La Dichiarazione dei Diritti dellUomo e del Cittadino

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La «Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo e del Cittadino» e la Costituzione Italiana

La «Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo e del Cittadino» e la Costituzione Italiana

LA NASCITA DELLA DICHIARAZIONE La Dichiarazione dei diritti dell’Uomo e del cittadino venne pubblicata

LA NASCITA DELLA DICHIARAZIONE La Dichiarazione dei diritti dell’Uomo e del cittadino venne pubblicata il 26 agosto del 1789, nel periodo immediatamente successivo allo scoppio della Rivoluzione Francese. Il popolo francese, ispirato dagli ideali di Libertè Egalitè e Fraternitè, richiedeva a gran voce un maggiore riconoscimento dei propri diritti, che per secoli erano stati ingorati.

 «LO SPIRITO DELLE LEGGI» La rivoluzione tentava di modificare anche il concetto di

«LO SPIRITO DELLE LEGGI» La rivoluzione tentava di modificare anche il concetto di Stato assolutistico, dove il Re costituiva lo stato stesso. Basandosi sugli scritti illuminati di Montesquieu. Questi, nella sua opera «Lo Spirito delle Leggi» (1748) aveva affermato che i tre poteri fondamentali dello Stato (potere legislativo, esecutivo, giudiziario) non dovevano trovarsi nelle mani di un solo individuo, bensì dovevano essere affidati ai rappresentanti dello Stato.

 «LO SPIRITO DELLE LEGGI» Contemporaneamente alle insurrezioni e la lotta civile, venne emanato

«LO SPIRITO DELLE LEGGI» Contemporaneamente alle insurrezioni e la lotta civile, venne emanato questo documento, che aveva lo scopo di affermare; • L’uguaglianza di tutti gli uomini davanti la legge • Il diritto alla proprietà privata • Libertà di Credo, Parola, Stampa e Opinione

LA COSTITUZIONE ITALIANA Anche se dopo la Rivoluzione la Francia soffrì il ritorno all’assolutismo

LA COSTITUZIONE ITALIANA Anche se dopo la Rivoluzione la Francia soffrì il ritorno all’assolutismo Napoleonico, i principi sanciti dalla dichiarazione sono rimasti di profonda ispirazione per i legislatori delle epoche successive, come ci dimostra una lettura attenta della nostra Costituzione.

LA COSTITUZIONE ITALIANA La Costituzione Italiana, entrata in vigore il primo gennaio del 1948,

LA COSTITUZIONE ITALIANA La Costituzione Italiana, entrata in vigore il primo gennaio del 1948, nel tentativo di ristabilire valori come quello della dignità umana o della libertà del cittadino, messi in crisi dal regime autoritario fascista e dalle atrocità accadute nella seconda guerra mondiale, guarda alla Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo e del Cittadino come modello e fonte di ispirazione per la stesura dei propri principi fondamentali.

L’INFLUENZA DELLA DICHIARAZIONE L’influenza della dichiarazione è evidente nella suddivisione dei poteri dello Stato

L’INFLUENZA DELLA DICHIARAZIONE L’influenza della dichiarazione è evidente nella suddivisione dei poteri dello Stato secondo il principio di Montesquieu, ma risulta essere prevalente anche nel testo dell’articolo 3 della Carta Costituzionale, dedicato al principio di Uguaglianza.

LIBERTA’ DI CULTO La Dichiarazione ha influenzato anche l’articolo 8, dedicato alla libertà di

LIBERTA’ DI CULTO La Dichiarazione ha influenzato anche l’articolo 8, dedicato alla libertà di culto: