Alessia Contarino e Puhach Roksolana UCRAINA 2014 GEOGRAFIA

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Alessia Contarino e Puhach Roksolana UCRAINA 2014.

Alessia Contarino e Puhach Roksolana UCRAINA 2014.

GEOGRAFIA DEL TERRITORIO.

GEOGRAFIA DEL TERRITORIO.

GEOGRAFIA DEL TERRITORIO. Stato dell’Europa orientale, confinante a N e a E con la

GEOGRAFIA DEL TERRITORIO. Stato dell’Europa orientale, confinante a N e a E con la Russia, ancora a N con la Bielorussia, a S con la Romania e la Moldavia, a SO con l’Ungheria, a O con la Slovacchia e la Polonia; si affaccia inoltre, per un ampio tratto, sul Mar Nero con la penisola di Crimea. La popolazione è formata in gran parte da Ucraini (78, 1%), largamente maggioritari nell’U. occidentale, mentre in alcune grandi città dell’Est e del Sud sono predominanti i Russi (17, 3%). In particolare, in Crimea i Russi, che il governo di Kiev sospetta di tendenze separatiste, sono i due terzi della popolazione. Quali che siano i rapporti di forza politici, un discrimine culturale, linguistico ed etnico divide l’Ucraina in tre parti: quella ucrainofona centrata su Leopoli, l’antica capitale della Galizia, segnata dall’impronta storica polacca e asburgica; la più ampia regione di mezzo, attorno a Kiev, dove ucrainofoni e russofoni, filo-occidentali e filo-russi convivono ma non si mescolano; e le province orientali, con la Crimea, prevalentemente russofone e sensibili agli umori di Mosca.

L’ECONOMIA UCRAINA. L’economia ucraina presenta i caratteri tipici della transizione da un sistema socialista

L’ECONOMIA UCRAINA. L’economia ucraina presenta i caratteri tipici della transizione da un sistema socialista pianificato a uno di libero mercato, aperto al commercio e agli investimenti internazionali. Il programma di liberalizzazione economica e di austerità finanziaria promosso a partire dal 1994 dal presidente L. Kučma, con l’appoggio del Fondo monetario internazionale e della Banca Mondiale, nonché degli Stati Uniti e degli altri paesi occidentali, è riuscito solo parzialmente a conseguire i risultati sperati. L’agricoltura riveste un ruolo fondamentale nell’economia del paese, alimentando ingenti correnti di esportazione. Nonostante l’avvio del programma di privatizzazione delle terre, il settore è ancora gestito in larga parte dalle aziende collettive. Il suolo agricolo, che rappresenta quasi il 57% del complessivo territorio nazionale, è per lo più destinato alla produzione di cereali (l’U. era considerata il ‘granaio’ dell’URSS).

GIACIMENTI E RISORSE ENERGETICHE. L’U. possiede vasti giacimenti di carbone (bacino del Donez) e

GIACIMENTI E RISORSE ENERGETICHE. L’U. possiede vasti giacimenti di carbone (bacino del Donez) e di minerali di ferro (sul Dnepr, e in Crimea), e anche riserve di petrolio (Leopoli) e di gas naturale. La produzione di minerali di ferro (80. 000 di t nel 2008) pone l’U. al 6° posto tra i paesi maggiori produttori e fornisce la materia prima all’industria siderurgica nazionale. Di rilievo l’estrazione di manganese presso Nicopoli, sul Lago di Kahovka. Altre produzioni riguardano sali di sodio e potassio, magnesite, mercurio, uranio, mentre nella Bucovina, presso il confine romeno, sono presenti gesso e alabastro. La fornitura dell’energia per le attività industriali si è basata tradizionalmente sul carbone, con un apporto idroelettrico rimasto scarso. Il settore termonucleare produce oltre un quarto dell’elettricità totale, nonostante l’incidente nella centrale di Černobyl´, rimasta in funzione fino al 2000. Le riserve di gas e petrolio sono del tutto insufficienti alle esigenze del paese, che continua a dipendere largamente dalla Russia per gli approvvigionamenti. Chernobyl

STORIA DELL’UCRAINA.

STORIA DELL’UCRAINA.

