GIUSEPPE PARINI Prof Lorenzo Redaelli IV anno didatticainnovativa

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GIUSEPPE PARINI Prof. Lorenzo Redaelli IV anno didatticainnovativa. com Redlor Facebook: Didattica Innovativa – Prof. Youtube: Lorenzo Redaelli

La vita (1729 – 1799) § Nasce a Bosisio nel 1729 § La famiglia

La vita (1729 – 1799) § Nasce a Bosisio nel 1729 § La famiglia appartiene alla piccola borghesia lombarda, sono poveri § Nel 1740 una prozia gli lascia un’eredità a condizione che diventi sacerdote § Si trasferisce a Milano dai padri Barnabiti § Nel 1754 viene ordinato sacerdote § Nel 1752 pubblica la prima raccolta di poesie § Nel 1753 entra nell’Accademia dei Trasformati § Entra a servizio dei duchi Serbelloni come istitutore § Nel 1763 entra servizio di Giuseppe Maria Imbonati come precettore del figlio Carlo, fino al 1768 § Nel 1763 pubblica il Mattino e nel 1765 il Mezzogiorno

La vita (1729 – 1799) § Diviene conosciuto e apprezzato, in particolare da Carlo

La vita (1729 – 1799) § Diviene conosciuto e apprezzato, in particolare da Carlo Conte di Firmian, governatore della Lombardia per conto di Maria Teresa d’Austria § Nel 1768 viene nominato poeta del Regio Ducale Teatro § Nel 1768 assume la direzione della «Gazzetta di Milano» § Nel 1780 muore Maria Teresa d’Austria e nel 1782 il conte di Firmian § Giuseppe II lo nomina sopraintendente dell’Accademia di Brera § Nel 1791 pubblica il libro delle Odi § Nel 1796 viene chiamato a far parte del governo repubblicano istituito dai francesi, ma si ritira dopo poco § Muore nel 1799 a Milano.

Tra Classicismo e Illuminismo • • Riemerge spesso nella sua opera la nostalgia per

Tra Classicismo e Illuminismo • • Riemerge spesso nella sua opera la nostalgia per i luoghi dell’infanzia Tre influenze culturali: 1. La poesia pastorale greca e latina 2. La poesia italiana dell’Arcadia 3. Le idee dei fisiocrati Parini vuole criticare un mondo che sta cambiando Non è però un rivoluzionario, ma un conservatore illuminato Gli aristocratici devono meritarsi la loro posizione sociale Tra le idee illuministiche, predilige il filantropismo e l’uguaglianza Nel suo inserirsi tra classicismo e modernità, utilizza una lingua poetica vera e concreta. Sarà molto amato da Foscolo, Leopardi e Manzoni

IL GIORNO

IL GIORNO

Il Giorno – la composizione • • È un’opera incompiuta La prima parte, il

Il Giorno – la composizione • • È un’opera incompiuta La prima parte, il Mattino, esce nel 1763 Nel 1765 esce il Mezzogiorno Nel 1766 decide di passare da una struttura tripartita ad una in quattro parti: 1. 2. 3. 4. Mattino Meriggio Vespro Notte.

Il Giorno • Nella sua opera più importante vuole effettuare una descrizione ironica dell’aristocrazia

Il Giorno • Nella sua opera più importante vuole effettuare una descrizione ironica dell’aristocrazia • Lo scopo della satira è unire l’utile al dilettevole • Unisce due generi: il poema didascalico e la satira • C’è un precettore che impartisce degli insegnamenti (parodici) ad un immaginario giovane nobile, allo scopo di ridicolizzare la classe aristocratica milanese • Utilizza miti eziologici • Le due figure retoriche dominanti sono l’ironia e l’iperbole • Lo stile è raffinato ma si tratta di una solennità parodica

LE ODI

LE ODI

Le Odi • Scritte tra gli anni Cinquanta e Novanta • Pubblicate per la

Le Odi • Scritte tra gli anni Cinquanta e Novanta • Pubblicate per la prima volta nel 1791 e poi nel 1795 con tre testi in più • Tre parti: 1. Odi civili: fiducia nella scienza nel progresso 2. Funzione della cultura nella società 3. Odi neoclassiche: • Mette da parte satira e ironia per celebrare personaggi illustri • Convergono la componente arcadica e quella illuministica

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