CARNIVORI PHYLUM CHORDATA CORDATI CLASSE MAMMALIA MAMMIFERI ORDINE

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CARNIVORI PHYLUM: CHORDATA (CORDATI) CLASSE: MAMMALIA (MAMMIFERI) ORDINE: CARNIVORA (CARNIVORI) Canoidea Feloidea FAMIGLIA: FELIDI

CARNIVORI PHYLUM: CHORDATA (CORDATI) CLASSE: MAMMALIA (MAMMIFERI) ORDINE: CARNIVORA (CARNIVORI) Canoidea Feloidea FAMIGLIA: FELIDI SPECIE: Felis catus Carnivoro “obbligato” Filogenesi del cane e del gatto (Morris e Rogers, 1989) FAMIGLIA: CANIDI SPECIE: Canis familiaris Carnivoro “opportunista”

CAVITA’ ORALE CANE Differenze in relazione alla razza: Lunga e stretta – razze dolicocefale

CAVITA’ ORALE CANE Differenze in relazione alla razza: Lunga e stretta – razze dolicocefale (Pastore tedesco) Corta e larga – razza brachicefale (Boxer) GATTO Corta e larga (in tutte le razze) CARNIVORI Rima orale e vestibolo labiale lunghi Ampia apertura (facilitare la lacerazione degli alimenti) Lingua mobile Ruolo della lingua nell’assunzione di liquidi (forma a cucchiaio nel cane)

DENTI E MASCELLE GATTO • • Possiede meno premolari e molari rispetto ai cani

DENTI E MASCELLE GATTO • • Possiede meno premolari e molari rispetto ai cani Denti carnassiali più adeguati al taglio Mascella con limitata mobilità latero-mediale e cranio-caudale Minore propensione alla masticazione del cibo (tagliare e spezzare) CANE • Diversa dentizione • Maggiore mobilità della mascella • Indicata per una dieta più varia (comprende i tessuti vegetali)

FORMULA DENTARIA Cane e gatto: eterodonti CANE 42 denti INCISIVI Superiori inferiori 3 3

FORMULA DENTARIA Cane e gatto: eterodonti CANE 42 denti INCISIVI Superiori inferiori 3 3 12 CANINI Superiori Inferiori 1 1 4 PREMOLARI Superiori Inferiori 4 4 16 MOLARI Superiori Inferiori 2 3 10 GATTO 30 denti INCISIVI Superiori inferiori 3 3 12 CANINI Superiori Inferiori 1 1 4 PREMOLARI Superiori Inferiori 3 2 10 MOLARI Superiori Inferiori 1 1 4

PARTICOLARITA’ DIGESTIVE DEL CANE Animale carnivoro (adattamento alla digestione degli amidi) ü Apparato masticatorio

PARTICOLARITA’ DIGESTIVE DEL CANE Animale carnivoro (adattamento alla digestione degli amidi) ü Apparato masticatorio particolare ü Stomaco voluminoso ü Acidità gastrica elevata ü Digeribilità intestinale: - PROTEINE ottima - GRASSI ottima - AMIDO mediocre - FIBRA nulla ü Transito gastro-intestinale elevato ü Formazione delle feci nell’intestino crasso (richiamo di acqua)

CAPACITA’ DELL’APPARATO DIGERENTE ANIMALE CANE GATTO BOVINO MAIALE comparto Capacità relativa (%) Capacità media

CAPACITA’ DELL’APPARATO DIGERENTE ANIMALE CANE GATTO BOVINO MAIALE comparto Capacità relativa (%) Capacità media (l) Stomaco Tenue 62, 3 23, 3 4, 33 1, 62 Cieco Colon 1, 3 13, 1 0, 09 0, 91 Stomaco Tenue 69, 5 14, 6 0, 35 0, 11 Crasso Stomaco 15, 9 70, 8 0, 12 252, 50 Tenue Cieco 18, 5 2, 8 66, 0 9, 90 Colon Stomaco 7, 9 29, 2 28, 00 Tenue Cieco 33, 5 5, 6 9, 20 1, 55 Colon 31, 7 8, 70

LUNGHEZZA DELLE PORZIONI DELL’INTESTINO ANIMALE CANE GATTO BOVINO MAIALE Lunghezza relativa (%) Lunghezza (m)

