LA RIFORMA DELLA POLITICA AGRICOLA COMUNE 1962 2003

  • Slides: 15
Download presentation
LA RIFORMA DELLA POLITICA AGRICOLA COMUNE 1962 – 2003 BREVE STORIA DELLA PAC www.

LA RIFORMA DELLA POLITICA AGRICOLA COMUNE 1962 – 2003 BREVE STORIA DELLA PAC www. agroecology. unibo. it

 • Il 26 giugno 2003, il Consiglio dei Ministri europei dell’Agricoltura ha approvato

• Il 26 giugno 2003, il Consiglio dei Ministri europei dell’Agricoltura ha approvato la riforma della Politica Agricola Comune (PAC) nota come “Riforma Fischler”, dal nome del Commissario europeo per l’agricoltura che ne ha definito le principali linee guida. • Una revisione a medio termine dalle misure previste in Agenda 2000 era stata definita fin dal luglio 2002. La proposta iniziale, tuttavia, ha assunto, nel tempo, il carattere di una vera e propria riforma, dai contenuti altamente innovativi e pensata su una prospettiva di lungo periodo (2004 – 2013). La Riforma Fischler introduce infatti molti cambiamenti significativi nel modo in cui l’Unione Europea (UE) sosterrà il proprio settore agricolo. • • I punti chiave della riforma disaccoppiamento: introduzione di un pagamento unico per azienda, slegato dalla produzione; condizionalità: pagamento subordinato al rispetto di una serie di misure a carattere agro– ambientale; audit: introduzione di un nuovo sistema di consulenza aziendale; modulazione: riduzione dei pagamenti diretti alle grandi aziende al fine di favorire lo sviluppo rurale; regionalizzazione: possibilità da parte dell’autorità nazionale di rinunciare al calcolo degli aiuti individuali su base storica e di fissare un aiuto forfetario medio regionale. sviluppo rurale: aumento degli stanziamenti destinati allo sviluppo rurale e introduzione di nuove misure a favore dell’ambiente e della qualità degli alimenti; disciplina finanziaria: meccanismo di disciplina finanziaria, per impedire che venga superato il bilancio fissato fino al 2013.

Secondo le intenzioni, la nuova PAC dovrebbe essere più competitiva, orientata agli interessi dei

Secondo le intenzioni, la nuova PAC dovrebbe essere più competitiva, orientata agli interessi dei consumatori e dei contribuenti e rispettosa dell’ambiente. Spetterà ora agli Stati membri scegliere quali strumenti adottare e come utilizzare le risorse che si renderanno disponibili per lo sviluppo rurale • • Le Parole chiave della nuova PAC gli agricoltori possono sfruttare le opportunità offerte dalla riforma della PAC per passare ad un’agricoltura più sostenibile; il sostegno allo sviluppo rurale sarà potenziato e presenterà opportunità anche non correlate alla produzione di determinate colture; gli agricoltori possono beneficiare di maggiori opportunità, anche non direttamente legate alla produzione di beni alimentari (multifunzionalità); la qualità delle produzioni, la sicurezza alimentare, la tutela dell’ambiente e il benessere degli animali, acquisiranno sempre maggior importanza sia nel mercato (scelte dei consumatori) sia per le scelte della PAC.

La Politica Agricola Comune dell’Unione Europea consiste in una serie di norme e meccanismi

La Politica Agricola Comune dell’Unione Europea consiste in una serie di norme e meccanismi che regolano, nell'ambito dell'Unione europea (UE), la produzione, gli scambi e la lavorazione dei prodotti agricoli e promuovono lo sviluppo rurale 1962 - La PAC entra in vigore Gli obiettivi generali sono definiti nel Trattato di Roma: • incrementare la produttività dell'agricoltura, sviluppando il progresso tecnico, assicurando lo sviluppo razionale della produzione agricola come pure un impiego migliore dei fattori di produzione, in particolare della manodopera; • assicurare un tenore di vita equo alla popolazione agricola, grazie, in particolare, al miglioramento del reddito individuale di coloro che lavorano nell'agricoltura; • stabilizzare i mercati; • garantire la sicurezza degli approvvigionamenti; • assicurare prezzi ragionevoli nelle consegne ai consumatori.

 • Per il raggiungimento degli obiettivi della PAC furono creati il Fondo Europeo

• Per il raggiungimento degli obiettivi della PAC furono creati il Fondo Europeo Agricolo d'Orientamento e di Garanzia (FEAOG) e le Organizzazioni Comuni dei Mercati agricoli (OCM). • Il FEAOG, contenitore delle risorse finanziarie della PAC, prevedeva una sezione “orientamento", per contribuire alle riforme agricole strutturali e allo sviluppo delle zone rurali, e una sezione "garanzia", per finanziare le spese inerenti alle OCM (ad esempio, acquisto o stoccaggio delle eccedenze produttive). • Le OCM, tuttora in vigore per la maggior parte dei prodotti agricoli, hanno favorito le produzioni comunitarie attraverso la libera circolazione dei prodotti agricoli nell'ambito degli Stati membri (mercato unificato), dando priorità negli scambi alle produzioni europee e proteggendo il mercato interno dei prodotti importati dai paesi terzi e dalle grandi fluttuazioni del mercato mondiale.

