TIC e innovazione scolastica Come le Tecnologie dellInformazione

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TIC e innovazione scolastica Come le Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione giocano un ruolo

TIC e innovazione scolastica Come le Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione giocano un ruolo dominante nel “far scuola” 9/25/2021 a cura di Anna Cormio 1

Processi in atto Ieri Oggi q le circolari ministeriali q le singole realtà scolastiche

Processi in atto Ieri Oggi q le circolari ministeriali q le singole realtà scolastiche prelevano e non pervenivano comunicazioni e decreti attraverso posta o via ministeriali on line con fax alle singole realtà tempi propri ed scolastiche con assumendosi scansione temporale responsabilità di quasi costante tempestiva informazione 9/25/2021 a cura di Anna Cormio 2

Ieri i docenti q stendevano manualmente programmazioni a volte modificate solo in poche espressioni

Ieri i docenti q stendevano manualmente programmazioni a volte modificate solo in poche espressioni q scrivevano fiumi di parole ripetitive per comunicare i giudizi globali alle famiglie 9/25/2021 Oggi i docenti q digitano con maggior cura i propri materiali di lavoro e aggiornano vecchie edizioni q compilano registri in rete, mantenendo contatti costanti con le famiglie a cura di Anna Cormio 3

Ieri gli studenti Oggi gli studenti q apprendevano dalla voce diretta del proprio docente

Ieri gli studenti Oggi gli studenti q apprendevano dalla voce diretta del proprio docente e dai libri di testo q scrivevano anche a matita o facendo grande uso di “scolorina” per non lasciar traccia dei propri errori 9/25/2021 q possono apprendere anche in rete ed attraverso codici e canali diversi q digitano i propri testi con minor terrore dell’errore segnalato da una macchina che non giudica, ma lo guida nella correzione ortografica a cura di Anna Cormio 4

Ma il rapporto insegnamento/apprendimento? continua ad essere essenzialmente q di tipo piramidale q “stranamente”

Ma il rapporto insegnamento/apprendimento? continua ad essere essenzialmente q di tipo piramidale q “stranamente” paritario a livello di studenti 9/25/2021 a cura di Anna Cormio docente S T U D E N T I 5

L’informatizzazione essenziale della scuola può rivoluzionare l’istruzione perché 9/25/2021 q sposta il focus q

L’informatizzazione essenziale della scuola può rivoluzionare l’istruzione perché 9/25/2021 q sposta il focus q ripropone nuovi ruoli q consente nuove modalità e nuovi campi di valutazione q offre nuovi strumenti di lavoro q sviluppa competenze ed abilità a cura di Anna Cormio 6

Quale il “focus”? Rapporto apprendimento/insegnamento N E C L’attenzione si sposta q sull’apprendimento q

Quale il “focus”? Rapporto apprendimento/insegnamento N E C L’attenzione si sposta q sull’apprendimento q sul protagonismo dei discenti q su un sapere sociale che non esclude quello individuale q sul prodotto e non il riprodotto 9/25/2021 E S S I Le TIC potranno essere uno strumento • valido se andranno ad inserirsi in un contesto disposto al cambiamento, in quanto offrono una infrastruttura aperta ad esperienze illimitate nel tempo, nello spazio e soprattutto nel confronto che potrà generare fra esse T A’ • che impedisca a ciascuna istituzione scolastica di incorrere nel rischio dell'autoreferenzialità, rischio che è sotteso in una struttura scolastica basata sull'autonomia V A N T A G • che garantisca unitarietà di azione didattica su un territorio che non solo superi le barriere locali, ma anche quelle nazionali in linea con i lavori in corso di "omogenizzazione" europea. a cura di Anna Cormio 7 G I

Ruolo del discente Prima delle TIC applicate alla didattica il discente appare q contenitore

Ruolo del discente Prima delle TIC applicate alla didattica il discente appare q contenitore senza fondo in cui tentare di travasare tutto lo scibile umano noto al docente q riproduttore di “pensiero” non necessariamente proprio q isolato dai compagni nella costruzione cognitiva q non grandemente rispettato nel proprio stile di apprendimento q predisposto ad uno standard convenzionale che, se raggiunto, lo rende “pari” ai suoi pari q costretto a seguire un curriculum unico 9/25/2021 Con le TIC applicate alla didattica il discente ha la possibilità di q cercare e selezionare le informazioni in un contenitore senza fondo quale è Internet affiancato da sw didattico q far propri i contenuti acquisiti in ambienti diversi e di varia natura q costruire un sapere sociale attraverso la comunicazione e la collaborazione q seguire un proprio processo d’apprendimento utilizzando codici diversi q lavorare condividendo con i suoi pari quanto va apprendendo attraverso gli errori propri ed altrui e con spirito critico q soddisfare i propri bisogni nell’apprendere “facendo” a cura di Anna Cormio 8

Ruolo del docente L’utilizzo delle TIC nella scuola comporta che il docente rivisiti la

