GIOVANNI PASCOLI Alle origini della poesia del 900
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GIOVANNI PASCOLI Alle origini della poesia del ‘ 900
Il pensiero di Pascoli Sono due gli elementi alla base della poetica di Pascoli o o Tragedia famigliare Crisi di fine ‘ 800
La tragedia famigliare o o o Il 10 agosto 1867 il padre fu assassinato. Seguirono a pochi anni di distanza la morte della madre e di tre fratelli Da questa esperienza dolorosa nasce il mito del NIDO famigliare, luogo di sicuri affetti e di tranquillità interiore
La crisi di fine ‘ 800 o o A fine secolo cominciò a farsi strada la consapevolezza che la scienza e il progresso non avevano migliorato l’uomo in quanto tale, non dandogli la felicità promessa. La scienza positivista, avendo rinnegato i valori di fede, aveva tolto all’uomo il suo conforto
Quello che resta da indagare o o Pascoli indaga quel campo di esperienze umane che la scienza non aveva intaccato: il mondo dell’ignoto, dell’infinito, dell’angoscia, della morte Conclude che gli uomini sono soli e abbandonati al destino di dolore e morte, per cui devono unirsi nel nido famigliare e nella nazione.
Il mistero o o Di fronte al mistero della vita e della morte gli uomini sono uguali e devono unirsi come fratelli per poter ritrovare il conforto. Tra mondo dei vivi e dei morti non c’è netta separazione, il poeta comunica con il mondo dei morti in due modi:
1) i soggetti della poesia o o o Nella poesia pascoliana hanno grande importanza gli oggetti umili della quotidianità, gli animali, i colori e i suoni della vita rurale, i bambini. Tutto viene descritto in quadretti rapidissimi (impressionistici) Questi soggetti finiscono però per rimandare sempre a qualcosa d’altro e di non definibile
2) I suoni della poesia o o Pascoli fa un uso massiccio di onomatopee, allitterazioni, rime interne, rime sdrucciole, pause, … Il vocabolario è profondamente diverso da quello della poesia italiana dei secoli precedenti. Ci sono termini tecnici dei contadini, termini coltissimi e neologismi.
La poetica o o o La teoria della poesia per Pascoli si riassume nella poetica del FANCIULLINO Il poeta è colui che conserva lo sguardo infantile e scopre nuovi significati, slegati dalla razionalità La poesia ha quindi un carattere non razionale, bensì intuitivo e alogico
Lo stile /1 o o o linguaggio: linguaggio cantilenante, spesso ridotto all’essenziale Lessico: Lessico mescolanza di termini dotti e popolari, ma sempre preciso Realtà e simbolo: simbolo la poesia ricerca il “sorriso nelle cose” e lo fa attraverso allusioni e simbologie
Lo stile /2 o o o Sintassi: Sintassi periodi semplici, spesso paratattici (anche per asindeto) Metrica e suoni: suoni usa la metrica tradizionale, con tante variazioni personali, adatte a nascondere suoni allusivi. I suoni sono molto curati Le scelte espressive sono molto studiate per rendere la musicalità di insieme
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- Eins zwei drei alle
- Alleluia gospel acclamation
- Arbusta iuvant humilesque myricae
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