STORIA E METODO DELLE SCIENZE SOCIALI Aspetti epistemologici

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STORIA E METODO DELLE SCIENZE SOCIALI Aspetti epistemologici ed ermeneutici del pensiero di T.

STORIA E METODO DELLE SCIENZE SOCIALI Aspetti epistemologici ed ermeneutici del pensiero di T. S. Kuhn Dipartimento di Comunicazione e Ricerca sociale Co. Ri. S 1

Assi concettuali Lettura dell’opera di Kuhn (fisico, storico e filosofo statunitense Cincinnati, 18 luglio

Assi concettuali Lettura dell’opera di Kuhn (fisico, storico e filosofo statunitense Cincinnati, 18 luglio 1922 – Cambridge, 17 giugno 1996) con particolare riferimento a cruciali questioni metodo-epistemologiche, tra cui il complesso rapporto tra teoria e dato osservativo, di grande attualità anche rispetto ai più recenti sviluppi della ricerca sociologica. Assi semantici utili alla riflessione, nel tentativo di classificare/collocare adeguatamente l’opera kuhniana, fra teoria della scienza e analisi ermeneutico-interpretativa: - Naturalismo/Anti-naturalismo nello studio del processo scientifico* - Concezione razionalistica/irrazionalistica della scienza 2

* Hempel, riferendosi a Kuhn, definisce «naturalistica» la rappresentazione dell’effettiva pratica di ricerca scientifica

* Hempel, riferendosi a Kuhn, definisce «naturalistica» la rappresentazione dell’effettiva pratica di ricerca scientifica nei suoi aspetti psicologici, storici e socio-culturali. Parla, invece, di «anti-naturalismo» riguardo all’impostazione di Carnap e Popper (e in generale degli esponenti del Circolo di Vienna), i quali privilegiano un approccio filosofico volto alla ricostruzione razionale della forma e delle funzioni del ragionamento scientifico. 3

Il compito dello storico della scienza Nella fase matura K. rivolge la sua attenzione

Il compito dello storico della scienza Nella fase matura K. rivolge la sua attenzione alla storia della scienza, alle testimonianze storiche documentate che riguardano l’attività scientifica, quale disciplina capace di fornire una solida base alla riflessione filosofica. Si riferisce allo studio dell’evoluzione delle idee, dei metodi e delle tecniche scientifiche (in tal senso giocherebbe un ruolo di spicco la sociologia della conoscenza scientifica). Dice K. : «Sono profondamente convinto che molti scritti di filosofia della scienza sarebbero migliori se la storia avesse giocato un più ampio ruolo di base nella loro preparazione. (…) La storia della scienza può divenire per i filosofi una fonte di problemi e di dati. (…) La storia fornisce il più efficace e disponibile tra i parecchi metodi possibili con i quali il filosofo può familiarizzarsi più profondamente con la scienza» 4

Incommensurabilità e progresso scientifico Modello dell’alternanza (scienza normale e scienza rivoluzionaria): si riferisce al

Incommensurabilità e progresso scientifico Modello dell’alternanza (scienza normale e scienza rivoluzionaria): si riferisce al succedersi nella storia delle attività scientifiche di periodi caratterizzati da una socialistica adesione degli uomini di scienza ad un paradigma* (ovvero ad un set specifico di strumenti concettuali e tecnici servendosi dei quali essi procedono nelle attività di ricerca) a periodi in cui la fiducia nel vecchio paradigma tende a incrinarsi, con la conseguente apertura di vertenze entro la comunità scientifica, ponendosi così le condizioni per la messa in discussione e il successivo superamento dello stesso, che viene sostituito da un altro paradigma, intorno al quale si ricostituiranno nuove condizioni di consenso allargato. *matrice disciplinare, schema concettuale i cui elementi costitutivi sono: simbologia, modello, casi esemplari 5

La ricostruzione della storia della scienza proposta da K. è caratterizzata sia dalla dimensione

La ricostruzione della storia della scienza proposta da K. è caratterizzata sia dalla dimensione del mutamento inteso come avanzamento, sia da quella dell’incommensurabilità dei paradigmi (non incompatibilità tra di due concetti per K. ). Le rivoluzioni scientifiche costituiscono la reazione di un settore della comunità scientifica alle deficienze mostrate da un paradigma dominante «nell’esplorazione di un aspetto della natura verso il quale quello stesso paradigma aveva precedentemente spianato la strada» . Ciò spiegherebbe la dimensione dell’incommensurabilità. Due paradigmi in conflitto, come due istituzioni politiche contrastanti, rappresentano due forme di vita sociale incompatibili. Certamente in tutti gli scritti di K. è viva l’idea secondo la quale non ha senso parlare di mutamento scientifico se esso non implica una crescita della conoscenza: «La mia impressione è che una comunità scientifica abbraccerà di rado una nuova teoria a meno che essa non risolva tutti o quasi tutti i rompicapo quantitativi o numerici che sono stati trattati dalla teoria precedente» . In questo senso il concetto kuhniano di incommensurabilità risulta compatibile con il carattere progressivo del mutamento scientifico. Diversamente da quanto accade in campo artistico, «la stessa innovazione non è certamente un valore primario per lo scienziato; e l’innovazione fine a se stessa può venire condannata. (…) L’innovazione deve restare una risposta, spesso riluttante, a precise sfide poste da rompicapi concreti» . 6

