Antiistaminici Sono quei farmaci in grado di competere

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Antiistaminici Sono quei farmaci in grado di competere con l’amina (che viene liberata nel

Antiistaminici Sono quei farmaci in grado di competere con l’amina (che viene liberata nel corso di reazioni allergiche e in corso di sindromi anafilattiche) nei confronti dei suoi recettori che non subiscono stimolazione al contatto con l’antiistaminico ma, risultando da esso occupati, non sono disponibili a recepire l’aggancio con l’amina e quindi impossibilitati ad una stimolazione che determini la comparsa dei suoi effetti. Xantine e catecolamine antagonizzano le azioni dell’istamina in maniera antitetica, grazie all’attivazione di altri recettori e di altri sistemi endocellulari (antagonismo fisiologico e non effetto antiistaminico).

Nel 1937 all’Istituto Pasteur il 929 F (timossietildietilamina) mostrò effetti protettivi in cavie trattate

Nel 1937 all’Istituto Pasteur il 929 F (timossietildietilamina) mostrò effetti protettivi in cavie trattate con dosi di istamina molto superiori a quelle letali. Prodotto molto tossico ma punto di partenza per studi sugli anti H 1 e H 2. Etilamina nucleo fondamentale degli anti H 1, distinti in 3 tipi con X rappresentato da N, O, C, IV tipo con radicale piperazinico e non etilendiaminico, V tipo prometazina, con nucleo fenotiazinico.

Differenze strutturali importanti nel condizionare la potenza antiistaminica e per conferire diversi effetti collaterali.

Differenze strutturali importanti nel condizionare la potenza antiistaminica e per conferire diversi effetti collaterali. Antergan protegge cavia da dosi di istamina>60, neoantergan>80, fenergan>100 volte quella letale.

Buon assorbimento anche per os, esclusi i ruminanti. i. v. possibili effetti eccitativi s.

Buon assorbimento anche per os, esclusi i ruminanti. i. v. possibili effetti eccitativi s. n. c. ; i. m. spesso utilizzata, come anche la via topica per disturbi cutanei. Effetti in 20 -45 min. , persistenza 3 -12 h. efficacia> istamina introdotta nell’organismo efficacia< istamina endogena. Utilizzati per contrastare gli effetti vasocostrittori o vasodilatatori dell’istamina su muscolatura liscia bronchiale, intestinale, uterina, vasale; ma anche contro l’azione capillaro-permeabilizzante (orticaria, gonfiori edematosi dopo traumi, introduzione antigeni, allergeni o sostanze istamino-liberatrici). Su ipotensione istaminica non molto attivi, perché prevista anche stimolazione H 2.

Effetti collaterali Sedazione (sonnolenza, atassia motoria) o eccitamento (convulsioni, iperpiressia) s. n. c. ,

Effetti collaterali Sedazione (sonnolenza, atassia motoria) o eccitamento (convulsioni, iperpiressia) s. n. c. , disturbi gastro-intestinali (anoressia, nausea, vomito, costipazione o diarrea), effetti parasimpaticolitici (secchezza del cavo orale, midriasi, tachicardia), deboli azioni anestetiche locali (scomparsa del prurito), effetti allergizzanti (se posti a contatto con la cute), possibili effetti teratogeni. La loro somministrazione tende a ridurre l’azione degli steroidi ormonali (androgeni, progesterone, idrocortisone).

Anti H 2 meno liposolubili, non superano la barriera ematoencefalica e non provocano mai

Anti H 2 meno liposolubili, non superano la barriera ematoencefalica e non provocano mai sedazione. Burimamide: assorbimento scarso dopo somministrazione orale. Metiamide: meglio assorbita ma possibile il riscontro di agranulocitosi. Poi cimetidina senza effetti su crasi ematica e ranitidina. Bloccano l’azione eccito-secretiva gastrica che può sfociare in ulcera, la contrazione dell’utero di ratta, gli effetti di cardiostimolazione.