1 Casa e speranza A PARTIRE DA ARJUN

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1 Casa e speranza A PARTIRE DA ARJUN APPADURAI_8 Sociologia dei processi culturali, SPRISE,

1 Casa e speranza A PARTIRE DA ARJUN APPADURAI_8 Sociologia dei processi culturali, SPRISE, 2019/20

2 Megalopoli Sociologia dei processi culturali, SPRISE, 2019/20 Definizione – Etimologia Il termine deriva

2 Megalopoli Sociologia dei processi culturali, SPRISE, 2019/20 Definizione – Etimologia Il termine deriva dal greco, composizione di megalo e poli (coniato sull’esempio dell’aggettivo megalopolis che costituisce una grande città) a designare una città di grande estensione. La prima megalopoli viene fondata dal generale tebano Epaminonda nel 371 a. C. in Arcadia, nel Peloponneso per contrastare la potenza di Sparta. In generale con il termine megalopoli si intende una vera e propria regione urbanizzata, risultato della connessione/aggregazione fisica di più aree metropolitane caratterizzate da forti legami territoriali e funzionali. Le megalopoli si distinguono per la loro dimensione territoriale, demografica e funzionale. Il filosofo e pensatore americano Lewis Mumford, è stato il primo, in epoca moderna, a utilizzare nel suo ’La cultura delle città’ (1938), il termine megalopoli per indicare il primo passaggio dello sviluppo abnorme che porta al declino della città. Il termine megalopoli entra nell’uso corrente del linguaggio di urbanisti, geografi, economisti e sociologi negli anni ’ 60 dopo la pubblicazione dell’opera ’Megalopolis: the urbanized northeastern seaboard of the United States’ del geografo francese J. Gottmann, nella quale vengono evidenziati la formazione, i contenuti, le risorse e le criticità della maggiore concentrazione urbana del mondo. (da https: //www. teknoring. com/wikitecnica/urbanistica/megalopoli/)

3 Mega-città, città mondiali e città globali Sociologia dei processi culturali, SPRISE, 2019/20 «Si

3 Mega-città, città mondiali e città globali Sociologia dei processi culturali, SPRISE, 2019/20 «Si parla oggi sempre più di 'mega-città', 'città mondiali', 'città globali' e di 'metropolizzazione' per designare grandi agglomerati sempre meno definibili sotto il profilo meramente geografico e demografico, intendendo di volta in volta sottolineare aspetti diversi e differenti situazioni economiche e spaziali, mentre la voce megalopoli suona ormai in certo modo generica, se non desueta» (http: //www. treccani. it/enciclopedia/megalopoli_% 28 Enciclopedia-del-Novecento%29/).

4 Megapolis / Megacities Sociologia dei processi culturali, SPRISE, 2019/20

4 Megapolis / Megacities Sociologia dei processi culturali, SPRISE, 2019/20

5 Le diseguaglianze Sociologia dei processi culturali, SPRISE, 2019/20 Nelle megacittà sono acuite le

5 Le diseguaglianze Sociologia dei processi culturali, SPRISE, 2019/20 Nelle megacittà sono acuite le differenze sociali. Forme di tassazione, credito e debito che tendono a escludere i poveri e avvantaggiare i ricchi.

L’abitare Sociologia dei processi culturali, SPRISE, 2019/20 6 Negli ultimi 300 anni l’alloggio si

L’abitare Sociologia dei processi culturali, SPRISE, 2019/20 6 Negli ultimi 300 anni l’alloggio si è trasformato in proprietà. Ma non è sempre stato così. Sono esistite forme dell’abitare come «modo informale in cui le comunità umane allocavano le loro risorse spaziali collettive» . Per es. gli insediamenti dei cacciatori e dei raccoglitori, le abitazioni temporanee dei nomadi, le case di comunità dei contadini. In India – come in altre zone del mondo come Sudest asiatico, America del sud e Africa sussistono forme dell’abitare svincolate dalla proprietà e dalle speculazioni, e diverse comunità in questi contesti lottano per mantenere i propri modi di vivere. L’abitare e il rapporto con elementi antropologici quali il genere, la riproduzione, il cosmo, il rapporto tra esseri umani.

