Intervista alla maestra modello mercoled 13 gennaio 2010

  • Slides: 22
Download presentation
Intervista alla maestra modello mercoledì 13 gennaio 2010 Maestra Ilaria Guidi Presso Scuola Primaria

Intervista alla maestra modello mercoledì 13 gennaio 2010 Maestra Ilaria Guidi Presso Scuola Primaria di Porto Garibaldi (FE) Circolo di Comacchio (FE)

La maestra modello • D. : Lei insegna attualmente matematica nella scuola elementare? Ci

La maestra modello • D. : Lei insegna attualmente matematica nella scuola elementare? Ci può dire da quanto tempo? Oppure per quanto tempo complessivamente lo ha fatto? • R. : No, attualmente non insegno matematica, quest’anno sono insegnante prevalente in prima elementare con italiano ma ho insegnato per tre anni matematica.

La maestra modello: • D. : Ha una laurea in matematica o in materia

La maestra modello: • D. : Ha una laurea in matematica o in materia scientifica? Se sì, dove e quando l’ha conseguita? Con chi ha svolto la tesi? • R. : No, non ho la laurea in matematica o in materia scientifica ma ho frequentato il corso universitario biennale abilitante denominato C. A. S. presso l’Università degli Studi di Bologna, abilitandomi nell’anno 2008. Ho sostenuto un esame di matematica con il Prof. Bruno D’Amore e ho svolto la tesi con la Prof. ssa Lodini.

La maestra modello • D. : Ha seguito corsi di specializzazione sull’insegnamento della matematica?

La maestra modello • D. : Ha seguito corsi di specializzazione sull’insegnamento della matematica? Se sì, può dirci quali? In quale ambiente o organizzazione? Condotti da chi? • D. : Ho frequentato corsi promossi dal circolo didattico della mia scuola. Le insegnanti erano la Dott. ssa Ines Marazzani e la Dott. ssa Silvia Sbaragli.

La maestra modello • D. : Fa parte di associazioni o di reti di

La maestra modello • D. : Fa parte di associazioni o di reti di docenti che coltivano l’interesse per la matematica e per il suo apprendimentoinsegnamento? • R. : Per quest’anno no, non ho preso contatti.

La maestra modello • D. : Ha svolto, svolge o conta di svolgere corsi

La maestra modello • D. : Ha svolto, svolge o conta di svolgere corsi di formazione per insegnanti della scuola primaria? Dove? , Come? Con chi? Con quale organizzazione? • R. : Sì, ne ho svolti in passato e conto di svolgerne ancora. Si tratta di corsi che vengono proposti quasi ogni anno dal mio circolo didattico.

La maestra modello • D. : Le piace la matematica? La trova utile? Piacevole?

La maestra modello • D. : Le piace la matematica? La trova utile? Piacevole? O altro? • R. . Rispondo con tre sì alle prime tre domande e confermo che la trovo anche interessante.

La maestra modello • D. : Supponiamo che i suoi rapporti con la matematica

La maestra modello • D. : Supponiamo che i suoi rapporti con la matematica oggi siano buoni. Lo sono stati sin da quando era bambina? O da quando era adolescente? O da quando ha cominciato ad insegnarla? • R. : Da bambina e da adolescente non avevo dei bei rapporti con la matematica; insegnando, i rapporti sono migliorati molto.

La maestra modello • D. : Chi sono i suoi “modelli” tra i grandi

La maestra modello • D. : Chi sono i suoi “modelli” tra i grandi matematici? Chi sono i suoi maestri nel campo della didattica della matematica? • R. : Il Professore Bruno D’Amore. Seguendo il suo laboratorio ho apprezzato molto la sua metodologia che ho poi messo in pratica a scuola: vedere la matematica intorno a noi, nel quotidiano e coinvolgendo in modo attivo il bambino. La motivazione ed il desiderio di imparare nascono, infatti, quando gli alunni devono risolvere semplici problemi personali, comprendendone la loro utilità. Il Prof. D’Amore ha messo in evidenza l’importanza di valutare non solo il prodotto finale ma anche il processo che i bambini mettono in atto per risolvere i problemi.

