Geopoetica di un incontro I canti di unisola

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Geopoetica di un incontro I canti di un’isola di Ingeborg Bachmann

Geopoetica di un incontro I canti di un’isola di Ingeborg Bachmann

Palinsesto culturale e partitura musicale: “Lieder von einer Insel” • “Lieder von einer Insel”

Palinsesto culturale e partitura musicale: “Lieder von einer Insel” • “Lieder von einer Insel” (“Canti di un’isola”) • Ri-composizione, intendendo qui il termine come komponieren, composizione musicale – Della memoria / del dolore/ della speranza individuale – Della memoria / del dolore/ della speranza culturale - collettiva

Lieder von einer Insel come Partitur • Perché si incontrino tutti gli elementi citati

Lieder von einer Insel come Partitur • Perché si incontrino tutti gli elementi citati (memoria individuale e memoria culturale) il ciclo di poesie va letto come una partitura, dunque usando uno sguardo VERTICALE. Lo sguardo, e la scrittura “verticale” fanno parte della prassi e dell’estetica di Ingeborg Bachmann

cfr. I. B. , Frankfurter Vorlesungen: “Es gibt in der Kunst keinen Fortschritt in

cfr. I. B. , Frankfurter Vorlesungen: “Es gibt in der Kunst keinen Fortschritt in der Horizontale, sondern nur das immer neue Aufreissen einer Verticale, IV, 195). Espressione simile in Musik und Dichtung “nach vorn gerissen” verbo usato per illustrare il rapporto vivificante poesia-musica: “geweckt, bestätigt und nach vorn gerissen werden”

“Ich habe zuerst angefangen zu komponieren und dann erst zu schreiben. ” (I. B.

“Ich habe zuerst angefangen zu komponieren und dann erst zu schreiben. ” (I. B. ) Ingeborg Bachmann, Ein Tag wird kommen. Gespräche in Rom. Ein Porträt von Gerda Haller. Salzburg und Wien 2004 • Scrivere per Ingeborg Bachmann è un modo di “comporre”. Questa è stata una delle prime ragioni di attrazione di H. W. Henze nei suoi confronti. Egli in una delle prime lettere inviatele si dice colpito dal carattere musicale e ‘dodecafonico’ di alcuni testi in Die gestundete Zeit (Il tempo dilazionato).

Si tratta di una composizione musicale in sé, a prescindere dalla successiva messa in

Si tratta di una composizione musicale in sé, a prescindere dalla successiva messa in musica di Henze • Henze, intervistato, sostiene di aver voluto metterli in musica per dare loro una seconda voce, accanto a quella già presente nella scrittura di Bachmann, “eine Bestätigung” “una conferma”– sottintesa è la presenza di una voce musicale in sé e per sé nelle poesie • (Dal Film Partitur einer Freundschaft, produzione ORF)

Una diversa idea di spazio e tempo sulla pagina • Se leggiamo un testo,

Una diversa idea di spazio e tempo sulla pagina • Se leggiamo un testo, o se leggiamo una partitura. • Entrambe arti temporali, ma in modo diverso – l’una va verso l’orizzontale, l’altra si muove sulla verticale E sull’orizzontale • In verità quello che Bachmann ci ricorda, è che anche la poesia ha una sua invisibile verticale.

In che senso musica-scrittura? • 1956: Th. W. Adorno, Il saggio come forma: successione

In che senso musica-scrittura? • 1956: Th. W. Adorno, Il saggio come forma: successione temporale dei segni della notazione e della esecuzione avvicinano il suonare allo scrivere/leggere • Bachmann nello stesso anno sembra rispondere: esiste una spazialità della partitura (Die wunderliche Musik)

Memoria e poesia ‘formule’ • Wer Gedichte schreibt, legt nach Bachmann “Formeln in ein

Memoria e poesia ‘formule’ • Wer Gedichte schreibt, legt nach Bachmann “Formeln in ein Gedächtnis (…), wunderbare alte Worte (…), verbunden oder gesprengt durch neue Worte, neue Zeichen für die Wirklichkeit” (I. B. , Wozu Gedichte, in Werke, IV, p. 303)

Memoria • Memoria individuale di Henze di Bachmann Memoria collettiva

Memoria • Memoria individuale di Henze di Bachmann Memoria collettiva

Memoria individuale (verrà utilizzata come citazione in senso musicale nella poesia) La riscrittura di