7 La casa «Abitare, abitazione e casa incarnano idee profondamente collegate» . Non si

7 La casa «Abitare, abitazione e casa incarnano idee profondamente collegate» . Non si tratta di un invito alla «nostalgia» , ma della consapevolezza che gli esseri umani nella casa non cercano solo riparo e isolamento, bensì inscrivono «il reale significato della loro umanità nei materiali dell’erba e della paglia, del bambù e della pietra, del fango e del mattone, del legno e dell’argilla» . Oggi c’è un’intima connessione «tra vita familiare, design, cosmologia e immaginazione sociale» . Sociologia dei processi culturali, SPRISE, 2019/20

8 La produzione di località «SEDE MAI COMPLETATA DI UN’AZIONE UMANA FONDAMENTALE» La località

8 La produzione di località «SEDE MAI COMPLETATA DI UN’AZIONE UMANA FONDAMENTALE» La località comprende le narrazioni di un territorio, le sue rappresentazioni sia “dall’interno” che “dall’esterno”, le soggettività in azione, le immagini del suo possibile futuro. Sociologia dei processi culturali, SPRISE, 2019/20

9 Estetica degli slum: dimorare Sociologia dei processi culturali, SPRISE, 2019/20 «Il profondo valore

9 Estetica degli slum: dimorare Sociologia dei processi culturali, SPRISE, 2019/20 «Il profondo valore umano dell’abitare risiede nella sua intima connessione con il dimorare, la dignità, e il progetto culturale dell’intimità fisica» .

10 Creazione del «povero» Il povero come «nudo cittadino» a partire dal XX secolo.

10 Creazione del «povero» Il povero come «nudo cittadino» a partire dal XX secolo. Differenza tra «pura vita» , zoe, e «vita politica» , bios, secondo Giorgio Agamben. Riferimento ad Hannah Arendt che parla di «nuda vita» in «Le origini del totalitarismo» (1951) a proposito dei prigionieri nei campi di concentramento nazisti e dei rifugiati del XX secolo. Agamben ne parla a proposito dei prigionieri di Guantánamo e di quello che lui definisce «stato di eccezione» . Poveri e rifugiati: stato di nuda cittadinanza e Invisibilità. Sociologia dei processi culturali, SPRISE, 2019/20

11 Arendt “Gli individui costretti a vivere fuori di ogni comunità sono confinati nella

11 Arendt “Gli individui costretti a vivere fuori di ogni comunità sono confinati nella loro condizione naturale, nella loro mera diversità, pur trovandosi nel mondo civile. (…) Il loro distacco dal mondo, la loro estraneità sono come un invito all’omicidio, in quanto la morte di uomini esclusi da ogni rapporto di natura giuridica, sociale e politica, rimane priva di qualsiasi conseguenza per i sopravvissuti” (Arendt, Le origini del totalitarismo). Sociologia dei processi culturali, SPRISE, 2019/20

12 Agamben e il dibattito sulla nuda vita in epoca di coronavirus Articoli di

12 Agamben e il dibattito sulla nuda vita in epoca di coronavirus Articoli di Agamben su «Quodlibet» dal 26 febbraio al 6 aprile 2020. Risposta ad Agamben su «Minima ef Moralia» , di Davide Grasso. Eccezione virale, di Jean-Luc Nancy. Sociologia dei processi culturali, SPRISE, 2019/20

Tornando ad Appadurai: la casa e gli sfratti a Mumbai In India è oggi

Tornando ad Appadurai: la casa e gli sfratti a Mumbai In India è oggi in atto una politica di diffusa speculazione edilizia basata sugli sfratti dei poveri dagli slum per demolire e costruire quartieri destinata alla media e alta borghesia. Demolizioni e gentrificazione in altre città del mondo. I poveri vengono blanditi con promesse populiste. Sociologia dei processi culturali, SPRISE, 2019/20 13

