I C KAROL WOJTYLA VIA DELLARSENALE 62 90142

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I. C. “KAROL WOJTYLA” VIA DELL’ARSENALE, 62 90142 PALERMO Scuola secondaria di primo grado

I. C. “KAROL WOJTYLA” VIA DELL’ARSENALE, 62 90142 PALERMO Scuola secondaria di primo grado Buon vento a tutti! Gisella Campione e Giovanna D’Agostino

Questo progetto propone un approccio globale alla comunicazione tra genitori, figli e la scuola,

Questo progetto propone un approccio globale alla comunicazione tra genitori, figli e la scuola, la triade educativa per eccellenza. La peculiarità della metodologia adottata è quella di dare messaggi importanti con un linguaggio semplice, di fare esempi pratici, utilizzando anche immagini, video, power point per favorire la partecipazione attiva dei genitori. Tra i vari argomenti affrontati: la paura di sbagliare nell’educare i figli, le difficoltà relazionali con il partner, le punizioni, le ribellioni, le regole, l’assunzione di responsabilità.

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e l l e d e n o i z a l o c i t Ar à t i v i att

Dallo stato naturale di bisogno reciproco tra genitori e figli si deve sviluppare un

Dallo stato naturale di bisogno reciproco tra genitori e figli si deve sviluppare un percorso evolutivo, di crescita che condurrà la bambina e il bambino a diventare autonoma e autonomo, cioè a riconoscersi come persona distinta e separata.

Questa crescita sarà possibile soprattutto se i genitori saranno capaci di lasciarlo andare, di

Questa crescita sarà possibile soprattutto se i genitori saranno capaci di lasciarlo andare, di prendere, da lui e con lui, quella distanza che gli consentirà di sviluppare una identità autonoma, indipendentemente dai progetti, dai “percorsi di vita”, pensati per lui dai suoi genitori.

Non è un compito facile per un genitore, perché entra in gioco. anche la

Non è un compito facile per un genitore, perché entra in gioco. anche la sua identità personale: • chi è (oltre l’essere genitore) • che cosa gli rimane (quando il bambino si è allontanato) • chi/che cosa/come gli piacerebbe essere e gli piacerebbe che fosse. . .

Temi da affrontare: ü Separazione (dai propri figli ma anche di sé dalla famiglia

Temi da affrontare: ü Separazione (dai propri figli ma anche di sé dalla famiglia d’origine); ü Crescita dei figli: come gestire il cambiamento e le nuove emozioni; ü Necessità di porre limiti e dare regole; ü Autonomia dei bambini (come rapportarsi all’uso delle nuove tecnologie e ai rischi ad esse connesse).

Esplorare la genitorialità. La percezione delle proprie risorse e dei propri limiti nel proprio

Esplorare la genitorialità. La percezione delle proprie risorse e dei propri limiti nel proprio essere genitore. Cose belle Cose brutte

Una guerra di indipendenza: e e r e d n e r p Com

Una guerra di indipendenza: e e r e d n e r p Com are t n i o r e f f d a e n o i z i s o p p o l’. i l g i f i propr

Le emozioni che fanno crescere Nel processo di crescita dei bambini: opposizione, rabbia, paura

Le emozioni che fanno crescere Nel processo di crescita dei bambini: opposizione, rabbia, paura emozioni e angoscia da sono considerarsi sempre negative, visto che è difficile riconoscerle, tollerarle, contenerle nei propri figli così come in noi stessi?

I tabù della propria infanzia: ……

I tabù della propria infanzia: ……

MIO FIGLIO IDEALE REALE

MIO FIGLIO IDEALE REALE

Necessità di porre limiti e dare regole Quale forma di contenimento o di regola

Necessità di porre limiti e dare regole Quale forma di contenimento o di regola proporre ai bambini La comunicazione e l’ascolto nel rapporto con il figlio

Da figlio a genitore ücrescere significa separarsi, cambiare, differenziarsi; ü il modo di essere

Da figlio a genitore ücrescere significa separarsi, cambiare, differenziarsi; ü il modo di essere del genitore, l’educazione ricevuta, i modelli avuti anche se negati o rifiutati influenzano profondamente il modo di svolgere e vivere il ruolo genitoriale e quindi il rapporto con il figlio; üil rapporto complesso con i nonni nella condivisione dell’educazione.

