ETICHE SENSIOCENTRICHE etiche animaliste nonantiantropocentriche si occupano sia

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ETICHE SENSIOCENTRICHE § etiche animaliste non/anti-antropocentriche § si occupano sia degli agenti morali sia

ETICHE SENSIOCENTRICHE § etiche animaliste non/anti-antropocentriche § si occupano sia degli agenti morali sia dei pazienti morali § due principali approcci: a. l’Animal Liberation Movement di Peter Singer b. l’Animal Rights Movement di Tom Regan

Il punto di partenza § pensiero di Jeremy Bentham (Introduction to the Principles of

Il punto di partenza § pensiero di Jeremy Bentham (Introduction to the Principles of Moral and Legislation, 1789) «Che altro dovrebbe tracciare la linea invalicabile? La facoltà di ragionare o forse quella del linguaggio? Ma un cavallo o un cane adulti sono senza paragone animali più razionali, e più comunicativi, di un bambino di un giorno, o di una settimana, o persino di un mese. Ma anche ammesso che fosse altrimenti, cosa importerebbe? La domanda non è Possono ragionare? , né Possono parlare? , ma Possono soffrire? . » Il piacere e il dolore sono i moventi originari dell’agire morale e la felicità si raggiunge massimizzando le sensazioni positive e riducendo al minimo quelle negative

PETER SINGER § Animal Liberation, Liberation 1975: critica sullo sfruttamento degli animali da parte

PETER SINGER § Animal Liberation, Liberation 1975: critica sullo sfruttamento degli animali da parte dell’uomo § Utilitarismo della preferenza (non della somma) § Ogni essere senziente, umano o non, ha il diritto a un’equa considerazione morale: condanna dello specismo Un pregiudizio o atteggiamento di prevenzione a favore degli interessi dei membri della propria specie e a sfavore di quelli dei membri di altre specie

§ Condanna della vivisezione e dello sfruttamento intensivo degli animali negli allevamenti; possibili cambiamenti

§ Condanna della vivisezione e dello sfruttamento intensivo degli animali negli allevamenti; possibili cambiamenti nei menù della tavole § E’ davvero più grave uccidere un uomo? • Il dolore è negativo, dove per dolore si intende qualsiasi genere di sofferenza sia fisica che psicologica, a prescindere da chi lo provi • Gli esseri umani non sono gli unici capaci di provare sofferenza o dolore, queste condizioni appartengono anche alla maggior parte degli animali non umani, molti dei quali sono capaci di provare anche forma di sofferenza che vanno al di là di quella fisica • Tutti non siamo responsabili sono di quello che facciamo, ma anche di quello che avremmo potuto impedire o che abbiamo deciso di non fare • Nel soppesare la gravità dell’atto di togliere una vita, bisogna prescindere da: razza, sesso, specie, ma analizzare altre caratteristiche dell’essere che verrebbe ucciso (suo desiderio di continuare a vivere, qualità della vita che sarebbe in grado di condurre)

TOM REGAN • The Case for Animal Rights, Rights 1983 • Gli animali non-umani

TOM REGAN • The Case for Animal Rights, Rights 1983 • Gli animali non-umani sono soggetti di vita: se si accetta l'idea di dare valore alla vita di un essere umano a prescindere dal grado di razionalità che questi dimostra, allora si deve dare un valore simile anche a quella degli animali non-umani • solo gli esseri con valore intrinseco hanno diritti • tutte le pratiche implicano l'utilizzo degli animali come mezzi per un fine sono sbagliate: allevamento di qualsiasi tipo, caccia, esperimenti di qualsiasi tipo, a prescindere da possibili risultati importanti ecc.

 • critica la posizione utilitarista di Peter Singer: essa si concentra sul soggetto

• critica la posizione utilitarista di Peter Singer: essa si concentra sul soggetto sbagliato, gli interessi, invece di pensare al vero soggetto, gli individui che sono portatori di tali interessi • non possiamo sacrificare il diritto di qualcuno solo perché facendolo massimizzeremmo il benessere generale, sacrificando quindi i diritti per l'utilità.

ARNE NAESS • Distingue tra ecologia superficiale ed ecologia profonda e sollecita la nascita

ARNE NAESS • Distingue tra ecologia superficiale ed ecologia profonda e sollecita la nascita di un movimento etico ecologista ispirato alle impostazioni del secondo tipo di ecologia • una nuova armonia ecologica tra gli esseri viventi che abitano il pianeta Terra: rinuncia a qualunque forma di antropocentrismo • Ecosofia T : propone di concepire l’autorealizzazione individuale come un qualcosa di raggiungibile solo attraverso un processo di ampia identificazione con tutto il “mondo naturale” che favorisca a sua volta l’autorealizzazione delle diverse manifestazioni di ogni forma di vita.

Otto principi 1. Il benessere e la prosperità della vita umana e non umana

Otto principi 1. Il benessere e la prosperità della vita umana e non umana sulla Terra hanno valore per se stesse (in altre parole: hanno un valore intrinseco o inerente). Questi valori sono indipendenti dall’utilità che il mondo non umano può avere per l’uomo. 2. La ricchezza e la diversità delle forme di vita contribuiscono alla realizzazione di questi valori e sono inoltre valori in sé. 3. Gli uomini non hanno alcun diritto di impoverire questa ricchezza e diversità a meno che non debbano soddisfare esigenze vitali. 4. La prosperità della vita e delle culture umane è compatibile con una sostanziale diminuzione della popolazione umana: la prosperità della vita non umana esige tale diminuzione. 5. L’attuale interferenza dell’uomo nel mondo non umano è eccessiva e la situazione sta peggiorando progressivamente. 6. Di conseguenza le scelte collettive devono essere cambiate. Queste scelte influenzano le strutture ideologiche, tecnologiche ed economiche fondamentali. Lo stato delle cose che ne risulterà sarà profondamente diverso da quello attuale. 7. Il mutamento ideologico consiste principalmente nell’apprezzamento della qualità della vita come valore intrinseco piuttosto che nell’adesione a un tenore di vita sempre più alto. Dovrà essere chiara la differenza tra ciò che è grande qualitativamente e ciò che lo è quantitativamente. 8. Chi condivide i punti precedenti è obbligato, direttamente o indirettamente, a tentare di attuare i cambiamenti necessari.

ECOLOGIA SOCIALE • Murray Bookchin: i problemi derivati dalla crisi biologica ed ecologica contemporanea

ECOLOGIA SOCIALE • Murray Bookchin: i problemi derivati dalla crisi biologica ed ecologica contemporanea sono il principale riflesso di una crisi sociale della gerarchia propria della nostra cultura • La subordinazione della natura all’uso umano è parallela, analoga e persino derivata dalla subordinazione che sussiste all’interno delle società • Ogni membro possa raggiungere la propria autorealizzazione sviluppando un senso di identificazione e di responsabilità nei confronti del più ampio insieme di società e natura.

ECOFEMMINISMO • Sfruttamento della donna: donne e natura sono vittime della logica patriarcale che

ECOFEMMINISMO • Sfruttamento della donna: donne e natura sono vittime della logica patriarcale che legittima la superiorità maschile • Carolyn Merchant, La morte della natura: nel Cinquecento e nel Seicento nasce una visione meccanicistica del mondo e la natura diventa una femmina da sottomettere • Val Plumwood

LE GENERAZIONI FUTURE • Abbiamo delle responsabilità? • Generazioni quanto future? • Come facciamo

LE GENERAZIONI FUTURE • Abbiamo delle responsabilità? • Generazioni quanto future? • Come facciamo a essere sicuri che i posteri la penseranno come noi? • La natura è buona?