Il Cile nostro paese fratello come il nostro

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Il Cile, nostro paese fratello, come il nostro abituato alla devastazione del terremoto -

Il Cile, nostro paese fratello, come il nostro abituato alla devastazione del terremoto - per la potenza della parola e delle immagini di Pablo Neruda, evidente qui in modo particolare - per la grande musicalità della sua lingua - mi piaceva molto quando l'ho letta da ragazzina, adesso ancora di più perché ci ritrovo i suoni e i sapori della bella lingua sarda che allora non conoscevo. . . "Parral" è una parola spagnola che significa "Vigneto", ed è proprio il nome del villaggio dove nacque Neruda. Tra le notizie di agenzia della scorsa settimana, ho sentito che il Parral è stato risparmiato dalla distruzione, fu invece devastato nel 1904, l'anno della nascita di Pablo. Irene

NASCITA Pablo Neruda (Parral, 12 luglio 1904 – Santiago, 23 settembre 1973) è stato

NASCITA Pablo Neruda (Parral, 12 luglio 1904 – Santiago, 23 settembre 1973) è stato un poeta vileno. Viene considerato una delle più importanti figure della letteratura latino americana contemporanea. NASCIMIENTO

Viene considerato una delle più importanti figure della letteratura America del Sud latino americana

Viene considerato una delle più importanti figure della letteratura America del Sud latino americana contemporanea. Il suo vero nome era Neftalí Reyes Basoalto (per esteso, '''Ricardo Eliezer''' - o ''Eliecer'' - '''Neftalí Reyes Basoalto'''). Usava pseudonimo appellativo d'arte Pablo Neruda (dallo scrittore e poeta Cecoslovacchia ceco Jan Neruda) che in seguito gli fu riconosciuto anche a livello legale. È stato insignito nel 1971 del Premio Nobel per la letteratura. Ha anche ricoperto per il proprio Paese incarichi di primo piano diplomazia diplomatici e politica politici Pablo Neruda

Nascita Nascimento

Nascita Nascimento

Un uomo nacque tra tanti che son nati, visse tra i tanti uomini vissuti;

Un uomo nacque tra tanti che son nati, visse tra i tanti uomini vissuti; e non ha storia, ma terra, terra centrale del Cile, dove le vigne incresparono la loro chioma verde, l'uva si alimenta di luce, il vino nasce dai piedi del popolo. Parral si chiama il luogo di colui che nacque d'inverno. E non ci sono più né casa né strada: la cordigliera sciolse i suoi cavalli, si accumulò la profonda potenza, saltarono le montagne e cadde il villaggio Avvolto dal terremoto. E così muri di fango, ritratti alle pareti, mobili sgangherati in sale oscure, silenzio interrotto dalle mosche, tutto ritornò ad esser polvere: solo pochi conservammo forma e sangue, solo pochi, e il vino. Nació un hombre entre muchos que nacieron, vivió entre muchos hombres que vivieron, y esto no tiene historia sino tierra, tierra central de Chile, donde las viñas encresparon sus cabelleras verdes, la uva se alimenta de la luz, el vino nace de los pies del pueblo. Parral se llama el sitio del que nació en invierno. Ya no existen la casa ni la calle: soltó la cordillera sus caballos, se acumuló el profundo poderío, brincaron las montañas y cayó el pueblo envuelto en terremoto. Y así muros de adobe, retratos en los muros, muebles desvencijados en las salas oscuras, silencio entrecortado por las moscas, todo volvió a ser polvo: sólo algunos guardamos forma y sangre, sólo algunos, y el vino.

Il vino continuò a vivere, salendo fino all’uva sgranata dall’autunno errante, scese in sordi

Il vino continuò a vivere, salendo fino all’uva sgranata dall’autunno errante, scese in sordi frantoi, in barili che si tinsero del suo sangue soave, e lì sotto il terrore della terribile continuò nudo e vivo. Io non rammento né paesaggio né tempo, né volti né figure, solo polvere impalpabile, la coda dell’estate e il cimitero dove mi portarono a veder tra le tombe il sonno di mia madre. E poiché mai avevo visto il suo viso la chiamai tra i morti, per vederla, ma come gli altri sepolti, non sa, non sente, non rispose nulla, e lì rimase sola, senza il figlio, scontrosa ed evasiva tra le ombre. Io son di lì, di quel Parral di terra tremante, terra carica d’uva che nacque da mia madre morta. Siguió el vino viviendo, subiendo hasta las uvas desgranadas por el otoño errante, bajó a lagares sordos, a barricas que se tiñeron con su suave sangre, y allí abajo el espanto de la tierra terrible siguió desnudo y vivo. Yo no tengo memoria del paisaje ni tiempo, ni rostros, ni figuras, sólo polvo impalpable, la cola del verano y el cementerio en donde me llevaron a ver entre las tumbas el sueño de mi madre. Y como nunca vi su cara la llamé entre los muertos, para verla, pero como los otros enterrados, no sabe, no oye, no contestó nada, y allí se quedó sola, sin su hijo, huraña y evasiva entre las sombras. Y de allí soy, de aquel Parral de tierra temblorosa, tierra cargada de uvas que nacieron desde mi madre muerta. PABLO NERUDA

Che tristezza!!! Testo ricevuto dalla amica Irene che per trovarlo molto interessante mi sono

Che tristezza!!! Testo ricevuto dalla amica Irene che per trovarlo molto interessante mi sono permesso di divulgare elaborando questo PPS. Cordialmente: Salvatore Inguaggiato. Poços de Caldas Marzo-2010 -Brasile