LUNGHEZZA DELLE PORZIONI DELL’INTESTINO ANIMALE CANE GATTO BOVINO MAIALE Lunghezza relativa (%) Lunghezza (m) Tenue Cieco 85 2 4, 14 0, 08 Colon TOTALE 13 100 0, 60 4, 82 Tenue Cieco 83 17 1, 72 0, 35 TOTALE Tenue 100 81 2, 07 46, 00 Cieco Colon 2 17 0, 88 10, 18 TOTALE Tenue 100 78 57, 06 18, 29 Cieco Colon 1 21 0, 23 4, 99 TOTALE 100 23, 51 Intestino Rapporto corpo/intestino 1: 6 1: 4 1: 20 1: 14

Sintesi di alcune note comportamentali differenziali nel cane e nel gatto

Sintesi di alcune note comportamentali differenziali nel cane e nel gatto

OLFATTO • • • Caccia, orientamento, comunicazione, alimentazione Domina sul gusto 1 milione di

OLFATTO • • • Caccia, orientamento, comunicazione, alimentazione Domina sul gusto 1 milione di volte più sviluppato dell’uomo Cellule cerebrali per l’olfatto: 40 volte più numerose Mucosa olfattiva • Cane: 150 cm 2 • Uomo: 3 cm 2

La percezione olfattiva cm 2 di mucosa olfattiva Uomo 3 -4 Cane 18 -150

La percezione olfattiva cm 2 di mucosa olfattiva Uomo 3 -4 Cane 18 -150 Gatto 20 Fattori influenzanti l’olfatto Razza Sesso Età condizioni ambientali assunzione di farmaci momento fisiologico patologie

La percezione gustativa n° di gemme gustative Uomo 9. 000 Cane 1. 700 Gatto

La percezione gustativa n° di gemme gustative Uomo 9. 000 Cane 1. 700 Gatto 470 Fattori influenzanti il gusto Età assunzione di farmaci patologie

Diversità delle percezioni gustative nel cane e nel gatto

Diversità delle percezioni gustative nel cane e nel gatto

La percezione tattile nei carnivori Proprietà dell’alimento influenzanti la sensazione tattile Consistenza Forma Dimensioni

La percezione tattile nei carnivori Proprietà dell’alimento influenzanti la sensazione tattile Consistenza Forma Dimensioni Temperatura

Odore e sapore Consistenza e temperatura Trattamenti tecnologici Frequenza di somministrazione Posizione SECONDARI Inerenti

Odore e sapore Consistenza e temperatura Trattamenti tecnologici Frequenza di somministrazione Posizione SECONDARI Inerenti all’alimento PRIMARI Principali fattori coinvolti nella preferenza alimentare Inerenti all’animale Età Stato di salute Condizione fisiologica Inerenti all’ambiente Entità e qualità del rumore Intensità luminosa Presenza di altri animali

STOMACO • • • VOLUMINOSO (dieta carnivora) Il volume aumenta dopo il pasto Disteso

STOMACO • • • VOLUMINOSO (dieta carnivora) Il volume aumenta dopo il pasto Disteso occupa ½ della cavità addominale Digestione meccanica e chimica Contrazione muscolare e rimescolamento dell’alimento

INTESTINO TENUE • • • Struttura fragile Riempimento lento Secrezioni pancreatiche: enzimi Secrezioni epatiche:

INTESTINO TENUE • • • Struttura fragile Riempimento lento Secrezioni pancreatiche: enzimi Secrezioni epatiche: enzimi, bile Digestione chimica Proteasi, lipasi ed amilasi

MICROFLORA DIGESTIVA • • • Popolazioni batteriche numerose Partecipazione ai fenomeni digestivi Sensibile alle

MICROFLORA DIGESTIVA • • • Popolazioni batteriche numerose Partecipazione ai fenomeni digestivi Sensibile alle variazioni qualitative degli alimenti Necessità di una transizione alimentare di 7/8 giorni Utilità di batteri lattici nell’alimento (probiosi)

DIFFERENZE NUTRIZIONALI Nonostante l’appartenenza allo stesso genere dei carnivori, cane e gatto presentano differenze

