Imparare a scrivere Che cosa significa imparare a

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Imparare a scrivere

Imparare a scrivere

Che cosa significa “imparare a scrivere”? Esiste un solo tipo di scrittura? È vero

Che cosa significa “imparare a scrivere”? Esiste un solo tipo di scrittura? È vero che se non si impara a scrivere alle elementari non si impara più? Ma se uno non ha il dono della scrittura?

Le Indicazioni Nazionali Lingua “La lingua italiana rappresenta un bene culturale nazionale, un elemento

Le Indicazioni Nazionali Lingua “La lingua italiana rappresenta un bene culturale nazionale, un elemento essenziale dell’identità di ogni studente e il preliminare mezzo di accesso alla conoscenza”

Le Indicazioni Nazionali “Al termine del percorso liceale lo studente padroneggia la lingua italiana:

Le Indicazioni Nazionali “Al termine del percorso liceale lo studente padroneggia la lingua italiana: è in grado di esprimersi, in forma scritta e orale, con chiarezza e proprietà, variando - a seconda dei diversi contesti e scopi - l’uso personale della lingua; di compiere operazioni fondamentali, quali riassumere e parafrasare un testo dato, organizzare e motivare un ragionamento; di illustrare e interpretare in termini essenziali un fenomeno storico, culturale, scientifico”.

Le Indicazioni Nazionali Obiettivi specifici del primo biennio “Nell’ambito della produzione scritta saprà controllare

Le Indicazioni Nazionali Obiettivi specifici del primo biennio “Nell’ambito della produzione scritta saprà controllare la costruzione del testo secondo progressioni tematiche coerenti, l’organizzazione logica entro e oltre la frase, l’uso dei connettivi (preposizioni, congiunzioni, avverbi e segnali di strutturazione del testo), dell’interpunzione, e saprà compiere adeguate scelte lessicali”.

Le Indicazioni Nazionali Obiettivi specifici del triennio “Nel secondo biennio e nell’anno finale lo

Le Indicazioni Nazionali Obiettivi specifici del triennio “Nel secondo biennio e nell’anno finale lo studente consolida e sviluppa le proprie conoscenze e competenze linguistiche in tutte le occasioni adatte a riflettere ulteriormente sulla ricchezza e la flessibilità della lingua, considerata in una grande varietà di testi proposti allo studio. L’affinamento delle competenze di comprensione e produzione sarà perseguito sistematicamente, in collaborazione con le altre discipline che utilizzano testi, sia per lo studio e per la comprensione sia per la produzione (relazioni, verifiche scritte ecc. ). In questa prospettiva, si avrà particolare riguardo al possesso dei lessici disciplinari “.

QUINDI?

QUINDI?

1. Che cosa significa “imparare a scrivere”? Essere capaci di comporre un testo chiaro,

1. Che cosa significa “imparare a scrivere”? Essere capaci di comporre un testo chiaro, corretto, efficace, in altre parole un testo che risponda perfettamente alle nostre intenzioni comunicative.

2. Esiste un solo tipo di scrittura? Esistono diversi tipi di scrittura, come è

2. Esiste un solo tipo di scrittura? Esistono diversi tipi di scrittura, come è vero che esistono diversi tipi di testi.

Felice primavera Di bei pensier fiorisce nel mio core Novo lauro d’amore, A cui

Felice primavera Di bei pensier fiorisce nel mio core Novo lauro d’amore, A cui ride la terra e il ciel d’intorno: E di bel manto adorno 5 Di giacinti e vïole il Po si veste: Danzan le ninfe oneste — e i pastorelli E i susurranti augelli — in fra le fronde Al mormorar de l’onde: — e vaghi fiori Donan le Grazie a i pargoletti Amori. (T. Tasso, Rime, 196)

TIRESIA: Inopportuno giunge il tuo discorso anche per te: lo stesso non m'accada. ÈDIPO:

TIRESIA: Inopportuno giunge il tuo discorso anche per te: lo stesso non m'accada. ÈDIPO: Tu che sai, per gli Dei, non ti schermire: c'inginocchiamo tutti innanzi a te! TIRESIA: E tutti siete dissennati! I mali miei non dirò: ché i tuoi svelar dovrei! ÈDIPO: Che parli? Sai, ma non vuoi dire, e noi tradir disegni, e la città distruggere! (Sofocle, Edipo re)

3. È vero che se non si impara a scrivere alle elementari non si

3. È vero che se non si impara a scrivere alle elementari non si impara più? Se fosse vero, le Indicazioni Nazionali sarebbero inutili.

4. Ma se uno non ha il dono della scrittura? Il “dono”, forse, può

4. Ma se uno non ha il dono della scrittura? Il “dono”, forse, può aiutare uno scrittore di romanzi o di poesie, cioè un artista. Tutti, però, dobbiamo saper scrivere una relazione, una tesina, un commento, un riassunto, ovvero testi che ci servono negli studi e che ci serviranno ancora nel lavoro e nella vita quotidiana (ecco perché le Indicazioni Nazionali insistono sui vari usi della scrittura).

Che cosa succede se un testo non comunica precisamente le intenzioni di chi scrive?

Che cosa succede se un testo non comunica precisamente le intenzioni di chi scrive?

