LA TEOSOFIA FARO LUMINOSO PER LA VITA QUOTIDIANA

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LA TEOSOFIA FARO LUMINOSO PER LA VITA QUOTIDIANA ANCHE IN EPOCA DI KALI YUGA

LA TEOSOFIA FARO LUMINOSO PER LA VITA QUOTIDIANA ANCHE IN EPOCA DI KALI YUGA Antonio Girardi, Ascona marzo 2017

La tradizione Hindu ci indica che il Kali Yuga ha avuto inizio con la

La tradizione Hindu ci indica che il Kali Yuga ha avuto inizio con la morte di Krishna (18 febbraio 3102 a. C. ) e durerà 432. 000 anni. Dovrebbe poi concludersi con l’apparizione della 10 a incarnazione di Visnu che, nella forma del Kalki Avatar, apparirà su un cavallo bianco.

Satya Yuga: è l’Età dell’Oro ed ha una durata di 1. 728. 000 anni.

Satya Yuga: è l’Età dell’Oro ed ha una durata di 1. 728. 000 anni. La dominante di questa età è la virtù (SATTVA) che si esprime attraverso lo Yoga e la meditazione.

Tetra Yuga: è l’Età dell’Argento ed ha una durata di 1. 296. 000 anni.

Tetra Yuga: è l’Età dell’Argento ed ha una durata di 1. 296. 000 anni. C’è un leggero decadimento dei valori e vengono compiuti sacrifici per favorire l’evoluzione; l’umanità si divide fra le persone che appartengono a comunità che seguono la spiritualità e quelle che seguono la materialità.

Dvapara Yuga: della durata di 864. 000 anni; è l’Età del Bronzo; c’è un’ulteriore

Dvapara Yuga: della durata di 864. 000 anni; è l’Età del Bronzo; c’è un’ulteriore decadenza. La realizzazione spirituale avviene attraverso l’adorazione delle divinità. Materialisti e spiritualisti nascono anche sotto lo stesso tetto.

Kali Yuga: è l’Età del Ferro. La spiritualità e la materialità sono presenti nello

Kali Yuga: è l’Età del Ferro. La spiritualità e la materialità sono presenti nello stesso individuo e sono spesso in lotta fra loro perché l’individuo si identifica nel corpo e nel piccolo io della personalità.

C’è stato (e c’è) dibattito sul fatto di considerare i valori numerici della durata

C’è stato (e c’è) dibattito sul fatto di considerare i valori numerici della durata del Kali Yuga in modo letterale oppure simbolico, aprendo quindi la strada ad una diversa misurazione temporale del fenomeno.

Sri Caitanya Mahaprabhu (1486 -1544)

Sri Caitanya Mahaprabhu (1486 -1544)

Si potrebbe supporre che vi possano essere dei sottoperiodi d’Oro, d’Argento o di Bronzo,

Si potrebbe supporre che vi possano essere dei sottoperiodi d’Oro, d’Argento o di Bronzo, la cui durata potrebbe essere persino di qualche migliaio di anni.

Due ipotesi di lavoro: 1. che all’interno dell’Età del Kali Yuga permangano comunque importanti

Due ipotesi di lavoro: 1. che all’interno dell’Età del Kali Yuga permangano comunque importanti tracce delle Età precedenti (dell’Oro, dell’Argento, del Bronzo), con relativo accesso alle fonti, alle pratiche, etc. 2. che nel cuore e nella mente del singolo individuo vi siano le possibilità di superamento dei dualismi, attraverso la meditazione e, soprattutto, attraverso l’intuizione.

“Guardate all’universo fisico con l’occhio dello spirito e ci vedrete un’immagine dell’universo spirituale”, cita

“Guardate all’universo fisico con l’occhio dello spirito e ci vedrete un’immagine dell’universo spirituale”, cita uno dei M. e l’affermazione di quest’ultimo: “Voi guardate sempre alle cose dello spirito con gli occhi del corpo. Ciò che dovete fare è guardare alle cose del corpo con gli occhi dello spirito”.