La maestra modello • Innatismo • D. : Alcuni ricercatori ( Dehaene, Butterworth, Girelli,

La maestra modello • Innatismo • D. : Alcuni ricercatori ( Dehaene, Butterworth, Girelli, Wynn) sostengono che alcune competenze matematiche siano innate ed il campo delle competenze matematiche innate si estende continuamente. Lei ritiene che le competenze matematiche siano in parte innate? • R. : Secondo me no, o per lo meno no per quanto riguarda gli elementi fondamentali della matematica che, se spiegati nel modo giusto, sono comprensibili a tutti. Parlando della mia esperienza personale, alle elementari ero molto veloce nel calcolo matematico ma alle medie avevo dei risultati molto negativi. All’Istituto magistrale ho ricominciato ad avere risultati più che buoni e mi sono ricreduta. Pensavo infatti di non essere “brava” in questa materia e che fosse tutta “colpa” mia, di averne la piena “responsabilità” dopo lo scotto delle medie. Capisco adesso che molto dipende dall’approccio che l’insegnante ha con i bambini, come insegna.

La maestra modello • Costruttivismo • D. . Seymour Papert, uno degli “apostoli del

La maestra modello • Costruttivismo • D. . Seymour Papert, uno degli “apostoli del linguaggio logo” asseriva che tutti i bambini dovrebbero, nel loro piccolo, poter in qualche modo fare i matematici. Lei concorda o meno? Ritiene che ognuno di noi possa, nel suo piccolo, essere un piccolo matematico? • R. : Certo, e vorrei portare questo esempio. Quando la mia bimba aveva tre anni, un giorno era seduta nella parte posteriore della bicicletta. Io guidavo e non potevo vederla. Lei cominciò a dire seguendo un suo filo logico che uno più due fa tre. Io non le avevo ancora insegnato niente di matematica. Quindi secondo me ognuno potrebbe essere un matematico.

La maestra modello • Paura della matematica • D. : Gli psicologi ci dicono

La maestra modello • Paura della matematica • D. : Gli psicologi ci dicono che molti bambini maturano un atteggiamento di paura, se non addirittura di terrore verso la matematica. Lei conferma? Ne ha avuto un’esperienza diretta? • R. : Sì, ho avuto bambini con un blocco verso la matematica.

La maestra modello • D. : Quali possono essere, secondo lei, le cause della

La maestra modello • D. : Quali possono essere, secondo lei, le cause della paura della matematica? • R. . Secondo me, perché viene spesso considerata una materia chiusa, non spiegabile. Viene detto ai bambini. ” 1+1 fa due” senza un approccio concreto alle loro esperienze di vita. Ad esempio, nella scuola primaria, la risoluzione dei problemi è considerata la parte della matematica più complicata; nella mia esperienza di insegnante ho potuto verificare che usare un linguaggio vicino al vissuto del bambino, testi comprensibili che parlassero per esempio di acquisti, di carte e di figurine da loro usate quotidianamente aiutava enormemente i bambini a risolvere i quesiti richiesti. Tutto appariva più comprensibile e semplice.

La maestra modello • D. : Il metodo adottato dall’insegnante può influire in senso

La maestra modello • D. : Il metodo adottato dall’insegnante può influire in senso negativo o positivo? • R. : Assolutamente sì. Il metodo scelto è fondamentale. • D. : La personalità dell’insegnante può influenzare la paura della matematica? • R. : Sì. Il suo modo di porsi in classe è importante, il suo atteggiamento e soprattutto come la comunicazione, la materia viene trasmessa.

La maestra modello • D. : Quali esperienze formative possono avvicinare in modo sereno

La maestra modello • D. : Quali esperienze formative possono avvicinare in modo sereno il bambino alla matematica? • R. : Secondo me le esperienze laboratoriali e quindi l’esperienza diretta.

