Alexis De Tocqueville AlexisCharlesHenryMaurice Clrel de Tocqueville si

Alexis De Tocqueville Alexis-Charles-Henry-Maurice Clérel de Tocqueville si può considerare il primo sociologo empirico. Anzichè limitarsi a discorsi teorici sul destino del mondo moderno, la possibilità di fondare una nuova scienza e i cambiamenti sociale, mette in pratica le indicazioni di Comte e applica il metodo scientifico allo studio della società e della vita sociale, servendosi dell’osservazione, della comparazione geografica e dell’analisi storica . La sua opera più famosa, De la démocratie en Amérique (la democrazia in a. America) del 1835 è basata sulle osservazioni condotte nel corso di otto mesi negli Astati Uniti e in questa egli sviluppa un confronto fra società americana e quella europea, in particolar modo la società francese. Lo scopo affidatogli è stato quello di studiare l’organizzazione penitenziaria degli stati uniti ma egli decise di studiare l’organizzazione politica e la vita sociale.

A parere di Tocqueville gli stati Uniti sono caratterizzati dalla democrazia e dall’uguaglianza. Negli stati uniti(durante l’epoca del sociologo)non esisteva il diritto di primogenitura: alla morte dei genitori il patrimonio veniva suddiviso equamente fra i figli. In questo modo nessuno poteva trarre la propria ricchezza e il proprio ruolo semplicemente dalla nascita. Dunque ciascuno era costretto a conquistarsi, costruirsi con le proprie mani. Con l’abolizione del diritto di primogenitura, gli status sono assegnati a prescindere da quel che si ottiene nella vita (status da ascrittivi che diventano acquisitivi con il costruirsi). Tocqueville considera che l’uguaglianza da sola non possa assicurare un buon regime politico perchè espone al rischio di anarchia e al caos, quindi se una folla è presa dalla’emotività si unisce in qualche modo ad un aspirante tiranno. In un paese di uguali poi, sono sempre alla mercé dello stato, l’unica entità disuguale e potente. Tocqueville dice che begli stati uniti è vivamente sentito il –dogma della sovranità popolare- e la religione puritana, spingendo la gente alla disciplina, al rigore morale e al rispetto delle leggi, favorisce senz’altro la democrazia. Una delle ragioni principali, però, che in quel paese rendono l’autogoverno del popolo è il decentramento. Il pregio maggiore dell’organizzazione decentrata è di favorire lo sviluppo del senso civico. A livello locale i cittadini partecipano direttamente alla gestione della cosa pubblica, controllano, si rendono conto delle difficoltà e dei problemi e diventano consapevoli.

Altro fattore è l’equilibrio dei poteri, organizzato con un gioco di contrappesi e bilanciamenti che non ha eguali. Tocqueville apprezza il sistema delle giurie popolari e il suo valore educativo: partecipando all’amministrazione ordinaria della legge i cittadini conoscono meglio il diritto e ne afferrano il senso. Riguardo il futuro del mondo moderno Tocqueville e alquanto pessimistico. Egli afferma che si sta andando verso una società egualitaria, ma a differenza degli stati uniti, nel vecchio continente mancano le condizioni per dei governi democratici che abbiano una buona autogestione popolare. Probabilmente il futuro riserva un susseguirsi di rivolete. Quali influenze ha il sistema democratico sulla vita sociale degli Americani? A riguardo Tocqueville è riuscito a trovare sia pregi che difetti, dicendo che ci saranno conseguenze positive e negative. Alcuni effetti delle condizioni di uguaglianza che individua sono particolarmente interessanti. Il sociologo dice che tra gli Americani si è sviluppata la socievolezza, ovvero la disponibilità ai contatti sociali e al dialogo. I rapporti quotidiani sono caratterizzati da scarso formalismo. Gli Americani, infatti, difficilmente si offendono per piccole cose e mostrano cortesia e galateo nei contatti sociali badando più alla sostanza.

Nei rapporti in cui qualcuno lavora alle dipendenza di un altro si realizza una subordinazione limitata. In America non si è stabilmente servi o padroni, almeno tra i bianchi, per cui non si formano due popolazioni distinte. Inoltre uno si sottomette all’altro in quanto entrambi lo vogliono per qualche ragione. Molto interessanti le osservazioni di Tocqueville sulle trasformazioni della famiglia in un sistema egualitario. In linea di massima si è più uniti dai sentimenti e dai legami naturali e meno in ragione di vincoli giuridici e sociali. L’autorità paterna risulta più debole poiché il padre non è il padrone del patrimonio famigliare, né il depositario della tradizione cui riferirsi. Conseguentemente a ciò, anche i figli sono più autonomi, e i genitori godono di un rapporto umano con i figli, fondato sull’affetto, la fiducia, l’intimità e il rispetto. Infatti, anche fratelli si sviluppano rapporti naturali e spontanei.

Tra i lati negativi individuati da Tocqueville nella democrazia, c’è un certo scadimento della cultura. La letteratura certamente non ha lo stile ricercato in Europa. Consiste in scritti che devono soddisfare le esigenze di un pubblico etrogeneo. Le idee di Tocqueville sugli Stati Uniti sono solo vere in parte poiché egli non ha tenuto conto delle suddivisioni fra le varie classi come , ad esempio, l’esistenza dello strato dei poveri. Cosi il suo giudizio sulla democrazia d’oltre Oceano è più lusinghiero di quello a cui si sarebbe arrivati attarverso analisi obbiettive. Tuttavia nonostante i limiti, Tocqueville più degli altri della prima metà del XIX secolo è l’iniziatore della sociologia. Inoltre egli usa il metodo empirico per adottare una visione fuzionale al sistema sociale e ai problemi legati a tensioni e conflitti. Hamza jawaher