ADAM SMITH 1723 1790 1723 NASCE A KIRKCALDY

ADAM SMITH (1723 -1790)

• • • 1723 NASCE A KIRKCALDY (VICINO EDIMBURGO) STUDIA A GLASGOW E DIVIENE ALLIEVO DI HUTCHESON 1751 INSEGNA LOGICA A GLASGOW 1752/1763 INSEGNA FILOSOFIA MORALE A GLASGOW 1759 THEORY OF MORAL SENTIMENTS 1763 PRECETTORE PRIVATO. SOGGIORNO A PARIGI ED ENTRA IN CONTATTO CON I FISIOCRATICI QUESNAY E TURGOT • 1776 AN INQUIRY INTO THE NATURE AND CAUSES OF THE WEALTH OF NATIONS • 1788 È NOMINATO RETTORE DI GLASGOW DOPO AVER VISSUTO FRA EDIMBURGO E LONDRA • 1790 MUORE A PANMURE HOUSE

LA TEORIA DEI SENTIMENTI MORALI (1759) • COME HUTCHESON È CONVINTO CHE I PRINCIPI DELL’APPROVAZIONE E DISAPPROVAZIONE MORALE VADANO RICERCATI TRA I SENTIMENTI E LE PASSIONI NATURALI DEGLI UOMINI • NON NELLA COMPONENTE INTELLETTUALE O RAZIONALE DELLA NATURA UMANA

IL PRINCIPIO FONDAMENTALE DELLA VITA MORALE • È IL SENTIMENTO DELLA SIMPATIA: • GLI UOMINI SONO NATURALMENTE PORTATI A GIUDICARE POSITIVAMENTE LE AZIONI CHE CONTRIBUISCONO ALLA SOCIEVOLEZZA RECIPROCA E NEGATIVAMENTE QUELLE CHE LA OSTACOLANO • QUESTO GIUDIZIO RIGUARDA NON SOLO LE AZIONI DEGLI ALTRI, MA ANCHE LE NOSTRE PROPRIE

• «IL PRINCIPIO DI SIMPATIA CI PERMETTE DI TRASFORMARE LE IDEE DELLE PASSIONI ALTRUI IN QUALCOSA CHE CI TOCCA EFFETTIVAMENTE, DALL’ALTRA AD UNA SORTA DI SENSO MORALE CHE CI TRASMETTE UN PIACERE DEL TUTTO PECULIARE (O NEL CASO CONTRARIO DOLORE) LADDOVE SIAMO SPETTATORI DI AZIONI CHE PROVOCANO IL PIACERE (O IL DOLORE ) DI COLORO CHE NE SONO COINVOLTI»

• "SPETTATORE IMPARZIALE" CHE CONSENTE DI VALUTARE LE PROPRIE AZIONI CON GLI OCCHI DEGLI ALTRI, IN BASE QUINDI NON DELL'UTILITÀ CHE ESSE PRESENTANO PER LA SUA PERSONA, MA ALLA LORO ACCETTABILITÀ DAL PUNTO DI VISTA SOCIALE. • «PROPRIO L’ACCORDO TRA LE NOSTRE EMOZIONI E QUELLE DELLO SPETTATORE IMPARZIALE GENERA TUTTI I SENTIMENTI SGRADEVOLI PROPRI DI CHI ERRA MORALMENTE E CHE SONO STATI TRADIZIONALMENTE ATTRIBUITI ALLA COSCIENZA»

COSCIENZA MORALE • NON È UN PRINCIPIO RAZIONALE INTERIORE • SCATURISCE DAL RAPPORTO SIMPATETICO CHE L'UOMO HA CON GLI ALTRI UOMINI • HA UN CARATTERE PREVALENTEMENTE SOCIALE E INTERSOGGETTIVO

• SIMPATIA: PERMETTE DI INTRODURRE UN PRINCIPIO DI ARMONIZZAZIONE NELL'APPARENTE CONFLITTO TRA GLI IMPULSI SOCIALI E QUELLI EGOISTICI. • LA FELICITÀ DI OGNUNO È POSSIBILE SOLTANTO ATTRAVERSO LA REALIZZAZIONE DEL BENE DEGLI ALTRI

