titolo di soggiorno possono accedere a possibilità d’impiego potenziali nelle zone rurali che permetterebbero di promuovere la loro integrazione sociale ed economica, specialmente nell’ambito della strategia di sviluppo locale di tipo partecipativo. »

Migliorare LEADER nella programmazione post 2020

Migliorare LEADER nella programmazione post 2020

Migliorare LEADER nella programmazione post 2020

Migliorare LEADER nella programmazione post 2020

Migliorare LEADER nella programmazione post 2020

Migliorare LEADER nella programmazione post 2020

Migliorare LEADER nella programmazione post 2020

Migliorare LEADER nella programmazione post 2020

www. reterurale. it/leader 20142020 1. l Servizi Ecosistemici: strumento per la qualità della vita

www. reterurale. it/leader 20142020 1. l Servizi Ecosistemici: strumento per la qualità della vita e lo sviluppo economico delle aree rurali Lombardia 26 -28 settembre 2018 2. Le Filiere: Strumento di sviluppo delle eccellenze a garanzia di tracciabilità e salubrità per il consumatore Piemonte 3 -5 ottobre 2018 3. Politiche territoriali di sviluppo delle energie rinnovabili Alto Adige 10 -12 ottobre 2018 4. Un modello di sviluppo sostenibile: il Biodistretto della Val di Vara Liguria 10 -12 ottobre 2018 5. Immigrazione e aree rurali marginali: la comunità interculturale e legale di Riace e Rosarno Calabria 17 -19 ottobre 2018 6. La rete dell’ospitalità sostenibile nell’area rurale Grecanica Calabria 24 -27 ottobre 2018 7. Servizi ecosistemici e sviluppo rurale. Prospettive derivanti dalla gestione attiva delle risorse naturali da parte delle comunità locali Sicilia 7 -9 novembre 2018 8. Le comunità del cibo nell’area del GAL Maiella Verde Abruzzo 14 -16 novembre 2018 9. L’agricoltura sociale nell’organizzazione del welfare locale Friuli Venezia Giulia 19 -

Grazie per l’attenzione

Grazie per l’attenzione

Stato di attuazione Misura 19

Stato di attuazione Misura 19

Gli altri fondi e il LEADER (art. 25 – regolamento disposizioni Comuni) Considerando (24)

Gli altri fondi e il LEADER (art. 25 – regolamento disposizioni Comuni) Considerando (24) Al fine di mobilitare meglio le potenzialità a livello locale è necessario rafforzare e agevolare le iniziative CLLD. Tale attività dovrebbe …dovrebbe prevedere cambiamenti strutturali, costruire capacità nelle comunità e stimolare l'innovazione. Dovrebbero essere rafforzati la stretta cooperazione e l'utilizzo integrato dei fondi per realizzare strategie di sviluppo locale. Ai Gruppi di Azione Locale, che rappresentano gli interessi della comunità, dovrebbe spettare, a titolo di principio fondamentale, la responsabilità dell'elaborazione e dell'attuazione delle strategie CLLD. Articolo 25 Sviluppo locale di tipo partecipativo 1. Lo Stato membro provvede affinché lo sviluppo locale di tipo partecipativo: (a) sia concentrato su aree subregionali; (b) sia guidato da gruppi di azione locale, composti dai rappresentanti degli interessi socioeconomici pubblici e privati, nei quali nessun singolo gruppo di interesse controlli il processo decisionale; (c) sia attuato mediante strategie integrate in conformità all'articolo 26; (d) fornisca sostegno alle attività in rete, alle caratteristiche innovative del contesto locale e, ove opportuno, alla cooperazione con altri operatori territoriali. Articolo 26 Strategie di sviluppo locale di tipo partecipativo 1. Le pertinenti autorità di gestione provvedono affinché ognuna delle strategie di cui all'articolo 25, paragrafo 2, lettera c), contenga gli elementi seguenti: (a) l'area geografica e la popolazione interessati dalla strategia; (b) il processo di coinvolgimento della comunità locale nello sviluppo della strategia; (c) 'analisi delle esigenze di sviluppo e delle potenzialità dell'area; (d) gli obiettivi della strategia, tra cui target finali misurabili per i risultati, e le relative azioni previste; (e) le modalità di gestione, sorveglianza e valutazione, finalizzate a dimostrare la capacità del gruppo di azione locale di attuare la strategia; (f) un piano finanziario, comprendente la dotazione prevista a carico di ciascun fondo e programma interessato Articolo 27 Gruppi di azione locale 1. I gruppi di azione locale elaborano ed attuano le strategie di cui all'articolo 25, paragrafo 2, lettera c). 2. Le autorità di gestione provvedono affinché i gruppi di azione locale scelgano al loro interno un partner capofila per le questioni amministrative e finanziarie, oppure si riuniscano in una struttura comune legalmente costituita. 3. I gruppi di azione locale svolgono in esclusiva tutti i compiti seguenti: (a) sviluppare la capacità degli operatori locali di elaborare e attuare operazioni; (b) redigere una procedura e criteri di selezione non discriminatori e trasparenti, che evitino conflitti di interessi e garantiscano che nessun singolo gruppo di interesse controlli le decisioni in materia di selezione; (c) preparare e pubblicare gli inviti a presentare proposte; (d) selezionare le operazioni e fissare l'importo del sostegno e presentare le proposte all'organismo responsabile della verifica finale dell'ammissibilità prima dell'approvazione;