ISTRUZIONI PER LUSO PER VISUALIZZARE I CONTENUTI E

ISTRUZIONI PER L’USO PER VISUALIZZARE I CONTENUTI E FAR SCORRERE LE DIAPOSITIVE SIA IN AVANTI CHE INDIETRO PREMERE I TASTI-FRECCE DIREZIONALI INDICATI NELLA FIGURA ATTENZIONE! NEL FAR SCORRERE LE ANIMAZIONI E LE DIAPOSITIVE, ATTENDERE SEMPRE QUALCHE ATTIMO PRIMA DI CAMBIARE DIAPOSITIVA O DI ATTIVARE LE ANIMAZIONI SUCCESSIVE PER ANDARE INDIETRO PER ANDARE AVANTI 1

COMUNICAZIONI E RACCOMANDAZIONI LA PRESENTAZIONE NON AGGIUNGE NIENTE RISPETTO A QUANTO PROIETTATO E SPIEGATO IN CLASSE PER LO SVOLGIMENTO E LA COMPRENSIONE DELL’ARGOMENTO OCCORRE APPLICARE ANCHE QUANTO SPIEGATO E RIFERITO IN CLASSE DALL’INSEGNANTE A CASA, OCCORRE SEGUIRE CON ATTENZIONE IL CONTENUTO DELLA PRESENTAZIONE, SOFFERMANDOSI A RIFLETTERE E, SE NECESSARIO, A SVOLGERE (RIPETERE) IL PROCEDIMENTO ANCHE NEL QUADERNO CHIEDERE EVENTUALMENTE CHIARIMENTI ALL’INSEGNANTE FACENDO RIFERIMENTO ALLA O ALLE DIAPOSITIVE PER LE QUALI SI CHIEDONO ULTERIORI SPIEGAZIONI OLTRE A QUELLE FORNITE IN CLASSE (PRENDERE NOTA DEL NUMERO DELLA DIAPOSITIVA POSTO IN BASSO A DESTRA) 2

MAPPE CONCETTUALI - 2° ESEMPIO 3

RICORDIAMO: I CONCETTI (CIOE’ LE PAROLE CHIAVE DI UNA MAPPA) POSSONO ESSERE COSTITUITI DA : CONCETTI-OGGETTO, (CONCETTI RAPPRESENTATI DA OGGETTI), OVVEROSIA LE “COSE” DEL MONDO (OGGETTI, PARTI DI OGGETTI, MACCHINARI, MATERIALI, ATTREZZI, MECCANISMI, ETC OPPURE CONCETTI-EVENTO (CONCETTI RAPPRESENTATI DA FATTI, AVVENIMENTI), CIOE’ “CIO’ CHE ACCADE”, NEL MONDO E ALLE COSE DEL MONDO (MOVIMENTI, TRASFORMAZIONI, LAVORAZIONI, ETC. ) 4

COME FARE UNA MAPPA CONCETTUALE IN 5 MOSSE (RICAVANDO LE INFORMAZIONI DA UN TESTO) (LE MAPPE CONCETTUALI RELATIVE AD UN ARGOMENTO O AD UN TESTO POSSONO ESSERE FATTE IN DIVERSE MANIERE PER LO STESSO ARGOMENTO O TESTO: QUELLA CHE SEGUE E’ SOLO UN SEMPLICE ESEMPIO, UTILIZZATO PER FORNIRE DELLE INDICAZIONI DI BASE E PER FAR COMPRENDERE IL PROCEDIMENTO OPERATIVO) La mappa concettuale adottata nell’esempio per l’elaborazione della presentazione da parte degli autori è ispirata da “La lavorazione dei materiali” di Rosario Berardi - 2010 5