• FEDE IN UNA PROVVIDENZA CHE ASSICURA «LA MAGGIOR QUANTITÀ POSSIBILE DI FELICITÀ» . • «PER QUANTO EGOISTA POSSA SUPPORSI UN UOMO, V’È EVIDENTEMENTE NELLA SUA NATURA QUALCHE PRINCIPIO CHE LO FA INTERESSARE AI CASI ALTRUI, E GLI RENDE NECESSARIA L’ALTRUI FELICITÀ, BENCHÉ NE RICAVI SOLTANTO IL PIACERE DI CONTEMPLARLA»

• «CI CONSIDERIAMO SPETTATORI DELLA NOSTRA CONDOTTA, E CI SFORZIAMO D’IMMAGINARE L’EFFETTO CH’ESSA AVREBBE SU DI NOI SOTTO TALE LUCE. QUESTO È L’UNICO SPECCHIO MEDIANTE IL QUALE POSSIAMO IN QUALCHE MISURA, CON GLI OCCHI ALTRUI, ESAMINARE LA NOSTRA STESSA CONDOTTA […] IN TAL CASO, MI DIVIDO, PER COSÌ DIRE, IN DUE PERSONE; E L’IO CHE ESAMINA E GIUDICA È UN INDIVIDUO DIVERSO DALL’ALTRO IO, LA PERSONA LA CUI CONDOTTA È OGGETTO D’ESAME E DI GIUDIZIO»

• APPROCCIO STORICO INEDITO • PRESCINDE DALLA CRONOLOGIA • PRENDE A OGGETTO NON PIÙ EROI, RE, PRINCIPI E FATTI DI SINGOLI REGNI E STATI (storia tradizionale) • ARGOMENTI DI AMPIEZZA UNIVERSALE: I COSTUMI, LE MANIERE, I SENTIMENTI • «STORIA DELLA SOCIETÀ CIVILE» , DEL CAMMINO DEI POPOLI VERSO LA CIVILTÀ”

• NON ESISTE UNO STACCO TRA LA PRIMA OPERA E LA RICCHEZZA DELLE NAZIONI, PERCHÉ SMITH CONTINUÒ A RIELABORARE LA PRIMA FINO AL 1790 • NELLE ULTIME AGGIUNTE, SI CONCENTRA SUL TEMA DELLA PRUDENZA TRATTATO ANCHE NELLA RICCHEZZA DELLE NAZIONI • NON ACCETTA LA RIDUZIONE DEI RAPPORTI UMANI A SCAMBI ECONOMICI INTERESSATI

An Inquiry into the Nature and Causes of the Wealth of Nations (1776) ATTENZIONE SUI LEGAMI E SUI RAPPORTI CHE SUSSISTEVANO TRA: • L’ATTIVITÀ ECONOMICA • IL MODO IN CUI È ORGANIZZATA LA SOCIETÀ POLITICA DEDUCE LA NATURA PROGRESSIVA DELLA STORIA.

• L’UOMO, SPINTO DAL BISOGNO, VA ALLA RICERCA DI CIBO • AFFIORA LA RAGIONE DELL’UOMO CHE RIESCE A TROVARE IL MODO DI RENDERE PIÙ PRODUTTIVO IL SUO LAVORO • EMERGE LA PERSONALITÀ DELL’UOMO, CARATTERIZZATA DA IMPULSI CHE SI FONDONO ARMONICAMENTE: L’EGOISMO E LA SIMPATIA, CHE SERVE PER CALMIERARE IL PRIMO, MA ANCHE IL DESIDERIO DI PROPRIETÀ E LIBERTÀ

