PRIME CURE AI CUCCIOLI v Qualora non vi

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PRIME CURE AI CUCCIOLI v Qualora non vi provveda la madre i cuccioli devono

PRIME CURE AI CUCCIOLI v Qualora non vi provveda la madre i cuccioli devono essere liberati dagli invogli fetali ed asciugati; v di estrema importanza è l’assunzione del colostro entro 1224 h dal parto (immunità passiva); v ai cuccioli troppo deboli per poppare può essere somministrata mediante sonda gastrica una soluzione glucosata al 5 o 10% (circa il 2% del peso corporeo) fino a che essi saranno in condizione di poppare.

CUCCIOLI ORFANI v Le cause che possono rendere un cucciolo orfano comprendono morte o

CUCCIOLI ORFANI v Le cause che possono rendere un cucciolo orfano comprendono morte o malattia della madre, mancata produzione di latte, rifiuto del cucciolo da parte materna; v i cuccioli orfani vanno mantenuti in ambiente caldo e pulito (l’igiene è importantissima se il cucciolo non ha assunto colostro), alimentati con latte artificiale e regolarmente pesati; v un allevatore dovrebbe disporre di colostro congelato.

SVILUPPO FISICO DEL CUCCIOLO v Insufficienza delle riserve energetiche del cucciolo alla nascita (il

SVILUPPO FISICO DEL CUCCIOLO v Insufficienza delle riserve energetiche del cucciolo alla nascita (il grasso si deposita tardivamente); v i cuccioli non possono contare sulle scarse riserve di glicogeno (fegato e muscoli) che comunque coprono i bisogni per circa 12 ore dopo la nascita; v i cuccioli dipendono dalle condizioni termiche esterne fino alla comparsa del riflesso di rabbrividimento (dopo il 6° giorno), alla costituzione del tessuto adiposo (fino alla 3 a settimana) e dei meccanismi di regolazione termica.

CUCCIOLI ORFANI v I cuccioli poppano spontaneamente più di 20 volte/giorno (difficile per il

CUCCIOLI ORFANI v I cuccioli poppano spontaneamente più di 20 volte/giorno (difficile per il proprietario mantenere questi ritmi di allattamento!); v sufficiente nutrirli ogni 3 ore per la 1 a settimana, adottando un ritmo regolare e rispettando assolutamente i tempi del sonno (> del 90% nella 1 a settimana); v nonostante sia possibile “maternizzare” il latte vaccino, l’utilizzo di un latte maternizzato in polvere si rivela molto più adatto (soprattutto per gli apporti controllati di lattosio!).

COMPOSIZIONE DEL LATTE

COMPOSIZIONE DEL LATTE

PROBLEMI LEGATI ALL’IMPIEGO DI LATTE VACCINO NELL’ALIMENTAZIONE DEL CUCCIOLO v basso tenore energetico (750

PROBLEMI LEGATI ALL’IMPIEGO DI LATTE VACCINO NELL’ALIMENTAZIONE DEL CUCCIOLO v basso tenore energetico (750 kcal/kg contro 1300 -1500 nella cagna); v contenuto di lattosio troppo elevato (4, 8% contro 3%); v basso tenore proteico (3, 3% contro 8%); v inadeguata composizione aminoacidica delle proteine (carenza di arginina e metionina); v tendenza della caseina a formare grosse micelle coagulando (scarsa digeribilità e possibile ostruzione gastrica); v carenza di acidi grassi della serie -3; v basso tenore in calcio, fosforo, ferro e rame.

LATTI ARTIFICIALI Sono reperibili in commercio diversi tipi di latte artificiale per cani e

LATTI ARTIFICIALI Sono reperibili in commercio diversi tipi di latte artificiale per cani e per gatti; una eventuale ricetta casalinga potrebbe consistere di: v 300 ml di latte vaccino v 50 g di tuorlo d’uovo v 40 g di olio di mais o soia v 540 g di ricotta magra v 10 g di integratore minerale-vitaminico (Ca 20%) Il latte per cuccioli di cane deve avere un tenore energetico di circa 1300 kcal/kg (quello per gattini circa 1000 kcal/kg); il latte deve essere preparato giornalmente e non restare più di 1 h a T°C ambiente.