1966 - La PAC necessita di una riforma • I propositi iniziali sono stati

1966 - La PAC necessita di una riforma • I propositi iniziali sono stati portati a termine con successo creando tuttavia squilibri evidenti: • destabilizzazione del mercato comunitario e internazionale a causa della formazione di eccedenze da smaltire (è stato prodotto più di quanto il mercato fosse in grado di assorbire); • aumento delle spese agricole conseguenti al surplus produttivo; • creazione di un sistema artificioso e instabile che, tuttavia, non promuove un miglioramento tecnologico e strutturale; • aggravamento dello squilibrio tra aree favorite e sfavorite; • sperequazione degli aiuti (l’ 80% del sostegno destinato al 20% dei produttori).

1968 - Piano Mansholt: più efficienza Intendeva accrescere l’efficienza del settore agricolo attraverso la

1968 - Piano Mansholt: più efficienza Intendeva accrescere l’efficienza del settore agricolo attraverso la riduzione della popolazione attiva impiegata in agricoltura, aumentando le dimensioni e l’efficienza delle unità agricole e modificando le OCM (riduzione dei prezzi di sostegno). Questa proposta di riforma era ambiziosa ma è stata disattesa. Negli anni a seguire vengono applicate misure di contenimento dell’eccesso produttivo a cui hanno fatto seguito risultati modesti. 1985. Il Libro Verde: limitare le eccedenze Con il libro verde sulle "Prospettive della politica agraria comune" continuano le misure indirizzate a limitare le eccedenze produttive. Inizia ad affermarsi il principio, già indicato dal Piano Mansholt, del sostegno diretto ai redditi agricoli e non ai prezzi dei prodotti.

1992 - Riforma Mc Sharry: aiuti compensativi e protezione dell’ambiente La riforma Mc Sharry,

1992 - Riforma Mc Sharry: aiuti compensativi e protezione dell’ambiente La riforma Mc Sharry, dai grandi contenuti innovativi, prevedeva una importante riduzione dei prezzi agricoli (mediamente del 33%) per renderli più competitivi sui mercati interni e mondiali e l’introduzione di aiuti per compensare le perdite di reddito subite dagli agricoltori (aiuti compensativi) e per stimolare la protezione dell'ambiente (misure di accompagnamento). Con la riforma Mac Sharry, quindi, vengono gettate le basi per orientare l’agricoltura al mercato e disaccoppiare gli aiuti, concetti poi ripresi nelle successive riforme.

1999 - Agenda 2000: sostenibilità e multifunzionalità Con Agenda 2000 all’agricoltura viene riconosciuto, oltre

1999 - Agenda 2000: sostenibilità e multifunzionalità Con Agenda 2000 all’agricoltura viene riconosciuto, oltre alla funzione produttiva, il contributo nella conservazione del paesaggio, nella protezione dell’ambientale, della qualità e della sicurezza dei prodotti alimentari e del benessere degli animali. Viene introdotto il concetto di multifunzionalità e gettate le basi per lo sviluppo di un'agricoltura sostenibile e concorrenziale. Con Agenda 2000 la PAC è stata strutturata in 3 pilastri: • 1° pilastro - Politica dei Mercati • 2° pilastro - Sviluppo Rurale • 3° pilastro - Politica delle strutture.

Le parole chiave di Agenda 2000 • restituire competitività alle produzioni agricole sui mercati

Le parole chiave di Agenda 2000 • restituire competitività alle produzioni agricole sui mercati interni e mondiali attraverso la riduzione dei prezzi delle OCM; • creare fonti di reddito alternative per i lavoratori agricoli; • promuovere la ricerca, l’innovazione tecnologica e la formazione; • elaborare una nuova politica dello sviluppo rurale (secondo pilastro della PAC); • aumentare il peso delle politiche ambientali e strutturali; • migliorare la qualità e la sicurezza dei prodotti alimentari.

Per verificare gli effetti dei meccanismi introdotti ed apportare gli opportuni aggiustamenti, per il

Per verificare gli effetti dei meccanismi introdotti ed apportare gli opportuni aggiustamenti, per il 2003, viene programmata la revisione di medio periodo della PAC. Dopo una lunga contrattazione la revisione è diventata la Riforma Fischler.

