INTERVISTA AL GENIO INFORMATICO DELLA PORTA ACCANTO INTERVISTA

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INTERVISTA AL GENIO INFORMATICO DELLA PORTA ACCANTO

INTERVISTA AL GENIO INFORMATICO DELLA PORTA ACCANTO

INTERVISTA A FABIO PAROLINI Responsabile dell’area Sistemi Informatici c/o un’azienda della Brianza e studente

INTERVISTA A FABIO PAROLINI Responsabile dell’area Sistemi Informatici c/o un’azienda della Brianza e studente di Econimia e Commercio presso l’Università degli Studi di Milano Bicocca.

Daniela: ciao Fabio, posso farti alcune domande circa l’informatica e il tuo rapporto con

Daniela: ciao Fabio, posso farti alcune domande circa l’informatica e il tuo rapporto con essa? Fabio: certo Daniela, sai che quando il tema è l’informatica parlo sempre molto volentieri, chiedimi ciò che vuoi, cominciamo pure con la prima domanda!

Daniela: prima di tutto volevo chiederti a che età hai scoperto l’esistenza dell’informatica. Fabio:

Daniela: prima di tutto volevo chiederti a che età hai scoperto l’esistenza dell’informatica. Fabio: ho scperto l’informatica alla “tenera” età di circa sette quando seguivo la mamma in ufficio e la vedevo lavorare seduta ad una scrivania con una scatola che emetteva suoni, immagini, e ricordo che le chiesi: “ perché quella scatola parla? ”. Fu allora che la mamma mi rese partecipe dell’esistenza di quelle nuove macchine capaci di fare tante cose….

Daniela: ricordi le tue primissime esperienze? Fabio: una volta scoperta l’esistenza di queste nuove

Daniela: ricordi le tue primissime esperienze? Fabio: una volta scoperta l’esistenza di queste nuove macchine cominciai (senza farmi scoprire da mamma e papà) ad usare il PC di casa scrivendo lettere e facendo biglietti d’auguri per ogni occasione – una sorta di Fai da Te casalingo personale.

Daniela: Insieme a chi? Grazie a chi hai imparato ad usare tanto bene il

Daniela: Insieme a chi? Grazie a chi hai imparato ad usare tanto bene il computer? Fabio: insieme a chi? Da solo. . sembrerà strano ma nessuno in casa (eccetto mio cugino) aveva dimestichezza col Pc quindi, facendo disastri (che poi mio cugino sistemava) imparai ad usare questi elaborati. Ametto che, quando mio cugino tentava di sistemare i miei caos informatici, io sbirciavo e passo dopo passo imparai da lui qualche tecnica.

Daniela: Che importanza ha avuto la scuola nella scoperta dell’informatica? Fabio: Alle elementari non

Daniela: Che importanza ha avuto la scuola nella scoperta dell’informatica? Fabio: Alle elementari non usavamo i PC se non per scrivere qualche tema o, ricordo, la stesura di una lettera per Natale che consegnammo poi ai nostri genitori; alle medie la frequenza ai laboratori informatici era più regolare e lì feci il mio primo “debutto” cominciando ad usare il computer seriamente.

Daniela: infatti, tu alle superiori ha scelto una “scuola informatica”? Fabio: sì, pensai che

Daniela: infatti, tu alle superiori ha scelto una “scuola informatica”? Fabio: sì, pensai che non era il caso di gettare a terra un dono. Dunque, mi iscrissi all’Istituto Tecnico Industriale a Sesto S. Giovanni. Lì cominciai a studiare da vicino i calcolatori cercando di capire a fondo la loro parte Hardware e quella Software. Sì direi che la scuola ha avuto un ruolo importante nella scoperta e sviluppo della mia passione informatica.

Daniela: Quali altre esperienze al di fuori della scuola ti hanno fatto scoprire l’informatica?

Daniela: Quali altre esperienze al di fuori della scuola ti hanno fatto scoprire l’informatica? Fabio: non ricordo esperienze particolari se non la fiducia che gli altri (genitori, amici, parenti) mi diedero nel comporre lavori/progetti…piano fino ad ora in cui ammetto di aver preso confidenza con i Computer, ottenendo ottimi risultati.

Daniela: Tornando alla scuola, posso chiederti come andavi nelle materie letterarie? Fabio: Non sono

Daniela: Tornando alla scuola, posso chiederti come andavi nelle materie letterarie? Fabio: Non sono mai stato un genio a scuola, forse perché non ho mai considerato i voti come un elemento essenziale. Nelle materie letterarie, soprattutto alle superiori me la cavavo abbastanza bene, tra le tante, quella che preferivo era l’italiano perché adoravo alla pazzia scrivere temi, poesie, racconti, …la materia, invece, in cui andavo peggio era storia.

Daniela: La passione per l’informatica ha mai compromesso il rendimento nelle altre materie scolastiche?

Daniela: La passione per l’informatica ha mai compromesso il rendimento nelle altre materie scolastiche? Fabio: Lo ammetto: l’informatica ha quasi sempre compromesso il mio rendimento scolastico ed è così tuttora. L’idea di fare, progettare, creare, disegnare, . . diventano il centro delle mie giornate, e metto sempre questo al primo posto, lasciando che sia lo studio a cedere nella classifica generale degli impegni…. !