CUCCIOLI ORFANI v Il valore energetico del latte di cagna è pari a 1350

CUCCIOLI ORFANI v Il valore energetico del latte di cagna è pari a 1350 kcal/kg; v un cucciolo ha bisogno di 3 -4 ml di questo latte per grammo di incremento di peso corporeo; quindi: Cucciolo di 1 mese P. V. = 3 kg P. V. da adulto = 22 kg IPMG = 6 g/kg P. V. adulto = 132 g/d dovrà consumare 4 x 132 = 528 g(ml)/d di latte cioè 0, 528 x 1350 = circa 710 kcal

FREQUENZA DEI PASTI DEI CUCCIOLI IN FUNZIONE DELL’ETA’ E DELLA TAGLIA Quantità per pasto

FREQUENZA DEI PASTI DEI CUCCIOLI IN FUNZIONE DELL’ETA’ E DELLA TAGLIA Quantità per pasto (ml di latte ricostituito/cucciolo/pasto) 1 a settimana 2 a settimana 3 a settimana 4 a settimana n° razze piccole razze medie razze grandi pasti/d peso < 10 kg peso 11 -25 kg peso > 26 kg 8 10 -20 ml 20 -30 ml 25 -40 ml 7 30 ml 50 ml 70 ml 6 50 ml 70 ml 120 ml 5 60 ml 70 ml 120 ml

ALIMENTAZIONE DEL CUCCIOLO ORFANO v Nelle prime 3 settimane il cucciolo deve ricevere 130

ALIMENTAZIONE DEL CUCCIOLO ORFANO v Nelle prime 3 settimane il cucciolo deve ricevere 130 -150 kcal/kg peso, poi 200 -220 kcal/kg peso; v il latte deve essere somministrato caldo (30 -35°C), con biberon o sondino gastrico (2 mm di diametro); v suddividere la quantità giornaliera di latte in 5 o 6 pasti; v dalla 3 a settimana si comincia a somministrare il latte in ciotola con aggiunta del primo cibo solido; tra la 6 a e la 10 a settimana si deve passare all’alimentazione solida.

SVEZZAMENTO v Lo svezzamento rappresenta una transizione alimentare dal regime latteo ad una razione

SVEZZAMENTO v Lo svezzamento rappresenta una transizione alimentare dal regime latteo ad una razione di crescita; v l’alimentazione dovrà adattarsi all’evoluzione delle capacità digestive del cucciolo (NON IL CONTRARIO!); v l’evoluzione digestiva riguarda soprattutto gli enzimi: gli enzimi capaci di digerire il lattosio diminuiscono progressivamente mentre la capacità di digerire l’amido cotto si sviluppa molto lentamente; v questa evoluzione digestiva è determinata geneticamente e dipende poco dalle abitudini alimentari dei cuccioli.

SVEZZAMENTO v L’inizio dello svezzamento è imposto dal livellamento della produzione lattea; v nei

SVEZZAMENTO v L’inizio dello svezzamento è imposto dal livellamento della produzione lattea; v nei cani di razza piccola, la lattazione copre il periodo più intenso di crescita dei cuccioli (risponde alle loro massime esigenze); v nei cuccioli di razza media e grande lo svezzamento avviene in un momento critico della crescita; v gestazione e lattazione più critica per le cagne di razza piccola, per i cuccioli i rischi sono invertiti.

SVEZZAMENTO v Qualunque sia la tecnica di allattamento, lo svezzamento sarà condotto come una

SVEZZAMENTO v Qualunque sia la tecnica di allattamento, lo svezzamento sarà condotto come una transizione alimentare progressiva che inizierà verso le 3 settimane di età; v il termine sarà dettato dalla desolidarizzazione con i cuccioli da parte della madre che affermerà la propria presenza alimentare; v è preferibile non separare completamente i cuccioli dalla madre prima di questa data; v le esigenze nutrizionali dei cuccioli in svezzamento sono qualitativamente paragonabili a quelle della madre alla fine della lattazione.

