Il sessantotto lanno che infuoc il mondo Il

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Il sessantotto l’anno che infuocò il mondo

Il sessantotto l’anno che infuocò il mondo

Il movimento il Sessantotto (o movimento del Sessantotto) è il fenomeno socio-culturale avvenuto negli

Il movimento il Sessantotto (o movimento del Sessantotto) è il fenomeno socio-culturale avvenuto negli anni a cavallo del 1968, nei quali grandi movimenti di massa socialmente eterogenei (operai, studenti e gruppi etnici minoritari) interessarono quasi tutti i Paesi del mondo con la loro forte carica di contestazione contro i pregiudizi socio-politici. Lo svolgersi degli eventi in un tempo relativamente ristretto contribuì a identificare il movimento col nome dell'anno in cui esso si manifestò in modo più attivo.

 Il 1968 fu un anno particolare e controverso caratterizzato lungo il suo corso

Il 1968 fu un anno particolare e controverso caratterizzato lungo il suo corso da una serie di manifestazioni, organizzazioni e movimenti spesso spontanei e disomogenei quali figuravano operai, al fianco di studenti e di donne. Queste insolite aggregazioni sociali e politiche, riunite tutte in un unico movimento, il Sessantotto appunto, manifestavano contro le nuove istituzioni, la scuola, la famiglia, la chiesa, l’esercito e mettevano in discussione l’organizzazione del proprio stato che sempre più si imponeva in maniera autoritaria e restrittiva. L’Italia e il mondo furono testimoni di eventi, storici, ma purtroppo a volte anche drastici, che fecero vacillare i governi e senza i quali, forse, il livello di vita, dei diritti e della libertà di ognuno di non sarebbe dov’è oggi.

Cosa ne pensa l’opinione pubblica? Il Sessantotto è stato un movimento sociale e politico

Cosa ne pensa l’opinione pubblica? Il Sessantotto è stato un movimento sociale e politico che ha profondamente diviso l'opinione pubblica e i critici, tra chi sostiene sia stato uno straordinario momento di crescita civile (che ha portato ad un mondo «utopicamente» migliore) e chi sostiene invece sia stato il trionfo di una stupidità generalizzata, che rovinò la società italiana, e di un conformismo di massa in cui i figli stessi della borghesia avrebbero voluto abbattere il sistema borghese.

 1°marzo - Roma : di fronte alla facoltà di architettura dell’Università di Roma

1°marzo - Roma : di fronte alla facoltà di architettura dell’Università di Roma si verificano violentissimi scontri tra gli studenti e la polizia. L'accaduto dà il via a una serie di occupazioni in numerose università italiane. Eventi principali 18 marzo - Milano: gli operai della Pirelli-Bicocca danno vita ad una delle prime manifestazioni operaie di quell’anno, contestando duramente l’accordo nazionale della gomma del 3 febbraio che colpiva i loro salari per arricchire i padroni 4 aprile - Memphis, Stati Uniti: Martin Luther King viene assassinato a colpi di pistola sparati dal bianco James Earl Ray. Questo fatto gettò nello sconforto migliaia di persone che vedevano il lui una soluzione per i disastri che devastavano il mondo. 9 aprile - VALDAGNO: gli operai degli stabilimenti Marzotto entrano in sciopero contro alcune nuove normative riguardanti l’aumento di ore lavorative e introduzione del lavoro a cottimo.

 10 e 11 maggio - Parigi : nel Quartiere Latino scoppiano gravi incidenti

10 e 11 maggio - Parigi : nel Quartiere Latino scoppiano gravi incidenti tra la polizia e gli studenti delle università di Nanterre e della Sorbona. Il 13 maggio sfilano 800. 000 persone a una manifestazione delle sinistre: è l'apice del MAGGIO FRANCESE Eventi principali 5 giugno - Los Angeles, Stati Uniti : viene assassinato il candidato democratico alla presidenza degli Stati Uniti Robert Kennedy, fratello di John, che aveva idee nuove per migliorare gli USA e forse per questo, come il fratello, era “ scomodo ’’. 2 ottobre - Città del Messico: l'esercito spara con le mitragliatrici su una folla di studenti in manifestazione contro la repressione in atto in Messico. I morti sono oltre cento. Tra i feriti ricordiamo anche la giornalista italiana Oriana Fallaci. 7 dicembre - Milano: la riapertura stagionale della Scala viene contestata dagli studenti con lancio di uova e ortaggi. Atto simbolico, ma significativo.

IL MAGGIO FRANCESE Il termine Maggio francese o Maggio '68 designa in maniera globale

IL MAGGIO FRANCESE Il termine Maggio francese o Maggio '68 designa in maniera globale l'insieme dei movimenti di rivolta, e in particolare quelli studenteschi, verificatisi in Francia nel maggio-giugno 1968.

 Il Sessantotto italiano fu il più intenso e ampio tra tutti quelli dell'Europa

Il Sessantotto italiano fu il più intenso e ampio tra tutti quelli dell'Europa occidentale assieme a quello francese. IN ITALIA Dal punto di vista operaio fu il culmine di un malessere sociale accumulato dall’ inizio degli anni ’ 60, quando il boom economico della borghesia non aveva corrisposto ad un aumento del livello di vita nelle classi più basse.

