La famiglia attraverso le civilt Murelli Chiara Al

La famiglia attraverso le civiltà Murelli Chiara Al Bacha Nahla

Contenuti • • La famiglia presso gli antichi Egizi La famiglia presso i Greci La famiglia presso i Romani La famiglia durante il Medioevo La famiglia durante il Rinascimento La famiglia durante il novecento La famiglia durante il 2000

La famiglia presso gli antichi Egizi • • La famiglia occupava un ruolo fondamentale nella società egiziana. La donna era tenuta in posizione subalterna e non poteva rivendicare alcun diritto sui figli. La famiglia era formata dal padre, dalla madre e dai figli. Il marito e la moglie disponevano dei propri beni nella più piena libertà, mentre i figli, possedevano un patrimonio indipendente e potevano abbandonare la famiglia. Il legame che univa la famiglia fu molto forte. La donna non fu sempre considerata uguale all'uomo. Per consolidare il legame anche dopo la morte, nelle tombe, la moglie veniva solitamente raffigurata vicino al marito. L'uguaglianza tra i coniugi era sottolineata anche nell'arte dove moglie e marito venivano rappresentati con le stesse dimensioni. In mancanza di figli e a seconda della classe sociale era lo Stato ad occuparsi della sepoltura.

La famiglia presso i Greci • La famiglia era considerata il nucleo fondamentale della società greca. La posizione della donna all’interno della famiglia era inferiore rispetto quello dell’uomo, infatti era considerata un dono grazioso e veniva paragonata ad un oggetto e sottoposta all’autorità del marito. Ad Atene il suo compito principale era accudire i propri figli e badare alla casa mentre a Sparta solamente il secondo compito, perché i figli venivano mandati fin da piccoli in scuole private dirette dallo Stato per imparare la carriera militare. Per una famiglia era molto semplice ottenere il divorzio benchè quest’ ultimo non prevedeva alcun atto legale.

La famiglia presso gli antichi Romani • La famiglia era il nucleo originario e la base della società romana. Essa era l'insieme dei beni, degli schiavi e delle persone sotto al potere del pater familias. All'origine della famiglia vi era l'unione tra l'uomo e la donna, poiché assicurava la sopravvivenza della gens, un gruppo di famiglie, che si riteneva discendessero da un antenato comune. La famiglia romana non era un istituzione sociale privata, ma pubblica. Sposarsi e generare una discendenza erano sia un obbligo che una necessità sociale. Tutto si compiva all'interno della famiglia: la procreazione, l'istruzione dei figli, le cerimonie religiose, le attività economiche.

La famiglia durante il Medioevo • Nel Medioevo le condizioni di vita favorirono le comunità famigliari. Le nuove coppie formavano raramente un'unità abitativa autonoma. Il lavoro era svolto nell'interesse comune e per la salvaguardia del patrimonio. L'integrazione del genero o della nuora si realizzava pienamente solo con la nascita di un figlio. In alcune regioni l'unione coniugale aveva un peso minore della comunità famigliare e la volontà di preservare l'integrità del matrimonio ha continuato a prevalere sul desiderio di associare la moglie alle acquisizioni comuni della coppia. La priorità dei parenti rispetto al coniuge è riscontrabile nell'uso sopravvissuto in alcuni canti.

La famiglia durante il Rinascimento • La struttura della famiglia non mutò rispetto alle epoche precedenti. Il padre era sempre l'autorità principale ed il regime casalingo era piuttosto severo. Il pater familias gestiva quasi tutta la sua discendenza. Durante il Medioevo il potere di uccidere un famigliare era stato abolito ma il marito poteva ancora uccidere la moglie in caso d tradimento. Il marito aveva inoltre il diritto di bastonare la propria moglie ed i propri figli in qualsiasi circostanza. I figli che andavano contro l'autorità paterna venivano esclusi dalla famiglia, perdendo sia il diritto che il patrimonio. I figli maschi raggiunta la giusta età, venivano affiancati da un insegnate privato o da un maestro pagato dal comune mentre la maggior parte delle ragazze continuò ad essere analfabeta.

La famiglia durante il novecento • Nella famiglia la donna è sottoposta ad un rapporto di subordinazione. Notiamo però che nella società premoderna, il padre -marito non può disporre a suo piacimento dei beni della famiglia. Il tipo prevalente di famiglia premoderna è quello che raggruppa in sé tre grandi funzioni sociali: integrazione e socializzazione culturale di tutti i membri della parentela, la funzione economica e la funzione politica, che, comprende tanto aspetti di assistenza reciproca. Naturalmente ci sono altri tipi di famiglia che si trovano in gradini inferiori nella scala sociale ad esempio il proletariato agricolo. Ma il modello di famiglia prevalente dal punto di vista culturale e strutturale è quello segmentario-patriarcale che incorpora in sé i principali meccanismi di sussistenza e riproduzione della società come un tutto organico.

La famiglia nel 2000 • Nella famiglia i figli producono impongono doveri ai genitori. La famiglia è una istituzione sociale che risente del variare e del trasformarsi dei valori sociali. Vi è una diminuzione della funzione educativa della famiglia che ha delegato, in forme sempre più ampie, alla scuola alla chiesa e alle organizzazione sociali l'educazione dei figli. La famiglia rappresenta per l'uomo la prima scuola di socialità in cui egli acquista l’ essere inserito nel sistema di relazioni. All'interno della famiglia deve regnare una atmosfera democratica, abbandonando forme di paternalismo e materialismo, cioè non imponendo la propria autorità senza che essa sia giustificata. Nonostante l'importanza della famiglia, essa non è sufficiente per fornire tutto il complesso di esperienze, che permettano la piena personalità.