SVEZZAMENTO v Dopo lo svezzamento, un ritmo di 3 -4 pasti/giorno si adatta alle

SVEZZAMENTO v Dopo lo svezzamento, un ritmo di 3 -4 pasti/giorno si adatta alle esigenze di quasi tutti i cuccioli; v l’obesità che interverrebbe in pieno periodo di moltiplicazione delle cellule grasse (OBESITA’ IPERPLASICA) sarebbe più difficile da trattare di un eccesso di grasso in età adulta (OBESITA’ IPERTROFICA); v durante il periodo di crescita, ogni squilibrio nutritivo di ripercuote sui tessuti in corso di formazione.

SVEZZAMENTO v I cuccioli di razza piccola svezzati in pieno periodo di formazione del

SVEZZAMENTO v I cuccioli di razza piccola svezzati in pieno periodo di formazione del tessuto adiposo sono predisposti all’obesità in caso di sovraconsumo; v nei cuccioli di razza grande lo svezzamento avviene al momento della fase di crescita scheletrica; un’insufficienza alimentare in proteine o in calcio rischia dunque di compromettere la costruzione della struttura ossea (osteofibrosi); viceversa un eccesso di energia favorisce l’accellerazione della crescita che espone i cuccioli a numerosi disturbi (osteodistrofia ipertrofica o displasie articolari).

CRESCITA DIFFERENZIALE DEL CUCCIOLO E RISCHIO PATOLOGICO

CRESCITA DIFFERENZIALE DEL CUCCIOLO E RISCHIO PATOLOGICO

SVILUPPO FISICO DEL CUCCIOLO v I fabbisogni alimentari variano da una razza all’altra e,

SVILUPPO FISICO DEL CUCCIOLO v I fabbisogni alimentari variano da una razza all’altra e, per lo stesso individuo, nel corso delle differenti fasi del suo sviluppo; v la composizione corporea evolve nel corso della crescita nel senso di una diminuzione del suo tenore in acqua e in proteine, in favore di un aumento dei grassi e dei minerali; v l’obesità minaccia le razze di piccola taglia più precocemente rispetto alle razze di grande taglia.

LA CRESCITA DEL CUCCIOLO v La crescita di un cucciolo non è lineare nel

LA CRESCITA DEL CUCCIOLO v La crescita di un cucciolo non è lineare nel tempo; v l’IPMG varia con il tempo: aumenta dopo la nascita, raggiunge un livellamento di durata variabile (razza), diminuisce fino a che l’animale arriva alla maturità (età e peso adulti); v l’evoluzione della velocità di accrescimento (curva IPMG) corrisponde alla derivata della funzione sigmoide che rappresenta la curva di crescita (evoluzione del peso in funzione del tempo).

EVOLUZIONE DELL’INCREMENTO PONDERALE MEDIO GIORNALIERO (IPMG) DOPO LO SVEZZAMENTO IPMG (g/d) IPG max incremento

EVOLUZIONE DELL’INCREMENTO PONDERALE MEDIO GIORNALIERO (IPMG) DOPO LO SVEZZAMENTO IPMG (g/d) IPG max incremento ponderale medio giornaliero 1. 2. 3. 4. BEAGLE BRACCO DOBERMANN DOGUE ALLEMAND 1 2 3 4 IPMG allo svezzamento Taglia piccola 20 g/d 6 g/kg adulto Taglia media 60 g/d 5 g/kg adulto Taglia grande 130 g/d 4 g/kg adulto Taglia gigante 150 g/d 3 g/kg adulto

LA CRESCITA DEL CUCCIOLO v L’esame delle curve di crescita per numerose razze mostra

LA CRESCITA DEL CUCCIOLO v L’esame delle curve di crescita per numerose razze mostra come gli individui di razza piccola presentano una ridotta velocità di crescita con una elevata precocità; v il cucciolo di razza grande hanno un peso alla nascita relativamente ridotto (rispetto alla mole da adulto) ma forti e prolungate capacità di crescita; v le differenze di precocità e di comportamento biologico tra le diverse razze spiegano il motivo per il quale è opportuno adattare l’alimentazione non solo all’età ma anche alla taglia.

