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Emozioni in scena Stimolare l’Intelligenza Emotiva attraverso il teatro Workshop organizzato nell’ambito della Settimana

Emozioni in scena Stimolare l’Intelligenza Emotiva attraverso il teatro Workshop organizzato nell’ambito della Settimana dell’eccellenza «Giovani, studenti e infiniti mondi» 25 ottobre 2019 A cura di Carla Canestrari, Ilaria Riccioni, Mina Sehdev

Le emozioni 2

Le emozioni 2

Le emozioni primarie 3

Le emozioni primarie 3

Le emozioni primarie (o fondamentali) sono universali, indipendenti dalla cultura e rispondono a bisogni

Le emozioni primarie (o fondamentali) sono universali, indipendenti dalla cultura e rispondono a bisogni primari, e sono: • • • Gioia Tristezza Rabbia Paura Disgusto • Disprezzo • Sorpresa 4

Le emozioni complesse o secondarie Si originano dalla combinazione di emozioni primarie e si

Le emozioni complesse o secondarie Si originano dalla combinazione di emozioni primarie e si sviluppano con la crescita dell’individuo e con il processo di socializzazione. Es. : gelosia, invidia, rimorso (senso di colpa), rimpianto, allegria, vergogna, speranza, ansia, nostalgia… Emozioni stati interni, normalmente di breve durata e forte intensità, conseguenti a stimoli esterni o interni, che comportano un’attivazione neurofisiologica, visibile dall’esterno, e permettono di attuare risposte immediate ai fini della sopravvivenza Sentimenti vissuti interni, di durata più estesa e di minore intensità, non necessariamente comportano una manifestazione esterna, sono elaborati in modo consapevole 5

Come comunichiamo le emozioni verbale prossemico cinesico intonazionale paraverbale 6

Come comunichiamo le emozioni verbale prossemico cinesico intonazionale paraverbale 6

Emozioni vissuto interiore (percepito e consapevolizzato) vs. vissuto comunicato 7

Emozioni vissuto interiore (percepito e consapevolizzato) vs. vissuto comunicato 7

La regolazione delle emozioni Processo centrale per il benessere dell’individuo, in quanto manifesta la

La regolazione delle emozioni Processo centrale per il benessere dell’individuo, in quanto manifesta la sua capacità di adattamento attivo alle situazioni e di sintonizzare le proprie aspettative e azioni a quelle altrui. Si tratta di agire attivamente sulla propria condotta emotiva di fronte ad un evento significativo in modo da orientare sia l’esperienza che la manifestazione delle proprie emozioni in modo più appropriato rispetto alla situazione. Una efficace regolazione aumenta la competenza emotiva e le capacità di resilienza. Legata, non solo alla struttura e alle caratteristiche di personalità, ma anche a determinati sociali e culturali. 8

Intelligenza Emotiva 9

Intelligenza Emotiva 9

Intelligenza Emotiva Prima formulazione Salovey & Mayer (1990). Complesso di abilità che consentono l’accurata

Intelligenza Emotiva Prima formulazione Salovey & Mayer (1990). Complesso di abilità che consentono l’accurata valutazione delle emozioni in se stessi e negli altri, alla loro efficace regolazione ed espressione e all'uso dei sentimenti per motivare, programmare e conseguire i propri obiettivi. Quanto meno una persona comprende i propri sentimenti, tanto più facilmente potrà esserne dominato; quanto meno si riconoscono i sentimenti degli altri, tanto più è probabile che ci si rapporti e si interagisca con loro in modo improprio. 10

Daniel Goleman rielabora e diffonde la teoria (a partire dal volume del 1995) 11

Daniel Goleman rielabora e diffonde la teoria (a partire dal volume del 1995) 11

Intelligenza emotiva secondo Goleman (1995) Complesso di competenze emozionali interconnesse, indicate collettivamente come intelligenza

Intelligenza emotiva secondo Goleman (1995) Complesso di competenze emozionali interconnesse, indicate collettivamente come intelligenza emotiva. Quattro categorie principali: Autoconsapevolezza: competenza emozionale fondamentale sulla quale si basano tutte le altre. Capacità di riconoscere e denominare le emozioni comprendendone le cause; essere in contatto con le proprie emozioni Autocontrollo: non si intende come volto a reprimere o addirittura a sopprimere le emozioni. Rappresenta l’abilità di valutare che la qualità, l'intensità e la durata dell’emozione siano appropriate alla circostanza. Dominare le emozioni, senza esserne dominati. Richiede l’autoconsapevolezza. 12

Empatia: abilità di leggere i messaggi emotivi che direttamente o indirettamente, attraverso canali verbali

Empatia: abilità di leggere i messaggi emotivi che direttamente o indirettamente, attraverso canali verbali e non verbali, le persone inviano; abilità di comprendere e sentire le emozioni altrui, senza lasciarsene dominare e rispondendo nel modo più opportuno anche nelle situazioni più difficili. Richiede autoconsapevolezza e autocontrollo Abilità sociali: capacità di analizzare le situazioni, esprimere i propri sentimenti nei tempi e nei modi appropriati, ascoltare e comunicare, cooperare, negoziare soluzioni, prevenire e risolvere conflitti, stabilire legami personali e gestire efficacemente le relazioni. Richiedono autoconsapevolezza, autocontrollo ed empatia 13