Memoria individuale (verrà utilizzata come citazione in senso musicale nella poesia) La riscrittura di un incontro: Fonte: Le memorie di H. W. Henze: Reiselieder mit böhmischen Quinten. Autobiographische Mitteilungen 1926 -1995, Fischer, Ff. M 1996 • “Sie traf ein an einem Sonntag, am Tage des grossen forianischen Festes vom heiligen Veit, San Vito. Ich holte sie am Hafen ab und brachte sie zu dem kleinen Sarazenenhaus, das ich ihr bei mir nebenan gemietet hatte. ” • descrizione della prima serata a Ischia, con la vista sul mare e sulle gole del monte Epomeo, con I canti e le processioni, con I fuochi d’artificio – • descrizione dell’ora del meriggio, il canto delle cicale • Il periodo di lavoro intenso e regolare, di scambi affettuosi di idee, di reciproca conoscenza • La partenza con la nave.

Indizi di quella memoria nel testo (ancora Henze, Reiselieder…) • H. ricorda esattamente la

Indizi di quella memoria nel testo (ancora Henze, Reiselieder…) • H. ricorda esattamente la frase della padrona di casa, la sig. Antonia Capuano, che reagisce alle preoccupazioni di I. B. sulla spesa eccessiva che i fuochi della festa di San Vito comportano per la comunità ischitana: • “ ‘Aber nein! Einmal muss das Fest ja doch kommen!’ Dieser Satz ist spaeter zur Anfangszeile eines Tanzund Prozessionslieds in Ingeborgs Liedern von einer Insel geworden, die ich Anfang der sechziger Jahre fuer kleinen Chor und eine kleine Anzahl Instrumente (unter ihnen ein Orgelpositiv) gesetzt habe. ”

La vicenda dal punto di vista di Ingeborg Bachmann Ischia, agosto-settembre 1953 • Bachmann

La vicenda dal punto di vista di Ingeborg Bachmann Ischia, agosto-settembre 1953 • Bachmann fa visita a Hans Werner Henze a Ischia. Il viaggio segna di fatto il suo trasferimento in Italia. • In quella occasione si avvia anche una svolta nella sua poetica, che si rivolgerà all’interrogazione sempre più intensa di un altro medium semiotico, per l’appunto la musica. Comincerà a riflettere sul rapporto tra composizione e scrittura (per esempio, ma è solo un esempio, nel saggio Die Wunderliche Musik, 1956 Musik und Dichtung, 1964, sperimentazione di moduli musicali in diversi generi letterari)

Situazione in cui il ciclo nasce (distante, come Stimmung dell’Io lirico e dell’io che

Situazione in cui il ciclo nasce (distante, come Stimmung dell’Io lirico e dell’io che scrive, rispetto a quella, felice, vissuta nell’occasione cui il testo allude) • Separazione e dolore, l’amicizia, questa “Merkwürdigkeit” (così Bachmann chiama il loro rapporto) tra la scrittrice e il ‘maestro’ – separati da una impossibile congiunzione dei corpi, eppure in continua ricerca l’uno dell’altro. • La proposta di matrimonio di Henze, seguita dal suo ritrarsi spaventato, autoflagellandosi, autocondannandosi all’”Inferno” (cfr. Briefe)

La segnatura dell’esistenza nella scrittura - ibidem • “Nimm die ‘Lieder’, die ich Dir

La segnatura dell’esistenza nella scrittura - ibidem • “Nimm die ‘Lieder’, die ich Dir schuldig bin und die für Dich geschrieben sind. Und nimm diese nach-Rom-Zeit wie eine Erfahrung, die nicht die Hoffnung zerstören soll, Du bist so begnadet mit deinem Schreiben. Man muss nur dafür bezahlen, und unsere Engel sind dunkel. Bitte f ü hl Dich frei, und wenn wir uns wieder sehen, können wir neuen Wein trinken auf scheue und witztige Zeiten ohne Harm. Ingeborg”

Memoria culturale di Ischia Segnature dell’originario: • aorgico – il magma vulcanico del suo

Memoria culturale di Ischia Segnature dell’originario: • aorgico – il magma vulcanico del suo cratere spento; le profondità marine • antico - legato alla colonizzazione greca • naturale, lussureggiante vegetazione • luogo di sopravvivenza della tradizione popolare cristiana

Excursus: interpretare la memoria culturale in un testo poetico con l’aiuto delle categorie elaborate

Excursus: interpretare la memoria culturale in un testo poetico con l’aiuto delle categorie elaborate da Aleida Assmann (Ricordare, Il Mulino 2002) La memoria culturale si nasce all’interazione di diversi fattori quali: - “Tradizioni” e “Riti” - “Prospettive” (memoria individuale, collettiva e culturale) - “Mediatori” (testi, immagini, luoghi) - “Approcci” (letteratura, storia, arte, psicologia etc. )

