18 La prima met del Novecento Architettura razionalista

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18. La prima metà del Novecento Architettura razionalista L’architettura si misura con i nuovi

18. La prima metà del Novecento Architettura razionalista L’architettura si misura con i nuovi materiali: cemento armato. La crescita delle città viene regolata da piani urbani. Aumenta la richiesta di abitazioni a basso costo. Nasce il Funzionalismo o Architettura Razionallista. Gli spazi costruiti devono essere flessibili. L’architettura è considerata il punto di incontro di tutte le arti. I principali esponenti sono Walter Gropius, L. M. van der Rohe, Le Corbusier. 1

18. La prima metà del Novecento Architettura razionalista I principi del Funzionalismo Le Corbusier

18. La prima metà del Novecento Architettura razionalista I principi del Funzionalismo Le Corbusier definisce i principi funzionalisti per quanto riguarda l’architettura. Caratteristica comune degli edifici razionalisti è la stretta relazione tra gli ambienti interni e l’esterno. 2

18. La prima metà del Novecento Architettura razionalista Villa Savoye Le Corbusier 2. I

18. La prima metà del Novecento Architettura razionalista Villa Savoye Le Corbusier 2. I tetti possono essere 4. Le finestre possono essere continue, da piatti e ospitare giardini. un capo all’altro della facciata. 5. La facciata è svincolata dai pilastri che possono essere arretrati rispetto ad essa. 1. La casa può essere sollevata dal terreno 3. L’uso dei pilastri elimina i muri portanti, mediante i pilotis (pilastri in cemento armato). rendendo libera la pianta (a vari piani). 3

18. La prima metà del Novecento Architettura razionalista Sperimentazione tra arte e tecnologia Le

18. La prima metà del Novecento Architettura razionalista Sperimentazione tra arte e tecnologia Le Corbusier introduce una nuova idea di architettura. Gli spazi devono essere progettati partendo dalle esigenze dell’uomo. Riflette sull’organizzazione della città, il cui fondamento sono le Unità di abitazione (cellule per la creazione della città ideale). Unità di abitazione, 1947 -1952 L’edificio ha 17 piani con 337 appartamenti, Il tentativo è quello di realizzare edifici concepiti su due livelli (duplex). autosufficienti, con il tetto come cuore del palazzo. 4

18. La prima metà del Novecento Scheda Lettura dell’opera Cappella Notre-Dame-du-Haut Le Corbusier 1950

18. La prima metà del Novecento Scheda Lettura dell’opera Cappella Notre-Dame-du-Haut Le Corbusier 1950 -1954 In quest’opera Le Corbusier abbandona le forme rigide del Razionalismo utilizzate nell’edilizia residenziale. Tre campanili semicilindrici. L’edificio è asimmetrico. Tetto a vela sporgente. La facciata d’ingresso è rientrante. Le pareti sono inclinate. Tante piccole aperture irregolari. 5

18. La prima metà del Novecento Scheda Lettura dell’opera Cappella Notre-Dame-du-Haut Le Corbusier 1950

18. La prima metà del Novecento Scheda Lettura dell’opera Cappella Notre-Dame-du-Haut Le Corbusier 1950 -1954 La luce è distribuita in modo irregolare a causa della diversa dimensione delle finestre. Si determina un’atmosfera meditativa. Le Corbusier si avvicina all’Espressionismo e dà spazio alla spiritualità. 6

18. La prima metà del Novecento Architettura razionalista La sede del Bauhaus Walter Gropius

18. La prima metà del Novecento Architettura razionalista La sede del Bauhaus Walter Gropius è molto attento alle potenzialità del cemento armato, del ferro e del vetro. Edificio con le aule. Residenze degli allievi. Ogni parte dell’edificio è progettata in funzione del suo utilizzo e costruita con differenti materiali. Il settore laboratori presenta una parete a vetri. Edificio a ponte che funziona da collegamento. 7

18. La prima metà del Novecento Razionalismo Italiano L’architettura razionalista in Italia si collega

18. La prima metà del Novecento Razionalismo Italiano L’architettura razionalista in Italia si collega alla tradizione classica. Il regime fascista, però, preferisce un classicismo monumentale, che esalti l’antica grandezza di Roma Imperiale. I più importanti architetti razionalisti sono: Giuseppe Terragni, Giuseppe Pagano, Giovanni Michelucci. Progetto per il quartiere dell’EUR di Piacentini: compromesso tra il linguaggio razionalista e quello classicista. M. Piacentini, Palazzo della civiltà Italiana, 1938 -1942 8