La contestazione è elemento principale della rivoluzione culturale, perché i giovani di tutto il

La contestazione è elemento principale della rivoluzione culturale, perché i giovani di tutto il mondo, tra cui quelli italiani, erano stanchi del sistema che non andava. Rifiutavano la propria società accusata di appiattire l’uomo e cercavano semplicemente uguaglianza e libertà. IL MOVIMENTO STUDENTESCO La contestazione fu attuata con forme di protesta fino ad allora sconosciute: vennero occupate scuole e università e vennero organizzate manifestazioni che in molti casi portarono a scontri con la polizia. Per prima l’Università di Torino, poi Milano, Padova, Bologna e infine Roma. Nel maggio 1968 tutte le università, esclusa la Bocconi, erano occupate.

In quegli anni, in contrapposizione alle varie guerre e proteste, ci fu il movimento

In quegli anni, in contrapposizione alle varie guerre e proteste, ci fu il movimento Hippy: “I figli dei fiori” che portavano avanti ideali a vantaggio della natura e della pace, con la musica elemento principale di diffusione per questi ideali. I figli dei fiori Soprattutto come reazione alla guerra in Vietnam, il movimento che caratterizzò il ’ 68 partì dagli U. S. A. ed era a carattere pacifista e non violento. Vestivano in maniera molto vivace e colorata, camicia a fiori, capelli lunghi raccolti in una fascetta, talvolta vistosi orecchini e collane.

Le ragazze del ‘ 68 Il Sessantotto e i movimenti femministi di quegli anni

Le ragazze del ‘ 68 Il Sessantotto e i movimenti femministi di quegli anni furono comunque per le donne un nuovo inizio: cinque anni prima negli Stati Uniti era stato pubblicato “La mistica della femminilità” di Betty Friedan, che da cronista raccontò «il problema che non aveva nome» delle donne americane degli anni Cinquanta. La conclusione fu genuina ed esplosiva: «Non possiamo più ignorare quella voce interiore che parla nelle donne e dice: “Voglio qualcosa di più del marito, dei figli e della casa”» . In quegli stessi anni negli Stati Uniti venne approvata la pillola anticoncezionale, si cominciò a discutere di aborto, sesso, maternità, matrimonio, ruoli, e tutto cominciò a cambiare. Alla fine degli anni Sessanta il femminismo si espanse per contatto e per contagio: le notizie e le idee circolarono da un posto all’altro, furono copiate, tradotte, inventate di nuovo.

Le suffragette Con il termine suffragette si indicano le appartenenti al movimento di emancipazione

Le suffragette Con il termine suffragette si indicano le appartenenti al movimento di emancipazione femminile nato per ottenere il diritto di voto per le donne (dalla parola suffragio nel suo significato di voto). Sarebbe stato più corretto usare la definizione suffragista ma nell'uso comune si è affermato suffragetta , che ha finito per indicare, in senso lato, la donna che lotta o si adopera per ottenere il riconoscimento della piena dignità delle donne, coincidendo in parte quindi con il termine femminista.

Silvia Fardella “Quello che avevo chiaro era che per vivere una mia libertà e

Silvia Fardella “Quello che avevo chiaro era che per vivere una mia libertà e vivere la vita, dovevo tagliare i ponti con un modo di vivere molto comodo, molto carino, molto infantile (…) Nel ‘ 68 ho detto: “La mia vita la prendo in mano io, quello che sarà non lo so”. Noi eravamo dei libertari, degli anarchici, delle persone che volevano vivere in maniera senz'altro piena di colore, piena di musica, piena di amore, di gioia. Il mio ’ 68 è stato dover scappare di casa tre volte, libertà sessuale e molta musica, proprio all’opposto di quello che era l’insegnamento della mia famiglia. Nella vita, quando fai delle scelte coraggiose, non sai quello che ti aspetterai, ma viene sempre di più di quello che hai calcolato» .

 «Il ’ 68 è stato quel momento in cui la cultura ha potuto

«Il ’ 68 è stato quel momento in cui la cultura ha potuto essere garantita per tutti: è lì il punto di partenza. (…) Avevo conosciuto un giovane della Napoli bene col quale facevamo un percorso di fidanzamento, tutto secondo certe norme, ma più si avvicinava l’eventuale data di un matrimonio e più mi sentivo inquieta. La rivoluzione è stata la scoperta che la mia vita aveva un senso. Avevo un raggio di luce da dover percorrere. C’era, su di me, un disegno d’amore speciale» . Diana Pezza Borrelli

 «La parola “lesbica” era assolutamente impronunciabile, era il silenzio, non esisteva (…) Avevo

«La parola “lesbica” era assolutamente impronunciabile, era il silenzio, non esisteva (…) Avevo un personaggio da portare con me e non ero io. E questa è una roba che non si può reggere a lungo (…) C’era nell’aria questa contestazione a priori di tutto quello che si poteva fare. Era un mondo che si apriva, nuovo» . Lorenza Accorsi

 «Il ’ 68 era stato un grande utero, perché ognuno di noi aveva

«Il ’ 68 era stato un grande utero, perché ognuno di noi aveva trovato il modo di partorire un altro se stesso (…) Certamente oggi le donne non pensano più di essere inferiori agli uomini per natura, mentre all’epoca a noi si diceva così» Giovanna Pompili Olivieri

Lydia Turchi «Tutti devono avere la libertà di vivere la propria vita nel modo

Lydia Turchi «Tutti devono avere la libertà di vivere la propria vita nel modo che hanno scelto. A me il ’ 68 ha dato una cosa meravigliosa: la possibilità di scegliere» .

Realizzato da TERESA SPERANZA

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