Enseigner la Grande Guerre Eduquer la paix ITI

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Enseigner la Grande Guerre - Eduquer à la paix ITI “A. Malignani”, Cervignano del

Enseigner la Grande Guerre - Eduquer à la paix ITI “A. Malignani”, Cervignano del Friuli – A. S. 2015/2016 – Classe 5^AET Allievo: Tentor Pietro La demonizzazione del nemico e la visione della guerra attraverso manifesti propagandistici. L'obiettivo di questa ricerca è di analizzare le caratteristiche della propaganda italiana all’epoca della prima guerra mondiale. In particolare verranno analizzati dei manifesti e altre pubblicazioni dell’epoca inneggianti alla guerra con messaggi espliciti e anche subdoli mirati a rafforzare l’idea della pericolosità del nemico, oppure della sua inettitudine, allo scopo di incitare alla guerra e alla vittoria.

I GUERRA MONDIALE Analisi di documenti visivi Tentor Pietro VAet

I GUERRA MONDIALE Analisi di documenti visivi Tentor Pietro VAet

Indice • La canzone del Piave • Cacciateli! Essi sono i nemici d’Italia! •

Indice • La canzone del Piave • Cacciateli! Essi sono i nemici d’Italia! • Immagine • Antonio Augusto Rubino • Analisi dell’Immagine • L’Ambiente • I Soldati Tedeschi • Il Soldato Italiano • L’interpretazione dell’Immagine • Fumetti in Trincea • Veglia • Un bacio … E via al fronte … • Immagine • Ars et Labor • Analisi dell’Immagine • La figura Maschile • La figura Femminile • L’interpretazione dell’Immagine • Confronto con “Il Bacio” di Francesco Hayez

“NO”, Disse il Piave, “NO” dissero i fanti “MAI PIU’ IL NEMICO FACCIA UN

“NO”, Disse il Piave, “NO” dissero i fanti “MAI PIU’ IL NEMICO FACCIA UN PASSO AVANTI!” Si vide il Piave rigonfiar le sponde e come i fanti combatter l’onde Rosso del sangue del nemico alterò il Piave comandò “INDIETRO LO STRANIERO” Tratto da “La canzone del Piave” di E. A. Mario (1884 – 1961)

SCHIACCIALI! ESSI SONO I NEMICI D’ITALIA!

SCHIACCIALI! ESSI SONO I NEMICI D’ITALIA!

ANTONIO AUGUSTO RUBINO (Sanremo, 15 maggio 1880 – Bajardo, 1 Luglio 1965) Laureato in

ANTONIO AUGUSTO RUBINO (Sanremo, 15 maggio 1880 – Bajardo, 1 Luglio 1965) Laureato in Legge a Torino, trova con questa i primi pretesti per comporre poesie burlesche recitava agli amici. Durante la prima guerra mondiale lavorò con le sue illustrazioni al giornale di trincea al fianco di Arnaldo Fraccaroli e Renato Simoni. “ Giornalista per ragazzi, favolista autore di libretti e di commedie, decoratore di ambienti, scenografo, attore, poemista, regista di disegni animati e persino, nei ritagli di tempo, raccoglitore di olive” Curriculum Ridiculum

ANALISI DELL’IMMAGINE

ANALISI DELL’IMMAGINE

L’ AMBIENTE I nemici, cono paragonati ad insetti da eliminare. Divisione della scenetta per

L’ AMBIENTE I nemici, cono paragonati ad insetti da eliminare. Divisione della scenetta per 1/3 tedesca e 2/3 Italiana Il muro di rocce, ricorda molto una trincea, simbolo della prima guerra mondiale Nell’ immagine si scorge un fiume, che molto probabilmente rappresenta il Piave.

I SOLDATI TEDESCHI Mazza chiodata Austroungarica. Queste armi bianche spesso venivano realizzate dai soldati

I SOLDATI TEDESCHI Mazza chiodata Austroungarica. Queste armi bianche spesso venivano realizzate dai soldati durante i tempi di pausa La posizione delle mani sottolinea la ricerca di protezione da parte degli austriaci Vestiti chiaramente Stracciati Soldato Austriaco chiaramente spaventato Soldato Austroungarico che non riesce ad alzarsi per il peso della pietra Gli elmi raffigurati sono probabilmente degli Stahlhelm M 16 -17 -18

Il SOLDATO ITALIANO L’ elmetto utilizzato dall’Italiano è un Adrian Mod. 16, capostipite degli

Il SOLDATO ITALIANO L’ elmetto utilizzato dall’Italiano è un Adrian Mod. 16, capostipite degli elmetti di concezione moderna Data la singola stella possiamo notare il basso grado del soldato italiano L’italiano riesce a alzare un macigno senza problemi l’uniforme, grigioverde italiana è quella della fanteria, adottata dal 4 Dicembre 1908

INTERPRETAZIONE dell’IMMAGINE • La figura Italiana ricorda molto Atlante o i Telamoni, figure della

INTERPRETAZIONE dell’IMMAGINE • La figura Italiana ricorda molto Atlante o i Telamoni, figure della mitologia molto virili. • l’italiano, alzando il masso, dimostra la potenza dell’Italia a sopportare il fardello della guerra, infatti il soldato tedesco rimane schiacciato dal masso ed è incapace di alzarsi. • L’italiano, essendo da solo e occupando la maggior parte della scenetta, sottolinea la vera forza dei soldati italiani.