Memoria non tanto come ars quanto come vis Il ricordo soggettivo Vis – ricordo

Memoria non tanto come ars quanto come vis Il ricordo soggettivo Vis – ricordo soggettivo che fonda l’identità personale Intermittente, ha luoghi di latenza indeterminati, è discontinuo. • Avviene nel tempo e il tempo interagisce con esso • Ingenita virtus per gli antichi: già presso gli antichi, insieme a fantasia e ragione era uno dei tre sensi interni /(vs. 5 sensi esterni)

Riti magici di rinascita • Cultura “pagana”: campo metaforico dell’evocazione magica e della rinascita

Riti magici di rinascita • Cultura “pagana”: campo metaforico dell’evocazione magica e della rinascita – valore analogo a quella del risveglio nella cultura gnostica, cristiana ed ebraica. • Paragonata ai due elementi: fuoco – acqua

Fuoco e acqua • Significato ambivalente vita-morte / memoria-oblio Cultura antica greco-romana Fiume Lete

Fuoco e acqua • Significato ambivalente vita-morte / memoria-oblio Cultura antica greco-romana Fiume Lete /Stige Fonte Castalia a Delfi (in epoca romana identificata come fonte della poesia e delle muse: ricordo e profezia sono i suoi doni) Cultura giudaico-cristiana Passato/ presente: resurrezione Giovanni evangelista: battesimo di acqua/fuoco/ resurrezione

Funzione della poesia • Mediazione/ medium: mettere in contatto passato e presente vita e

Funzione della poesia • Mediazione/ medium: mettere in contatto passato e presente vita e morte • In un processo non progressivo ma discontinuo • Platone, Settima lettera 341 c 5: • “la verità brilla improvvisa nell’anima, come la fiamma da una scintilla” • La scintilla è simbolo del potere di rianimazione

Figura della Scintilla: rianima il ricordo latente • Anche qui metafora ambivalente: • Rappresenta

Figura della Scintilla: rianima il ricordo latente • Anche qui metafora ambivalente: • Rappresenta l’oblio e la polverizzazione del ricordo nel tempo • “vampa incandescente” che fa apparire e svanire il ricordo soggettivo

Metafore molto simili vengono usate da Bachmann e Henze • Una memoria attraverso la

Metafore molto simili vengono usate da Bachmann e Henze • Una memoria attraverso la musica: “kann sich anfeuern” • La musica può portare ‘la verità’ di una poesia nuova vita, o spingerla in avanti verso nuove verità (Musik und Dichtung) • Funzione della musica per Bachmann analoga alla funzione della memoria per Aleida Assman – Musica/poesia come ‘mediatori’ di memoria • Bachmann scrive che la musica è “Platzhalter” (“sta per” – è luogo-tenente) della memoria

Diverse memorie culturali • Nello stesso luogo, ovvero nel ciclo di Lieder, esse vengono

Diverse memorie culturali • Nello stesso luogo, ovvero nel ciclo di Lieder, esse vengono composte come in un palinsesto • La visione verticale viene komponiert

Diverse memorie • Quelle sperimentate direttamente da chi vive nel luogo (collettive), e soprattutto

Diverse memorie • Quelle sperimentate direttamente da chi vive nel luogo (collettive), e soprattutto da chi vi si avvicina da straniero (osservate con sguardo antropologico-iconologico). • … e soprattutto, da chi ha occhi per vedere le stratificazioni, chi ha orecchie per ascoltare, chi ha la capacità ‘archeologica’ di scavare…

Traduzione del palinsesto • … in un testo unico? … Che possa comunicarne tutte

Traduzione del palinsesto • … in un testo unico? … Che possa comunicarne tutte le stratificazioni? • Questo testo è a sua volta un ibrido intersemiotico: tra musica e parola.

RITMO • Poesia e Musica non si traducono l’una nell’altra a causa della loro

RITMO • Poesia e Musica non si traducono l’una nell’altra a causa della loro “natura linguistica” (“Sprachähnlichkeit”, cfr. Adorno) • Bensì attraverso il RITMO • Una poesia è musicale, una musica è poesia in quanto Composta, in quanto composizione di ritmi e forme codificate, al di là del loro significante/suono.

Già in Aristotele il ritmo dà forma all’informe • La figura è ritmica proprio

Già in Aristotele il ritmo dà forma all’informe • La figura è ritmica proprio nel senso aristotelico : “in opposizione a tò pròton arythmiston è rythmos ciò che viene ad aggiungersi a questo sostrato immutabile, e, aggiungendosi, lo compone e forma, gli conferisce struttura. In questo senso, il ritmo è struttura, schema, contrapposto alla materia elementare e inarticolata”. [1] • [1]Giorgio Agamben, La struttura originale dell’opera d’arte, in Id. , L’uomo senza contenuto, Quodlibet, Macerata 1994, pp. 143 -156: 144.