• IL LAVORO SPINGE GLI UOMINI A RELAZIONARSI TRA LORO, POICHÉ GLI STESSI SI RENDONO CONTO CHE ATTRAVERSO LA DIVISIONE DEL LAVORO E LA CONSEGUENTE SPECIALIZZAZIONE, È POSSIBILE PRODURRE UNA MAGGIORE QUANTITÀ DI BENI. • “IL LAVORO DEVE ESSERE CONSIDERATO LA CAUSA DELLE RELAZIONI CHE SI ISTITUISCONO FRA GLI INDIVIDUI. IL PRINCIPIO DELLA ORGANIZZAZIONE E DEL PERFEZIONAMENTO DELL’ATTIVITÀ LAVORATIVA È QUELLO DELLA DIVISIONE DEL LAVORO, PER IL QUALE OGNI INDIVIDUO SVOLGE SOLAMENTE L’ATTIVITÀ CHE GLI È PIÙ CONFACEVOLE, NELLA QUALE DIMOSTRA MAGGIORE DESTREZZA E ABILITÀ” • “LA DIVISIONE DEL LAVORO CONSENTE DI AUMENTARE LA QUANTITÀ DI LAVORO DI UNO STESSO NUMERO DI PERSONE, PER LA DESTREZZA CHE ACQUISTA OGNI INDIVIDUO ALLORCHÉ SI CONCENTRA IN UNA DETERMINATA ATTIVITÀ…. . IL PRINCIPIO DELLA DIVISIONE DEL LAVORO SI ESPLICA ED HA UNA SUA COERENTE APPLICAZIONE PURCHÉ GLI INDIVIDUI POSSANO SCAMBIARE PRODOTTI DEL LORO LAVORO, AL FINE DI OTTENERE QUEGLI ALTRI BENI DI CUI HANNO BISOGNO”

• LA RICCHEZZA DI UNA NAZIONE, CIOÈ LA QUANTITÀ DI BENI DI CUI PUÒ ANNUALMENTE DISPORRE PER IL SODDISFACIMENTO DEI SUOI BISOGNI, DERIVA DAL LAVORO DELLA COLLETTIVITÀ

• FISIOCRATICI: STUDIANO LE LEGGI CHE REGOLANO L’ORGANIZZAZIONE PRODUTTIVA PARTENDO DALL’AGRICOLTURA • SMITH: SI OCCUPA DELL’INDUSTRIA, NELLA QUALE INDIVIDUA TRE FATTORI PRODUTTIVI: 1. IL LAVORO, 2. IL CAPITALE 3. LA TERRA. • PER LA FORMAZIONE DEL CAPITALE È NECESSARIO CHE UNA SOCIETÀ PRODUCA DEI BENI IN MISURA SUPERIORE A QUELLI DI CUI NECESSITÀ, IN MODO CHE UNA PARTE DEL PRODOTTO POSSA ESSERE ACCANTONATO PER FORMARE IL CAPITALE DAL QUALE DIPENDE SIA L’APPROVVIGIONAMENTO DEI MEZZI CHE SERVONO PER PRODURRE, SIA L’ORGANIZZAZIONE STESSA DEL SISTEMA PRODUTTIVO.

• CAPITALE VARIABILE: È QUELLO CHE VIENE IMPIEGATO NELLE OPERAZIONI COMMERCIALI PER L’ACQUISTO DI MERCI CHE VENGONO POI VENDUTE; • IL CAPITALE FISSO: È QUELLO CHE VIENE IMMOBILIZZATO NEL MIGLIORAMENTO DELLA TERRA, NELL’ACQUISTO DI MACCHINARI E STRUMENTI. • LA FUNZIONE DEL CAPITALE È QUELLA DI PREDISPORRE IL CUORE E IL CERVELLO DELL’INTERO SISTEMA PRODUTTIVO

• IL SISTEMA PRODUTTIVO DEVE ESSERE CAPACE DI RIPRODURSI E DI AUMENTARE LE SUE ENERGIE PRODUTTIVE. • LA PRODUZIONE ANNUALE VIENE RIPARTITA FRA I TRE FATTORI MEDIANTE LE RISPETTIVE REMUNERAZIONI: 1. IL SALARIO PER IL LAVORO, 2. IL PROFITTO PER IL CAPITALE 3. LA RENDITA PER LA TERRA. • LE TRE CLASSI: 1. I LAVORATORI, 2. I PROPRIETARI DI CAPITALE, 3. I PROPRIETARI DI TERRA • LO STATUS SOCIALE DELL’INDIVIDUO VIENE DEFINITO SULLA BASE DEL RUOLO SVOLTO NELL’ORGANIZZAZIONE PRODUTTIVA DEL LAVORO