LA LETTERA DI RAMESSE (da In campagna è un’altra cosa di Achille Campanile)

LA LETTERA DI RAMESSE (da In campagna è un’altra cosa di Achille Campanile)

Dolce era la sera sulle rive del sacro Nilo. I colori del tramonto indugiavano

Dolce era la sera sulle rive del sacro Nilo. I colori del tramonto indugiavano sulle acque, che si vedevano scintillare e tremolar fra le palme, dietro il tempio di Anubi. Si levò un sommesso canto di sacerdoti. Poi tutto tacque. Ramesse passeggiava pensieroso e la solitudine del luogo, che pareva fatto per i convegni d’amore, aumentava la sua tristezza. Coppie scivolavano tra le ombre, poco lontano. Egli soltanto non aveva una compagna. Qui l’aveva vista la prima volta, qualche giorno prima e qui tornava ogni sera in amoroso pellegrinaggio, con la speranza d’incontrarla di nuovo e palesarle l’amor suo. Ma la ragazza non s’era rivista. “L’amo”, diceva a se stesso il giovine egizio “l’amo appassionatamente. Ma come farglielo sapere? Ecco, le scriverò una lettera”. Corse a casa, si fece portare un papiro e s’accinse a buttar giù la dichiarazione d’amore, imprecando contro lo strano modo di scrivere degli egizi, che obbligava lui, poco forte in disegno, a esprimersi per mezzo di pupazzetti. “Vedo con piacere che ti sei dato alla pittura” gli disse il padre, quando lo vide all’opera. “No, sto scrivendo una lettera”, spiegò Ramesse. E si mise al lavoro pieno di buona volontà.

“Le dirò” fece: “Soave fanciulla…”. (E disegnò alla meno peggio una fanciulla cercando di

“Le dirò” fece: “Soave fanciulla…”. (E disegnò alla meno peggio una fanciulla cercando di darle un’aria quanto più fosse possibile soave). …dal primo istante in cui vi ho vista… (Cercò di disegnare un occhio aperto e appassionato). … il mio pensiero vola a voi… (Come esprimere questo concetto poetico? Ecco: tracciò sul papiro un uccello).

…Se non siete insensibile ai miei dardi d’amore… (E disegnò una freccia scagliata). …

…Se non siete insensibile ai miei dardi d’amore… (E disegnò una freccia scagliata). … trovatevi fra sette mesi… (Sette piccole lune s’allinearono sul papiro). …lì dove il sacro Nilo fa un gomito… (Questo era molto facile: all’innamorato bastò tracciare un fiumicello a zig-zag).

. . e precisamente vicino al tempio di Anubi… (Anche questo era piuttosto facile,

. . e precisamente vicino al tempio di Anubi… (Anche questo era piuttosto facile, l’immagine del dio dal corpo d’uomo e dalla testa di cane essendo nota a tutti). . . perché possa esternarvi i sensi di una rispettosa ammirazione… (Disegnò se stesso che s’inginocchiava). …Mi creda, con perfetta osservanza, eccetera.

Terminata l’improba fatica il giovine e intraprendente egizio consegnò la lettera al servitore: “Portala

Terminata l’improba fatica il giovine e intraprendente egizio consegnò la lettera al servitore: “Portala alla figlia di Psammetico” disse. “È urgente”. “Oh”, fece il vecchio analfabeta “che grazioso cannocchiale!”. “È un papiro, asino. C’è risposta”. Dopo poco, la soave figlia di Psammetico decifrava i disegni non troppo riusciti del giovine Ramesse, dando ad essi la seguente interpretazione:

Detestabile zoppa… …ho mangiato un uovo al tegamino… …voi siete un’oca perfetta… …ma, nel

Detestabile zoppa… …ho mangiato un uovo al tegamino… …voi siete un’oca perfetta… …ma, nel fisico, somigliate piuttosto a una lisca di pesce… …Vi piglierò a sassate…

…Siete un ignobile vermiciattolo… …e avete bisogno della protezione di Anubi… (“Mascalzone!” pensò la

…Siete un ignobile vermiciattolo… …e avete bisogno della protezione di Anubi… (“Mascalzone!” pensò la fanciulla. “Anubi è il protettore delle mummie!”). …Ora smetto perché debbo pulirmi le scarpe. Saluti, eccetera.

“Grandissimo vigliacco” strillò la ragazza. “Ora ti accomodo io!”. Prese lo stilo e sotto

“Grandissimo vigliacco” strillò la ragazza. “Ora ti accomodo io!”. Prese lo stilo e sotto la stessa lettera scrisse: Se io sono un ‘oca… …ma non mai una mummia… …lei è un beccaccione… …e io la prenderò a pugni.

Frase che ottenne disegnando con grande perizia un’oca, Anubi cancellato, un animale cornuto e

Frase che ottenne disegnando con grande perizia un’oca, Anubi cancellato, un animale cornuto e un pugno chiuso. Restituì la lettera al servitore di Ramesse, che tornò dal padrone. Figurarsi la gioia di questi, quando credé di decifrare – sempre per la sua scarsa pratica di disegno – come segue i geroglifici della ragazza:

Anche il mio pensiero vola costantemente a voi… …ma ritengo che non è prudente

Anche il mio pensiero vola costantemente a voi… …ma ritengo che non è prudente vedersi presso il tempio di Anubi; …piuttosto; un buon posticino tranquillo credo si possa trovare nei paraggi del tempio del bue Api… …dove vi concederò la mia mano.

Che cosa è andato storto?

Che cosa è andato storto?