Il contratto collettivo di diritto comune 1 conseguenza

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Il contratto collettivo di diritto comune 1^ conseguenza della mancata attuazione dell’art. 39 cost.

Il contratto collettivo di diritto comune 1^ conseguenza della mancata attuazione dell’art. 39 cost. : il sindacato non ha personalità giuridica né può acquistarla senza una legge sindacale 2^ conseguenza: il contratto collettivo non è efficace erga omnes (efficacia vincolante nei confronti di tutti gli appartenenti alla categoria cui il contratto si riferisce) 3^ conseguenza si applica l’art. 1322 c. c. : le parti possono stipulare anche contratti che non appartengono ai tipi aventi una disciplina particolare (tipici), purché meritevoli di tutela(tipicità sociale)

Il contratto collettivo di diritto comune Chi sono le parti: rappresentanti sindacali dei lavoratori

Il contratto collettivo di diritto comune Chi sono le parti: rappresentanti sindacali dei lavoratori e rappresentanti dei datori di lavoro ( o un solo datore di lavoro: per es. nel contratto aziendale.

Il contratto collettivo di diritto comune Parte obbligatoria non è suscettibile di estensione erga

Il contratto collettivo di diritto comune Parte obbligatoria non è suscettibile di estensione erga omnes: le cl. obbligatorie non producono effetti diretti sul rapporto di lavoro e parte normativa ha per oggetto le cl. che incidono direttamente sul rapporto individuale di lavoro al momento della sua stipulazione e sui rapporti in corso Clausole ibride o bivalenti aventi nel contempo efficacia obbligatoria e normativa es: le clausole di procedimentalizzazione dei poteri datoriali relativi a obblighi preventivi di informazione e consultazione sindacale.

Inderogabilità del contratto collettivo Rapporto tra contratto collettivo e contratto individuale Inderogabilità in pejus

Inderogabilità del contratto collettivo Rapporto tra contratto collettivo e contratto individuale Inderogabilità in pejus nella giurisprudenza La natura reale del contrato coll. : l’art. 2077 c. c. (norma corporativa): i contratti individuali di lavoro devono uniformarsi alle disposizioni del contrato collettivo; le clausole individuali difformi sono sostituite di diritto da quelle collettive salvo che non siano più favorevole. La tesi del mandato collettivo (F. Santoro Passarelli)e la tesi dell’atto di adesione e della dismissione dei poteri (Cataudella, Cessari)

Successione dei contratti collettivi nel tempo e il problema dei diritti quesiti Durata del

Successione dei contratti collettivi nel tempo e il problema dei diritti quesiti Durata del contratto, recesso , disdetta Contratto collettivo fonte eteronoma del contratto individuale non si incorpora in esso È possibile che un contratto collettivo successivo modifichi il precedente anche in peggio I contratti collettivi retroattivi e i diritti questi

Inderogabilità del contratto collettivo L’art. 2113 c. c. l’invalidità degli atti con i quali

Inderogabilità del contratto collettivo L’art. 2113 c. c. l’invalidità degli atti con i quali il prestatore di lavoro DISPONE, nei rapporti con il datore di lavoro, di diritti DERIVANTI DA disposizioni INTEROGABILI DELLA LEGGE E DEI CONTRATTI O ACCORDI COLLETTIVI La norma mette sullo stesso piano le norme di legge e i contratti collettivi

Efficacia soggettiva del contratto collettivo di diritto comune A chi si applica la parte

Efficacia soggettiva del contratto collettivo di diritto comune A chi si applica la parte normativa del contratto collettivo di diritto comune? Mancata applicazione dell’art. 39, c. 2 -4 Cost. Art. 2070 c. c. (norma corporativa): l'appartenenza alla categoria professionale, ai fini dell'applicazione del contratto collettivo, si determina secondo l'attività effettivamente esercitata dall'imprenditore. L’efficacia soggettiva è limitata ai soli iscritti alle associazioni sindacali stipulanti il contratto Il d. d. l. può scegliere quale contratto collettivo applicare

Segue… l’efficacia soggettiva nella giurisprudenza I meccanismi di estensione dell’ambito di efficacia soggettiva elaborati