Daniela: come ti vedevano i tuoi professori; qualcuno di loro ha mai mostrato interesse

Daniela: come ti vedevano i tuoi professori; qualcuno di loro ha mai mostrato interesse per la tua passione informatica? Fabio: Ho sempre avuto con i miei professori un buon rapporto. Nonostante ciò, devo dire che nessuno ha mai capito quanto contasse, fosse importante per me l’informatica. Perché? Penso che abbiano sempre fatto in modo che fossero i voti a parlare….

Daniela: Il tuo carattere è secondo te caratteristico di un informatico o di uno

Daniela: Il tuo carattere è secondo te caratteristico di un informatico o di uno che ama l’informatica? Fabio: Il mio carattere non è caratteristico di un informatico perché non sarei in grado di risolvere problemi stratosferici o di sistemare elaboratori che personalmente destinerei alla discarica, la mia personalità invece è caratteristica di uno che ama l’informatica; di una persona che si informa, si documenta, va a fondo, . . cerca sempre le novità, l’aggiornamento, il testare da vicino “il nuovo”…

Daniela: Ti ritieni una persona socievole? Fabio: Mi ritengo una persona più che socievole.

Daniela: Ti ritieni una persona socievole? Fabio: Mi ritengo una persona più che socievole. Riesco a relazionarmi con le persone senza alcun problema, cerco di stare insieme agli altri guardando il positivo; mi piace il gruppo, sono fatto per gli altri nel senso che riesco a parlare e sorridere dando agli altri consigli che spesso risultano verità e aiuti.

Daniela: pensi che un informatico debba per forza essere antipatico? Fabio: L’informatico solitamente non

Daniela: pensi che un informatico debba per forza essere antipatico? Fabio: L’informatico solitamente non è antipatico…un po’ freddo, chiuso e…uno che se la tira, di certo sì! Ecco perché non mi considero un informatico ma un amante dell’informatica, quello sì!

Daniela: Ritieni di essere creativo? Fabio: Sì, sono un tipo creativo. Oltre che usare

Daniela: Ritieni di essere creativo? Fabio: Sì, sono un tipo creativo. Oltre che usare il PC mi diletto nella costruzione e realizzazione di progetti, utilizzando anche metodologie manuali, cartelloni, biglietti, striscioni, cambiare scrittura ogni volta, comporre e distruggere, … più creativo di così!

Daniela: Qual è il tuo rapporto con il computer e con Internet? Fabio: Non

Daniela: Qual è il tuo rapporto con il computer e con Internet? Fabio: Non so ben definire il mio rapporto con il computer: ogni giorno uso il PC, soprattutto per Internet. Uso Internet come motore di ricerca, come strumento di collegamento tra un “mondo” (tutto mio) e un “mondo” tutto creato da altri esponenti. Ultimamente uso il Web per collegarmi al profilo di Facebook dove spesso mi piace colloquiare virtualmente con amici che purtroppo sono lontani.

In ogni caso, posso considerarmi un ottimo utente, non ho mai abusato di Internet

In ogni caso, posso considerarmi un ottimo utente, non ho mai abusato di Internet per altre questioni se non per studio, lavoro, divertimento. Daniela: conosci qualche linguaggio di programmazione? Fabio: Principalmente conosco il linguaggio Java, Php, Asp, HTML, Javascript, C, C++, Visual Basic, . . anche se di alcuni ho un po’ dimenticato l’utilizzo!

Daniela: pensi che l’insegnamento dell’informatica sia adeguato alle esigenze della nostra società? Fabio: sono

Daniela: pensi che l’insegnamento dell’informatica sia adeguato alle esigenze della nostra società? Fabio: sono convinto che l’insegnamento dell’informatica debba diventare disciplina per ogni corso di insegnamento, così da permettere (in primis) un corretto insegnamento a chi, purtroppo, ne abusa facendo di un’ottima disciplina… una medicina!

Daniela: Quali sono i tuoi sogni nel cassetto dal punto di vista informatico? Fabio:

Daniela: Quali sono i tuoi sogni nel cassetto dal punto di vista informatico? Fabio: Per scrivere i miei sogni nel cassetto da informatico, avrei bisogno di un album da disegno formato A 1. . ho un’idea! Semplicemente, i miei sogni da informatico sarebbero, anzitutto, riuscire a trovare un impiego in questo campo, valutare al meglio le nuove tecnologie, esplorare più da vicino i nuovi sistemi informatici, valutare e studiare con cura i nuovi sistemi applicati sui telefoni, riuscire ad avere la gestione di sistemi informatici all’interno di una grande azienda. . sono solo sogni!

Daniela: Ok Fabio, l’intervista è conclusa, grazie, ciao! Fabio: Bene, è stato un piacere;

Daniela: Ok Fabio, l’intervista è conclusa, grazie, ciao! Fabio: Bene, è stato un piacere; ciao!