Funzioni del paradigma in quanto schema concettuale (rispetto a cui riveste un ruolo di

Funzioni del paradigma in quanto schema concettuale (rispetto a cui riveste un ruolo di spicco la dimensione linguistica): 1. logica (MECCANISMO RAZIONALE: GIUDIZIO DI EFFICACIA SULLA PORTATA DESCRITTIVOESPLICATIVA) – modello di descrizione (al fine cogliere informazioni dettagliate sulla natura) e di spiegazione (trama di osservazioni collegate tra loro) della realtà oggetto di studio; 2. psicologica (MECCANISMO IRRAZIONALE: FIDUCIA, SCOMMESSA)– lo scienziato ha la possibilità di «sentirsi a suo agio in un universo familiare» Carattere relativistico degli schemi concettuali: per quanto grande possa essere valutata la funzionalità logica di uno schema concettuale, esso rappresenta in ogni caso un modello astratto, unilaterale, parziale, destinato ad essere prima o poi superato da un modello rivale Relativismo kuhniano: esclusione del principio di verità dal campo scientifico 7

Per K. si può parlare dell’esistenza di una pluralità di realtà, costruite una dopo

Per K. si può parlare dell’esistenza di una pluralità di realtà, costruite una dopo l’altra grazie ad un lavoro scientifico incessante orientato da diversi quadri concettuali che si sono succeduti nella storia della scienza. Non esistono elementi empirici dati (in antitesi con il pensiero neopositivista) ma solo costruiti (K. è contrario a qualunque programma si fondi su un uso esclusivo del linguaggio osservazionale, neutrale e indipendente dalla teoria). L’orientamento verso un nuovo paradigma non è deciso o voluto dall’intera comunità scientifica, bensì da questo o quel singolo, benché l’effetto finale possa suggerire l’idea di uno slittamento complessivo da uno schema concettuale all’altro. 8

La struttura (razionale) delle rivoluzioni scientifiche Se, da un lato, i paradigmi non sono

La struttura (razionale) delle rivoluzioni scientifiche Se, da un lato, i paradigmi non sono gabbie d’acciaio, dall’altro non possono essere considerati neanche semplici luoghi di passaggio: «Neppure credo che possiamo fuggire dal nostro quadro in qualsiasi momento (…) per entrare in un quadro migliore e più spazioso (…) da cui potremo di nuovo fuggire in qualsiasi momento (costante applicazione, impegno, apprendimento). L’innovazione non può fondarsi su delle ragioni qualsiasi: le ragioni devono essere ottime. Errore - diffuso tra i lettori di K. – di scambiare il suo atteggiamento problematico verso il tema della scelta tra punti di vista scientifici alternativi per anti-razionalismo 9

La validità di una teoria può essere ponderata sulla base di cinque differenti criteri:

La validità di una teoria può essere ponderata sulla base di cinque differenti criteri: - Accuratezza (corrispondenza tra risultati del calcolo teorico e risultati delle osservazioni e degli esperimenti), - Coerenza (congruenza interna-esterna di una teoria nel rapporto con altre teorie collegate), - Prospettiva (suscettibilità di estensione della teoria ad una più ampia fenomenologia), - Semplicità (capacità di unificare, sistematizzare), - Redditività (potenzialità nella scoperta). Decisione di continuare a lavorare secondo il vecchio schema concettuale oppure di sostituirlo con uno nuovo in base a fattori soggettivi: 1. relativi alla storia professionale; 2. a influenze di carattere socio-culturale; 3. alla personalità. I fattori soggettivi non possono in nessun modo e in nessun momento sostituirsi agli standard, ma le mosse dei singoli giocatori risentono della loro influenza, senza che ciò possa togliere nulla alla razionalità delle stesse. Due scienziati a parità di altre condizioni potrebbero operare scelte diverse, nel nome degli stessi principi di razionalità (compresenza di fattori soggettivi e oggettivi, personali e condivisi). 10

Le opere principali di Kuhn • The Structure of Scientific Revolution, 1962 • On

Le opere principali di Kuhn • The Structure of Scientific Revolution, 1962 • On the Relations of History and Philosophy of Science, 1968 • Logic of Discovery or Psychology of Research? , 1970 • Reflections on My Critics, 1970. • The Essential Tension. Selected Studies in Tradition and Change, 1977. • Commensurability, Comparability and Communicability, 1983 a • Rationality and Theory Choice, 1983 b 11