LAVORARE IN SINERGIA SCUOLAFAMIGLIASERVIZI LESPERIENZA DEL PROGRAMMA PIPPI

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LAVORARE IN SINERGIA SCUOLA/FAMIGLIA/SERVIZI: L’ESPERIENZA DEL PROGRAMMA PIPPI FORMAZIONE TERRITORIALE INSEGNANTI SCUOLA INFANZIA SONDRIO

LAVORARE IN SINERGIA SCUOLA/FAMIGLIA/SERVIZI: L’ESPERIENZA DEL PROGRAMMA PIPPI FORMAZIONE TERRITORIALE INSEGNANTI SCUOLA INFANZIA SONDRIO 18 novembre 2019 Formatori: Barbara Negri, Katiuscia Patalano Anna Rita Fumarola

Punti di forza Criticità Frequenza degli incontri Stimoli evoluzione/progressi Esperienza accumulata Diversità dei bambini

Punti di forza Criticità Frequenza degli incontri Stimoli evoluzione/progressi Esperienza accumulata Diversità dei bambini Pazienza Lavorare in co-presenza/ condivisione Tante scuole differenti Variabilità- no noia Team rodato – leggerezza X Quotidianità Mancanza di trasparenza X Poca collaborazione X Relazione con la famiglia XX coinvolgimento/distacco Diversità dei bambini Tanti bambini fatica seguire le individualità Bambini non più come una volta/non si relazionano Difficoltà ad entrare in sinergia con le famiglie Poco tempo- minimo rapporto con famiglie Scarsa obiettività dei genitori

Punti di forza Criticità Affiatamento colleghi Scuola come “alternativa” che può fare la differenza

Punti di forza Criticità Affiatamento colleghi Scuola come “alternativa” che può fare la differenza Rimettersi in gioco con colleghe nuove Resilienza dei bambini Incontro con i genitori che accompagnano i bambini Buona organizzazione della scuola Esperienza Risorse nascoste della famiglia Delega delle famiglie Mancanza di condivisione e messaggi coerenti Famiglie chiedono la quantità Fragilità bambini e famiglie Diffidenza nei confronti dei ssmancanza di fiducia X Difficoltà con genitori che non si vedono nel quotidiano Limiti e confini del ruolo dell’insegnante Emotività – si portano a casa i problemi

I BAMBINI AL CENTRO TRA VULNERABILITÀ E RESILIENZA Video Il pentolino di Antonino

I BAMBINI AL CENTRO TRA VULNERABILITÀ E RESILIENZA Video Il pentolino di Antonino

IL “SENSO” DEGLI STRUMENTI ININ P. I. P. P. I. IL “SENSO” DEGLI STRUMENTI

IL “SENSO” DEGLI STRUMENTI ININ P. I. P. P. I. IL “SENSO” DEGLI STRUMENTI P. I. P. P. I. GLI STRUMENTI IN P. I. P. P. I. VENGONO PROPOSTI NELL’OTTICA DELLA “VALUTAZIONE PARTECIPATIVA E TRASFORMATIVA”: NON HANNO UNA FUNZIONE CLINICO-DIAGNOSTICA-INTERPRETATIVA MA SONO MEDIATORI DI RELAZIONE TRA LE FAMIGLIE E GLI OPERATORI E FACILITATORI DI NARRAZIONE DEI GENITORI E DEI BAMBINI

IL MONDO DEL BAMBINO

IL MONDO DEL BAMBINO

Modello operativo mondo del bambino

Modello operativo mondo del bambino

Modello operativo: il mondo del bambino Il punto di vista della Scuola lato azzurro

Modello operativo: il mondo del bambino Il punto di vista della Scuola lato azzurro - bambino: autonomia del bambino, apprendimento, gioco (no tempo libero), identità e autostima, emozioni, comportamenti, (meno sulla salute e crescita) lato viola – famiglia: guida regole e valori, calore affetto, stabilità emotiva, cura di base, divertimento stimoli e incoraggiamento, (no sulla auto-realizzazione delle figure genitoriali) lato verde – ambiente: partecipazione ed inclusione (intesa la scuola inclusiva), no abitazione, no lavoro, condizione economica (informazione- attivazione di supporti “spontanei”)

Individuare, rispetto alle sottodimensioni del “Mondo del Bambino”, quali sono le funzioni di supporto

Individuare, rispetto alle sottodimensioni del “Mondo del Bambino”, quali sono le funzioni di supporto ai bambini e alle famiglie che possono essere realizzate dalle scuole.

