Giuseppe Ungaretti l Lesperienza umana e poetica di

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Giuseppe Ungaretti l L’esperienza umana e poetica di Ungaretti si intreccia più volte nel

Giuseppe Ungaretti l L’esperienza umana e poetica di Ungaretti si intreccia più volte nel corso della sua vita. Nella sua produzione poetica possiamo distinguere tre momenti principali: La formazione e la 1°produzione, la riflessione su tempo e morte, la poesia del dolore.

Fra le sue più note poesie ricordiamo NATALE Non ho voglia di tuffarmi in

Fra le sue più note poesie ricordiamo NATALE Non ho voglia di tuffarmi in un gomitolo di strade Ho tanta stanchezza sulle spalle Lasciatemi così come una cosa posata in un angolo e dimenticata Qui non si sente altro che il caldo buono Sto con le quattro capriole di fumo del focolare

La formazione e la 1° produzione Giuseppe Ungaretti nasce nel 1888 ad Alessandria d’Egitto

La formazione e la 1° produzione Giuseppe Ungaretti nasce nel 1888 ad Alessandria d’Egitto e trascorre l’infanzia e l’adolescenza in Africa. Dopo il liceo si trasferisce a Parigi, dove conosce gli esponenti del decadentismo. Con la sua maturazione poetica nascono le del Porto Sepolto(1917)e di Allegria di Naufragi (1919).

La riflessione su tempo e morte Dopo la guerra Ungaretti rientra in Italia. Nel

La riflessione su tempo e morte Dopo la guerra Ungaretti rientra in Italia. Nel 1933 esce “il sentimento del tempo “la raccolta che segna l’avvio di una seconda fase della sua poesia. Le immagini e il lessico si fanno più complessi; le parole perdono la loro essenzialità, il linguaggio tende a toni più alti. I versi si allungano e vengono recuperate alcune forme della metrica tradizionale.

La poesia del dolore Nel 1939 Ungaretti perde tragicamente il figlioletto di nove anni;

La poesia del dolore Nel 1939 Ungaretti perde tragicamente il figlioletto di nove anni; per lui è un esperienza devastante di cui si trova eco nella raccolta “ il dolore” che uscirà nel 1947. il poeta riflette , con la saggezza che gli deriva dall’età, sul destino dell’uomo, sul dolore. Torna in Italia nel 1942 e muore nel 1970 a Milano