18. La prima metà del Novecento Razionalismo Italiano Giuseppe Terragni Ricerca del rigore della

18. La prima metà del Novecento Razionalismo Italiano Giuseppe Terragni Ricerca del rigore della forma. Valorizza la funzionalità dell’edificio senza scadere in una monumentalità fine a se stessa. La struttura è composta da pilastri e travi in cemento armato. La casa del fascio, 1934 -1936 L’edificio ha la forma di un parallelepipedo a base quadrata, con al centro un ampio spazio coperto, sul quale si affacciano corridoi, uffici e sale di riunione. 9

18. La prima metà del Novecento Bauhaus È una scuola di arti applicate, architettura

18. La prima metà del Novecento Bauhaus È una scuola di arti applicate, architettura e disegno industriale fondata da Walter Gropius nel 1919 a Weimar, in Germania. Duplice obiettivo: Le arti visive devono perdere il carattere decorativo avuto fino all’Ottocento, per avere un riferimento comune nell’architettura. Deve essere risolta la frattura tra arte e artigianato e tra arte e produzione industriale. P. Keler, Progetto grafico per il Gruppo Kuri, 1923 -1970. 10

18. La prima metà del Novecento Bauhaus Il piano di studi della Scuola del

18. La prima metà del Novecento Bauhaus Il piano di studi della Scuola del Bauhaus Corso preliminare: leggi della percezione visiva, della forma e del colore; caratterstiche dei materiali. Attività triennali di laboratorio: lavorazione della pietra, del legno e della stampa. Fase di specializzazione: progettazione architettonica e tirocinio nei cantieri. Ha introdotto una nuova metodologia progettuale e affermato il ruolo civile dell’arte. G. Stölzl, Slit Tapestry Red/Green, 1926 -1928. Insegnanti: P. Klee, V. Kandinskij, P. Mondrian. 11

18. La prima metà del Novecento Il Bauhaus Le sperimentazioni nel design Grande spazio

18. La prima metà del Novecento Il Bauhaus Le sperimentazioni nel design Grande spazio ai laboratori tecnici per la sperimentazione dei materiali e la costruzione dei modelli dei prodotti. Obiettivo: dare a ogni oggetto una forma coerente con la sua funzione e abolire ogni ornamento. C. Dell, Lampada da tavolo tipo K, n. Fondamentale è l’attività di progettazione dei mobili. 211, 1929. 12

18. La prima metà del Novecento Design Confronto tra due opere Macchina per sedersi

18. La prima metà del Novecento Design Confronto tra due opere Macchina per sedersi Josef Hoffmann 1905 Josef Hoffmann è uno dei principali interpreti della Secessione viennese. Possiede funzionalità ed eleganza. Le forme sono rigorose, ma non rinunciano alle decorazioni. Lo schienale reclinabile annuncia la flessibilità dei mobili del nuovo secolo. 13

18. La prima metà del Novecento Design Lettura dell’opera Poltrona Vasilij Marcel Breuer 1925

18. La prima metà del Novecento Design Lettura dell’opera Poltrona Vasilij Marcel Breuer 1925 È stata disegnata per la casa di Dessau di Vasilij Kandinskij. È evidente la netta separazione tra struttura portante, in acciaio cromato, e le parti legate all’uso (in cuoio o tela). È contenuta entro un cubo con gli spigoli arrotondati. Spicca la leggerezza dell’insieme. 14

18. La prima metà del Novecento Frank Lloyd Wright L’architettura organica L’edificio va progettato

18. La prima metà del Novecento Frank Lloyd Wright L’architettura organica L’edificio va progettato a partire delle caratteristiche del luogo in cui sorge. Il progetto non deve seguire schemi geometrici rigidi, ma aprire gli spazi con libertà verso la natura. I suoi edifici sembrano proiettarsi verso l’esterno, disponendo i volumi attorno a un asse verticale. “Per ogni individuo uno stile individuale; per ogni luogo un linguaggio formale appropriato”. 15

18. La prima metà del Novecento Frank Lloyd Wright La Casa sulla cascata 1936

18. La prima metà del Novecento Frank Lloyd Wright La Casa sulla cascata 1936 È costruita su un corso d’acqua che, proprio sotto di essa, forma una cascata. I grandi ambienti interni, alternati a terrazze sospese, sono organizzati intorno a un nucleo ideale e funzionale: il camino. L’edificio è aperto all’ambiente esterno. 16

18. La prima metà del Novecento Frank Lloyd Wright Lettura dell’opera The Solomon Guggenheim

18. La prima metà del Novecento Frank Lloyd Wright Lettura dell’opera The Solomon Guggenheim Museum 1943 -1958 È posto nel cuore di New York, in uno spazio libero da grattacieli. I visitatori camminano lungo un percorso continuo a forma di spirale, che si allarga dal basso verso l’alto e si affaccia su un grande spazio centrale. La spirale è simbolo della natura stessa. La luce si snoda come un lungo serpente, guidando lo spettatore nella scoperta dell’edificio. 17