Segue… l’efficacia soggettiva nella giurisprudenza I meccanismi di estensione dell’ambito di efficacia soggettiva elaborati dalla giurisprudenza 1. Se il datore di lavoro è iscritto alla associazione firmataria del contratto collettivo applicato in aziendale lo applica nei confronti di tutti i dipendenti iscritti e non iscritti 2. Se il datore non è iscritto: il richiamo nel contratto individuale a un determinato contratto collettivo 3. Il comportamento concludente delle parti

l’estensione indiretta ex art. 36 Cost. Clausole retributive e art. 36 Cost. Il carattere

l’estensione indiretta ex art. 36 Cost. Clausole retributive e art. 36 Cost. Il carattere immediatamente precettivo dell’art. 36 Cost. Nullità della clausola retributiva dei contratti individuali di lavoro contrastanti con i principi costituzionali di proporzionalità e sufficienza Mancanza dell’accordo delle parti sulla retribuzione scaturente dalla nullità Determinazione giudiziale della retribuzione secondo equità (art. 2099 c. 2) Riferimento ai minimi tabellari di categoria

l’estensione dell’efficacia soggettiva nella legislazione 1. La legge Vigorelli n. 741/1959 il Parlamento delega

l’estensione dell’efficacia soggettiva nella legislazione 1. La legge Vigorelli n. 741/1959 il Parlamento delega il Governo a fissare minimi di trattamento economico e normativo uniformandosi alle clausole dei singoli accordi economici e normativi dei contratti collettivi emanati PRIMA della legge. 2. Emanazione dei decreti delegati che fissavano i minimi di trattamento economico e normativo sulla base dei contratti collettivi recepiti nei decreti – PROROGA DEL TERMINE- QUESTIONE DI COSTITUZIONALITA’

Segue …. Alcuni esempi L’art. 36 Statuto dei lavoratori: il legislatore subordina l’erogazione di

Segue …. Alcuni esempi L’art. 36 Statuto dei lavoratori: il legislatore subordina l’erogazione di benefici economici erogati dallo Stato alle imprese o agli appaltatori di opere pubbliche alle imprese che applichino condizioni di lavoro non inferiori a quelle risultanti dai contratti collettivi di lavoro della categoria o della zona. Codice degli appalti per gli affidamenti dei contratti di concessione e di appalto di lavori e servizi prevede l'applicazione da parte dell'aggiudicatario, dei contratti collettivi di settore di cui all'articolo 51 del decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81 (rinvio).

Evoluzione della contrattazione collettiva 1. Anni ‘ 50/60 Accordi interconfederali riguardanti aspetti generali del

Evoluzione della contrattazione collettiva 1. Anni ‘ 50/60 Accordi interconfederali riguardanti aspetti generali del rapporto di lavoro per tutti i settori produttivi: es. A. I. sui licenziamenti collettivi (1950 e 1965 e sui licenziamenti individuali 1950 e 1965; sulle commissioni interne 1953 e 1966) 2. Anni ’ 60: Contratto collettivo nazionale di categoria 3. Autunno caldo: contrattazione non vincolata 4. Le clausole di rinvio e la contrattazione non vincolata dei consigli di fabbrica 5. La ri-centralizzazione degli anni ’ 80 gli accordi triangolari (rinvio) e la flessibilità contrattata

Le competenze della contrattazione 1. I difficili rapporti tra contratti collettivi di diverso livello

Le competenze della contrattazione 1. I difficili rapporti tra contratti collettivi di diverso livello 2. Il riordino dei livelli di contrattazione collettiva e il protocollo del 23 luglio 1993: il decentramento controllato 3. L’accordo separato del 22 gennaio 2009 CONFINDUSTRIA, CONFOCOMMERCIO, CONFAGRICOLTURA, CISL UIL UGL 4. Dal tasso d’inflazione programmato all’IPCA per la determinazione delle retribuzioni a livello nazionale: le specifiche intese a livello aziendale e la clausola opting out

La nuova stagione di accordi interconfederali e il decentramento della contrattazione 1. A. I.

La nuova stagione di accordi interconfederali e il decentramento della contrattazione 1. A. I. 28 GIU 2011 CERTIFICAZIONE DELLA RAPPRESENTANZA (N. 1) AFFERMAZIONE DEL PRINCIPIO MAGGIORITARIO (N. 4) 2. Limiti alle deroghe del contratto collettivo nazionale da parte del contratto collettivo aziendale 3. le specifiche intese modificative su orario di lavoro, organizzazione del lavoro e sulla prestazione lavorativa (N. 7) e l’efficacia generale PATTIZIA (non legale) del contratto collettivo aziendale

La condizioni per l’efficacia GENERALE dei contratti collettivi aziendali derogatori: A. I. 28 giu