L’UCRAINA FINO AL ‘ 900. La prima unificazione del territorio risale all'invasione di un

L’UCRAINA FINO AL ‘ 900. La prima unificazione del territorio risale all'invasione di un popolo scandinavo, i Rus, che conquistarono la città di Kiev nell'882 e ne fecero il centro di un regno la cui estensione andava dalle rive del Volga al Danubio fino al Mar Baltico. Nel 988 il sovrano Vladimir I si convertì con tutto il suo popolo al Cristianesimo di Costantinopoli, sposò Anna, sorella dell'imperatore bizantino Basilio II e iniziò così un periodo di forte influenza bizantina sulla cultura del regno. Intorno alla fine del XV secolo vi fu un'imponente ondata immigratoria da parte di esuli e rifugiati ortodossi, genericamente definiti kozak, cosacchi (parola che in turco significava nomade, o libero) che si riunirono in un gruppo di tribù seminomadi lungo i fiumi Don e Dnepr. Per la sua posizione geografica, l'Ucraina ha giocato un ruolo importante nelle guerre fra l'Europa dell’Est e l'impero Ottomano, che a seguito dello scontro con l'Impero Russo dovette cedere i territori costieri lungo il Mar Nero (guerra di Crimea). Nonostante le promesse di autonomia, l'élite ucraina e i cosacchi non ricevettero mai le libertà che attendevano dall'Impero Russo, che portò avanti una politica di russificazione sopprimendo l’uso dell’ucraino nella stampa e in pubblico. Dopo la caduta dello zar e la rivoluzione bolscevica, nel 1922 l'Ucraina entrò ufficialmente a far parte dell'URSS come Repubblica socialista sovietica ucraina.

IL PATTO DI VARSAVIA E LA “GUERRA FREDDA”. Alessia Contarino Il Patto di Varsavia

IL PATTO DI VARSAVIA E LA “GUERRA FREDDA”. Alessia Contarino Il Patto di Varsavia o Trattato di Varsavia fu un'alleanza militare tra i paesi del Blocco Sovietico intesa a organizzarsi contro l'avversaria Alleanza Atlantica NATO, fondata nel 1949. Il trattato fu elaborato da Nikita Kruscёv e sottoscritto a Varsavia nel 1955, la settimana successiva all'ingresso ufficiale della Germania Ovest nella NATO. Il patto fu ufficialmente sciolto durante un incontro tenutosi a Praga nel 1991. Era l’epoca della “guerra fredda”, caratterizzata dalla divisione della comunità internazionale in due blocchi, che terminò con il crollo del comunismo e lo sfaldamento dell’URSS; il principale evento simbolico fu la caduta del muro di Berlino (1989). 8

24 agosto 1991 - Indipendenza

24 agosto 1991 - Indipendenza

I 4 presidenti dell’Ucraina indipendente Leonid Kravčuk Leonid Kučma Viktor Janukovyč Viktor Juščenko

I 4 presidenti dell’Ucraina indipendente Leonid Kravčuk Leonid Kučma Viktor Janukovyč Viktor Juščenko

I PRIMI MINISTRI Julija Tymošenko Serhiy Arbuzov Mykola Azarov

I PRIMI MINISTRI Julija Tymošenko Serhiy Arbuzov Mykola Azarov

I partiti Opposizione ‘ Udar ‘ Partito delle regioni VS Opposizione ‘ Batkivshchyna ‘

I partiti Opposizione ‘ Udar ‘ Partito delle regioni VS Opposizione ‘ Batkivshchyna ‘ Partito dei comunisti Opposizione ‘ Svoboda ‘

BERKUT

BERKUT

NELLE PIAZZE A KIEV

NELLE PIAZZE A KIEV

L’UNICA COSA VOGLIAMO È LA DIGNITOSA ESISTENZA, LA VITA SENZA INGANNI ED INDIPENDENZA SENZA

L’UNICA COSA VOGLIAMO È LA DIGNITOSA ESISTENZA, LA VITA SENZA INGANNI ED INDIPENDENZA SENZA LIMITAZIONI ! R. PUHACH http: //www. youtube. com/watch? v=Ul. UQ_y. Rk. Nk. U

LA RUSSIA E L’UCRAINA.

LA RUSSIA E L’UCRAINA.