INDIVIDUARE I CONCETTI 1. PER PRIMA COSA INDIVIDUIAMO NEL TESTO (QUANDO NON E’ DATO ESPLICITAMENTE) L’ARGOMENTO (CONCETTO) PRINCIPALE (PAROLA CHIAVE) DELLA MAPPA, CUI SI RIFERIRANNO GLI ALTRI CONCETTI PRESENTI, LEGGENDO ATTENTAMENTE TUTTO IL TESTO E CERCANDO DI CAPIRE QUAL’E’ L’ARGOMENTO AL CENTRO DELLA TRATTAZIONE, CHE SPESSO HA UNO STRETTO RIFERIMENTO (O COINCIDE) CON IL TITOLO DEL TESTO (O DEL CAPITOLO, PARAGRAFO, ETC. ). 2. SUCCESSIVAMENTE, RILEGGENDO ATTENTAMENTE DI NUOVO IL TESTO, POSSIAMO INDIVIDUARE ALTRI CONCETTI (PAROLE/TERMINI/BREVI FRASI) CHE INDICANO: • CLASSIFICAZIONI, SOTTOCATEGORIE O CARATTERISTICHE DEL CONCETTO PRINCIPALE (CIOE’ ALTRI CONCETTI ESPRESSI DA PAROLE/TERMINI/FRASI CHE SI COLLEGANO AL CONCETTO PRINCIPALE); PRINCIPALE • ALTRE PAROLE - CONCETTI IMPORTANTI, COLLEGATI AGLI ULTERIORI CONCETTI INDIVIDUATI OPPURE - ANCORA - AL CONCETTO PRINCIPALE PUO’ ESSERE UTILE A QUESTO PUNTO FARE UN ELENCO DEI CONCETTI SCRIVENDOLI ALL’INTERNO DI RETTANGOLI DA RITAGLIARE (ETICHETTE). 6

ORGANIZZARE E COLLEGARE I CONCETTI: INDIVIDUARE I LEGAMI 3. QUINDI OCCORRE SCEGLIERE IL TIPO DI ORGANIZZAZIONE SPAZIALE DELLA MAPPA, DISPONENDO LE ETICHETTE DEI CONCETTI (PER IL MOMENTO SENZA INCOLLARLE) SECONDO UNO SCHEMA CHE DERIVA OVVIAMENTE DAL CRITERIO IN BASE AL QUALE ESSI SONO STATI SCELTI (CIOE’ DAI TIPI DI COLLEGAMENTO INDIVIDUATI: VEDI PRECEDENTE PUNTO 2 E I TIPI DI MAPPE DESCRITTI NELLE DIAPOSITIVE N. 13, 14, 15, 16 NELLA PRIMA PARTE DELLE MAPPE CONCETTUALI). 4. SUCCESSIVAMENTE OCCORRE COLLEGARE I CONCETTI INDIVIDUANDO APPUNTO LE PAROLE/LEGAME (CIOE’DI COLLEGAMENTO) DA TRASCRIVERE TRA DI ESSI. TALI PAROLE SI INDIVIDUANO LEGGENDO ATTENTAMENTE IL TESTO , CERCANDO DI CAPIRE IL TIPO DI LEGAME TRA I CONCETTI E IL MODO (PAROLE/FRASI) DA UTILIZZARE PER ESPRIMERE TALE LEGAME (IN GENERE SI TRATTA DI SCRIVERE BREVI LOCUZIONI TIPO: “COMPOSTO DA”, “DIPENDE DA”, “INCLUDE”, “CAUSA”, “E’ EFFETTO DI”, “QUALI AD ESEMPIO”, ETC. ). IL LEGAME A VOLTE E’ ABBASTANZA ESPLICITO E LE PAROLE CHE LO ESPRIMONO POSSONO ESSERE PRESE, CON QUALCHE LIEVE CAMBIAMENTO, COSI’ COME SI TROVANO NEL TESTO. POSSIAMO QUINDI CONTEMPORANEAMENTE COLLEGARE LE ETICHETTE DEI CONCETTI CON DELLE FRECCE E SCRIVERE A MATITA LE PAROLE DI COLLEGAMENTO TRA I CONCETTI. 5. INFINE, OCCORRE PROCEDERE AD UNA REVISIONE E VERIFICA DELLA MAPPA, RILEGGENDO TUTTO PER VERIFICARE CHE IL DISCORSO SIA LOGICO E SCORREVOLE , APPORTANDO GLI OPPORTUNI AGGIUSTAMENTI E RAPPRESENTANDO POI LA MAPPA DEFINITIVA NEL QUADERNO (INCOLLANDO LE ETICHETTE). 7

COME SI FA UNA MAPPA CONCETTUALE: UN ALTRO ESEMPIO 8

COME SI FA UNA MAPPA CONCETTUALE: UN ALTRO ESEMPIO LAVORAZIONI SUI MATERIALI FASE 1 INDIVIDUIAMO IL CONCETTO PRINCIPALE (PAROLA CHIAVE) CHE, CON OGNI EVIDENZA E’ “LAVORAZIONI SUI MATERIALI” (CIOE’ L’ARGOMENTO CENTRALE DEL TESTO, CHE SI EVIDENZIA MOLTO BENE NEL TITOLO STESSO). 9