CURVE DI CRESCITA PONDERALE DI DIVERSE RAZZE DI CANI RAZZE PICCOLE/MEDIE Ridotta velocità di

CURVE DI CRESCITA PONDERALE DI DIVERSE RAZZE DI CANI RAZZE PICCOLE/MEDIE Ridotta velocità di crescita Elevata precocità di crescita RAZZE GRANDI/GIGANTI Alta velocità di crescita Ridotta precocità di crescita

ACCRESCIMENTO DI CANI IN RELAZIONE AL PESO DA ADULTO (g/d)

ACCRESCIMENTO DI CANI IN RELAZIONE AL PESO DA ADULTO (g/d)

AMPIEZZA E DURATA DELLA CRESCITA TAGLIA PICCOLA TAGLIA MEDIA TAGLIA GRANDE TAGLIA GIGANTE circa

AMPIEZZA E DURATA DELLA CRESCITA TAGLIA PICCOLA TAGLIA MEDIA TAGLIA GRANDE TAGLIA GIGANTE circa 8 mesi circa 12 mesi circa 14 -20 mesi circa 16 -24 mesi Una volta raggiunta la taglia adulta bisogna cambiare gradualmente regime alimentare per evitare un aumento eccessivo di peso o addirittura l’obesità. ADULTO Cucciolo di Terrier P. V. x 20 Cucciolo di Beagle P. V. x 50 Cucciolo di Labrador P. V. x 70 Cucciolo di Terranova P. V. x 100

AMPIEZZA E DURATA DELLA CRESCITA NEL CANE

AMPIEZZA E DURATA DELLA CRESCITA NEL CANE

PRINCIPALI DIFFERENZE TRA RAZZE CANINE MINI Fattore di variazione MAXI 8 mesi 3 volte

PRINCIPALI DIFFERENZE TRA RAZZE CANINE MINI Fattore di variazione MAXI 8 mesi 3 volte 24 mesi Ampiezza della crescita P. V. nascita x 20 5 volte P. V. nascita x 100 Dimensione dei denti canino: 4 -5 mm 3 volte canino: 5 -16 mm Fabbisogno energetico 132 kcal/kg P. V. 3 volte 45 kcal/kg P. V. 7% P. V. 2 volte 2, 8% P. V. > 12 anni 2 volte 7 anni DIFFERENZE Durata della crescita Peso relativo del digerente Aspettativa di vita

RAZZE DI TAGLIA TOY Chihuahua Bassotto tedesco nano Greyhound Pechinese Volpino Yorkshire Terrier 1,

RAZZE DI TAGLIA TOY Chihuahua Bassotto tedesco nano Greyhound Pechinese Volpino Yorkshire Terrier 1, 8 – 2, 7 kg 4, 5 – 5 kg 1, 8 – 3, 2 kg 4, 5 – 5, 5 kg 1, 8 – 2, 5 kg 1, 4 - 5 kg

RAZZE DI TAGLIA PICCOLA Beagle Border Terrier 9 – 14 kg 5, 5 –

RAZZE DI TAGLIA PICCOLA Beagle Border Terrier 9 – 14 kg 5, 5 – 6, 8 kg Boston Terrier Bassotto Tedesco Fox Terrier Jack Russell terrier Maltese Barbone nano Carlino Schnauzer Scottish Terrier Shih Tzu West Highland White Terrier Whippet 6, 8 – 11, 5 kg 6, 8 – 9 kg 5 – 8 kg 4, 5 – 7 kg 12 – 14 kg 6, 4 – 8 kg 8, 5 – 10, 5 kg 4, 5 – 7, 3 kg 6, 8 – 8 kg 10 - 12 kg

RAZZE DI TAGLIA MEDIA Basset Hound Border Collie Bull Terrier Bulldog Chow Cocker Spaniel

RAZZE DI TAGLIA MEDIA Basset Hound Border Collie Bull Terrier Bulldog Chow Cocker Spaniel Pointer Springer Spaniel Spitz Samoiedo Schnauzer Shar Pei Siberian Husky Staffordshire Bull Terrier 23 – 36 kg 16 – 25 kg 25 – 32 kg 23 – 27 kg 25 – 32 kg 13 – 15 kg 22 – 25 kg 11 – 15 kg 20 – 30 kg 16 – 20 kg 20 – 25 kg 15 – 27 kg 11 - 17 kg