14 Sgomberi e demolizioni: la Cina Pechino 2017 Sociologia dei processi culturali, SPRISE, 2019/20

14 Sgomberi e demolizioni: la Cina Pechino 2017 Sociologia dei processi culturali, SPRISE, 2019/20

15 Il caso di Shenzen Nei 36 anni compresi tra il 1980 e il

15 Il caso di Shenzen Nei 36 anni compresi tra il 1980 e il 2016, il PIL di Shenzhen in termini reali è cresciuto ad un tasso medio annuo del 22%. Un'enormità se si pensa come questa città fosse un piccolo villaggio di pescatori sul finire degli anni '70. Un exploit che è stato possibile anche grazie alle aziende statunitensi, che qui hanno trovato terreno fertile per delocalizzare la produzione hardware. Shenzhen nel 1980 e nel 2013 Il Campus Huawei a Shenzhen Tim Cook in visita ad una delle fabbriche Foxconn Sociologia dei processi culturali, SPRISE, 2019/20

16 Apple e Foxconn: le condizioni dei lavoratori Apple e i suicidi alla Foxconn

16 Apple e Foxconn: le condizioni dei lavoratori Apple e i suicidi alla Foxconn Sociologia dei processi culturali, SPRISE, 2019/20

17 La ripresa alla Foxconn La produzione di mascherine e la geopolitica mondiale Sociologia

17 La ripresa alla Foxconn La produzione di mascherine e la geopolitica mondiale Sociologia dei processi culturali, SPRISE, 2019/20 Coronavirus e produzione in Cina

18 La casa e la cittadinanza Sociologia dei processi culturali, SPRISE, 2019/20 L’abitare come

18 La casa e la cittadinanza Sociologia dei processi culturali, SPRISE, 2019/20 L’abitare come ponte tra la cittadinanza politica e la cittadinanza sociale. Abitare sicuro come diritto umano fondamentale la cui distruzione è un crimine contro l’umanità. Casa non solo come fulcro della vita privata e dell’intimità, ma come «fulcro di energie centripete che garantiscono l’accesso a reti sociali più ampie, un ruolo sociale più dignitoso per individui e famiglie e una banca più grande perché il povero della città accumuli altrettante informazioni, credibilità e dignità nella vita pubblica» .

19 Associazioni per la casa Internazionale: Shack/Slums Dwellers International (SDI) Associazioni Indiane: SPARC National

19 Associazioni per la casa Internazionale: Shack/Slums Dwellers International (SDI) Associazioni Indiane: SPARC National Slum Dwellers Foundation Mahila Milan Sociologia dei processi culturali, SPRISE, 2019/20

20 Dharavi (Hindi e Marathi: ������ )è una baraccopoli situata a Mumbai, India. È

20 Dharavi (Hindi e Marathi: ������ )è una baraccopoli situata a Mumbai, India. È considerato uno dei più grandi slum al mondo. Copre un'area di 1. 7 km². Ai giorni odierni è una delle più grandi baraccopoli al mondo e la più grande dell'Asia, con una popolazione stimata fra 600. 000 e oltre 1 milione. Sociologia dei processi culturali, SPRISE, 2019/20 Dharavi, Mumbai

21 Città di smaltimento DHARAVI E IL CORONA VIRUS Sociologia dei processi culturali, SPRISE,

21 Città di smaltimento DHARAVI E IL CORONA VIRUS Sociologia dei processi culturali, SPRISE, 2019/20 LA VITA E LA MORTE DURANTE L’EPIDEMIA

 Campi di concentramento, ammassamento dei rifiuti Dai rifiuti alla città, a Dharavi, Lagos,

Campi di concentramento, ammassamento dei rifiuti Dai rifiuti alla città, a Dharavi, Lagos, Manila, ecc. Lo stigma dei rifiuti Sociologia dei processi culturali, SPRISE, 2019/20 22