Il ritmo fa emergere una temporalità profonda del presente • Il ritmo si fa

Il ritmo fa emergere una temporalità profonda del presente • Il ritmo si fa freudianamente sintomo di una temporalità profonda nel presente. • Sovrabbondanza – Überfluss che tocca il nostro normale corso del presente fatto a nostra misura abituale – • Crea un movimento nuovo e turbinoso • – >emersione dell’originario

Il ritmo della poesia non è primario • Esso è secondario, è traduzione del

Il ritmo della poesia non è primario • Esso è secondario, è traduzione del ritmo musicale che a sua volta traduce una memoria culturale profonda

La musica originaria non è melodia • Lo stato delle cicale è quello di

La musica originaria non è melodia • Lo stato delle cicale è quello di chi si abbandona a una eterna ripetizione del ritmo e dimentica la storia. • In questo senso è vicino all’aorgico, all’indifferenziato. • Dall’indifferenziato sale l’impulso musicale, e nella ripetizione del pigiare i piedi sull’uva, da questa percussione si libera il dionisiaco

Musica, come la voce del coro • Proviene dalla natura originaria • (cfr. Die

Musica, come la voce del coro • Proviene dalla natura originaria • (cfr. Die wunderliche Musik)

La musica originaria, come la poesia originaria, è ritmo, passo “Obwohl wir, wie nie

La musica originaria, come la poesia originaria, è ritmo, passo “Obwohl wir, wie nie zuvor, leicht geneigt sind, preiszugeben, uns abzufinden, behalten wir den verdacht, dass eine Spur von der einen zur anderen Kunst führt. Es gibt ein Wort von Hölderlin, das heisst, dass der Geist sich nur rhythmisch ausdrücken könne. Musik und Dichtung haben nämlich eine Gangart des Geistes. Sie haben Rhythmus, in dem ersten, gestaltgebenden Sinn. Darum vermögen sie einander zu erkennen. Darum ist da eine Spur. • (Musik und Dichtung)

Il canto come ‘menschliche Stimme’ – saggio di I. B. su Maria Callas •

Il canto come ‘menschliche Stimme’ – saggio di I. B. su Maria Callas • La sua voce era stata “la leva capace di rovesciare un mondo, per gli ascoltatori, improvvisamente si aprì la possibilità di un ascolto profondo (“durchhören”) capace di attraversare i secoli”. • La Callas porta dentro di sé la memoria della musica e la stimola negli ascoltatori. • La musica, ascoltata nella voce, nel canto, provoca il “Miracolo” (Wunder) di farci accedere a strati archeologici della nostra memoria culturale e archetipica.

Esiste però anche il canto come “voce disumana”- Mito delle cicale • Zikaden) il

Esiste però anche il canto come “voce disumana”- Mito delle cicale • Zikaden) il dramma Radiofonico, un anno dopo la gita a Ischia, elaborato in relazione con i Canti da un’Isola di I. B. • Mito platonico (in Fedro, 259 a)

Platone, Fedro • SOCRATE: Si dice che le cicale un tempo fossero uomini ,

Platone, Fedro • SOCRATE: Si dice che le cicale un tempo fossero uomini , di quelli che vissero prima che nascessero le Muse. Ma una volta che nacquero le Muse e comparve il canto , alcuni degli uomini di quel tempo furono colpiti dal piacere a tal punto che , continuando a cantare, trascuravano cibi e bevande, e morivano senza nemmeno accorgersene.

“senza cibo e bevanda”/ mediazione con le Muse • Da loro nacque , in

“senza cibo e bevanda”/ mediazione con le Muse • Da loro nacque , in seguito a questo , la stirpe delle cicale , che dalle Muse ricevette il dono di non aver bisogno di cibo fin dalla nascita , ma di cominciare subito a cantare senza cibo e senza bevanda , e così fino alla morte e , dopo, di andare al cospetto delle Muse ad annunciare chi degli uomini di quaggiù le onori e quale di loro onori.