• IL PREZZO: LA TRADUZIONE IN TERMINI MONETARI DEL VALORE DI UNA MERCE • NELLE ECONOMIE PRIMITIVE: I PRODOTTI AVEVANO UN VALORE DI SCAMBIO CHE EQUIVALEVA AL LORO VALORE D’USO, E QUEST’ULTIMO ERA DETERMINATO SULLA BASE DELLA QUANTITÀ DI LAVORO NECESSARIA PER PRODURRE QUEL DETERMINATO BENE. • IL PREZZO = LA QUANTITÀ DI LAVORO CHE È NECESSARIA PER PRODURRE UNA DETERMINATA MERCE • «IL LAVORO È DUNQUE LA MISURA REALE DEL VALORE OLTRE CHE LA SOLA UNITÀ DI MISURA PER MEZZO DELLA QUALE NOI POSSIAMO PARAGONARE I VALORI DI DIVERSE MERCI IN TUTTI I TEMPI E IN TUTTI I LUOGHI» ”

• IL SISTEMA ECONOMICO È GOVERNATO DALLA LEGGE, AL TUTTO NATURALE DELLA SUA RIPRODUZIONE: • CIÒ SIGNIFICA CHE IL PREZZO DEVE RAPPRESENTARE IL COSTO PER CONSERVARE, RICOSTITUIRE ED AUMENTARE LE FORZE PRODUTTIVE, RAPPRESENTATE DAI FATTORI DELLA PRODUZIONE

• LA SOCIETÀ NATURALE O CIVILE CON TUTTE LE SUE ISTITUZIONI, DALLE PIÙ PRIMITIVE ALLE PIÙ PROGREDITE, DIPENDE DAL PROCESSO DI SVILUPPO ECONOMICO, DAL MODO IN CUI SI SVILUPPA LA DIVISIONE DEL LAVORO.

SOCIETÀ CIVILE - CAPITALE • AFFINCHÉ QUESTO PROCESSO POSSA INIZIARE E CONTINUARE, OLTRE ALLA POSSIBILITÀ DELLO SCAMBIO DEI BENI PRODOTTI, È ALTRESÌ NECESSARIO CHE NON TUTTI I BENI DI CUI DISPONE LA COLLETTIVITÀ SIANO CONSUMATI • LA FORMAZIONE E LA CONSERVAZIONE DEL CAPITALE È CONDIZIONE INDISPENSABILE PERCHÉ POSSA USCIR DALLA PRIMITIVA CONDIZIONE DI MISERIA E PERVENIRE AGLI STADI DI PROGRESSO E DI CIVILTÀ, CHE DIPENDONO TUTTI DALL’AUMENTO DELLA RICCHEZZA

SCHEMA STADIALE • SMITH INDIVIDUA QUATTRO STADI ATTRAVERSATI DALL’UOMO AI QUALI È ASSOCIATA UNA SOCIETÀ DIFFERENTE DAL PUNTO DI VISTA ECONOMICO, SOCIALE E POLITICO • LA PRIMA È LA SOCIETÀ IN CUI GLI UOMINI SI PROCURANO IL SOSTENTAMENTO TRAMITE LA CACCIA (STADIO DEI CACCIATORISELVAGGI) • QUELLA IN CUI SE LO PROCURANO TRAMITE LA PASTORIZIA (STADIO DEI PASTORI BARBARI) • L’AGRICOLTURA (STADIO DEGLI AGRICOLTORI) • IL COMMERCIO (STADIO DEI COMMERCIANTI).

• (STADIO DEI CACCIATORI-SELVAGGI): È POSSIBILE PRODURRE SOLTANTO BENI ADATTI ALLA SUSSISTENZA • (STADIO PASTORALE E AGRICOLO) GLI UOMINI RIESCONO AD ACCUMULARE UN CAPITALE, ED ARRIVARE GRAZIE AD ESSO ALLA QUARTA FASE • (STADIO DEI COMMERCIANTI): ESISTE ANCHE LA DIVISIONE, IN MANIERA ORGANICA, DEL LAVORO