GLI INTERESSI RUSSI IN UCRAINA (WWW. LIMESONLINE. ORG). “La confederazione del “mondo russo” realizzata

GLI INTERESSI RUSSI IN UCRAINA (WWW. LIMESONLINE. ORG). “La confederazione del “mondo russo” realizzata da Vladimir Putin non avrebbe senso senza Kiev. Per impulsi storico-culturali: il riferimento è alla Rus’ di Kiev, battezzata culla della Russia moderna, di cui nel luglio scorso Putin ha concelebrato, insieme ai vertici della Chiesa ortodossa, i 1025 anni dalla conversione al cristianesimo, sotto l’eloquente titolo “I valori slavo-ortodossi, base della scelta di civiltà dell’Ucraina”. Per ragioni economiche, stanti i fortissimi legami russo -ucraini in tutti i settori della produzione e del commercio, ereditati dalle precedenti epoche imperiali, in specie dal settantennio sovietico. E per la priorità geostrategica che nega all’Ucraina la prospettiva atlantica. Tanto che nel porto di Sebastopoli è sempre all’ancora la flotta russa del Mar Nero”. (Lucio Caracciolo). Mentre i manifestanti europeisti occupavano le strade di Kiev, il Cremlino aveva revocato l'embargo sulla cioccolata ucraina subito dopo aver convinto Kiev a non firmare l’accordo di associazione con l’Unione Europea. L’agenzia russa per la protezione dei consumatori Rospotrebnadzor ha consentito all'azienda Roshen, il principale esportatore di cioccolatini, merendine e caramelle dell'Ucraina, di tornare a vendere i propri prodotti in Russia dietro garanzie delle autorità sanitarie ucraine circa i controlli per la qualità e la sicurezza dei prodotti. La guerra della cioccolata era iniziata a luglio, quando Mosca aveva bandito confetti e caramelle Roshen per completare il pacchetto di sanzioni economiche imposte all'Ucraina, allora colpevole di voler firmare un accordo di libero scambio con la Ue. Bandire i prodotti alimentari dei propri vicini, infatti, è una strategia adottata tradizionalmente da Mosca.

LA PARTITA ENERGETICA. Il tallone d'Achille dell’Unione Europea è la sua dipendenza energetica: oltre

LA PARTITA ENERGETICA. Il tallone d'Achille dell’Unione Europea è la sua dipendenza energetica: oltre la metà del suo fabbisogno è coperto dalle importazioni di idrocarburi. Mentre il ricorso al gas soddisfacerà fino al 25% del consumo energetico dell'Unione sino al 2050, il costo delle importazioni di combustibili fossili dovrebbe salire a circa 500 miliardi di euro già nel 2030. Frattanto, sin dal 2011 la Russia si è affermata come primo esportatore energetico in Europa, battendo la concorrenza di Norvegia, Algeria e altri paesi arabi. Attualmente (dati 2011) il mix energetico ucraino è così composto: 38% di gas, 32% carbone, 18% nucleare, 10% petrolio, 2% altro (solare, etc. ). Le importazioni di gas russo ammontano a circa 40 miliardi di metri cubi all’anno. Secondo la strategia del governo ucraino, esse dovranno progressivamente calare, sino a scendere nel 2030 ad appena 5 miliardi di metri cubi. I contratti stretti nel 2009 da Vladimir Putin e Yulia Tymoshenko sono validi sino al 2019. Nonostante la volontà ucraina di rivedere le condizioni, la Russia non sembra intenzionata a rinegoziare formule e tempi. Solo nel caso di un accesso dell’Ucraina nell’Unione doganale (e della non sottoscrizione dell’Accordo di associazione con l’Unione Europea), il Cremlino è disposto a trattare.

LA CRIMEA CONTESA (WWW. LIMESONLINE. ORG). Ora che truppe riconducibili alla Russia hanno preso