Le diverse Muse e le cicale • A Tersicone portano notizia di quelli che

Le diverse Muse e le cicale • A Tersicone portano notizia di quelli che le hanno reso onore nei cori , e così li rendono a lei più cari ; a Erato quelli che le hanno reso onore nei carmi amorosi ; e così alle altre , secondo la forma di onore che é propria di ciascuna. Alla più anziana , Calliope , e a quella che viene dopo di lei , Urania , portano notizia di quelli che trascorrono la vita nella filosofia e rendono onore alla musica che é loro propria

“A mezzogiorno, bisogna parlare e non dormire” (Platone, Bachmann/Henze) • Sono queste che ,

“A mezzogiorno, bisogna parlare e non dormire” (Platone, Bachmann/Henze) • Sono queste che , più di tutte le Muse , avendo cura del cielo e dei discorsi divini e umani , mandano un bellissimo suono di voce. Dunque , per molte ragioni , nel mezzogiorno , bisogna parlare e non dormire.

Parlare e “trovare frasi vere” • FEDRO : Allora si deve proprio parlare. •

Parlare e “trovare frasi vere” • FEDRO : Allora si deve proprio parlare. • SOCRATE : Dunque , dobbiamo esaminare quello che ci siamo proposti poc' anzi , e cioè in che modo vada bene pronunciare e scrivere un discorso , in che modo no. • FEDRO : E' evidente. • SOCRATE : E i discorsi che debbono venir fatti bene e in modo elegante , non é forse necessario che implichino che l' anima di chi parla conosca il vero intorno alle cose su cui si accinge a parlare ?

Lieder von einer Insel propongono una prospettiva diversa rispetto a Die Zikaden • Gli

Lieder von einer Insel propongono una prospettiva diversa rispetto a Die Zikaden • Gli eleganti o disperati ‘naufraghi’ sull’isola, voci che compongono il testo di “Zikaden” vogliono dimenticare, sono le cicale intese secondo il mito platonico – • Nel narratore c’è però una memoria – come se fosse la memoria dei Lieder von einer Insel – (Una musica già sentita, ma non si ricorda dove e quando…) • I Lieder hanno una progressione verso l’utopia (negativa) – Il radiodramma invece segna una ciclicità senza storia.

Lieder, forse Gesänge? La natura del canto nei Lieder von einer Insel

Lieder, forse Gesänge? La natura del canto nei Lieder von einer Insel

Il melos è traduzione in forma del caos Il canto, qui, rappresentato dal canto

Il melos è traduzione in forma del caos Il canto, qui, rappresentato dal canto tradizionale cristiano. Anch’esso conserva la caratteristica della ripetizione rituale (invocazione ai santi) Nei canti di Ischia il palinsesto è montato con frammenti e stratificazioni di diversa origine: La pulsione primaria, la cultura greca, il rito cristiano (che conserva elementi pagani)

La musica traduce / trans-duce la voce dei morti • Questa poesia è un

La musica traduce / trans-duce la voce dei morti • Questa poesia è un rituale di resurrezione molto particolare: • compresenza di speranza messianica e consapevolezza della impossibilità di ogni redenzione • Disillusione e nostalgia di redenzione – • La “Auferstehung” – è un procedimento profano, “gleichsam eine Wiedererweckung qua Erinnerung” • Magia legata ai segni dell’amore impossibile che prelude alla rigenerazione messianica cfr. quanto Sigrid Weigel scrive a proposito delle prose Das dreissigste Jahr ; Malina , proponendo una intertestualità segreta con Benjamin [Sigrid Weigel, “Stadt ohne Gewaehr” – Topographien der Erinnerung in der Intertextualitaet von Bachmann und Benjamin, ivi, pp. 253 -264]

Canti di un’isola I voce, I gruppo (3 versi) Schattenfrüchte fallen von den Wänden,

Canti di un’isola I voce, I gruppo (3 versi) Schattenfrüchte fallen von den Wänden, mondlicht tüncht das Haus, und Asche erkalteter Krater trägt der Meerwind herein. Frutti d’ombra cadono dai muri, luce di luna imbianca la casa, e cenere di crateri ormai freddi trasporta vento marino nelle stanze.

I voce, II gruppo (8 versi) In den Umarmungen schöner Knaben schlafen die Küsten,

I voce, II gruppo (8 versi) In den Umarmungen schöner Knaben schlafen die Küsten, dein Fleisch besinnt sich auf meins, es war mir schon zugetan, als sich die Schiffe vom Land lösten und Kreuze mit unserer sterblichen Last Mastendienst taten. Negli abbracci di ragazzi belli dormono le coste, la tua carne sente la mia nella memoria, Mi era già accaduto quando le navi si levarono dalla terra e croci col nostro peso terreno ci fecero da albero maestro. Ora i patiboli sono vuoti, ci cercano e non ci trovano.

