CREPUSCOLARISMO FUTURISMO ■ Cantano le piccole cose di ogni giorno, le abitudini, gli affetti ■ Proclamano la fede nel futuro e nella civiltà delle macchine ■ Rifiutano l’impegno nella realtà sociale ■ Affermano gli ideali della forza, del dinamismo ■ Sognano il ritorno all’ingenuità dell’infanzia e aspirano ad un’esistenza semplice, che si richiami ai valori della tradizione ■ Auspicano una letteratura rivoluzionaria, libera da tutte le regole (negano la sintassi tradizionale, aboliscono la punteggiatura, modificano le parole e prediligono le onomatopee) ■ Considerano con ironia anche il loro sogno di una felicità quieta ■ Ribadiscono con enfasi e violenza la necessità di liberarsi dal passato
Aldo Palazzeschi Dopo aver frequentato la scuola di recitazione ed aver lavorato in una compagnia teatrale, pubblica a sue spese le prime raccolte di versi, vicine ai modi dei crepuscolari. Avvicinatosi poi al Futurismo, pubblica i versi de L’incendiario (1910) e, l’anno seguente, il romanzo grottesco «Il codice di Perelà» . In seguito si allontanerà anche da Marinetti in quanto contrario alle posizioni interventiste e al fascismo e continuerà a scrivere in modi più autonomi, in versi e in prosa. 18851974
Aldo Palazzeschi La sua poesia è caratterizzata da una spiccata originalità, che si esprime soprattutto nel gusto per lo scherzo e il divertimento, per l’ironia e la vena fantastica, oltre che per lo sperimentalismo formale. 18851974