COME SI FA UNA MAPPA CONCETTUALE: UN ALTRO ESEMPIO FASE 1 10

COME SI FA UNA MAPPA CONCETTUALE: UN ALTRO ESEMPIO LAVORAZIONI SUI MATERIALI FASE 2 1. INDIVIDUIAMO IL CONCETTO PRINCIPALE (PAROLA CHIAVE) CHE, CON OGNI EVIDENZA, E’ “LAVORAZIONI SUI MATERIALI” (CIOE’ L’ARGOMENTO CENTRALE DEL TESTO, CHE SI EVIDENZIA MOLTO BENE NEL TITOLO STESSO). 2. POI, LEGGENDO ATTENTAMENTE IL TESTO, TROVIAMO ALTRI CONCETTI - PAROLE, TERMINI - CHE INDIVIDUANO DELLE CLASSIFICAZIONI O CARATTERISTICHE RIFERITE AL CONCETTO PRINCIPALE 11

COME SI FA UNA MAPPA CONCETTUALE: UN ALTRO ESEMPIO FASE 2 12

COME SI FA UNA MAPPA CONCETTUALE: UN ALTRO ESEMPIO LAVORAZIONI SUI MATERIALI UTENSILI A MANO MACCHINE UTENSILI FASE 2 1. INDIVIDUIAMO IL CONCETTO PRINCIPALE (PAROLA CHIAVE) CHE, CON OGNI EVIDENZA E’ “LAVORAZIONI SUI MATERIALI” (CIOE’ L’ARGOMENTO CENTRALE DEL TESTO, CHE SI EVIDENZIA MOLTO BENE NEL TITOLO STESSO). 2. POI, LEGGENDO ATTENTAMENTE IL TESTO, TROVIAMO ALTRI CONCETTI - PAROLE, TERMINI - CHE INDIVIDUANO DELLE CLASSIFICAZIONI O CARATTERISTICHE RIFERITE AL CONCETTO PRINCIPALE IN QUESTO CASO I CONCETTI SI INDIVIDUANO DALLA CLASSIFICAZIONE NEI DUE DIVERSI TIPI (CATEGORIE) DI STRUMENTI UTILIZZATI PER LE LAVORAZIONI SUI MATERIALI IN RELAZIONE AL TEMPO: 1) IN PASSATO; 2) AI GIORNI NOSTRI 13

COME SI FA UNA MAPPA CONCETTUALE: UN ALTRO ESEMPIO FASE 2 14

COME SI FA UNA MAPPA CONCETTUALE: UN ALTRO ESEMPIO LAVORAZIONI SUI MATERIALI UTENSILI A MANO MACCHINE UTENSILI TECNICHE FASE 2 1. INDIVIDUIAMO IL CONCETTO PRINCIPALE (PAROLA CHIAVE) CHE, CON OGNI EVIDENZA E’ “LAVORAZIONI SUI MATERIALI” (CIOE’ L’ARGOMENTO CENTRALE DEL TESTO, CHE SI EVIDENZIA MOLTO BENE NEL TITOLO STESSO). 2. POI, LEGGENDO ATTENTAMENTE IL TESTO, TROVIAMO ALTRI CONCETTI - PAROLE, TERMINI - CHE INDIVIDUANO DELLE CLASSIFICAZIONI O CARATTERISTICHE RIFERITE AL CONCETTO PRINCIPALE DAL TESTO SI EVIDENZIA ANCHE UN CONCETTO IMPORTANTE: QUELLO DI TECNICHE DI LAVORAZIONE. LE LAVORAZIONI SUI MATERIALI , INFATTI, VENGONO REALIZZATE CON GLI STRUMENTI E, CONSEGUENTEMENTE, ATTRAVERSO TECNICHE DI LAVORAZIONE 15

DISPONIAMO I CONCETTI SECONDO LO SCHEMA CHE CI SEMBRA PIU’ CONGENIALE. IN QUESTO CASO, SCEGLIAMO UNO SCHEMA A-CENTRATO VERTICALE, CHE PUO’ FACILITARE FUTURI AMPLIAMENTI DELLA MAPPA FASE 3 LAVORAZIONI SUI MATERIALI UTENSILI A MANO MACCHINE UTENSILI TECNICHE 16