Possibili applicazioni nel mondo educativo • Capire le emozioni proprie • Esprimere il proprio

Possibili applicazioni nel mondo educativo • Capire le emozioni proprie • Esprimere il proprio punto di vista in armonia con il proprio vissuto emotivo e nel rispetto dell’altro • Capire le emozioni altrui • Adulti • Bambini • Aiutare/educare gli altri alla comprensione del proprio mondo emotivo 14

VALENZA ESPRESSIVA, COMUNICATIVA ed EDUCATIVA del TEATRO • ARISTOTELE (Poetica): la tragedia è in

VALENZA ESPRESSIVA, COMUNICATIVA ed EDUCATIVA del TEATRO • ARISTOTELE (Poetica): la tragedia è in grado di produrre nello spettatore due forti emozioni-passioni, lo spavento e la pietà, riassumibili dal termine «pathos» : • - alla fine della rappresentazione lo spettatore può ricavare una «catarsi» da tali passioni. 15

VALENZA ESPRESSIVA, COMUNICATIVA ed EDUCATIVA del TEATRO • Il teatro consente, anzi favorisce lo

VALENZA ESPRESSIVA, COMUNICATIVA ed EDUCATIVA del TEATRO • Il teatro consente, anzi favorisce lo sviluppo della capacità immaginativa, che porta a esplorare molteplici possibilità e a scoprire nuovi percorsi. • E’ la capacità di usare conoscenze acquisite in determinate situazioni per vivere altre situazioni, elaborare altri concetti, entrare in altri contesti di conoscenza e quindi diventare anche capaci di realizzazioni più complesse. 16

VALENZA ESPRESSIVA, COMUNICATIVA ed EDUCATIVA del TEATRO • Lo spazio teatrale è definito da

VALENZA ESPRESSIVA, COMUNICATIVA ed EDUCATIVA del TEATRO • Lo spazio teatrale è definito da Eugenio Barba come un “luogo dei possibili”: esso produce più che opere modi di operare e diviene il luogo della scoperta e della possibilità, lo spazio in cui fantasia e creatività possono esprimersi liberamente. • La finzione richiesta dal teatro ci conduce infatti ad imparare a immaginare da un lato, ma dall’altro la rappresentazione teatrale può aiutarci nell’espressione e comunicazione dei nostri vissuti interiori. 17

VALENZA ESPRESSIVA, COMUNICATIVA ed EDUCATIVA del TEATRO • La rappresentazione teatrale può essere concepita

VALENZA ESPRESSIVA, COMUNICATIVA ed EDUCATIVA del TEATRO • La rappresentazione teatrale può essere concepita come possibilità di crescita per l’individuo per la sua valenza espressiva, comunicativa e socializzante, e quindi come forma di arte, esperienza di creatività e di rispetto per la diversità. • Nel teatro possono infatti realizzarsi sia il cambiamento e la trasformazione dell’individuo che l’incontro fra culture o realtà diverse. 18

EDUCARE alla TEATRALITA’ • Il teatro può incontrarsi con la pedagogia, nel momento in

EDUCARE alla TEATRALITA’ • Il teatro può incontrarsi con la pedagogia, nel momento in cui pone al centro il soggetto permettendogli di esprimersi e diventando così occasione di sviluppo della creatività e della comunicazione. • Educare alla teatralità significa operare in previsione di un’educazione globale della persona, in forza della quale il soggetto ha la possibilità di crescere e prendere possesso dei suoi mezzi espressivi e comunicativi. 19

EDUCARE alla TEATRALITA’ • Passaggio dall’educazione alla teatralità che può configurarsi quindi come arricchimento

EDUCARE alla TEATRALITA’ • Passaggio dall’educazione alla teatralità che può configurarsi quindi come arricchimento delle potenzialità dell’individuo e supporto per una didattica inclusiva – alla pratica teatrale vera e propria. • Di qui la profonda valenza pedagogica e psicologica del teatro per il soggetto, in particolare per il giovane, che può sperimentare attraverso l’agire il passaggio dal «sapere» al «saper fare» 20

Filumena Marturano di Eduardo De Filippo (1946) Commedia in 3 atti 21

Filumena Marturano di Eduardo De Filippo (1946) Commedia in 3 atti 21

Personaggi principali Filumena Marturano Domenico Soriano 22

Personaggi principali Filumena Marturano Domenico Soriano 22

Altri personaggi: Alfredo: servitore e uomo di fiducia di Domenico Rosalia: anziana cameriera e

Altri personaggi: Alfredo: servitore e uomo di fiducia di Domenico Rosalia: anziana cameriera e confidente di Filumena Avvocato Nocella Lucia: giovane cameriera Umberto: studente Riccardo: commerciante Michele: operaio Diana: giovane «fiamma» di Domenico Teresina: sarta Primo Facchino Secondo Facchino 23

Grazie e buona serata! 24

Grazie e buona serata! 24