LA CRIMEA CONTESA (WWW. LIMESONLINE. ORG). Ora che truppe riconducibili alla Russia hanno preso il controllo della penisola di Crimea, poco dopo che il parlamento russo aveva autorizzato il presidente Putin a impiegare le Forze armate in Ucraina, la crisi in quest'ultimo paese ha raggiunto una nuova fase. Coinvolge ormai direttamente un paese estero (la Russia, appunto) e indirettamente l'Unione Europea e gli Stati Uniti, che sostengono il nuovo governo di Kiev e vogliono evitare ulteriori escalation militari da parte di Mosca. In una conferenza stampa, Vladimir Putin ha dichiarato martedì 4 marzo che per il momento la Russia non interverrà militarmente in Crimea, mentre la aiuterà finanziariamente. Il presidente russo ha escluso la possibilità di una guerra contro l'Ucraina, che "non solo è un nostro vicino ma è una nazione sorella". Pur condannando la corruzione imperante a Kiev, Putin ha aggiunto che a suo parere in Ucraina c'è stato un golpe contro il presidente legittimo, Yanukovich. I paesi del G-7 (Usa, Canada, Giappone, Francia, Germania, Regno Unito, Italia) e i presidenti del Consiglio e della Commissione Europea hanno sospeso i lavori di preparazione al G-8 previsto per giugno a Sochi, in Russia, che ha da poco ospitato le Olimpiadi invernali. Il segretario di Stato Usa John Kerry ha inoltre minacciato sanzioni economiche contro Mosca e l'esclusione della stessa dal G-8. Kerry, che ha condannato l'invasione russa, sarà a Kiev martedì 4 marzo per sostenere il nuovo governo ucraino. La Cina invece, secondo un comunicato del ministero degli Esteri russo, avrebbe le stesse vedute di Mosca sulla crisi. Da più di tre mesi, l'Ucraina è spaccata tra i sostenitori dell'ormai ex presidente filo-russo Viktor Yanukovich e una variegata opposizione (in cui ci sono tanto gli europeisti quanto i nazionalisti) che si riunisce in piazza Indipendenza (Maidan Nezhaleznosti), nel centro di Kiev, e nelle altre città del paese. Le manifestazioni di protesta, più volte degenerate in violenti scontri con la polizia, hanno fatto decine di morti. L'accordo che era stato raggiunto il 21 febbraio per risolvere la crisi non è stato rispettato. Yanukovich è stato rimosso da un voto del parlamento (tecnicamente privo di validità giuridica), è ufficialmente ricercato "per omicidio di massa di cittadini pacifici" ed è andato in Russia, ma si considera ancora il presidente dell'Ucraina. Il capo di Stato ad interim è Olexander Turchynov; il nuovo premier è Arseni Iazeniuk. Entrambi provengono da Unione Pan-Ucraina Patria, il partito dell'ex premier Yulia Tymoshenko, liberata il 22 febbraio.

LA SITUAZIONE ODIERNA (WWW. LIMESONLINE. ORG) La situazione in Crimea, repubblica autonoma la cui

LA SITUAZIONE ODIERNA (WWW. LIMESONLINE. ORG) La situazione in Crimea, repubblica autonoma la cui popolazione è in maggioranza russa, era tesa da alcuni giorni prima dell'intervento delle truppe di Mosca. Nella capitale Sinferopoli è stato occupato il parlamento e rovesciato il governo. Per le strade, sostenitori del nuovo governo ucraino hanno fronteggiato gruppi di filo-russi. Mentre uomini armati non identificati ma riconducibili alla Russia presidiavano gli aeroporti della repubblica, venerdì 28 febbraio il nuovo premier filo-russo della Crimea Sergiy Aksyonov ha ufficialmente richiesto l'aiuto di Putin "per riportare la pace e la calma". L'aiuto, come visto, è arrivato. Per il 30 marzo è previsto un referendum sull'aumento dell'autonomia. Giorni prima, il Cremlino aveva ordinato una serie di esercitazioni militari nel Distretto militare occidentale che hanno coinvolto circa 150 mila uomini delle Forze di difesa terrestri e aeree, dei reparti corazzati e delle flotte del Nord e Mar Baltico. Si è trattato dell'esercitazione più grande degli ultimi anni, che è arrivata a lambire il confine con l'Ucraina. L'aviazione militare è stata messa in stato di massima allerta. A Kiev il ministro degli Interni ad interim Arsen Avakov aveva annunciato lo scioglimento della Berkut, i reparti di polizia antisommossa responsabili di parte delle violenze nei giorni della protesta (Mosca ha offerto il passaporto russo ai suoi membri). Il governo ucraino ha accusato la Russia di "invasione armata", mobilitato l'esercito e richiamato i riservisti.

L’UCRAINA E L’ITALIA. L'Italia, che è il secondo partner commerciale dell'Ucraina e il primo

L’UCRAINA E L’ITALIA. L'Italia, che è il secondo partner commerciale dell'Ucraina e il primo importatore nell'Europa Occidentale, ha legami storici con il Paese. In Crimea sono le grandi fortezze veneziane e genovesi, e un'antica comunità di italiani, che furono in gran parte perseguitati (con l’accusa di essere fascisti) e fatti rimpatriare con l’avvento del comunismo. La popolazione degli italiani di Crimea ammonta oggi a circa cinquecento persone, residenti soprattutto a Kerč, dove è stata costituita l'associazione "C. E. R. K. I. O. " (Comunità degli Emigrati in Regione di Krimea - Italiani di Origine)

FONTI TESTUALI E ICONOGRAFICHE www. treccani. it www. limesonline. org www. internazionale. it www.

FONTI TESTUALI E ICONOGRAFICHE www. treccani. it www. limesonline. org www. internazionale. it www. wikipedia. it