4. COLLEGHIAMO I CONCETTI ED INSERIAMO LE PAROLE CHE FORMANO LE PROPOSIZIONI ESEGUITE GRAZIE A DELLE FASE 4 LAVORAZIONI SUI MATERIALI REALIZZATE IN PASSATO CON UTENSILI A MANO OGGI CON MACCHINE UTENSILI TECNICHE 17

COME SI FA UNA MAPPA CONCETTUALE: UN ALTRO ESEMPIO POI, POSSIAMO AMPLIARE (O COMPLETARE) LA MAPPA INCLUDENDO IN ESSA ALTRI CONCETTI. SI RIPARTE DAL PUNTO N. 2 DEL NOSTRO PERCORSO. POSSONO ESSERE CONCETTI NUOVI MA ANCHE ALTRI CONCETTI COLLEGATI A QUELLI PRINCIPALI GIA’ TROVATI, CIOE’ APPARTENENTI ALLE CATEGORIE INDIVIDUATE (EVIDENZIATI IN NERETTO O IN CORSIVO OPPURE SCRITTI ANCHE NORMALMENTE, COME GIA’ DETTO). I CONCETTI, COME GIA’ DETTO, POSSONO ESSERE RAPPRESENTATI ANCHE DA BREVI FRASI, E ANCHE DA CONCETTI EVENTO, EVENTO CHE DEFINISCONO E/O COMPLETANO I CONCETTI GIA’ TROVATI IN PRECEDENZA. 18

(AGGIUNGIAMO ALTRI CONCETTI) POSSIAMO INDIVIDUARE ALTRE INFORMAZIONI/CONCETTI RELATIVI AI TRE GRUPPI DI CLASSIFICAZIONE GIA’ INDIVIDUATI: CONCETTI RELATIVI A “UTENSILI A MANO” CONCETTI RELATIVI A MACCHINE UTENSILI CONCETTI RELATIVI A TECNICHE DI LAVORAZIONE 19

CONCETTI RELATIVI A “UTENSILI A MANO” 20

QUANDO TRASCRIVIAMO L’ELENCO DEI CONCETTI INDIVIDUATI, PUO’ ESSERE ANCORA PIU’ UTILE SUDDIVIDERLI GIA’ IN BASE ALLA LORO CATEGORIA DI APPARTENENZA: QUESTO CI FACILITERA’ IL LAVORO SCALPELLO PUNTERUOLO PIALLA LIMA MARTELLO TENAGLIA 21

CONCETTI RELATIVI A MACCHINE UTENSILI 22

QUANDO TRASCRIVIAMO L’ELENCO DEI CONCETTI INDIVIDUATI, PUO’ ESSERE ANCORA PIU’ UTILE SUDDIVIDERLI GIA’ IN BASE ALLA LORO CATEGORIA DI APPARTENENZA: QUESTO CI FACILITERA’ IL LAVORO SCALPELLO PUNTERUOLO PIALLA LIMA MARTELLO TENAGLIA UTILIZZANO L’ENERGIA ELETTRICA FUNZIONANO SENZA INTERRUZIONI LAVORANO CON RAPIDITA’ E PRECISIONE PRODUCONO PEZZI IN SERIE 23

CONCETTI RELATIVI A TECNICHE DI LAVORAZIONE 24

AGGIUNGIAMOLI ALL’ELENCO DEI CONCETTI INDIVIDUATI, RAGGRUPPANDOLI A PARTE: QUESTO CI FACILITERA’ IL LAVORO SCALPELLO PUNTERUOLO PIALLA LIMA MARTELLO TENAGLIA UTILIZZANO L’ENERGIA ELETTRICA FUNZIONANO SENZA INTERRUZIONI TAGLIO DEFORMAZIONE SENZA TAGLIO GIUNZIONE E ASSEMBLAGGIO LAVORANO CON RAPIDITA’ E PRECISIONE PRODUCONO PEZZI IN SERIE 25

DISPORRE I CONCETTI IMPORTANTE! A VOLTE PUO’ ESSERE CONGENIALE INSERIRE I CONCETTI APPARTENENTI ALLA STESSA CATEGORIA ALL’INTERNO DI UN’UNICA ETICHETTA (CASELLA), ATTRAVERSO UN ELENCO PUNTATO, PER ECONOMIZZARE LO SPAZIO E RENDERE MENO DISPERSIVA LA MAPPA QUANDO I CONCETTI SONO MOLTI 26

