UNIVERSIT DEGLI STUDI DI PADOVA FACOLT DI PSICOLOGIA

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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA FACOLTÀ DI PSICOLOGIA Corso di Laurea in Discipline della

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA FACOLTÀ DI PSICOLOGIA Corso di Laurea in Discipline della Ricerca Psicologico-Sociale ELABORATO FINALE LA METAFORA DELLA GUERRA NELLE ORGANIZZAZIONI VENDITA THE METAPHOR OF WAR INSIDE SALES ORGANIZAZIONS RELATORE LAUREANDO Professoressa: MAERAN ROBERTA ZECCHIN ROBERTO MATRICOLA NR. 516776 ANNO ACCADEMICO 2008 -2009

Teorie psicologiche e norme sociali utilizzate per spiegare la metafora della guerra nelle organizzazioni

Teorie psicologiche e norme sociali utilizzate per spiegare la metafora della guerra nelle organizzazioni di vendita. • Vygotskij: Pensiero e linguaggio. • Teoria della dissonanza cognitiva di Festinger. • La norma della giustificazione dello sforzo. • La norma della reciprocità. • La norma dell’obbedienza e gli studi di Milgram. • L’aggressività dal punto di vista della psicologia sperimentale. • “ L’effetto arma” • “ L’effetto Lucifero” • Teoria motivazionale dei bisogni di Mc. Clelland. • Teoria dell’attribuzione di Heider e Kelley. • Teoria del conflitto realistico di Sherif. • “La profezia che si autoavvera” di Merton o “L’effetto Pigmalione” di Rosenthal. • Teoria della Sindrome Autoritaria di Adorno. • Teoria della Primal Leadership di Goleman.

LA METAFORA DELLA GUERRA GENERA DISSONANZA COGNITIVA “TUTTI I GIORNI UNA BATTAGLIA!”

LA METAFORA DELLA GUERRA GENERA DISSONANZA COGNITIVA “TUTTI I GIORNI UNA BATTAGLIA!”

La metafora della guerra come “EFFETTO ARMA”

La metafora della guerra come “EFFETTO ARMA”

La metafora della guerra come “THE LUCIFER EFFECT”

La metafora della guerra come “THE LUCIFER EFFECT”

LA METAFORA DELLA GUERRA: UNA PROFEZIA CHE SI AUTOAVVERA !

LA METAFORA DELLA GUERRA: UNA PROFEZIA CHE SI AUTOAVVERA !

Inventare il “BELLESSERE” Enzo Spaltro Perché non cambiare questo tipo di metafore organizzative? Un

Inventare il “BELLESSERE” Enzo Spaltro Perché non cambiare questo tipo di metafore organizzative? Un nuovo impegno etico per gli psicologi sociali del lavoro e delle organizzazioni ?