Tappe della riforma • 10 luglio 2002. Comunicazione della Commissione per la Revisione a

Tappe della riforma • 10 luglio 2002. Comunicazione della Commissione per la Revisione a Medio Termine (MTR) della PAC, in cui vengono anticipate le linee-guida per la riforma. • 24 -25 ottobre 2002. Vertice europeo di Bruxelles dei Capi di Stato e di Governo (preceduto dal famoso accordo franco-tedesco, tra Chirac e Schroeder), in cui è stato raggiunto un accordo sull’allargamento e sul quadro finanziario sulla spesa agricola: l’accordo prevede che il bilancio della PAC non cambierà fino al 2006, mentre dal 2007 al 2013 la spesa agricola non potrà superare il livello del 2006 (45 miliardi di euro), anche se l’Europa si allarga ai nuovi Paesi. • 10 -12 dicembre 2002. Vertice europeo di Copenaghen, che ha sancito l’ingresso di 10 nuovi Paesi nell’Unione Europea dal 1° maggio 2004 e ha completato il quadro finanziario delle spese agricole con l’accordo con i nuovi Paesi aderenti; i pagamenti diretti agli agricoltori dei PECO saranno introdotti gradualmente: nel 2004 saranno pari al 25% di quelli attualmente erogati agli agricoltori dell’Ue e solo nel 2013 si raggiungerà una eguaglianza di trattamento. • 22 gennaio 2003. Presentazione da parte della Commissione europea delle proposte di regolamento della revisione a medio termine. • 5 giugno 2003. Votazione in seno al Parlamento Europeo. • 11 -12 giugno 2003. Consiglio dei Ministri agricoli a Lussemburgo: sospesa la discussione per mancanza di un accordo. • 17 -19 giugno 2003. Consiglio dei Ministri agricoli a Lussemburgo: sospesa la discussione per mancanza di un accordo. • 26 giugno 2003. Consiglio dei Ministri agricoli a Lussemburgo: approvazione del compromesso della Presidenza greca sulla riforma della PAC.

L'agricoltura del nostro continente è a una svolta cruciale. La PAC (Politica Agraria Comune)

L'agricoltura del nostro continente è a una svolta cruciale. La PAC (Politica Agraria Comune) è attualmente soggetta a un processo i profonde trasformazioni. Parole d'ordine di questo cambiamento: multifunzionalità, sviluppo rurale, biodiversità, benessere animali, ecologia. In parole povere, l'agricoltura europea è alla ricerca di una propria identità, che la faccia sconfinare vistosamente dall'ambito della così detta agricoltura industriale, mirata su di una intensa meccanizzazione e un uso consumista della chimica, da un lato, e su di una produzione di quantità d'altro lato, in una nuova area operativa, l'agricoltura sostenibile. Un’agricoltura, insomma, di più soffice impatto sul territorio, e che si propone di conciliare l'economia con l'ecologia, la produttività pura e semplice con una qualità che assicuri il rispetto del territorio e la tutela del consumatore. (by Celli)

Questa nuova opzione agricola trova la sua punta più avanzata, anche se non esclusiva,

Questa nuova opzione agricola trova la sua punta più avanzata, anche se non esclusiva, nell'agricoltura biologica. Ma il punto centrale della riforma della PAC è il passaggio dal sostegno del prodotto al sostegno dell'azienda, un sostegno che prevede una sua gradualità di attuazione, e una sua modulazione, e che premierà soprattutto i sistemi agricoli, che sapranno produrre, conservando e incentivando la biodiversità del paesaggio, e limitando al massimo, quando non escludendo del tutto, l'inquinamento chimico del campo coltivato e dei suoi dintorni. La multifunzionalità dell'agricoltura sostenibile è la chiave di volta di tutta questa strategia, che consiste nell'ampliamento del ruolo dell'agricoltore che non deve essere più soltanto chiamato ad assolvere il compito di produttore vegetale, ma di porsi a presidio dell'ambiente, di aprirsi a nuove attività come il turismo verde e certe forme di part-time, scoprendo l'utilità di piccoli allevamenti animali, praticando l'apicultura, puntando su prodotti di nicchia, legati ad antiche gastronomie, e, se mai, a cultivar tradizionali di nobile ascendenza. (by Celli)

In altri termini, si tratta di una ipotesi di apertura del campo coltivato sulla

In altri termini, si tratta di una ipotesi di apertura del campo coltivato sulla storia, a trasformare l'agricoltura in un sistema strettamente interconnesso con il sociale, dove antiche pratiche agronomiche, recuperate se valide, convivano con le più moderne tecnologie. Lo sviluppo rurale ha come fine una valorizzazione radicale del mestiere dell'agricoltore, che, dopo l'esilio in cui l'aveva confinato l'agricoltura industriale, sempre gestita dall'alto, gerarchica per eccellenza, si riappropria del suo lavoro, aprendo un dialogo, e non solo ponendosi all'ascolto, con i tecnici di campo. In tal senso, l'agricoltore è chiamato a diventare l'equivalente di un ecologo applicato, di un esperto di genetica, di lotta biologica, di allevamenti zootecnici e così via. La riforma della PAC: una grande occasione da non perdere. (by Celli)