DISPONIAMO I CONCETTI SECONDO LO SCHEMA SCELTO , COLLEGHIAMO I CONCETTI ED INSERIAMO LE PAROLE CHE FORMANO LE PROPOSIZIONI ESEGUITE GRAZIE A DELLE FASE 3 / 4 LAVORAZIONI SUI MATERIALI REALIZZATE IN PASSATO CON UTENSILI A MANO OGGI CON MACCHINE UTENSILI • SCALPELLO • PUNTERUOLO • PIALLA • LIMA • MARTELLO • TENAGLIA LE QUALI UTILIZZANO L’ENERGIA ELETTRICA FUNZIONANO SENZA INTERRUZIONI LAVORANO CON RAPIDITA’ E PRECISIONE PRODUCONO PEZZI IN SERIE TECNICHE • TAGLIO QUALI • DEFORMAZIONE SENZA TAGLIO • GIUNZIONE E ASSEMBLAGGIO 27

LEGGENDO BENE IL TESTO, SI POSSONO TROVARE ALTRI CONCETTI IMPORTANTI DA AGGIUNGERE, ALTRE SPECIFICAZIONI… 28

ULTERIORI SPECIFICAZIONI… 29

DISPONIAMO I CONCETTI SECONDO LO SCHEMA SCELTO , COLLEGHIAMO I CONCETTI ED INSERIAMO LE PAROLE CHE FORMANO LE PROPOSIZIONI ESEGUITE GRAZIE A DELLE FASE 3 / 4 LAVORAZIONI SUI MATERIALI REALIZZATE IN PASSATO CON UTENSILI A MANO OGGI CON MACCHINE UTENSILI • SCALPELLO • PUNTERUOLO • PIALLA • LIMA • MARTELLO • TENAGLIA LE QUALI UTILIZZANO L’ENERGIA ELETTRICA FUNZIONANO SENZA INTERRUZIONI LAVORANO CON RAPIDITA’ E PRECISIONE PRODUCONO PEZZI IN SERIE TECNICHE • TAGLIO QUALI • DEFORMAZIONE SENZA TAGLIO • GIUNZIONE E ASSEMBLAGGIO CONSENTITE DALLE PROPRIETA’ TECNOLOGICHE DEI MATERIALI 30

REVISIONIAMO LA MAPPA RILEGGENDOLA E APPORTANDO GLI EVENTUALI AGGIUSTAMENTI FASE 5 RILEGGENDO LA MAPPA, POSSIAMO FARE UNA COMUNICAZIONE SCRITTA OPPURE ORALE) E VERIFICARE SE ESSA RISULTA SCORREVOLE E PERTINENTE. ALLA FINE IL TESTO, CHE SARA’ IN QUESTO CASO UN RIASSUNTO MOLTO ESSENZIALE DEL TESTO ORIGINARIO, RISULTERA’ PIU’ O MENO ESSERE IL SEGUENTE: “LE LAVORAZIONI SUI MATERIALI IN PASSATO AVVENIVANO CON UTENSILI A MANO COME AD ESEMPIO SCALPELLO, PUNTERUOLO, PIALLA, LIMA, MARTELLO, TENAGLIA. OGGI VENGONO ESEGUITE CON MACCHINE UTENSILI CHE UTLIZZANO ENERGIA ELETTRICA, FUNZIONANO SENZA INTERRUZIONI, LAVORANO CON RAPIDITA’ E PRECISIONE, PRODUCONO PEZZI IN SERIE. LE LAVORAZIONI SUI MATERIALI VENGONO MESSE IN ATTO ATTRAVERSO TECNICHE QUALI TAGLIO, DEFORMAZIONE SENZA TAGLIO, GIUNZIONE E ASSEMBLAGGIO. ” LA COMUNICAZIONE SCRITTA SEMBRA ESSERE ABBASTANZA LOGICA E SCORREVOLE, QUINDI POSSIAMO CONSIDERARE CORRETTA LA STESURA DELLA MAPPA E QUINDI INCOLLARE LE ETICHETTE NEL QUADERNO (O FARE LA STESURA DEFINITIVA IN BELLA COPIA). 31

FINE 1 PARTE AUTORI PROF. ANDREA BERNABEI, PROF. MASSIMO M. DIMINO Ogni diritto sui contenuti e sulle immagini del FILE di PRESENTAZIONE è riservato ai sensi della normativa vigente. Nessuna parte di questo FILE potrà essere riprodotta e/o archiviata in sistemi server diversi da quelli voluti dall'autore. E’ inoltre vietata la diffusione, la pubblicazione, la distribuzione e la modifica del file in assenza di autorizzazione scritta da parte degli autori. 32