I I SANNITI siamo noi Alessia Maio Ilenia

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I I SANNITI… siamo noi! Alessia Maio Ilenia Macchia Marta Suppa

I I SANNITI… siamo noi! Alessia Maio Ilenia Macchia Marta Suppa

Chi sono? I Sanniti erano un popolo italico che abitava nell’Italia centro meridionale, nella

Chi sono? I Sanniti erano un popolo italico che abitava nell’Italia centro meridionale, nella zona appenninica tra Abruzzo, Molise, Campania, Puglia e Lucania già dal 600 a. C. Parlavano l'osco, una lingua indoeuropea del gruppo osco-umbro diffusa tra numerosi popoli italici ad essi affini, come i loro vicini meridionali Osci, assorbiti dai Sanniti nel V secolo a. C.

Le tribù sannite erano quattro: I. i Carecini, abitanti della regione del basso Abruzzo,

Le tribù sannite erano quattro: I. i Carecini, abitanti della regione del basso Abruzzo, con capitali Cluviae, Aufidena e Juvanum; II. i Pentri, popolo bellicoso, residente in Molise, con capitale Bovianum, che annoveravano tra le loro città Aesernia e Sepinum; III. i Caudini, tribù ellenizzata, residente nella zona del beneventano, con capitale in Caudium, l’odierna Montesarchio, e Telesia; IV. gli Irpini (dall’osco hirpus-lupo), popolo lottatore, che aveva la propria capitale in Maleventum ed anche città come Aeclanum, Abellinum, Compsa, Carife, Aquilonia, Luceria e Venusia.

Le tribù erano fra loro solidali ed organizzate, in senso federale, nella lega sannita.

Le tribù erano fra loro solidali ed organizzate, in senso federale, nella lega sannita. Ciascuna tribù costituiva un touto, una repubblica con cariche elettive; Ogni Touto era diviso in vari villaggi ed era governato dal Meddix tuticus che si occupava di amministrare la legge, era il capo dell'esercito e si prendeva cura della vita religiosa essendo considerato il tramite tra gli uomini e gli dèi. Egli veniva eletto dai cittadini e durava in carica per un anno, ma era rieleggibile. Il Meddix tuticus sedeva su un trono di pietra a simboleggiare il suo comando. Ciascun touto era organizzato in pagi, distretti territoriali con propri consigli amministrativi con cariche elettive; Ciascun pagus era composto da vici, piccoli villaggi senza fortificazioni, e da oppida, aree disposte sulle alture, fortificate con mura poligonali, difficili da raggiungere e utilizzate per la protezione delle persone e degli animali in casi di pericolo. I touto erano organizzati federalmente. Sebbene non mancassero le classi aristocratiche, ovviamente, per la disponibilità di mezzi economici, fornivano i funzionari eletti, non sembra che nel territorio del Sannio fosse diffusa la schiavitù.

La società sannita Quella sannitica era una società rurale e le città erano costituite

La società sannita Quella sannitica era una società rurale e le città erano costituite principalmente da capanne di pastori, vista la conformazione del territorio prevalentemente collinare. Vi erano nuclei familiari più agiati che prevalevano sui pastori e sui contadini, ma la loro ricchezza veniva ripartita con tutta la popolazione; i pastori utilizzavano tutte le distese verdi degli altipiani appenninici pagando all’amministrazione statale un tributo. La schiavitù non sembra essere stata una pratica molto seguita: tutti erano liberi di esprimere le loro opinioni.

Economia L’agricoltura veniva praticata nelle vallate e la pastorizia sulle colline. L’allevamento delle pecore

Economia L’agricoltura veniva praticata nelle vallate e la pastorizia sulle colline. L’allevamento delle pecore era di vitale importanza per la produzione di latte, formaggio e lana filata dalle donne con il fuso per realizzare tessuti. La lavorazione del metallo e altre attività artigianali erano praticate, anche se su scala relativamente ridotta, per la realizzazione di paramenti sacri, armature di personaggi importanti e ornamenti per i santuari. Anche la lavorazione della ceramica era effettuata con metodi semplici. .