• LA PRODUZIONE DI BENI E LA PROPRIETÀ PRIVATA DETERMINANO DELLE ESIGENZE DIFFERENTI ANCHE A LIVELLO LEGISLATIVO E POLITICO • NEL PRIMO STADIO, INFATTI, NON VI È BISOGNO DI LEGGI PERCHÉ NON ESISTE LA PROPRIETÀ PRIVATA DA DIFENDERE • LEGGI INIZIANO AD ESSERE NECESSARIE NELLO STADIO PASTORALE, QUANDO SI DEFINISCE IL CONCETTO DI PROPRIETÀ IN MERITO ALLE GREGGI. SI ASSISTE, DUNQUE, ALLA FORMAZIONE DEI PRIMI SISTEMI LEGISLATIVI E POLITICI, CHE SI DEFINISCONO E DIVENTANO MAGGIORMENTE COMPLESSI NELLO STADIO AGRICOLO, DOVE IL SURPLUS PRODUTTIVO HA BISOGNO DI GARANZIE AGGIUNTIVE • NELL’ULTIMO STADIO, QUELLO COMMERCIALE, LO SVILUPPO ULTERIORE DELLA PRODUZIONE E DELLA DIVISIONE DEL LAVORO, COMPORTA L’ESIGENZA DI UNA ARTICOLATA LEGISLAZIONE E DI UN SISTEMA POLITICO IN GRADO DI SODDISFARE LE ISTANZE DI SICUREZZA E FUNZIONAMENTO DELLA SOCIETÀ CIVILE.

• LA SOCIETÀ NATURALE RISULTA CONNESSA CON IL LAVORO E LA SUA ORGANIZZAZIONE • QUELLA ARTIFICIALE RISULTA ESSERE QUELLA POLITICA, DECISA DALL’UOMO PER TUTELARE E REGOLARE IL LAVORO PRODUTTIVO • IN BASE A QUESTA DIFFERENZA, SMITH AFFERMA CHE LA SOCIETÀ POLITICA È LA SOVRASTRUTTURA, IL CUI FUNZIONAMENTO NON DEVE INFICIARE QUELLO DELLA STRUTTURA.

• QUINDI ANCHE LE RISORSE ECONOMICHE IMPIEGATE DALLE ISTITUZIONI NELL’ORGANIZZAZIONE DELLA SOCIETÀ POLITICA NON POSSONO ESSERE TALI DA IMPEDIRE L’ACCUMULO DI CAPITALE • LA SOCIETÀ POLITICA È UNO STRUMENTO CHE HA IL FINE DI GARANTIRE LA SICUREZZA, L’ORDINE E TUTTI QUEGLI OBIETTIVI ATTI AL BUON FUNZIONAMENTO E AL MIGLIORAMENTO DELLA SOCIETÀ NATURALE.

FORME DI SUBORDINAZIONE «CHE DANNO NATURALMENTE, E ANTERIORMENTE A QUALSIASI ISTITUZIONE CIVILE, A CERTI UOMINI UNA CERTA SUPERIORITÀ SULLA MAGGIORANZA DEI LORO SIMILI SI POSSONO RIDURRE A QUATTRO» ” 1. QUALITÀ PERSONALI: FORZA, BELLEZZA, AGILITÀ DEL CORPO, SAGGEZZA, VIRTÙ ETC. 2. SUPERIORITÀ DELL’ETÀ: UOMO VECCHIO OGGETTO DI RISPETTO 3. POSSESSO STABILE DI RICCHEZZA: PROPRIETÀ 4. DISTINZIONE DELLA NASCITA

SISTEMA DEI COMANDI E DELLE OBBEDIENZE • «LA NASCITA E LA FORTUNA SONO EVIDENTEMENTE DUE CIRCOSTANZE PRINCIPALI CHE PONGONO UN UOMO AL DI SOPRA DI UN ALTRO. ESSE SONO LE DUE GRANDI FONTI DELLA DISTINZIONE PERSONALE E SONO PERCIÒ LE CAUSE PRINCIPALI CHE NATURALMENTE STABILISCONO L’AUTORITÀ E LA SUBORDINAZIONE TRA GLI UOMINI»

• AUTORITÀ, INTESA QUALE FONTE LEGITTIMA DI COMANDI CHE VENGONO OBBEDITI GRAZIE AL RAPPORTO DI SUBORDINAZIONE CHE SPONTANEAMENTE SI ISTITUISCE FRA I DESTINATARI DEL COMANDO E L’AUTORITÀ STESSA • IL POTERE, INVECE, SI RIFONDA SULL’ORGANIZZAZIONE BUROCRATICA PROPRIA DELLA SOCIETÀ ARTIFICIALE, E TROVA LA SUA LEGITTIMAZIONE IN UNA DELLE TRE FORME DI AUTORITÀ (SUPERIORITÀ DELL’ETÀ; POSSESSO STABILE DI RICCHEZZA, PROPRIETÀ; DISTINZIONE DELLA NASCITA)