Quando arrivano altri figli … Ødiversità fra la prima esperienza genitoriale e quelle successive,

Quando arrivano altri figli … Ødiversità fra la prima esperienza genitoriale e quelle successive, diversi rapporti fra il primo figlio e gli altri; Øla gelosia fra i fratelli e i modi di esprimerla e presentarla.

Preadolescenza Insicurezza dei preadolescenti Insicurezza del genitore

Preadolescenza Insicurezza dei preadolescenti Insicurezza del genitore

Un’impresa creativa da Bruno Bettelheim Il compito più importante del genitore è imparare a

Un’impresa creativa da Bruno Bettelheim Il compito più importante del genitore è imparare a intuire con il sentimento il senso che possono avere le cose per suo figlio, e comportarsi di conseguenza; in questo modo farà ciò che è più utile per entrambi e inoltre renderà più profondo e positivo il loro rapporto. Il modo migliore per riuscirci, per acquistare questo feeling consiste nel richiamare alla memoria che cosa aveva significato per noi da bambini o da ragazzi, una situazione analoga, e per quali motivi, e pensare come avremmo voluto, allora, che i nostri genitori gestissero quella situazione. In tal modo useremo creativamente le nostre esperienze di vita, che acquisteranno un nuovo e più profondo significato via che le richiamiamo alla mente alla luce del nostro essere, oggi, genitori. Perché educare i figli è un’impresa creativa, un’arte più che una scienza. (B. Bettelheim, Un genitore quasi perfetto, Milano, Feltrinelli, 1988, p. 28)

Preadolescenza Aspettative dei genitori Comportamenti imprevedibili dei ragazzi

Preadolescenza Aspettative dei genitori Comportamenti imprevedibili dei ragazzi

Preadolescenza Atteggiamenti protettivi dei genitori Bisogno di autonomia dei ragazzi

Preadolescenza Atteggiamenti protettivi dei genitori Bisogno di autonomia dei ragazzi

Pensate a voi stessi quando avevate l’età di vostro figlio: • Quali aspetti di

Pensate a voi stessi quando avevate l’età di vostro figlio: • Quali aspetti di voi e del vostro mondo in quel momento ricordate con piacere? • Quali invece costituivano un problema?

Pensate a vostro figlio: • Tratteggiate a grandi linee la sua personalità di adesso;

Pensate a vostro figlio: • Tratteggiate a grandi linee la sua personalità di adesso; • Pensando a un anno fa quali sono i cambiamenti principali che notate?

Provate a evidenziare le caratteristiche comuni che emergono dai ritratti che avete disegnato di

Provate a evidenziare le caratteristiche comuni che emergono dai ritratti che avete disegnato di voi stessi e dei vostri figli: • Ci sono dei tratti che definireste tipici dell’età? • Tra il vostro ritratto e quello di vostro figlio, quali vi sembrano le somiglianze e quali le differenze?

E M R A A T C N U E I D E ’OR

E M R A A T C N U E I D E ’OR L L A O T EN

Genitori e lavoro Il lavoro dei coniugi ha una grande influenza sulla loro vita

Genitori e lavoro Il lavoro dei coniugi ha una grande influenza sulla loro vita familiare, sul loro rapporto coniugale, sul loro prestigio come genitori e sull'azione educativa nei confronti dei figli. Un problema che oggi si avverte acutamente nelle famiglie è la difficoltà ad armonizzare l'attività professionale con i doveri familiari. Tuttavia se i genitori sono riusciti a instaurare tra loro e con i figli un rapporto aperto di amore e comprensione reciproci, anche l'atteggiamento verso l'impegno professionale acquista maggior equilibrio e flessibilità.

