1 teorema di Euclide Definizione e dimostrazione del

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1° teorema di Euclide Definizione e dimostrazione del primo teorema di Euclide LAVECCHIA FRANCESCO

1° teorema di Euclide Definizione e dimostrazione del primo teorema di Euclide LAVECCHIA FRANCESCO II G A. S. : 2011/2012

I triangoli rettangoli sono triangoli particolari che hanno delle proprietà in più rispetto agli

I triangoli rettangoli sono triangoli particolari che hanno delle proprietà in più rispetto agli altri triangoli; fra queste rivestono particolare importanza quelle enunciate dai teoremi di Euclide e di Pitagora. Il PRIMO TEOREMA DI EUCLIDE afferma che: In ogni triangolo rettangolo il quadrato costruito su un cateto è equivalente al rettangolo che ha per lati l’ipotenusa e la proiezione di quel cateto sull’ipotenusa.

Dimostreremo che il quadrato verde costruito sul cateto minore sarà uguale al rettangolo verde

Dimostreremo che il quadrato verde costruito sul cateto minore sarà uguale al rettangolo verde appartenente al quadrato costruito sull’ipotenusa e avente come lati il cateto citato e l’ipotenusa stessa. La stessa cosa vale per il quadrato e il rettangolo rosa.

Possiamo renderci conto del significato di questo teorema osservando la figura; in essa: •

Possiamo renderci conto del significato di questo teorema osservando la figura; in essa: • il triangolo ABC è rettangolo in B • Il quadrato giallo è costruito sul cateto BC. Per ottenere il rettangolo giallo che ha per lati l’ipotenusa e la proiezione di BC sull’ipotenusa, facciamo questa costruzione: • dal vertice C tracciamo la perpendicolare all’ipotenusa AC e prendiamo su di essa il segmento CL ≅ AC • tracciamo dal vertice B dell’angolo retto la perpendicolare a AC: il segmento CH è la proiezione di BC sull’ipotenusa • costruiamo adesso il rettangolo che ha per lati CL e CH. Il teorema afferma che il quadrato giallo è equivalente al rettangolo giallo; veniamo adesso alla dimostrazione del teorema.

DIMOSTRAZIONE La dimostrazione è abbastanza semplice se consideriamo il parallelogramma ausiliario FGBC che otteniamo

DIMOSTRAZIONE La dimostrazione è abbastanza semplice se consideriamo il parallelogramma ausiliario FGBC che otteniamo prolungando il lato superiore ED del quadrato e le due rette dei lati CL e HM del rettangolo. Osserviamo prima di tutto il triangolo ABC e il triangolo CED che si è venuto in questo modo a formare sono congruenti (CB≅CE, l’angolo ACB≅ECF perché complementari dello stesso angolo BCF); di conseguenza, essendo CF≅AC, anche CF≅CL. Per i teoremi sull’equivalenza che abbiamo studiato nel precedente paragrafo abbiamo che: • il quadrato CEDB è equivalente al parallelogramma FCBG (hanno la stessa base BC e la stessa altezza BD) • il parallelogramma FCBG è equivalente al rettangolo CHML (hanno rispettivamente come basi CF e CL che sono segmenti congruenti, e la stessa altezza CH). Dunque, per la proprietà transitiva: - ECBD è equivalente a CBGF che è equivalente a CHML, allora ECBD è equivalente a CHML.

FINE

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