• LA PROPRIETÀ • PRIMA ESSENZIALE FORMA DI CONTROLLO CHE L’INDIVIDUO ESERCITA SUI PROPRI BISOGNI E DALLA CONSEGUENTE PREVIDENZA CHE LA ACCOMPAGNA • L’UOMO NON SI LIMITA A VIVERE NEL PRESENTE MA TENDE A PROGETTARE IL SUO FUTURO • LA PROPRIETÀ IN SMITH, COME GIÀ IN HUME, È LA PIETRA ANGOLARE DELLA SOCIETÀ NATURALE E QUINDI DI QUELLA ARTIFICIALE E POLITICA

• I MEZZI DI CUI PUÒ DISPORRE UNA SOCIETÀ PER PRODURRE ED INCREMENTARE LA RICCHEZZA SONO LIMITATI • GLI ASSOCIATI NON DISPERDERLI, MA CONSERVARLI E DI INCREMENTARLI CON IL LAVORO E LA PARSIMONIA • SMITH CONTRAPPONE L’OPERA SILENZIOSA DEI PRIVATI, VOLTA AD ACCUMULARE I CAPITALI, ALLA DISPERSIONE DEGLI STESSI OPERATA DAI GOVERNI, CIOÈ DALLA SOCIETÀ ARTIFICIALE

• LA SOCIETÀ POLITICA, IN QUANTO SOCIETÀ ARTIFICIALE, DECISA E FATTA DALL’UOMO, PRESUPPONE QUELLA CIVILE E NE È, SECONDO L’ANALISI SMITHIANA, LA SOVRASTRUTTURA

• LO STATO: INSIEME DEI SERVIZI, DEGLI UFFICI CHE DEBBONO GARANTIRE LA PACE, LA TRANQUILLITÀ, L’ORDINE DELLA SOCIETÀ NATURALE • I FINI DELLO STATO, PERTANTO, SONO DETERMINATI ALLE ESIGENZE FONDAMENTALI DELLA SOCIETÀ NATURALE: 1. LA DIFESA DEI CONSOCIATI PER MEZZO DELLA FORZA MILITARE; 2. L’AMMINISTRAZIONE DELLA GIUSTIZIA; 3. L’ISTRUZIONE PUBBLICA; 4. I LAVORI DI PUBBLICA UTILITÀ

• LA PROPRIETÀ: ISTITUTO CHE HA PERMESSO L’ACCUMULAZIONE DI CAPITALE E L’EVOLUZIONE DELLA SOCIETÀ, DEVE ESSERE ASSOLUTAMENTE TUTELATA • LA GIUSTIZIA E IL POTERE ESECUTIVO: DEVONO ESSERE SEPARATI ED INDIPENDENTI • LA SEPARAZIONE DEL POTERE GIUDIZIARIO ED ESECUTIVO: UNA CONSEGUENZA NON VOLUTA DELL’AZIONE DELL’UOMO (dipende dalla propensione alla divisione del lavoro)

• L’APPARATO BUROCRATICO-ORGANIZZATIVO DELLO STATO E IL SUO FUNZIONAMENTO: FINANZIATI DALLA COLLETTIVITÀ MEDIANTE LE IMPOSTE

STATESMAN O LEGISLATOR • COMPITO DI MEDIAZIONE POLITICA E NORMATIVA FRA I DIVERSI INTERESSI IN CAMPO. 1. PROTEGGERE LA SOCIETÀ DALLA PROVENIRE DA ALTRE SOCIETÀ 2. PROTEGGERE OGNI MEMBRO DALL’INGIUSTIZIA E DALL’OPPRESSIONE VIOLENZA DELLA CHE PUÒ SOCIETÀ 3. ERIGERE E CONSERVARE CERTE OPERE PUBBLICHE E CERTE ISTITUZIONI PUBBLICHE • NON SPETTA AL SOVRANO: SOVRINTENDERE ALL’ATTIVITÀ PRODUTTIVA DEI PRIVATI E INDIRIZZARLA IN MODO DA ESSERE FUNZIONALE ALL’INTERESSE DELLA SOCIETÀ