Lesbo 2016: I giubbotti salvagente dei rifugiati Nel corso del 2015 e dei primi

Lesbo 2016: I giubbotti salvagente dei rifugiati Nel corso del 2015 e dei primi mesi del 2016, nell’isola greca di Lesbo sono passati, arrivando via mare, circa mezzo milione di migranti in fuga soprattutto dalla Siria diretti in Europa. Sbarcando, i nuovi arrivati hanno dismesso i loro giubbotti di salvataggio usati che si sono accumulati in una parte dell’isola formando una vera e propria collina di colore arancione e nero. Per molti profughi quel passaggio è stato mortale, dato che diversi salvagente, realizzati in fabbriche clandestine turche, erano riempiti con materiale non idoneo al galleggiamento. Nel gennaio 2016 alcuni volontari delle organizzazioni non governative internazionali hanno realizzato sul posto un’installazione artistica disponendo circa 2500 giubbotti in forma di gigantesco simbolo della pace. Tuttora sulla collina di Lesbo si continuano ad ammucchiare migliaia di giubbotti che portano su di sé il DNA di chi li ha indossati. Sociologia dei processi culturali, SPRISE, 2019/20 23

24 Attivismo basato su marce pacifiche, censimenti, collaborazione tra comunità locali e organizzazioni non

24 Attivismo basato su marce pacifiche, censimenti, collaborazione tra comunità locali e organizzazioni non governative, mediazione tra partiti anche di differente opinione. Pazienza e aspirazioni Costruzione della capacità di avere aspirazioni ( «the capacity to aspire» ) Politiche della pazienza Sociologia dei processi culturali, SPRISE, 2019/20

25 Sperare, diversamente dal sognare, «richiede un sistematico dialogo tra la pressione della catastrofe

25 Sperare, diversamente dal sognare, «richiede un sistematico dialogo tra la pressione della catastrofe e la disciplina della pazienza» . Politiche della speranza «La speranza, organizzata politicamente, media tra emergenza e pazienza e genera nei nudi cittadini le risorse per vedersi come partecipanti attivi proprio nel processo di attesa» . Tattica del ‘precedente’. Sociologia dei processi culturali, SPRISE, 2019/20

26 Il rischio collaborativo negli slum Vulnerabilità, precarietà, incertezza. Assunzione di un rischio collaborativo:

26 Il rischio collaborativo negli slum Vulnerabilità, precarietà, incertezza. Assunzione di un rischio collaborativo: ottenere proprietà e comodità dimostrando la propria competenza. Convertire l’incertezza dell’abitare insicuro nei rischi calcolati della politica della speranza. Da nudi cittadini a pieni cittadini. Progettare la propria abitazione come atto di costruzione e passo verso il risiedere. Sociologia dei processi culturali, SPRISE, 2019/20

27 Una storia di Mumbai: The Lunchbox (Ritesh Batra 2013)

27 Una storia di Mumbai: The Lunchbox (Ritesh Batra 2013)

I Dabbawalla a Mumbai A Mumbai è diffuso da oltre un secolo un metodo

I Dabbawalla a Mumbai A Mumbai è diffuso da oltre un secolo un metodo di consegna dei pasti per i lavoratori tramite i dabbawalla, delle persone che ogni giorno raccolgono in tarda mattinata i portapranzo (dabba) con dentro il cibo cucinato dalle casalinghe (o più raramente da alcuni ristoranti) e li distribuiscono ai destinatari usando treni e biciclette per giungere a destinazione. Ciascun dabba, costituito da una pila di contenitori cilindrici in metallo tenuti insieme uno sull’altro, giunge all’esatto destinatario attraverso un sistema di segnali codificati con numeri e colori. L’intero meccanismo di consegna è stato analizzato nel 2010 dalla Harvard Business School come caso di studio. Ogni giorno avvengono a Mumbai tra 175. 000 e 200. 000 consegne a opera di un numero di dabbawalla tra i 4. 500 e i 5. 000; il margine di errore è stato calcolato di 1 su 16 milioni di transazioni. 28

Il tempo della comunicazione in ‘The Lunchbox’ Sociologia dei processi culturali, SPRISE, 2019/20 Il