MONDO DI ANNA Il mondo di. IL ANNA: assessment Partendo dalla lettura della storia

MONDO DI ANNA Il mondo di. IL ANNA: assessment Partendo dalla lettura della storia di ANNA 1) ciascuno singolarmente evidenzia direttamente sul testo, con i tre colori, i bisogni che individua. Ricorda: lato bambino –azzurro; lato famiglia – viola; lato ambiente - verde e il relativo «mattoncino» . 2) Insieme compiliamo il Mondo di Anna

INCONTRO SCUOLA SERVIZI: ESERCITAZIONE Suddivisione in tre gruppi, uno per ogni lato del triangolo

INCONTRO SCUOLA SERVIZI: ESERCITAZIONE Suddivisione in tre gruppi, uno per ogni lato del triangolo Simuliamo un incontro di équipe: équipe composta da 2/3 insegnanti ed 1 operatore dei Servizi Incontro, senza famiglia, tra insegnanti e operatori di riferimento della famiglia di ANNA. OBIETTIVO: a partire dall’assessment condiviso in plenaria, confronto dei diversi sguardi SUI BISOGNI emersi e formulazione di prime ipotesi progettuali L’Équipe deve definire come coinvolgere la famiglia di ANNA rispetto alle prime ipotesi formulate 2 osservatori hanno il compito di osservare: Il funzionamento dell’EM Il clima e le dinamiche I fattori facilitanti/ostacolanti il lavoro integrato

PLENARIA RESTITUZIONE DEL LAVORO DEI GRUPPI • Condivisione del portavoce di ogni gruppo sull’esercitazione

PLENARIA RESTITUZIONE DEL LAVORO DEI GRUPPI • Condivisione del portavoce di ogni gruppo sull’esercitazione • Osservatore

EQUIPE lato bambino Obiettivo Generale: aumentare le relazioni familiari e sociali della bambina Azione:

EQUIPE lato bambino Obiettivo Generale: aumentare le relazioni familiari e sociali della bambina Azione: aumentare il tempo scuola della bambina Risultato atteso: ampliare le relazioni amicali della bambina Indicatore: la bambina ha più compagni di riferimento Genitori: coinvolti dagli insegnanti per un incontro in cui proporre l’ampliamento del tempo scuola; Strategie: piacere della bambina di fare danza, una maestra la fa ballare, attività di danza da fare con tutti i bambini a scuola. Coinvolti anche gli altri mattoncini Osservatore: buon gruppo, clima partecipativo, tutti hanno condiviso, clima di lavoro orientato alla “produttività”, sul focus dell’incontro, ruolo dell’educatore importante, guida per utilizzare lo strumento, ha coordinato la discussione ma senza imporsi, aiutando con delle domande guida; attenzione a non lasciarsi condizionare dall’essere nella scuola ma attenzione ad altri sguardi. fattore facilitante: fare parte dello stesso settore, partire da una cosa positiva più facilmente accettabile da parte della famiglia.

EQUIPE lato genitore Cura di base, sicurezza e protezione, sicurezza emotiva più difficile perché

EQUIPE lato genitore Cura di base, sicurezza e protezione, sicurezza emotiva più difficile perché il lato è quello della Famiglia. Ipotesi: coinvolgere la mamma in un gruppo di madri che si occupano di attività extra scolastiche; questa ipotesi di lavoro è più realizzabile con la madre poichè il padre è sempre via per lavoro. La difficoltà che emerge è quella depressione della madre, situazione che la porta ad isolarsi e ad essere sfuggente; come facciamo ad intervenire su questo aspetto? Progettazione su come coinvolgere la madre: idea già sperimentata, coinvolgere il gruppo delle mamme, la scuola resta “dietro il sipario”, impulso delle insegnanti per attivare rappresentante di classe, inserimento nel gruppo WA, invito informale; iniziative extra scolastiche… Vicinanza solidale: ruolo della scuola…Creare situazioni interne alla scuola Osservatore: in impasse su definire come procedere: come rafforzare il genitore? Non è il compito della scuola… ci si è spostati sul lato ambiente… mettendo a fuoco dei bisogni concreti… da lì si è attivata la discussione.

EQUIPE lato ambiente - mattoncino: relazione con la scuola Ipotesi: ricorrere alla madre dell’amichetta

EQUIPE lato ambiente - mattoncino: relazione con la scuola Ipotesi: ricorrere alla madre dell’amichetta per attivare esperienze concrete di laboratori aperti alle famiglie dove ogni genitore può mettere a disposizione le proprie abilità. Da qui il coinvolgimento della madre di Anna, in una dimensione di gruppo e di confronto, avverrà attraverso gli altri genitori. Coinvolgere Anna per aiutare la mamma a ricordare alcuni impegni per la scuola; educatore può fare da mediazione nella quotidianità. Esperienza concreta: coinvolgere genitori e bambini insieme in un’attività a scuola, più difficile che la mamma dica di no. Osservatore: difficile l’avvio, individuare il compito… la scuola è meno competente sull’ambiente, operatore ha guidato senza fornire le risposte. . qual è il limite della scuola rispetto al fare da tramite sociale… attivare risorse che si hanno già, poi una volta individuato il mattoncino è stato più semplice.

Come è andata? Che «tempo» fa? Ma i veri viaggiatori partono per partire e

Come è andata? Che «tempo» fa? Ma i veri viaggiatori partono per partire e basta: cuori lievi, simili a palloncini che solo il caso muove eternamente, dicono sempre “Andiamo”, e non sanno perché. I loro desideri hanno le forme delle nuvole. (Charles Baudelaire) Arrivederci al 2 dicembre