DIFFERENZE NUTRIZIONALI Nonostante l’appartenenza allo stesso genere dei carnivori, cane e gatto presentano differenze nutrizionali e dietetiche sostanziali: Ø Ø Ø Fabbisogno proteico e lipidico nel gatto Distribuzione calorica del cane più simile all’uomo Indispensabilità della taurina per il gatto Sensibilità del gatto alla carenza di arginina Incapacità del gatto di trasformare il –carotene in vitamina A Incapacità di convertire il triptofano in niacina

DIFFERENZE NUTRIZIONALI METABOLISMO ENERGETICO GATTO Ø Ø Ø Nel gatto è strettamente legato a

DIFFERENZE NUTRIZIONALI METABOLISMO ENERGETICO GATTO Ø Ø Ø Nel gatto è strettamente legato a quello proteico Elevata richiesta di proteine per il mantenimento Alta attività enzimatica del fegato (transaminasi e deaminasi) Utilizzo dei chetoacidi per energia o per la gluconeogenesi Necessità di diete ad alto tenore proteico Via glucogenetica attiva della serina (muscolo, latte e uova)

PRINCIPALI VIE METABOLICHE

PRINCIPALI VIE METABOLICHE

CATABOLISMO PROTEICO

CATABOLISMO PROTEICO

DIFFERENZE NUTRIZIONALI ARGININA Ø Dieta carente in arginina = iperammoniemia nel gatto Ø Arginina

DIFFERENZE NUTRIZIONALI ARGININA Ø Dieta carente in arginina = iperammoniemia nel gatto Ø Arginina è indispensabile per il ciclo dell’urea Dieta alta in proteina e carente in arginina Elevata attività proteolitica Produzione di ammoniaca Scarsa conversione dell’ammoniaca in urea Accumulo di ammoniaca nel sangue Alta tossicità dell’ammoniaca (soprattutto encefalo) Può accadere quando un gatto viene alimentato per lunghi periodi con una dieta specifica per il cane

DIFFERENZE NUTRIZIONALI TAURINA Ø -sulfo aminoacido non proteico Essenziale per: Ø la coniugazione degli

DIFFERENZE NUTRIZIONALI TAURINA Ø -sulfo aminoacido non proteico Essenziale per: Ø la coniugazione degli acidi biliari Ø funzionamento della retina Ø attività miocardica Ø attività riproduttiva Ø attività antiossidante Ø scarsa capacità del gatto di sintetizzare taurina dalla cistina La taurina è ampiamente presente nei tessuti di origine animale

Schema di biosintesi della taurina* nel gatto Metionina Cisteina diossigenasi Acido cistein sulfinico (CSA)

Schema di biosintesi della taurina* nel gatto Metionina Cisteina diossigenasi Acido cistein sulfinico (CSA) CSA decarbossilasi Ipotaurina Taurina Vie alternative in competizione Piruvato *Presente in elevate quantità nei prodotti di origine animale Morris, 2002

DIFFERENZE NUTRIZIONALI METABOLISMO LIPIDICO Ø Fabbisogno specifico del gatto per l’acido arachidonico (C 20:

DIFFERENZE NUTRIZIONALI METABOLISMO LIPIDICO Ø Fabbisogno specifico del gatto per l’acido arachidonico (C 20: 4) Ø Incapacità di sintesi a partire dall’acido linoleico (C 18: 2, -6) METABOLISMO VITAMINICO Ø Conversione del triptofano in niacina Ø Piridossina (Vit. B 6) necessaria per le transaminasi Ø Conversione del -carotene in vitamina A

Vie metaboliche degli acidi grassi -6 e -3 Acidi grassi omega-6 Da alimenti vegetali

Vie metaboliche degli acidi grassi -6 e -3 Acidi grassi omega-6 Da alimenti vegetali 18: 2 (a. linoleico) Acidi grassi omega-3 18: 3 (a. -linolenico) 6 -desaturasi 18: 3 (a. -linolenico) 18: 4 Elongasi 20: 3 (a. diomo- -linolenico) Da alimenti animali 20: 4 5 -desaturasi 20: 4 (a. arachidonico) Da alimenti marini 20: 5 (EPA)