Il tempo della comunicazione in ‘The Lunchbox’ Sociologia dei processi culturali, SPRISE, 2019/20 Il film racconta la storia di uno di questi improbabilissimi errori. Il dabba preparato da Ila, protagonista del film, infatti, invece di arrivare a suo marito arriva per sbaglio a Mr. Fernandes, un impiegato in via di pensionamento benché ancor giovanile; vedovo, misantropo e poco incline ai cambiamenti. Fernandes si rende immediatamente conto della bontà sopraffina di quei pasti soprattutto a confronto con il cibo insapore che gli fornisce solitamente il ristorante. Accortasi dell’errore, Ila invia al suo sconosciuto destinatario un bigliettino racchiuso in uno dei contenitori. Nasce così una corrispondenza quotidiana tra i due, tenuta in vita dalla persistenza dell’errore del dabbawalla, nel corso della quale entrambi si trasformano, iniziano a provare un reciproco sentimento e maturano un’intima consapevolezza che determinerà nella vita di ciascuno dei due delle scelte decisive. 29

30 Il cibo come medium Pur essendo il film ambientato al giorno d’oggi e

30 Il cibo come medium Pur essendo il film ambientato al giorno d’oggi e svolgendosi molte sue scene nell’ufficio open space di Saajan Fernandes, i mezzi tecnologici come i computer o i telefonini non hanno una primaria funzione di comunicazione. E’ invece centrale il ruolo di mezzi legati al corpo individuale e alla manualità - i bigliettini, il cibo buonissimo preparato da Ila, le conversazioni tra lei e la zia che abita al piano di sopra e di cui si sente solo la voce – o di mezzi dal tocco vintage, come la radio che Ila ascolta in casa e le audiocassette della zia. La comunicazione passa attraverso gli odori dei portapranzo riempiti da Ila, quasi percepibili attraverso le procedure di preparazione, le spezie e i vari ingredienti che lei mette insieme, fino a che arrivano sulla scrivania di Fernandes che senza parlare li odora e li gusta. Sociologia dei processi culturali, SPRISE, 2019/20

31 I sensi e il corpo Svolgono un ruolo comunicativo anche i colori e

31 I sensi e il corpo Svolgono un ruolo comunicativo anche i colori e i rumori dell’affollata Mumbai, le canzoni dei bambini in strada che riecheggiano nelle canzonette alla radio, i canti dei dabbawalla la sera dopo il lavoro, gli abiti dei personaggi come quelli candidi dei portatori del pranzo. O come una camicia del marito di Ila che lei odora prima di metterla a lavare rendendosi così conto che lui la tradisce. La comunicazione in questo racconto filmico è affidata dunque completamente ai sensi e al corpo, richiamando un’esigenza di personalizzazione, intimità con le cose, sensorialità, che sembrerebbe del tutto perduta nel nostro tempo. Sociologia dei processi culturali, SPRISE, 2019/20

32 Serendipità La relazione tra i due protagonisti del film si instaura per caso,

32 Serendipità La relazione tra i due protagonisti del film si instaura per caso, dato che il dabba giunge a qualcuno cui non era destinato. Era però proprio quella la persona che doveva raggiungere, secondo la filosofia di vita fondata sulla serendipità espressa nel film da Sheikh, il giovane impiegato destinato a sostituire Fernandes dopo il pensionamento, con la frase: “Mia madre diceva sempre che qualche volta il treno sbagliato ti porta alla stazione giusta”. Gli eventi accadono dunque in virtù di una casualità non voluta in base a cui mentre ci si sta dirigendo verso qualcosa si sbaglia, ma nello sbagliare si trova proprio la destinazione giusta. Sociologia dei processi culturali, SPRISE, 2019/20

Flussi culturali È la stessa modalità che oggi i flussi culturali seguono nel mondo,

Flussi culturali È la stessa modalità che oggi i flussi culturali seguono nel mondo, una modalità traduttiva in cui quando si parte non è dato sapere dove ci porterà la traduzione intesa come l’atto di portare qualcosa attraverso, di trasferire, proprio come i portapranzo di Mumbai trasferiti in bicicletta dai dabbawalla. Sociologia dei processi culturali, SPRISE, 2019/20 33 Questa foto di Autore sconosciuto è concesso in licenza da CC BY-NC-ND