Giuseppe Ungaretti 1888 1970 daniela contrada www raccontidiscuola

  • Slides: 22
Download presentation
Giuseppe Ungaretti 1888 - 1970 daniela contrada www. raccontidiscuola. it

Giuseppe Ungaretti 1888 - 1970 daniela contrada www. raccontidiscuola. it

L’ERMETISMO Ø Non è una corrente letteraria ma un atteggiamento comune assunto da un

L’ERMETISMO Ø Non è una corrente letteraria ma un atteggiamento comune assunto da un gruppo di poeti. Ø Si afferma in Italia tra il 1920 e il 1930. Ø Il termine Ermetismo fu coniato dal critico Francesco Flora per indicare la difficile comprensione di queste poesie. Ø Ermetico significa perfettamente chiuso, il termine deriva dal dio delle scienze occulte Ermes o dal sapiente greco Ermete Trismegisto. Ø La poesia è concepita come una improvvisa intuizione del mistero della vita. Ø La poesia ermetica è una poesia pura ed essenziale, senza scopo educativo, caratterizzata da componimenti brevi, costituiti da poche parole con un intenso valore simbolico e un forte potere evocativo. Ø Rifiuta ogni formalismo esteriore, usa versi liberi e sciolti e una sintassi semplice, priva di nessi logici e di punteggiatura. Ø I temi trattati sono il senso di vuoto e la solitudine dell’uomo contemporaneo che vive in un’epoca travagliata da guerre e dittature.

Ø GIUSEPPE I POETI ERMETICI UNGARETTI è considerato il precursore dell’Ermetismo Ø SALVATORE QUASIMODO

Ø GIUSEPPE I POETI ERMETICI UNGARETTI è considerato il precursore dell’Ermetismo Ø SALVATORE QUASIMODO Ø EUGENIO MONTALE

GIUSEPPE UNGARETTI: Ø 1888: nasce. VITA ad Alessandria d’Egitto da genitori italiani, il padre

GIUSEPPE UNGARETTI: Ø 1888: nasce. VITA ad Alessandria d’Egitto da genitori italiani, il padre LA lavorava al canale di Suez. Ø 1912: si trasferisce a Parigi per completare gli studi e conosce artisti e letterati famosi, tra cui Apollinaire, Palazzeschi, Picasso, Modigliani. Ø 1914: si reca in Italia, acceso interventista, partecipa alla Prima guerra mondiale come soldato semplice, combattendo nelle trincee del Carso. Ø 1918: a Parigi sposa Jeanne Dupoix, dalla quale ha due figli. Ø 1921: a Roma collabora all’ufficio stampa del Ministero degli Esteri e, inizialmente, aderisce al Fascismo. Ø 1928: matura una conversione religiosa al cattolicesimo. Ø 1936: si trasferisce in Brasile, dove insegna letteratura italiana all’università di San Paolo. Ø 1939: muore il figlio Antonietto di nove anni. Ø 1942: torna a Roma, dove insegna letteratura italiana all’università. Ø 1970: muore a Milano all’età di 82 anni.

I LUOGHI DOVE HA VISSUTO IL POETA

I LUOGHI DOVE HA VISSUTO IL POETA

LE PRINCIPALI RACCOLTE POETICHE Ø 1917: “Il Porto sepolto”, nucleo originale Ø Ø Ø

LE PRINCIPALI RACCOLTE POETICHE Ø 1917: “Il Porto sepolto”, nucleo originale Ø Ø Ø delle poesie scritte al fronte 1919: “Allegria dei naufragi”, raccolta ampliata con nuove poesie 1923: ripubblica “Il Porto sepolto” con la prefazione di Mussolini 1931: “L’Allegria”, terza edizione delle poesie dedicate alla Grande guerra 1933: “Sentimento del tempo” 1947: “Il Dolore” 1969: “Vita di un uomo”, raccolta che comprende tutte le sua poesie

LE INFLUENZE CULTURALI Ø Ø Dai Simbolisti francesi, come Rimbaud, riprende l’uso dell’analogia, della

LE INFLUENZE CULTURALI Ø Ø Dai Simbolisti francesi, come Rimbaud, riprende l’uso dell’analogia, della parola evocatrice; da Guillaume Apollinaire i versi spezzati e senza punteggiatura dei “Calligrammes” Dai Futuristi e da Marinetti riceve la spinta ad innovare la propria espressività sconvolgendo le regole sintattiche.