Osservazioni di lettura • Musik und Dichtung: Abbraccio tra le arti: un essere insieme

Osservazioni di lettura • Musik und Dichtung: Abbraccio tra le arti: un essere insieme mantenendo un margine – stando dentro a un margine • Böhmen liegt am Meer: • “berühren im Aneinandergrenzen” (66) • Come già in Shakespeare c’è un rapporto tra confine mare-terra e figura di Untergang/Neugeburt

I voce, III gruppo (2 versi) Nun sind die Richtstätten leer, sie suchen und

I voce, III gruppo (2 versi) Nun sind die Richtstätten leer, sie suchen und finden uns nicht. Ora i patiboli sono vuoti, ci cercano e non ci trovano.

Diverse memorie ri-composte nella I come nella II voce • Memoria evangelica della Passio

Diverse memorie ri-composte nella I come nella II voce • Memoria evangelica della Passio Christi • Memoria recente delle esecuzioni nazifasciste • Memoria immediata della soffernza d’amore sospesa

Motivi che ritornano variati, altri nuovi • Uso della ‘citazione’ musicale nel metodo compositivo:

Motivi che ritornano variati, altri nuovi • Uso della ‘citazione’ musicale nel metodo compositivo: • Motivi cristologici • Motivi dalla storia recente • Motivi della memoria individuale • Motivi delle memoria culturtale

II voce, I gruppo (4 versi) Wenn du auferstehst, wenn ich aufersteh, ist kein

II voce, I gruppo (4 versi) Wenn du auferstehst, wenn ich aufersteh, ist kein Stein vor dem Tor, liegt kein Boot auf dem Meer. Quando risorgi, quando risorgo, non c’è pietra davanti alla porta, non c’è barca sul mare.

II Voce, II gruppo (7 versi) Morgen rollen die Fässer sonntäglichen Wellen entgegen, wie

II Voce, II gruppo (7 versi) Morgen rollen die Fässer sonntäglichen Wellen entgegen, wie kommen auf gesalbten Sohlen zum Strand, waschen die Trauben und stampfen die Ernte zu Wein, morgen am Strand. Domani rotoleranno i tini incontro alle onde, è domenica, arriviamo con unguenti ai piedi sulla spiaggia, laviamo l’uva e pigiamo il raccolto in vino, domani sulla spiaggia.

II voce, III gruppo (4 versi) Wenn du auferstehst, wenn ich aufersteh, hängt der

II voce, III gruppo (4 versi) Wenn du auferstehst, wenn ich aufersteh, hängt der Henker am Tor, sinkt der Hammer ins Meer. Quando risorgi, quando risorgo, il boia pende alla porta, il martello sprofonda nel mare.

III voce, I gruppo (5 versi) Einmal muss das Fest ja kommen! Heiliger Antonius,

III voce, I gruppo (5 versi) Einmal muss das Fest ja kommen! Heiliger Antonius, der du gelitten hast, heiliger Leonhard, der du gelitten hast, heiliger Vitus, der du gelitten hast. Una volta dovrà pur arrivare la festa! Sant’Antonio, tu che hai sofferto, san Leonardo, tu che hai sofferto, san Vito, tu che hai sofferto.

III voce, II gruppo (12 versi) Platz unsren Bitten, Platz den Betern, Platz der

III voce, II gruppo (12 versi) Platz unsren Bitten, Platz den Betern, Platz der Musik, und der Freude! Wir haben Einfalt gelernt, wir singen im Chor der Zikaden, wir essen und trinken, die mageren Katzen streichen um unseren Tisch, bis die Abendmesse beginnt, halt ich dich an der Hand mit den Augen, und ein ruhiges mutiges Herz opfert dir seine Wünsche. Spazio alle nostre preghiere, spazio a chi prega, spazio a musica e gioia! Abbiamo imparato la semplicità, cantiamo nel coro delle cicale, mangiamo e beviamo, i gatti smagriti si aggirano intorno al tavolo, finché non comincia la messa della sera, ti tengo per mano con gli occhi, e un cuore quieto e coraggioso ti offre in sacrificio i suoi desideri.

III voce, III gruppo (4 versi) Honig und Nüsse den Kindern, volle Netze den

III voce, III gruppo (4 versi) Honig und Nüsse den Kindern, volle Netze den Fischern, Fruchtbarkeit gen Gärten, Mond dem Vulkan! Miele e noci ai bambini, reti colme ai pescatori, fertilità ai giardini, luna al vulcano!

