Levoluzione degli strumenti Uno degli aspetti fondamentali del

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L’evoluzione degli strumenti Uno degli aspetti fondamentali del Barocco fu il nuovo ruolo attribuito

L’evoluzione degli strumenti Uno degli aspetti fondamentali del Barocco fu il nuovo ruolo attribuito alla musica eseguita con i soli strumenti, senza l’apporto delle voci. Una delle conseguenze di questo cambiamento fu il nuovo impulso che ebbero i mestieri collegati alla costruzione di strumenti musicali. Gli artigiani si ingegnarono per migliorare le potenzialità sonore ed espressive di tutti gli strumenti, ad esempio: usando materiali più sonori (scelsero legni più pregiati per liuti e archi, sperimentarono nuove leghe metalliche per gli ottoni); modificando i meccanismi (introdussero le chiavi al posto dei fori nei legni, per rendere più precisa e veloce la tecnica esecutiva; variarono la forma dell’archetto per rendere il suono del violino più intenso ed espressivo; nel trombone sostituirono i pistoni con la coulisse , per favorire l’intonazione e l’agilità dello strumento); inventando nuovi strumenti (arricchirono la famiglia degli archi con un nuovo I LIUTAI esemplare, il più grande e. Gligrave, il contrabbasso). archi, in particolare il violino, diventarono la spina dorsale dell’orchestra. In Italia nacquero grandi scuole di liuteria, dove si costruivano e perfezionavano gli archi. La più famosa è quella degli Stradivari, i cui strumenti valgono oggi milioni di euro.

Il concerto barocco Strettamente legata al perfezionamento tecnico degli strumenti è l’evoluzione dell’orchestra, che

Il concerto barocco Strettamente legata al perfezionamento tecnico degli strumenti è l’evoluzione dell’orchestra, che si arricchisce di nuove possibilità espressive e sonore: viene incrementato il numero di esecutori; vengono introdotti strumenti di nuova invenzione (contrabbassi, flauti traversi); vengono ampliate le possibilità sonore ed espressive di tutti gli altri strumenti. La più importante forma orchestrale dell’epoca barocca fu il concerto, una composizione destinata a un insieme orchestrale: quando a uno degli strumenti dell’orchestra viene data una parte predominante sugli altri, il concerto viene chiamato solistico; se invece gli strumenti solisti sono due, tre o più, la forma si chiama concerto grosso. In entrambi i casi l’organizzazione del pezzo prevede un costante «dialogo» tra i solisti e l’orchestra. Tutti i musicisti di quest’epoca si dedicarono alla composizione di IL CONCERTO La struttura tipica del concerto prevede una suddivisione in tre parti, chiamate tempi o movimenti, caratterizzati da velocità, stile e «atmosfera» diversi. Durante il Barocco era abbastanza codificata la divisione in Allegro. Adagio-Allegro, come in effetti si verifica nella maggior parte dei concerti di Antonio Vivaldi. Quello che accomuna moltissimi concerti anche di epoche diverse è la contrapposizione di un solista al resto dell’orchestra.

Antonio Vivaldi Detto il «prete rosso» per via del colore dei capelli e del

Antonio Vivaldi Detto il «prete rosso» per via del colore dei capelli e del fatto che era un sacerdote, nato a Venezia, seguì le orme del padre come violinista e per questo strumento scrisse gran parte della sua musica strumentale. Lavorò per tutta la vita come insegnante presso l’Ospedale della Pietà, un’istituzione veneziana che ospitava ragazze orfane fornendo loro un’istruzione musicale. Per queste fanciulle, eccellenti cantanti e strumentiste, Vivaldi compose molta della sua musica. Attivo anche nel campo della musica sacra e del teatro musicale, è soprattutto nella musica strumentale, e in particolare in quella per orchestra d’archi e solista, che Vivaldi fu ed è tuttora famoso. Tra la sua vastissima produzione (94 opere dichiarate dall’autore, 50 identificate e solo una ventina pervenute fino a noi) ricordiamo: • per la musica sacra, il famosissimo Gloria; • per la musica profana: circa 500 concerti, tra i quali le raccolte intitolate L’estro armonico e Il cimento dell’armonia e dell’invenzione, una raccolta BASSO CONTINUO È un tipo di accompagnamento strumentale fatto di accordi concatenati tra loro in modo da formare un «tappeto sonoro» continuo, che sostiene dal basso tutta l’orchestra. All’epoca di Vivaldi era generalmente affidato al clavicembalo.

Johann Sebastian Bach SUITE Discendente da una grande famiglia di musicisti, Bach apprese l’arte

Johann Sebastian Bach SUITE Discendente da una grande famiglia di musicisti, Bach apprese l’arte della musica prima dal padre, poi, rimasto orfano, dal fratello maggiore. Organista eccelso, conosceva così bene lo strumento che veniva ingaggiato anche come tecnico collaudatore. Fu inoltre suonatore di viola, direttore d’orchestra e maestro di cappella presso prestigiose corti e cattedrali. Si dedicò con passione all’insegnamento, impartendo lezioni di musica anche a tutti i suoi numerosi figli, maschi e femmine, alcuni dei quali diventati anch’essi noti compositori. La sua vasta opera comprende ogni genere sia sacro sia profano, con l’unica eccezione del teatro musicale, che disprezzava ritenendolo troppo mondano e frivolo. Le sue composizioni sono numerosissime; tra le più importanti ricordiamo: Forma musicale costituita da più brani, un insieme di brevi composizioni tenute insieme da un filo logico. Largamente utilizzata per intrattenere e divertire durante le feste nelle corti rinascimentali, la suite presentava una serie di danze alternate in base alla velocità e alla scansione ritmica, binaria o ternaria, e accomunate dalla medesima tonalità. Nel Barocco divenne una forma autonoma.