Oggi difficilmente i figli imparano a stabilire un rapporto efficace tra la loro formazione

Oggi difficilmente i figli imparano a stabilire un rapporto efficace tra la loro formazione culturale, ottenuta con gli studi, e le nuove situazioni connesse con l'esercizio dell'attività professionale. Tuttavia sono i genitori che devono occuparsi degli aspetti umani dell'educazione al lavoro. E' molto utile che in casa i genitori parlino del proprio lavoro, in modo tale che divenga argomento abituale di conversazione. Molti conflitti tra genitori e figli nascono da una reciproca mancanza di informazioni sulla rispettiva attività al di fuori delle mura domestiche.

AI GENITORI DA FARE DA EVITARE • OSSERVARLO PER SCOPRIRE I SUOI INTERESSI E

AI GENITORI DA FARE DA EVITARE • OSSERVARLO PER SCOPRIRE I SUOI INTERESSI E LE SUE INCLINAZIONI • ASCOLTARLO PER CAPIRE SE HA DESIDERI E PROGETTI NEL CASSETTO • CAPIRE LE MOTIVAZIONI DEL CONSIGLIO ORIENTATIVO DEGLI INSEGNANTI • SOSTENERLO ANCHE SE HA SCELTO UNA SCUOLA LONTANO DA CASA • ACCETTARE UN CERTO MARGINE DI ERRORE NELLA SCELTA MATURATA • IGNORARLO, CON L’ALIBI CHE TANTO LA SCELTA E’ SOLO SUA • DIRGLI CHE LA SCUOLA MIGLIORE E’ QUELLA CHE AVETE GIA’ SCELTO PER LUI • SQUALIFICARE IL PARERE DEI DOCENTI SE CONTRASTA CON IL VOSTRO • SOTTOLINEARE SEMPRE I SUOI DIFETTI • BOCCIARE OGNI SCUOLA FUORI DEL QUARTIERE • DARGLI DELLE GUIDE DA LEGGERE DA SOLO

I R O T I N E G I E D I V I

I R O T I N E G I E D I V I T A C U D E I T COMPI Non risolvere i problemi Ma aiutare a comprenderli Non misurare solo i risultati scolastici Ma insistere su l’impegno e l’organizzazione Non angosciare con visioni del futuro Ma offrire un presente di partecipazione Trasmettere fiducia Ma anche regole

A COLLOQUIO CON UN PROFESSORE Come favorire il dialogo tra genitori ed insegnanti 1)

A COLLOQUIO CON UN PROFESSORE Come favorire il dialogo tra genitori ed insegnanti 1) Ascoltate vostro figlio, ma valutate con prudenza ciò che dice. Non bisogna dimenticare che egli dà la sua versione e che essa può essere deformata. 2) Non potete domandare a vostro figlio di essere un modello di oggettività. Non lasciatevi vincere dalla rabbia e dal risentimento verso gli insegnanti. 3) Non dite che l’orientamento deve venire dall’insegnante. Instaurate piuttosto una collaborazione. Troverete le soluzioni insieme. 4) Preparate le domande per i professori e andate con quesiti precisi. 5) Sappiate ascoltare. Il peggior atteggiamento consiste nell’arrivare con dei preconcetti. Il professore ha delle proposte da farvi, la sua opinione è fondata sull’esperienza. Sappiate ascoltarlo, vi aiuterà ad agire. 6) Sappiate tenere conto, in seguito delle osservazioni dell’insegnante. La soluzione si situa all’incrocio tra le annotazioni di vostro figlio, quelle dell’insegnante e le vostre intuizioni.

Non è pensabile che un ragazzo di questa età possa gestirsi totalmente. Spesso il

Non è pensabile che un ragazzo di questa età possa gestirsi totalmente. Spesso il genitore ha, però, bisogno di un figlio dipendente, per sentirsi confermato nel suo ruolo d’indispensabilità. Il compito educativo della famiglia nei confronti della scelta della scuola superiore è di aiutare il ragazzo a capire la rilevanza e la complessità del problema, offrendogli strumenti critici più che soluzioni. E’ importante che la famiglia trovi momenti di comunicazione e di discussione con i figli favorendo la crescita di autonomia e di capacità decisionale del giovane adolescente che in questa fase della sua vita è alla ricerca della propria identità e del proprio percorso scolastico e professionale. I rag azzi dovr appr ebbe ende soli o ro re a ques almeno fare da to o t biett endere a ivo.