III voce, IV gruppo (12 versi) Unsre Funken setzten über die Grenzen, über die

III voce, IV gruppo (12 versi) Unsre Funken setzten über die Grenzen, über die Nacht schlugen Raketen ein Rad, auf dunklen Flößen entfernt sich die Prozession und räumt der Vorwelt die Zeit ein, den schleichenden Pflanze, dem fiebernden Fisch, den Orgien des Winds und der Lust des Bergs, wo ein frommer Stern sich verirrt, ihm auf die Brust schlägt und zerstäubt. Le nostre scintille andarono oltre i confini, oltre la notte i razzi lanciarono una ruota, in rivoli scuri si allontana la processione e fa spazio al tempo del mondo anteriore, alle lucertole sguscianti, alle piante voraci, al pesce febbricitante, alle orge del vento e del desiderio del monte, dove pia una stella si sperde, si lancia sul suo petto e si polverizza.

III voce, V gruppo (4 versi) Jetzt seid standhaft, törichte Heilige, sagt dem Festland,

III voce, V gruppo (4 versi) Jetzt seid standhaft, törichte Heilige, sagt dem Festland, dass die Krater nicht ruhn! Heiliger Rochus, der du gelitten hast, heiliger Franz. Ora siate dignitosi, ottusi santi, dite alla terraferma che i crateri sono inquieti! San Rocco, tu che hai sofferto, oh tu che hai sofferto, Santo Francesco.

IV voce, I gruppo (17 versi) Wenn einer fortgeht, muss er den Hut mit

IV voce, I gruppo (17 versi) Wenn einer fortgeht, muss er den Hut mit den Muscheln, die er sommerüber gesammelt hat, ins Meer werfen und fahren mit wehendem Haar, er muss den Tisch, den er seiner Liebe deckte, ins Meer stürzen, er muss den Rest des Weins, der im Glas blieb, ins Meer schütten, er muss den Fischen sein Brot geben und einen Tropfen Blut ins Meer mischen, er muss sein Messer gut in die Wellen treiben und seinen Schuh versenken, Herz, Anker und Kreuz, und fahren mit wehendem Haar! Dann wird er wiederkommen. Wann? Frag nicht. Quando qualcuno va via, il cappello con le conchiglie che ha raccolto in estate, deve gettarlo in mare e navigare coi capelli al vento, il tavolo che aveva apparecchiato per il suo amore, deve precipitarlo in mare, il resto del vino rimasto nel bicchiere, deve precipitarlo in mare, il pane ai pesci deve dare, e una goccia di sangue col mare deve mescolare, il suo coltello nelle onde deve affondarlo bene e fare affondare la sua scarpa, cuore, àncora e croce, e navigare coi capelli al vento! Poi tornerà. Quando? – Non chiedere.

V voce, 5 coppie e 1 coda Es ist Feuer unter der Erde, und

V voce, 5 coppie e 1 coda Es ist Feuer unter der Erde, und das Feuer ist rein. È un fuoco sotto terra e il fuoco è puro. Es ist Feuer unter der Erde und flüssiger Stein. È un fuoco sotto terra e pietra liquida. Es ist ein Strom unter der Erde, der strömt in uns ein. È un fiume sotto terra che scorre dentro di noi. Es ist Strom unter der Erde, der sengt das Gebein. È un fiume sotto terra e ustiona le ossa Es kommt ein großes Feuer, es kommt ein Strom über die Erde. Viene un grande fuoco, viene un fiume e scorre sulla terra. Wir werden Zeugen sein. Noi saremo testimoni.

aorgico Cenere/ di crateri ormai freddi trasporta vento marino nelle stanze Doppia valenza: crateri

aorgico Cenere/ di crateri ormai freddi trasporta vento marino nelle stanze Doppia valenza: crateri del vulcano (a Ischia vulcano spento) crateri sono le urne in cui si depositavano le ceneri dei morti Il vento porta nello spazio chiuso (le stanze) la forza del mare

Aorgico/ maschile-femminile • • • Nei versi: Fanciulli belli – abbracciano le coste “la

Aorgico/ maschile-femminile • • • Nei versi: Fanciulli belli – abbracciano le coste “la tua carne sente la mia nella memoria” fertilità ai giardini, luna al vulcano!