FUMETTI in TRINCEA • Il fumetto a partire dal 1917 raggiunge la sua “età

FUMETTI in TRINCEA • Il fumetto a partire dal 1917 raggiunge la sua “età adulta”. Punto di riferimento rimangono gli Stati Uniti, ma anche in Europa la produzione non si limita alle traduzioni ma dà vita a racconti e autori capaci di autonoma anche se ancora di timida efficacia. • Durante la I Guerra Mondiale il fumetto soprattutto parodistico fu molto utilizzato come tipologia di comunicazione, anche perché placava in parte la paura data dalla guerra e metteva di buon umore i soldati sul fronte.

Un’intera nottata sdraiato accanto ad un compagno massacrato con la sua bocca contratta dalla

Un’intera nottata sdraiato accanto ad un compagno massacrato con la sua bocca contratta dalla morte rivolta verso la luna piena con il gonfiore e il rossore delle sue mani penetrato nel mio intimo ho scritto lettere piene d’amore. Non sono mai stato tanto attaccato alla vita. Veglia di G. Ungaretti (1888 – 1970)

UN BACIO… E VIA AL FRONTE…

UN BACIO… E VIA AL FRONTE…

ARS ET LABOR “Ars Et Labor” (Arte e Lavoro) era un giornale mensile che

ARS ET LABOR “Ars Et Labor” (Arte e Lavoro) era un giornale mensile che si dedicava all’arte, non soltanto visiva, ma soprattutto musicale, in quanto raccontava le novità artistiche nel panorama europeo dei tempi. Secolo XX era una serie di allegati che fornì il giornale e che narravano le vicende della I guerra mondiale attraverso immagini e scritti

ANALISI DELL’IMMAGINE

ANALISI DELL’IMMAGINE

La FIGURA MASCHILE Occhi Chiusi durante il bacio, simbolo di completa dedizione alla donna

La FIGURA MASCHILE Occhi Chiusi durante il bacio, simbolo di completa dedizione alla donna Una mano che impugna saldamente il fucile Una mano che abbraccia la donna, gesto che ne rappresenta il “possesso”. Figura dinamica, pronta a scattare per la guerra. Il bersagliere è un simbolo dell’ Italia, poiché i bersaglieri sono delle truppe specializzate dell’arma della fanteria italiana.

La FIGURA FEMMINILE Colori Del Vestito della donna che ricordano le bandiere degli alleati

La FIGURA FEMMINILE Colori Del Vestito della donna che ricordano le bandiere degli alleati Labbra sporgenti e accenno di sorriso = Attrazione da parte dell’uomo Collo scoperto della donna (testa inclinata) = indice di sottomissione all’uomo La Donna Richiama Il Bersagliere con la mano sul volto La donna dell’Immagine trasmette la bellezza femminile attraverso l’esaltazione delle rotondità e delle curve femminili Seno Prosperoso = Simbolo di fertilità, richiamo sessuale Inclinazione del bacino femminile = Aumento della Sensualità = Aumento della capacità di avere figli Gambe Lunghe = Aumento della Sensualità

INTERPRETAZIONE dell’IMMAGINE • Il bersagliere, essendo simbolo dell’Italia, e la donna, essendo vestita con

INTERPRETAZIONE dell’IMMAGINE • Il bersagliere, essendo simbolo dell’Italia, e la donna, essendo vestita con i colori delle grandi potenze europee, potrebbero simboleggiare l’unione tra le molteplici nazioni. • La figura femminile è stata studiata per attirare gli uomini, infatti nel contesto della prima guerra mondiale si inizia a studiare la psicologia legata all’essere umano e ai suoi comportamenti. • Le mani dell’uomo: con una mano impugnano l’arma, simbolo della guerra, e con l’altra la donna, simbolo della bellezza e del fascino. • La donna come già detto è stata oggetto di studi approfonditi: per darne un esempio è possibile metterla a confronto con Marylin Monroe, considerata da molti psicologi una “Maestra del linguaggio del corpo femminile”

CONFRONTO con “IL BACIO” di FRANCESCO HAYEZ • Come si può notare, i due

CONFRONTO con “IL BACIO” di FRANCESCO HAYEZ • Come si può notare, i due dipinti sono molto simili. Il quadro di Hayez fu disegnato per la prima volta nel 1859, su commissione di Alfonso Maria Visconti. Questo quadro non è soltanto un’opera simbolo del Romanticismo, ma cerca di rappresentare, attraverso i colori, l’alleanza tra l’Italia e la Francia dopo gli Accordi di Plombières.