LINGUA E STILE Ø Ø Usa un linguaggio essenziale, frantumato, spesso con versi costituiti

LINGUA E STILE Ø Ø Usa un linguaggio essenziale, frantumato, spesso con versi costituiti da una sola parola. Come già indicato nel “Manifesto tecnico della letteratura futurista” del 1912, scardina la sintassi, abolisce la punteggiatura e i nessi logici, esprimendo i concetti attraverso analogie. Ø Ø Ø I versi brevi mettono in evidenza le parole, scelte tra quelle semanticamente più importanti ed evocative. La parola, evocando immagini, rivela sensazioni, emozioni e sentimenti diventando “parola chiave”. Assume importanza anche lo spazio bianco, che suggerisce pause e silenzi.

FIGURE RETORICHE DI SIGNIFICATO SIMILITUDINE ANALOGIA «Mi perdo nei tuoi «Mi perdo nella occhi

FIGURE RETORICHE DI SIGNIFICATO SIMILITUDINE ANALOGIA «Mi perdo nei tuoi «Mi perdo nella occhi scuri come tua notte» la notte» Libero accostamento di parole, Stabilisce un rapporto di somiglianza tra due elementi diversi (occhi e notte), mediante un termine di paragone (come). METAFORA «Mi perdo nella notte dei tuoi occhi» Stabilisce un paragone diretto tra due realtà idealmente lontane (notte e occhi), ma accomunate da apparentemente prive di rapporto logico, in cui l’autore coglie una somiglianza di significato. L’analogia si basa quindi su accostamenti inaspettati, frutto di percezioni soggettive. «Caprioli d'argento scherzano nelle radure del cielo» (Attilio Bertolucci, “Fuochi di novembre”).

IL POETA IN GUERRA Ø Ø In guerra l’uomo, privo di tutto, si trova

IL POETA IN GUERRA Ø Ø In guerra l’uomo, privo di tutto, si trova in una condizione esistenziale scarnificata come le pietre del Carso. In questa situazione estrema si attacca disperatamente alla vita, riscopre l’amore e il sentimento di fratellanza con chi condivide la sua stessa sofferenza.

IL FRONTE ITALIANO NEL ’ 15 E NEL ‘ 17

IL FRONTE ITALIANO NEL ’ 15 E NEL ‘ 17

Veglia Cima Quattro 23 dicembre Un’intera nottata 1915 buttato vicino a un compagno massacrato

Veglia Cima Quattro 23 dicembre Un’intera nottata 1915 buttato vicino a un compagno massacrato con la sua bocca digrignata volta al plenilunio con la congestione delle sue mani penetrata nel mio silenzio ho scritto lettere piene d’amore Non sono mai stato tanto attaccato alla vita. ANALISI DEL TESTO Ø Individua il numero di strofe Ø Analizza le rime e il tipo di versi Ø Individua gli enjambement Ø Individua i versi formati da participi passati e la sensazione che trasmettono

San Martino del Carso Valloncello dell’albero isolato il 27 agosto Di queste case 1916

San Martino del Carso Valloncello dell’albero isolato il 27 agosto Di queste case 1916 non è rimasto che qualche brandello di muro Di tanti che mi corrispondevano non è rimasto neppure tanto Ma nel cuore nessuna croce manca ANALISI DEL TESTO È il mio cuore il paese più straziato. Ø Analizza le rime e il tipo di versi Ø Individua il numero di strofe Ø Individua gli enjambement

Fratelli REVISIONI Mariano il 15 luglio 1916 dalla Di che reggimento siete similitudine fratelli?