La maestra modello • Il mondo dei giochi e il mondo della matematica •

La maestra modello • Il mondo dei giochi e il mondo della matematica • D. : Ritiene che il mondo dei giochi e il mondo della matematica possano avere dei punti in comune? • R. : Secondo me , molti. • D. : Ad esempio, negli Stati Uniti c’è un intero curriculum di avviamento alla matematica che poggia sul gioco degli scacchi. Lo ritiene interessate? Utile? Applicabile anche in Italia? • R. : Non lo so, perché dovrei vederlo applicato. Mi viene in mente il programma Trivial, che però non ho mai visto applicato.

La maestra modello • • • La questione dei videogiochi D. : Hai mai

La maestra modello • • • La questione dei videogiochi D. : Hai mai provato i videogiochi? R. : Sì, sia da ragazza che quelli delle mie figlie. D. : Le tue figlie usano i videogiochi? R. : Sì, eccome! Play station, computer Wii. D. : Moltissimi bambini usano i videogiochi: lo ritieni un fatto positivo? Ritieni che questa esperienza possa favorire o meno un sano rapporto con la matematica? • R. : Non sempre, secondo me gli stimoli dei videogiochi sono diversi, non sono collegabili alla matematica. E’ comunque vero che certi giochi studiati appositamente (“Brain”) sono utili. Ma non avendoli usati….

La maestra modello • Il computer • D. : Quale ruolo può avere il

La maestra modello • Il computer • D. : Quale ruolo può avere il computer nell’apprendimento- insegnamento della matematica? • R. : Ha sicuramente un ruolo importante. Certi programmi sono utili a scuola. Ho usato il computer a scuola, esattamente un programma chiamato “Ivana” che mi era stato proposto dal tecnico di circolo che si occupava dei programmi di matematica.

La maestra modello • • L’ambiente D. : Ti aiuta l’ambiente scolastico nella tua

La maestra modello • • L’ambiente D. : Ti aiuta l’ambiente scolastico nella tua missione? R. : D. : Hai buoni rapporti con i colleghi sul tema dell’insegnamento della matematica? • R: Quello che posso dire è che, lavorando per classi parallele, ho potuto notare che alcune insegnanti di matematica anziane hanno una visione “a senso unico” della materia e sono poco propense ai cambiamenti, sono molto sicure del loro metodo e difficilmente lo mettono in discussione. Vi sono colleghi che contrastano qualsiasi metodologia che si definisca moderna o sperimentale mostrando il loro scetticismo. Per quanto riguarda l’ambiente scolastico in sé, bisogna dire che nelle scuole pubbliche italiane purtroppo mancano spazi adatti ed attrezzati, risorse, fondi.

La maestra modello • D. : La dirigenza scolastica considera in modo adeguato le

La maestra modello • D. : La dirigenza scolastica considera in modo adeguato le esigenze relative all’apprendimento della matematica? Favorisce gli insegnanti? • R. : Purtroppo la maggior parte del lavoro viene fatto dagli insegnanti. Nel mio circolo vengono favorite materie come motoria e musica in quanto il comune ha attivato questo tipo di collaborazione, matematica viene lasciata un po’ in disparte, anche per motivi economici.

La maestra modello • D. : Esiste qualche forma di collaborazione, diretta o indiretta,

La maestra modello • D. : Esiste qualche forma di collaborazione, diretta o indiretta, con i genitori? • R. : Devo dire che ho incontrato molte insegnanti prevenute verso i genitori, la loro partecipazione attiva non viene vista di buon occhio. Nel nostro comune vi è ancora poca collaborazione.

La maestra modello • Disabilità • D. : Ti sei mai imbattuta con bambini

La maestra modello • Disabilità • D. : Ti sei mai imbattuta con bambini che presentavano disturbi specifici nell’apprendimento legati alla matematica? Hai avuto modo di conoscere ed apprezzare dei test per le diagnosi precoce della discalculia? • R. . Certo, ho avuto un bimbo dislessico e discalculico e ho ritenuto molto positivo la collaborazione con gli psicologi. Per quanto riguarda i test, avevo fatto un corso tenuto da logopedisti e da psicologi dell’USL locale. Dovevano arrivare al circolo delle slides con i test e una bibliografia ma purtroppo non è arrivato niente.