La Religione I Sanniti erano politeisti; le divinità adorate da tutte le tribù dei

La Religione I Sanniti erano politeisti; le divinità adorate da tutte le tribù dei sanniti erano Giove, Mercurio, Marte, Diana, Atena, Apollo e Ercole. « La tavola Agnonensis» , una tavoletta in bronzo, scritta in osco, risalente al 250 a. C. , dove sono indicate 17 divinità sia italiche sia greche, rappresenta un importante documento della religione sannita. La Primavera sacra era una ricorrenza celebrata in momenti particolarmente difficili, come calamità naturali, guerre, crescita eccessiva della popolazione del villaggio. In queste occasioni venivano offerti in sacrificio i primogeniti nati dal 1° marzo al 1° giugno della seguente primavera: essi, una volta divenuti adulti, dovevano migrare in modo da fondare altri villaggi. Questo rito, dunque, aveva senza dubbio lo scopo di colonizzare nuove terre permettere di allargare il territorio occupato dalla popolazione. I Sanniti erano un popolo di inumatori: seppellivano i loro cadaveri.

Esercito Oltre a praticare giochi di combattimento durante feste, banchetti o riti funebri, i

Esercito Oltre a praticare giochi di combattimento durante feste, banchetti o riti funebri, i Sanniti erano anche dei validi guerrieri anche nelle zone impervie. L’esercito formato da fedeli combattenti era diviso in coorti e manipoli. Il guerriero sannita era dotato di giavellotto, scudo, lancia, spada , coltello ma soprattutto indossava: • l’elmo, • • una corazza a tre dischi, e un cinturone per proteggere l’addome.

Le guerre sannitiche I Sanniti si scontrarono più volte con i Romani e nel

Le guerre sannitiche I Sanniti si scontrarono più volte con i Romani e nel 354 a. C. strinsero un patto d’amicizia perché capirono che attaccandosi a vicenda si sarebbero indeboliti entrambi rispetto agli altri popoli italici. Prima guerra sannitica Nel 343 a. C. , Capua sotto l’attacco dei Sanniti chiese aiuto a Roma che li sconfisse e fece con loro un patto di non belligeranza.

Seconda guerra sannitica Il fatto che i Romani fondarono nel 328 a. C. una

Seconda guerra sannitica Il fatto che i Romani fondarono nel 328 a. C. una colonia a Fregellae presso l'odierna Ceprano, sulla riva orientale del fiume Liri, cioè in un territorio che i Sanniti consideravano sotto la loro influenza, diede vita alla seconda guerra sannitica; inizialmente i Sanniti vinsero i Romani alle Forche Caudine ma successivamente furono sconfitti nel 305 a. C. nella battaglia di Boviano a seguito della quale, nel 304 a. C. , le tribù del Sannio, chiesero la pace a Roma, ponendo fine alla Seconda guerra sannita.

Terza guerra sannita Nonostante la coalizione dei Sabini con gli Etruschi e gli Umbri,

Terza guerra sannita Nonostante la coalizione dei Sabini con gli Etruschi e gli Umbri, i Romani vinsero nella battaglia di Sentino, sconfiggendoli definitivamente ad Aquilonia nel 293 a. C. . Nel 290 a. C. i Sanniti entrarono forzatamente nel sistema romano.

Influsso dell’arte greca Dal 400 a. C. l’influsso dell’arte greca diventò evidente nel Sannio

Influsso dell’arte greca Dal 400 a. C. l’influsso dell’arte greca diventò evidente nel Sannio nella produzione di oggetti di terracotta, di pietra e di bronzo, anche se inizialmente un po’ rudimentali. Numerosi sono gli oggetti in bronzo ritrovati soprattutto statuette di guerrieri, rappresentanti di solito il dio Mamerte o Ercole. Nelle tombe sannitiche sono stati ritrovati: bracciali, anelli, cinturoni, anfore e tanti oggetti di uso quotidiano. Il Museo archeologico nazionale del Sannio Caudino, a Montesarchio è un museo di che raccoglie le testimonianze archeologiche provenienti dalle principali città dei Sanniti Caudini: Caudium