IDEALISMO OGGETTIVO per l importanza data alla naturaO

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IDEALISMO OGGETTIVO (per l’ importanza data alla natura)O ESTETICO (per il rilievo conferito all’arte)

IDEALISMO OGGETTIVO (per l’ importanza data alla natura)O ESTETICO (per il rilievo conferito all’arte) di Schelling Caratteristiche fondamentali della filosofia di S. sono -la MOBILITà DI PENSIERO* che bene interpreta lo Streben romantico (=il tendere senza posa), -gli interessi naturalistico – estetici, -e la considerazione della natura come manifestazione dell’Assoluto. S. Supera notevolmente la posizione di Fichte per il quale la natura rappresentava solo una realtà secondaria, meccanicistica e diversa dallo Spirito. La natura di S. , invece, per essere spiegata, non ha bisogno di esser riferita all’Io poiché ha un propria identità. Per F. la natura era solo uno strumento attraverso cui lo spirito si realizzava, ma per S. la natura stessa è spirito ! Fasi* della filosofia di S. : -Filosofia della natura (la natura si soggettivizza e si risolve nello spirito) -Filosofia trascendentale (lo Spirito si oggettivizza e si risolve nella natura) -Filosofia dell’identità (tratta di come il finito possa derivare dall’Assoluto) -Filosofia della libertà o fase teosofica -Filosofia positiva e della religione (S. per filosofia negativa intende la filosofia che poggia sulla ragione e sulla possibilità logica delle cose, la f. positiva poggia invece sulla rivelazione, ossia sull’esistenza effettiva di cio’ che è manifestazione di Dio x es uomo, natura, storia).

Schelling cerca di superare la soggettività propria dell’Io Fichtiano elaborando l’idea di un Assoluto,

Schelling cerca di superare la soggettività propria dell’Io Fichtiano elaborando l’idea di un Assoluto, unità indifferenziata di Soggetto e Oggetto, Spirito e Natura, Reale e Ideale, Conscio e Inconscio. Il tutto è accomunato da questo stesso principio detto Assoluto. Gli opposti differiscono solo nel modo di manifestarsi. Ø La natura è spirito visibile e inconscio Ø Lo spirito è natura invisibile ed è conscio FILOSOFIA DELLA NATURA Nella natura si scorge una finalità che non deriva da un intervento esterno ma è insito in essa stessa (finalismo immanentistico). La natura è un organismo che si auto-organizza. L’entità spirituale inconscia, presente in essa, è una forza denominata «anima mundi» (anima del mondo), questa si sviluppa e si oggettiva per gradi (dall’inconscio al conscio). La natura è uno spirito dormiente, irrigidito e inconscio che si dirige verso la coscienza, dunque la materia puo’ lasciare gradualmente posto all’emergere dello spirito. (Anche l’Io di Fichte, la natura ha un’attività creatrice spontanea che si esplica in una serie infinita di creature).

La natura si polarizza essenzialmente in due principi: ATTRAZIONE E REPULSIONE Alla forza espansiva

La natura si polarizza essenzialmente in due principi: ATTRAZIONE E REPULSIONE Alla forza espansiva della natura, si contrappone momentaneamente un limite. ad ogni incontro tra la natura espansiva e limitante, si produce un livello di natura: si parte dal livello MATERIALE in cui si verificano processi quali ad es. magnetismo, elettricità, chimismo, per giungere all’uomo in cui coscienza e spirito si destano.

FILOSOFIA TRASCENDENTALE (o dello spirito) La filosofia della natura parte dall’oggettivo per derivarne il

FILOSOFIA TRASCENDENTALE (o dello spirito) La filosofia della natura parte dall’oggettivo per derivarne il soggettivo (la natura si fa spirito) la complementare filosofia trascendentale, invece, parte dal soggettivo per derivarne l’oggettivo (lo spirito si fa natura). In pratica, nell’una la natura si spiritualizza, nell’altra lo spirito si materializza. Nell’io vanno distinte 2 attività: reale (di produzione) e ideale (presa di coscienza). In pratica l’Io si autopone all’infinito e diviene ogg. a sè stesso, intuente e intuito coincidono, dunque pone dei limiti e li supera, per questo in S. si puo’ parlare di IDEAL –REALISMO. L’Io prende coscienza di sé in modo progressivo e, in questo processo è possibile individuare diverse fasi di sviluppo: -sensazione- intuizione produttiva: l’Io comincia a prender coscienza della propria attività(fase te -intuizione produttiva- riflessione: l’Io immerso tra gli oggetti, riflettendo si eleva(fase teoretica) -riflessione- volontà: l’io si coglie come volontà autodeterminantesi (fase pratica), in grado di agire e modificare, produrre se stesso e tutto il resto. Dunque l’Idealismo di S. è una graduale presa di coscienza di quel produrre inconscio* proprio dello spirito. *l’immaginazione produttiva tramite cui l’Io di Fichte produceva i non-io, in Schelling prende il nome di produzione inconscia.

LA RIVELAZIONE DELL’ASSOLUTO NELLA STORIA Cosi’ come nella natura ci sono i momenti inconsci

LA RIVELAZIONE DELL’ASSOLUTO NELLA STORIA Cosi’ come nella natura ci sono i momenti inconsci e consci, allo stesso modo, nella storia c’è la polarizzazione necessità/libertà. S. , autore romantico, si colloca nell’ottica del provvidenzialismo, crede dunque nell’esistenza di un disegno prestabilito, in cui tutti, pero’ pensano di agire liberamente. Gli uomini, nelle varie epoche, identificano l’Assoluto prima col DESTINO, poi con la NATURA, e infine riconoscono la PROVVIDENZA. Secondo S. questa terza fase non è ancora giunta. L’ARTE Un’attività in cui si armonizzano perfettamente conscio e inconscio, spirito e natura, reale e ideale…è l’ ARTE. Nella creazione artistica si ripete il mistero della creazione del mondo da parte dell’Assoluto. Nell’arte l’Assoluto si rivela, in essa si realizza l’unità di soggetto e oggetto, artista e opera. Sebbene il prodotto artistico sia finito, mantiene una significazione infinita. S. afferma il primato della poesia sulle altre forme di espressione artistica, dalla POESIA hanno avuto origine la filosofia e tutte le altre scienze, e alla poesia son destinate a ritornare.

LA FILOSOFIA DELL’IDENTITA’ Nella fase della filosofia dell’identità, S. definisce l’Assoluto come identità di

LA FILOSOFIA DELL’IDENTITA’ Nella fase della filosofia dell’identità, S. definisce l’Assoluto come identità di io/non-io, sogg/ogg, spirito/natura, , uno/tutto, reale/ideale, coincidentia oppositorum, immutabile fondamento di tutto. Al di fuori di questa identità nulla esiste, per tanto in S. possiamo parlare di uno Spiritualismo panteistico. La ragione sforzandosi di comprendere l’assoluto, finisce col coincidere con esso. Ma come puo’ nascere il finito da questa identità infinita? S. ipotizza un distacco o caduta delle cose finite dall’infinito. Dio è spirito e natura, un essere in perenne divenire, in esso gli opposti sono in continua lotta. Dall’Infinito al finito non puo’ esserci passaggio, ma solo rottura, salto. Quando l’uomo agisce seguendo il male, genera il distacco del finito dall’Assoluto. Quando l’uomo sceglie il negativo, turba l’ordine divino.