“L’universo manifestato è pervaso dalla dualità, che è per così dire essenza stessa della

“L’universo manifestato è pervaso dalla dualità, che è per così dire essenza stessa della sua esistenza come manifestazione. Ma proprio come i poli opposti di oggetto e di soggetto, spirito e materia, non sono che aspetti dell’unica Unità Una in cui essi sono sintetizzati, così nell’universo manifestato c’è “quello” che unisce lo spirito alla materia e il soggetto all’oggetto. Questo quid, attualmente sconosciuto alla speculazione occidentale, viene chiamato dagli occultisti il Turbine Infuocato” (Fohat).

Alla domanda “Grande Dea, chi sei tu? ”, Kālī risponde: “Essenzialmente io sono Brahman

Alla domanda “Grande Dea, chi sei tu? ”, Kālī risponde: “Essenzialmente io sono Brahman [l’Assoluto]. Da me ha avuto origine il mondo, che comprende Prakriti [la sostanza materiale] e Purusha [la coscienza cosmica], il Vuoto e il Pieno. Sono beatitudine e non-beatitudine. Sono conoscenza e ignoranza. Sono i cinque elementi e anche ciò che è diverso dai cinque elementi. Sono i pañchabhūta [cinque elementi grossolani] e i tanmātra [cinque elementi sottili]. Sono il mondo intero. Sono i Veda e ciò che è diverso dai Veda. Sono lo sconosciuto. Sotto e sopra e intorno, sono io”.

H. P. B. in un passaggio de La Voce del Silenzio ci offre una

H. P. B. in un passaggio de La Voce del Silenzio ci offre una preziosa indicazione in proposito: “Imparate a distinguere il vero dal falso, ciò che sempre svanisce (l’effimero) da ciò che dura per sempre (l’imperituro). Imparate prima di tutto a distinguere la scienza del cervello dalla saggezza dell’Anima, la Dottrina dell’Occhio dalla Dottrina del Cuore”.

a) diffidare delle percezioni sensoriali (che vanno utilizzate “praticamente” per quello che sono); b)

a) diffidare delle percezioni sensoriali (che vanno utilizzate “praticamente” per quello che sono); b) essere capaci di discriminazione; c) cercare la sintonia con “le Strade Alte” della vita.

Le visioni disarmoniche: 1. Valutare la realtà in modo manicheo, suddividendo rigidamente e senza

Le visioni disarmoniche: 1. Valutare la realtà in modo manicheo, suddividendo rigidamente e senza possibilità di conciliazione la dimensione spirituale e quella materiale.

2. Ritenere che scienza e fede siano fatti distinti. 3. Considerare che il cambiamento

2. Ritenere che scienza e fede siano fatti distinti. 3. Considerare che il cambiamento avvenga sempre e solo per fattori esterni. 4. Rifiutare il cambiamento.

5. Non considerare che aspetto divino e vita quotidiana sono – necessariamente – correlati

5. Non considerare che aspetto divino e vita quotidiana sono – necessariamente – correlati in modo stretto. 6. Opporsi alla gratitudine nei confronti della vita.

Gli antidoti alla disarmonia a. l’importanza della “qualità” del pensiero e della parola (un

Gli antidoti alla disarmonia a. l’importanza della “qualità” del pensiero e della parola (un antico adagio afferma che “Morte e vita sono il potere della lingua”); b. la necessità di un sano nutrimento (non-violento); c. la scelta di relazioni umane positive, virtuose e costruttive;

d. la dimensione della preghiera come “ringraziamento” alla Vita Una; e. l’opportunità della dimensione

d. la dimensione della preghiera come “ringraziamento” alla Vita Una; e. l’opportunità della dimensione meditativa (che non è una “tecnica” ma uno “stato”); f. la scelta di una vita “semplice” ed in cui vi sia spazio per il silenzio; g. l’essenzialità della dimensione del Servizio, come “meditazione in atto”.

J. Krishnamurti afferma: “Solo quando si riesce ad andare oltre il groviglio di idee

J. Krishnamurti afferma: “Solo quando si riesce ad andare oltre il groviglio di idee che costituisce l’io, che è dotato di totale o parziale continuità, solo quando si riesce a superarlo, allorquando il pensiero è completamente muto, solo allora si realizza uno stato dell’esperire. E si saprà allora che cos’è la verità”.