Ruolo del docente L’utilizzo delle TIC nella scuola comporta che il docente rivisiti la sua funzione, che non sarà più quella q (a volte unica) di trasferire una quantità sempre più elevata di conoscenze q di ricorrere efficacemente alla valutazione diagnostica, per sentirsi frustrato in fase di valutazione sommativa e comparativa, a causa degli scarsi strumenti e risorse utili a seguire e monitorare i processi di apprendimento in fase di valutazione formativa q di basarsi sulla lezione, semmai solo frontale, per erogare dei contenuti q di dividere in fasce di livello, considerando solo la quantità dei contenuti acquisiti e ignorando gli stili di apprendimento, che molte vengono relegati in un ambito di “atteggiamenti” da correggere. 9/25/2021 a cura di Anna Cormio 9

Il docente è chiamato … … ad assumere un ruolo tra il mentore ed

Il docente è chiamato … … ad assumere un ruolo tra il mentore ed il tutor online nel senso "antico" del termine, accompagna e guida il discente alla progressiva "scoperta" dei contenuti e quindi lo stimola alla costruzione della conoscenza … con un preciso atteggiamento pedagogico … e ruolo attivo di sostegno nei confronti del discente risponde prevalentemente a precise richieste e mantiene quindi un profilo più basso e un ruolo meno intrusivo. In un'ottica più orientata all'apprendimento "active" in rete, il tutor viene visto anche come promotore di una serie di interazioni più complesse, che portano in primo piano la collaborazione e il dialogo studente. Da Editoriale di Mario Rotta 9/25/2021 a cura di Anna Cormio 10

cioè a … … diventare anche q consigliere, mediatore, coordinatore e sostenitore del processo

cioè a … … diventare anche q consigliere, mediatore, coordinatore e sostenitore del processo d’apprendimento dei discenti q esperto di Computer Mediated Communication, almeno per quello che basta per orientare i discenti q facilitatore di accesso all’informazione, capace di parametrizzare i sw per comprendere la validità delle informazioni offerte in relazione ai bisogni identificati q guida alla scelta delle informazioni e al costruttivismo in rete q facilitatore di comunicazione per sviluppare al massimo l’interazione fra i discenti e gruppi di essi q organizzatore di risorse, pronto a verificare ed incoraggiare durante i vari processi di apprendimento q sostegno ai discenti che imparano ad apprendere q valido aiuto a sviluppare nei discenti capacità trasversali che risulteranno utili per tutta la vita come quella di ricercare, raccogliere, organizzare … 9/25/2021 a cura di Anna Cormio 11

sviluppando funzioni di: q Individuazione potenzialità: facilitare nel soggetto il riconoscimento di risorse da

sviluppando funzioni di: q Individuazione potenzialità: facilitare nel soggetto il riconoscimento di risorse da lui utilizzabili. q Scaffolding affettivo e motivazionale: incoraggiare, aiutare, approvare. q Orientamento: mostrare come si fa, rendere espliciti gli obiettivi, delineare delle possibilità. q Comunicazione: favorire l'interscambio e le integrazioni di conoscenze teorico-pratiche tra i diversi partners. Da Editoriale di Mario Rotta 9/25/2021 a cura di Anna Cormio 12

Con quali vantaggi? Quelli che essenzialmente connotano il cooperative learning di Vygotskij: q l'insegnamento

Con quali vantaggi? Quelli che essenzialmente connotano il cooperative learning di Vygotskij: q l'insegnamento individualizzato, con l’opportunità di riconoscere le capacità del ragazzo e di aiutarlo a risolvere i suoi problemi q la comunità di apprendimento che sviluppa un senso di appatenenza q la cognizione distribuita q la valutazione autentica, perché mirata ad investigare non sulla quantità delle conoscenze, ma sulla metodologia di studio non ultimi q l’opportunità di far ricerca nella scuola su un campo poco indagato: l’impatto dell’interazione nello studio q una indotta organicità e capacità di creare collegamenti fra le conoscenze acquisite che sono spesso risultati forzati ed opzionali, perché i discenti non avevano efficaci strumenti per crearli. 9/25/2021 a cura di Anna Cormio 13

Con quali strumenti didattici? Non più solo il libro di testo, stampato. La sua

Con quali strumenti didattici? Non più solo il libro di testo, stampato. La sua "limitatezza" è da vedere sotto un duplice aspetto: q proprio perché è unico, il fruitore ha dinanzi a sé una sola visione del fenomeno descritto q sul testo possono essere segnate semplici annotazioni od evidenziate le caratteristiche salienti dell'oggetto in esame 9/25/2021 Ma Cd. Rom contenenti q software didattici interattivi q enciclopedie q vocabolari q ipertesti creati dagli stessi discenti q video, brani musicali, immagini, narrazioni q librerie costruite dai discenti q gallerie d’arte q film in lingua e doppiati q …… q Siti q Portali q Motori di ricerca q Classi virtuali, con ML e Web Forum … a cura di Anna Cormio 14