Fratelli REVISIONI Mariano il 15 luglio 1916 dalla Di che reggimento siete similitudine fratelli? Fratelli all’analogia Fratello Versione finale tremante parola 1943 nella notte Di che reggimento siete come una fogliolina fratelli? appena nata Fratelli Parola tremante saluto nella notte accorato Foglia appena nata nell’aria spasimante Nell’aria spasimante implorazione sussurrata involontaria rivolta di soccorso dell’uomo presente alla sua All’uomo presente alla sua fragilità Fratelli

Soldati Bosco di Courton luglio 1918 Si sta come d’autunno sugli alberi le foglie

Soldati Bosco di Courton luglio 1918 Si sta come d’autunno sugli alberi le foglie Uno dei componimenti più rappresentativi della poetica ermetica, della sua essenzialità lirica affidata solo a poche parole, altamente suggestive. Una folgorazione improvvisa, che coglie un attimo di gioia intensa del poeta, mentre si sente in armonia con l’universo e parte di esso. Mattina Santa Maria La Longa il 26 gennaio 1917 M'illumino d'immenso.

“SENTIMENTO DEL TEMPO” 1933 Ø Ø Ø Dopo la Prima guerra mondiale adegua la

“SENTIMENTO DEL TEMPO” 1933 Ø Ø Ø Dopo la Prima guerra mondiale adegua la sua poetica al nuovo clima politico e culturale di ritorno all’ordine. Abbandona le originarie idee anarchiche e si avvicina al Fascismo e alla fede cristiana. Il risultato è una raccolta poetica più tradizionale, con versi classici e tematiche religiose.

“SENTIMENTO DEL TEMPO” Versi tradizionali, endecasillabi ecc. Lessico colto, elevato, difficile, oscuro Sintassi complessa

“SENTIMENTO DEL TEMPO” Versi tradizionali, endecasillabi ecc. Lessico colto, elevato, difficile, oscuro Sintassi complessa con molte subordinate Analogie complesse Uso della punteggiatura Miti classici, atemporalità I CAMBIAMENTI STILISTICI

LA RACCOLTA “IL DOLORE” 1947 Ø Nella terza raccolta mostra ulteriori cambiamenti. Ø Ø

LA RACCOLTA “IL DOLORE” 1947 Ø Nella terza raccolta mostra ulteriori cambiamenti. Ø Ø Avvenimenti politici e privati mutano l’animo del poeta. Abbandona la ricerca metafisica e si cala nuovamente nella tragica realtà di tutti i giorni. Gli orrori della Seconda guerra mondiale, le deportazioni, lo sterminio degli ebrei influiscono enormemente sul suo spirito, che diventa più cupo. Al dolore per la sofferenza dell’uomo si unisce un dolore privato per la morte del fratello e poi anche del figlio.

Non gridate più da “Il dolore” 1947 i morti, Cessate d’uccidere non gridate più,

Non gridate più da “Il dolore” 1947 i morti, Cessate d’uccidere non gridate più, non gridate, se li volete ancora udire, se sperate di non perire. Hanno l’impercettibile sussurro, non fanno più rumore del crescere dell’erba, lieta dove non passa l’uomo. ---------ANALISI DEL TESTO Ø Individua il numero di strofe Ø Analizza le rime e il tipo di versi Alla fine della Seconda guerra mondiale il poeta rivolge una preghiera a tutti gli uomini: chiede di fare silenzio e di ascoltare la flebile voce dei caduti, poiché essi possono trasmettere un insegnamento importante. Il poeta invita a superare gli odi e le divisioni, chiede di non “uccidere i morti”, di non continuare ad offendere la loro memoria con lotte fratricide. L’uomo può salvarsi solo riscoprendo i valori della solidarietà e della pietà.

LA FORTUNA CRITICA Ø Ø Le prime poesie di Ungaretti ebbero critiche negative, soprattutto

LA FORTUNA CRITICA Ø Ø Le prime poesie di Ungaretti ebbero critiche negative, soprattutto da parte dei seguaci di Benedetto Croce e dei critici più tradizionalisti. Le raccolte seguenti incontrarono pareri più favorevoli. Negli anni ’ 50 il poeta viene rivalutato. Contini lo definisce l’unico «innovatore, o liberatore, nella catena dei poeti moderni» . Oggi Ungaretti è considerato l’ispiratore della nuova poesia italiana e la critica tende a prediligere la raccolta “L’Allegria” rispetto alle altre.

fine

fine