RAZZE DI TAGLIA GRANDE Afgano Bovaro delle Fiandre Boxer Pastore della Brie Bullmastiff Dalmata

RAZZE DI TAGLIA GRANDE Afgano Bovaro delle Fiandre Boxer Pastore della Brie Bullmastiff Dalmata Dobermann Setter Inglese Pastore Tedesco Golden Retriever Labrador Retriever Bobtail Barbone Rottweiler 23 – 32 kg 26 – 40 kg 25 – 32 kg 30 – 39 kg 41 – 59 kg 23 – 27 kg 30 – 41 kg 25 – 30 kg 29 – 40 kg 25 – 34 kg 25 – 32 kg 27 – 41 kg 23 – 32 kg 32 – 50 kg

RAZZE DI TAGLIA GIGANTE Bovaro del Bernese Bloodhound Deerhound Alano danese Irish Wolfhound Akita

RAZZE DI TAGLIA GIGANTE Bovaro del Bernese Bloodhound Deerhound Alano danese Irish Wolfhound Akita Inu Leonberger Mastiff Terranova Cane dei Pirenei San Bernardo Schnauzer gigante 50 – 60 kg 41 – 59 kg 30 – 47 kg 45 – 61 kg 61 – 74 kg 35 – 50 kg 50 – 80 kg 64 – 95 kg 50 – 68 kg 41 – 55 kg 55 – 80 kg 30 – 45 kg

FASI DELLA VITA NELLE DIVERSE RAZZE 24 mesi Razze giganti 1 5 anni 7

FASI DELLA VITA NELLE DIVERSE RAZZE 24 mesi Razze giganti 1 5 anni 7 anni 2 3 18 mesi Razze grandi 1 5 anni 1 8 anni 3 2 12 mesi Razze medie 4 7 anni 2 10 mesi Razze piccole anni 1 0 4 10 anni 3 4 8 anni 12 anni 2 3 1 2 3 4 5 6 7 4 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 1 crescita 2 giovane adulto 3 adulto maturo 4 geriatria

ETA’ UMANA/ETA’ CANINA ETA’ DEL CANE 6 mesi 12 mesi 18 mesi 2 anni

ETA’ UMANA/ETA’ CANINA ETA’ DEL CANE 6 mesi 12 mesi 18 mesi 2 anni 4 anni 6 anni 8 anni 10 anni 12 anni 14 anni 16 anni 18 anni 20 anni L’ETA’ UMANA CORRISPONDE A: RAZZE PICCOLE RAZZE MEDIE RAZZE GRANDI (< 10 kg) (11 -25 kg) (> 25 kg) 17 anni 12 anni 6 anni 22 anni 20 anni 12 anni 25 anni 23 anni 16 anni 27 anni 25 anni 22 anni 29 anni 39 anni 40 anni 36 anni 51 anni 55 anni 46 anni 63 anni 75 anni 55 anni 75 anni 94 anni 62 anni 85 anni 68 anni 95 anni 76 anni 87 anni 99 anni

ALIMENTAZIONE DEI CUCCIOLI v Nelle prime 2 -3 settimane di vita i cuccioli si

ALIMENTAZIONE DEI CUCCIOLI v Nelle prime 2 -3 settimane di vita i cuccioli si nutrono solo di latte materno: 10 -15 ml/100 g peso/d; v a 3/4 settimane di età si procede all’introduzione dell’alimento solido, ad esempio impiegando il cibo della madre, mescolato con acqua calda; v la quantità di cibo assunta va da 5 -10 g/kg peso/d a 20 -30 allo svezzamento; v è bene alimentare i cuccioli separatamente dalla madre.

SVEZZAMENTO v Allo svezzamento il cucciolo deve essere in grado di assumere almeno 20

SVEZZAMENTO v Allo svezzamento il cucciolo deve essere in grado di assumere almeno 20 g ss/kg peso/d. v Nei primi 3 -4 giorni dopo lo svezzamento è bene somministrare la stessa quantità dello stesso cibo che il cucciolo assumeva al termine del periodo di lattazione, poi si aumenta progressivamente in base ad età e peso.