La condizioni per l’efficacia GENERALE dei contratti collettivi aziendali derogatori: A. I. 28 giu 2011 1. se il contr. Aziendale è firmato da r. s. u. è necessaria l’approvazione della maggioranza dei componenti la r. s. u. 2. Se il contratto è firmato dalla r. s. a. è necessario che i sindacati abbiano la maggioranza delle deleghe nell’azienda o nell’unità produttiva; l’accordo deve essere sottoposto a referendum se lo richiede almeno una associazione aderente a una delle Confederazioni sottoscrittrici dell’accordo interconfederale o il 30% dei lavoratori dell’impresa

Il rapporto tra legge e contratto collettivo 1. La regola della inderogabilità in pejus

Il rapporto tra legge e contratto collettivo 1. La regola della inderogabilità in pejus delle norme imperative di legge 2. L’emergere di norme semi imperative in quanto derogabili anche in pejus dal contratto collettivo: la stagione della flessibilità contrattata dal sindacato 3. L’art. 8 della l. n. 148/2011 (vd. supra) 4. L’art. 51 del d. lgs. n. 81/2015: la parità di competenze tra i livelli contrattuali nazionale, territoriale e aziendale: la questione della selezione dei soggetti legittimati (associazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale e loro rappresentanze sindacali aziendali ovvero dalla rappresentanza sindacale unitaria)

L’art. 8 della l. agosto 2011 n. 148 13 e la postilla all’A. I.

L’art. 8 della l. agosto 2011 n. 148 13 e la postilla all’A. I. del 21 settembre 2011 1. I contratti di prossimità: il legislatore interviene per agevolare la riforma del sistema della contrattazione collettiva e consente deroghe per determinate FINALITA’ 2. Riconosce a certe condizioni l’efficacia GENERALE del contratto collettivo aziendale o territoriale 3. Il contratto collettivo AZENDALE può DEROGARE in un’ampia gamma di materie e, a determinate condizioni, sia la legge sia il contratto collettivo nazionale senza alcuna autorizzazione del CCNL 4. I confederali e Confindustria s’impegnano ad

Il protocollo d’intesa del 31 maggio 2013: l’efficacia generalizzata del contratto collettivo nazionale 1.

Il protocollo d’intesa del 31 maggio 2013: l’efficacia generalizzata del contratto collettivo nazionale 1. Misurazione della rappresentatività 2. Titolarità ed efficacia della contrattazione nazionale: sono ammessi alle trattative per il CCNL i sindacati rappresentativi del 5% tra il dato associativo e il dato elettorale 3. Il contratto collettivo nazionale sottoscritto dal 50%+1 della rappresentanza è efficace ed esigibile per tutti i lavoratori aderenti alle parti firmatarie dell’intesa, previa consultazione certificata dei lavoratori (efficacia negoziale non legale) 4. Resta confermata la struttura della contrattazione su due livelli

Il T. U SULLA RAPPRESENTANZA DEL 10 GENNAIO 2014 1. Criteri di misurazione della

Il T. U SULLA RAPPRESENTANZA DEL 10 GENNAIO 2014 1. Criteri di misurazione della rappresentatività sindacale (INPS – CNEL) 2. Criteri per la legittimazione a negoziare il CCNL, 3. Presentazione delle piattaforme unitarie RAPPRESENTATIVITA’ MEDIA 5% 4. Riconoscimento dei diritti sindacali ai sensi dell’art. 19 (5% della rappresentanza e partecipazione alla negoziazione) 5. Stipulazione del contratto collettivo nazionale 6. Efficacia del contratto collettivo nazionale sottoscritto dal 50%+1 della rappresentanza e previa consultazione certificata: efficacia generale per tutti i lavoratori iscritti alle organizzazioni aderenti alle parti firmatarie dell’intesa.

Segue: efficacia del contratto aziendale nel T. U. 2014 1. Materie delegate c. d.

Segue: efficacia del contratto aziendale nel T. U. 2014 1. Materie delegate c. d. demandi 2. Il potere negoziale delle r. s. a e delle r. s. u. e condizioni per l’efficacia del contratto aziendale «per tutto il personale in forza» e conferma del principio maggioritario 3. La disciplina delle intese modificative: a regime nei limiti e secondo le procedure prescritte a livello nazionale 4. Nel periodo transitorio in attesa dei rinnovi contrattuali viene meno il filtro del contratto nazionale e il contratto in DEROGA deve essere stipulato con l’assistenza del sindacato territoriale aderente alle confederazioni stipulanti il Testo unico.