1 Giovanni 5 7 8 Il testo originale

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1ª Giovanni 5: 7 -8 Il testo originale

1ª Giovanni 5: 7 -8 Il testo originale

5: 7 Poiché tre sono quelli che rendono testimonianza nel cielo: il Padre, la

5: 7 Poiché tre sono quelli che rendono testimonianza nel cielo: il Padre, la Parola e lo Spirito Santo; e questi tre sono uno. 5: 8 Tre ancora sono quelli che rendono testimonianza sulla terra: lo Spirito, l'acqua e il sangue; e questi tre sono d'accordo come uno. Questo è il testo che appare in italiano nella versione Nuova Diodati del 1991.

5: 7 Poiché tre sono quelli che rendono testimonianza nel cielo: Il Padre, la

5: 7 Poiché tre sono quelli che rendono testimonianza nel cielo: Il Padre, la Parola e lo Spirito Santo; e questi tre sono. 5: 8 E i tre sono quelli che rendono testimonianza sulla terra: lo Spirito, l’acqua e il sangue; e i tre sono concordi. Questo è il testo che appare in italiano nella versione Nuova Riveduta. Tuttavia, le parole barrate sono scomparse dalle versioni moderne, e persino dalla revisione del 2004 della Nuova Riveduta. Perchè? Qual è la traduzione corretta di questi versetti?

Le parole “nel cielo: il Padre, la Parola e lo Spirito Santo; e questi

Le parole “nel cielo: il Padre, la Parola e lo Spirito Santo; e questi tre sono uno. E tre sono quelli che rendono testimonianza sulla terra” non furono scritte da Giovanni. Ciononostante, erano presenti nella traduzione della Bibbia, diffusa fino al XVI secolo: la Vulgata Latina. Perché sono apparsi in questa versione se non erano nell'originale?

Nell’anno 382 il papa Damaso I incaricò Girolamo per la traduzione della Bibbia in

Nell’anno 382 il papa Damaso I incaricò Girolamo per la traduzione della Bibbia in latino volgare (la Vulgata Latina). Né nella versione originale né nelle sue prime edizioni (fino all'VIII secolo) apparvero le parole in questione.

Tre sono quelli che rendono testimonianza: lo Spirito, l’acqua e il sangue, e questi

Tre sono quelli che rendono testimonianza: lo Spirito, l’acqua e il sangue, e questi tre concordano. Poiché la macchina per la stampa non esisteva ancora, le copie venivano fatte a mano ed era comune lasciare delle parole, quando si copiava, o si commettavano degli errori. Questi errori sono stati annotati e corretti a margine del testo. Ma a margine sono stati scritti anche commenti personali dello scrittore o del lettore. Uno di questi commenti è stato male interpretato da un copista successivo, che ha creduto che si trattasse di una rettifica di un errore da parte di un copista precedente. Questa discrepanza è stata incorporata nelle copie successive fino a quando, nel XV secolo, divenne parte integrante del testo della Vulgata.

Nell’anno 1516 Erasmo da Rotterdam pubblicò il Nuovo Testamento in greco, che non includeva

Nell’anno 1516 Erasmo da Rotterdam pubblicò il Nuovo Testamento in greco, che non includeva i testi citati. Quando la Chiesa richiamò l'attenzione su questa omissione (che squalificava la Vulgata), spiegò che non aveva trovato alcun testo originale greco dove si trovavano queste frasi, ma che era disposto a includerle se qualcuno gliene mostrava una sola.

Nel 1520 un frate francescano anonimo pubblicò un manoscritto in greco contenente i testi

Nel 1520 un frate francescano anonimo pubblicò un manoscritto in greco contenente i testi in disputa, che egli stesso aveva tradotto dal latino. Poiché a quei tempi i criteri archeologici erano scarsi per confermare o negare un tale testo, Erasmo lo accettò e aggiunse le parole nella sua terza edizione, pubblicata nel 1522.

Questa versione greca del Nuovo Testamento è servita come base per la traduzione della

Questa versione greca del Nuovo Testamento è servita come base per la traduzione della Bibbia in diverse lingue durante la Riforma. Tedesco Martin Lutero 1522 Francese Lefèvre d’Étaples 1525 Spagnolo Casiodoro de Reina 1569 Italiano Giovanni Diodati 1607 Inglese Versione King James 1611 Portoghese João Ferreira de Almeida 1681 Martin Lutero Lefèvre d’Étaples Casiodoro de Reina Giovanni Diodati João Ferreira de Almeida

Le versioni più recenti hanno già corretto l’errore. “Perché tre sono quelli che rendono

Le versioni più recenti hanno già corretto l’errore. “Perché tre sono quelli che rendono testimonianza: lo Spirito, l’acqua e il sangue. E questi tre sono concordi” (Versione Nuova Riveduta - 2004) “Tre sono quelli che danno testimonianza, e i tre sono concordi: lo Spirito, l’acqua e il sangue” (Nuova Versione Internazionale) “Tre sono i testimoni: lo Spirito, l’acqua e il sangue; e i tre sono concordi” (Dio parla oggi) “oti trei. V eisin oi marturounte. V, to pneuma kai to udwr kai to aima” “poiché tre sono quelli che testimoniano, lo Spirito e l’acqua e il sangue. ” (Testo greco di Eberhard Nestle)