GIUSTIZIA • OGNI INDIVIDUO DEVE ESSERE RICONOSCIUTO LIBERO DI ESPLICARE LA SUA ATTIVITÀ AL FINE DI MIGLIORARE LA SUA CONDIZIONE, PURCHÉ NON ARRECHI DANNO AGLI ALTRI • LE ATTIVITÀ DEI SINGOLI INDIVIDUI NON SOLAMENTE COESISTONO , MA SI ARMONIZZANO FRA DI LORO PER ATTUARE I FINI PROPRI DELLA SOCIETÀ • «UNA IMMENSA E MERAVIGLIOSA MACCHINA I CUI REGOLARI ED ARMONIOSI MOVIMENTI PRODUCONO MIGLIAIA DI EFFETTI PIACEVOLI»

• LA SOCIETÀ: LE ATTIVITÀ DEI SINGOLI INDIVIDUI, LASCIATE LIBERE DI AUTODETERMINARSI SECONDO LE TENDENZE NATURALI, TENDONO A COLLEGARSI SPONTANEAMENTE, AUTONOMAMENTE FRA DI LORO, REALIZZANDO UNO STATO DI EQUILIBRIO CHE CORRISPONDE 1. ALLA MIGLIORE UTILIZZAZIONE DELLE RISORSE, 2. ALLA MAGGIORE PRODUZIONE DELLE RICCHEZZA, 3. ALLA SUA MIGLIORE E PIÙ GIUSTA DISTRIBUZIONE 4. AL PROGRESSO DELLA SOCIETÀ STESSA.

MANO INVISIBILE • GUIDA L’INDIVIDUO A REALIZZARE CON IL COMPORTAMENTO ECONOMICO, VOLTO ALL’IMMEDIATO CONSEGUIMENTO DEL SUO INTERESSE PRIVATO, UN FINE, QUELLO COLLETTIVO, DA LUI NON PREVISTO E INIZIALMENTE NON VOLUTO • NEL SISTEMA DELLE ATTIVITÀ E DELLE RELAZIONI ECONOMICHE OPERA IL PRINCIPIO DELL’ETEROGENESI DEI FINI, ED È DATO RISCONTRARE L’OPERA DELLA MANO INVISIBILE

LIBERTÀ INDIVIDUALE • INDIVIDUI: DEVONO ESSERE LASCIATI LIBERI DI ORIENTARSI VERSO QUELLE ATTIVITÀ CHE RITENGONO PIÙ CONFACENTI AI LORO INTERESSI • QUALSIASI TENTATIVO DI VOLER INCENTIVARE QUESTA O QUELLA ATTIVITÀ PER FINI ESTRANEI ALLA DINAMICA DEL SISTEMA ECONOMICO «OTTIENE SPESSO L’EFFETTO OPPOSTO E SEMPRE QUELLO DI RITARDARE IL PROGRESSO ECONOMICO DELLA STESSA SOCIETÀ»

• LA LIBERTÀ DOVREBBE PERMEARE OGNI ASPETTO DELLA VITA DELL’UOMO, QUELLO POLITICO COME QUELLO ECONOMICO • PROMOTORE DELLA LIBERA CONCORRENZA SIA ALL’INTERNO CHE ALL’ESTERNO DEI CONFINI STATALI • IL COMMERCIO INTERNAZIONALE: UNA MOLLA DI PROGRESSO E NON UN PERICOLO PER LA STABILITÀ ECONOMICA DI UNO STATO.

LIBERA CONCORRENZA • GLI INDIVIDUI INDIPENDENTEMENTE DAL LORO STATUS SOCIALE DEVONO: 1. POTERSI CONFRONTARE TRA DI LORO 2. SVOLGERE LA LORO ATTIVITÀ, SENZA CHE QUESTA VENGA DISCIPLINATA • LEGGI PROTETTIVE: ESPRESSIONE DELLA VECCHIA STRUTTURA ARISTOCRATICO FEUDALE O CORPORATIVA CHE AVEVA COME SCOPO QUELLO DI MANTENERE SOTTO UNA RIGIDA TUTELA LA SOCIETÀ CIVILE

