Federica Scarrione Liceo Galilei Voghera Lucrezio De rerum

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Federica Scarrione, Liceo “Galilei”, Voghera Lucrezio, De rerum natura RIFLESSIONI CRITICHE Fonti: Di Sacco-Serio,

Federica Scarrione, Liceo “Galilei”, Voghera Lucrezio, De rerum natura RIFLESSIONI CRITICHE Fonti: Di Sacco-Serio, Scritture Latine, Ed. Scolastiche B. Mondadori, 2003 Garbarino, Tria, Cappelli, 2006

Religio Duplice valore del termine nel mondo romano: sentimento religioso (positivo) e superstizione (negativo)

Religio Duplice valore del termine nel mondo romano: sentimento religioso (positivo) e superstizione (negativo) In ogni caso nel mondo romano la religione era instrumentum regni Era comunque presente in Roma anche l’aspirazione a una forma più spirituale e più elevata di culto (testimoniata anche da Cicerone)

Cicerone, De natura deorum, II, 72 Distinzione tra superstiziosi (“coloro che facevano sacrifici perché

Cicerone, De natura deorum, II, 72 Distinzione tra superstiziosi (“coloro che facevano sacrifici perché i loro figli sopravvivessero”) e religiosi (“coloro che consideravano con cura ciò che riguarda il culto degli dei”)

Il lettore di Lucrezio Secondo G. B. Conte, Lucrezio aspira ad un lettore “SUBLIME”

Il lettore di Lucrezio Secondo G. B. Conte, Lucrezio aspira ad un lettore “SUBLIME” , cioè che: Sa percepire l’emozione del testo Si eleva al di sopra della superficie delle cose Riconosce la propria grandezza nella grandiosità della natura Sa trovare una guida morale anche nello studio della fisica

Rispetto a questo lettore Lucrezio si configura come un “missionario” : Tramite tra gli

Rispetto a questo lettore Lucrezio si configura come un “missionario” : Tramite tra gli uomini e una dottrina che li salva dagli errori Autore che diffonde contenuti non suoi, ma cerca di renderli più efficaci attraverso la scelta della forma poetica

La visione della natura nella letteratura latina

La visione della natura nella letteratura latina

Il finale del libro VI: la peste di Atene Problema: se lo scopo di

Il finale del libro VI: la peste di Atene Problema: se lo scopo di Lucrezio è combattere l’angoscia umana, perché concludere il poema con un quadro così spaventoso? Perché non è stata mantenuta dall’autore la promessa, contenuta nel V libro, di parlare delle sedi degli dei? Potremmo concludere che il poema rimase incompiuto.

Eppure si possono trovare delle risposte plausibili anche a questi interrogativi Contrapposizione voluta con

Eppure si possono trovare delle risposte plausibili anche a questi interrogativi Contrapposizione voluta con l’inno a Venere, per richiamare l’attenzione alla visione materialistica del ciclo vita-morte Possibile volontà di combattere il terrore collettivo Desiderio di mostrare al lettore come si può reagire anche a circostanze terribili