Aorgico-naturale spazio al tempo del mondo anteriore, alle lucertole sguscianti, alle piante voraci, al

Aorgico-naturale spazio al tempo del mondo anteriore, alle lucertole sguscianti, alle piante voraci, al pesce febbricitante, alle orge del vento e del desiderio del monte,

Antico • Ischia, luogo antico. • La prima colonia greca del Mediterraneo, Pithekousa –

Antico • Ischia, luogo antico. • La prima colonia greca del Mediterraneo, Pithekousa – memoria di approdi, ma anche di naufragi: Museo di Lacco Ameno custodisce una delle più antiche e drammatiche raffigurazioni di un naufragio

Tradizionale-cristiano-popolare • • La litania ai santi La processione I cibi tradizionali dei bambini

Tradizionale-cristiano-popolare • • La litania ai santi La processione I cibi tradizionali dei bambini I fuochi d’artificio

Intreccio di questi elementi • In una costruzione discontinua tenuta insieme dalla ‘partitura musicale’

Intreccio di questi elementi • In una costruzione discontinua tenuta insieme dalla ‘partitura musicale’ • Non c’è nemmeno un io lirico, ma una orchestrazione di voci che si sovrappongono, si alternano, si rispondono • La memoria culturale, così discontinua, non può che tradursi attraverso un medium musicale, che non spiega, non ‘parla della’ memoria, ma la lasciano accadere come accade ritmicamente una musica, come un rito

La resurrezione della memoria profonda di Ischia • Nell’ultima parte della poesia, nelle coppie

La resurrezione della memoria profonda di Ischia • Nell’ultima parte della poesia, nelle coppie di versi – è l’isola che parla. Mentre prima si trattava di “Canti da un’isola”, alla fine del ‘rito’ si leva il “Canto di quell’isola”, la traduzione lirica della sua memoria culturale. • Fusione degli elementi fuoco-acqua (nella natura, nelle memorie di diverse culture, nel soggetto-voce parlante/cantante)

Progressione del tema della memoria • Si allarga, attraverso questo testo, la poetica della

Progressione del tema della memoria • Si allarga, attraverso questo testo, la poetica della memoria di Ingeborg Bachmann. Presente in maniera decisiva in Die Gestundete Zeit, la raccolta che precede Anrufung des grossen Bären, che appunto ricomprende il ciclo. • Si tratta infatti di una doppia stratificazione tra:

Doppia stratificazione • memoria legata alla storia recente, al trauma della seconda guerra mondiale

Doppia stratificazione • memoria legata alla storia recente, al trauma della seconda guerra mondiale sempre presente nell’opera di Ingeborg Bachmann come “compito”, dovere, necessità etica ed estetica • Memoria culturale antica, presente come utopia irrangiungibile, del “erstgeborenes”, “unschuldiges Land” simbolicamente identificato sia da Bachmann che da Henze con l’Italia meridionale, che tuttavia non è mai utopia comiuta, mai sogno realizzato ma solo pensato, e distrutto nel momento di massima evidenza.

Non esiste una utopia positiva • L’utopia è comunque negativa: • La realizzazione palingenetica

Non esiste una utopia positiva • L’utopia è comunque negativa: • La realizzazione palingenetica coincide nel testo con una distruzione nel fuoco, catartica, forse • Il dramma appena successivo “Die Zikaden” indica che isolarsi alla ricerca di una utopia di canto è un rischio mortale.

Non è Italien-Dichtung in senso convenzionale Non solo per quanto IB stessa afferma in

Non è Italien-Dichtung in senso convenzionale Non solo per quanto IB stessa afferma in più luoghi (la sua immagine del Sud è lontana dall’idealizzazione dell’altrove operata da tedeschi, inglesi, austriaci) Sia autopresenta come donna di confine la cui seconda lingua è l’italiano Il paesaggio italiano ‘vertraut’ L’Italia è piena di sole ma anche di notte e violenza

Bachmann usa la convenzione • Anche questo un punto di convergenza con Henze, che

Bachmann usa la convenzione • Anche questo un punto di convergenza con Henze, che concepisce l’innovazione musicale solo sulla base di un riuso della convenzione. • A partire dalla convenzione, da una comprensione condivi. Sa e tradizionale si può comunicare musicalmente

I topoi del Sud • Vanno intesi come voci all’interno di una partitura

I topoi del Sud • Vanno intesi come voci all’interno di una partitura

Canto come luogo di mediazione non esatta, non strumentale • Polifonia, coro di voci

Canto come luogo di mediazione non esatta, non strumentale • Polifonia, coro di voci diverse e dissonanti • Canto di un’isola, Canto della terra di quell’isola, nel senso mahleriano del Lied von der Erde della Nona sinfonia. • Lo ricorda Henze, insieme alla terza Sinfonia, era la musica preferita da Ingeborg Bachmann

Mahler, Lied von der Erde • Temi: Vita, morte, Abschied, terra, amore • Alti

Mahler, Lied von der Erde • Temi: Vita, morte, Abschied, terra, amore • Alti quasi senza basso affidati alle voci, e il basso cupo che si alternano e si intessono, fino alla chiusura in cui rimangono aperte entrambe le soluzioni