• ABOLIZIONE DELLA LEGGE SUI POVERI: IMPEDIVA ALLE CATEGORIE MENO ABBIENTI DI ABBANDONARE IL TERRITORIO DELLA PROPRIA PARROCCHIA E CON CIÒ STESSO DI TROVARE LAVORO IN QUELLE ALTRE ZONE DELL’INGHILTERRA IN CUI ERA INVECE RICHIESTO IL LAVORO; • ABOLIZIONE DEI PRIVILEGI E DEI REGOLAMENTI DELLE CORPORAZIONI DELLE ARTI E MESTIERI: OSTACOLO ALLA DIFFUSIONE DELL’ISTRUZIONE PROFESSIONALE E CON I LORO ORDINAMENTI CHIUSI IMPEDIVANO LA FORMAZIONE DI UN VASTO MERCATO DEL LAVORO SPECIALIZZATO, CONDIZIONE INDISPENSABILE PER LE NUOVE ESIGENZE DELLA PRODUZIONE; • ABOLIZIONE DELLE LEGGI E DEI REGOLAMENTI CHE DIRETTAMENTE O INDIRETTAMENTE COSTITUISCONO O FAVORISCONO MONOPOLI

COLONIE AMERICANE • DIRITTO ALL’INDIPENDENZA E ALL’AUTOGOVERNO • IL DIRITTO A DETERMINAR AUTONOMAMENTE IL MIGLIOR IMPIEGO DELLE PROPRIE RISORSE • CRITICA IL SISTEMA COLONIALE: INGIUSTO E POCO PRODUTTIVO, COSÌ COME IL LAVORO DEGLI SCHIAVI, A SUO PARERE MENO CONVENIENTE DI QUELLO DEI LIBERI. A TALE CONCLUSIONE ERA GIUNTO STUDIANDO LA STORIA, NON SI APPELLAVA, DUNQUE, DIRETTAMENTE AI DIRITTI NATURALI, COME AVEVA AVUTO MODO DI CHIARIRE GIÀ NELLA SUA THEORY OF MORAL SENTIMENTS, MA A QUEGLI STESSI DIRITTI AVEVANO UNA ‘STORIA’ NELLA STORIA

RICCHEZZA DELLE NAZIONI • IL LIBERISMO ECONOMICO VIENE PRESENTATO COME IL PRESUPPOSTO NECESSARIO DI UN’ANALOGA CONCEZIONE CHE SI RIFERISCE ALL’ORDINE POLITICO, CIOÈ DEL LIBERALISMO, CHE AVREBBE COSTITUITO L’ISPIRAZIONE DI FONDO DELLA POLITICA INGLESE QUALE SI SAREBBE SVOLTA DOPO IL CONGRESSO DI VIENNA”

• DALL’ANALISI MONTESQUIVIANA DI TUTTI GLI ELEMENTI CHE POSSANO INFLUIRE SULLA SOCIETÀ, SMITH RILEVA L’ESISTENZA DI UNA CORRELAZIONE FRA LA FORMA DI PRODUZIONE E IL TIPO DI SOCIETÀ, CIOÈ QUELLA FRA LA CRESCITA ECONOMICA E LA LIBERTÀ POLITICA, MA ANCHE IL RUOLO SVOLTO DALLA DIVISIONE DEL LAVORO COME STRUMENTO ILLIMITATO DI MIGLIORAMENTO • QUESTO HA DETERMINATO UN INTERESSE DI ALCUNI STUDIOSI CHE HANNO RICERCATO LE ORIGINI DEL MATERIALISMO STORICO PROPRIO NELL’OPERA DEGLI ILLUMINISTI SCOZZESI.

BIBLIOGRAFIA • M. D’Addio, Storia Delle Dottrine Politiche, vol. II, Genova, ECIG, 1996, pp. 47 -56 • C. Galli (a cura di), Manuale di storia del pensiero politico, Bologna, Il Mulino, 2001; pp. 264 -266 • A. Smith, Teoria dei sentimenti morali, a cura di Eugenio Lecaldano, Milano, Bur Rizzoli, 2016 • F. Falchi, �Dall’Illuminismo Scozzese all’Owenismo. Il percorso ideale di Frances Wright, Napoli, Editoriale Scientifica, 2017