Esercizio sui fusi orari 1 Trasformare le due

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Esercizio sui fusi orari 1) Trasformare le due longitudini Partenza: Tokio (Giappone) j =

Esercizio sui fusi orari 1) Trasformare le due longitudini Partenza: Tokio (Giappone) j = 36°N l = 139° 33’E ETD: 1945 del 22 febbraio 2014 Partenza l = 139° 33’E lh= +139, 55/15 = +9, 303 lf= +9 (fuso I) Arrivo l = 071° 39’W lh= -71, 65/15 = -4, 77 lf= -4 (fuso Q) Arrivo: Valparaiso (Cile) j = 33° 03’S l= 071° 39’W 3) Calcolare il TTG (Time To Go) Velocità: 24 nodi Distanza: 17244 Nm 2) Calcolare il Dlf = lf ARRIVO – lf partenza= -4 – (+9) = -13 TTG = 17244/24 = 718, 5 ore = 29 giorni 22 ore 30 minuti 4) Calcolare l’ETA ETD 1945 22 FEB +TTG 2230 29 +DLf -13 --------------ETA 2875 51 FEB ETA 2915 51 FEB ETA 0515 52 FEB ETA 0515 24 MAR

Esercizio sui fusi orari Tale semplice esercizio ha in realtà una notevole importanza dal

Esercizio sui fusi orari Tale semplice esercizio ha in realtà una notevole importanza dal punto di vista logistico, considerando che da esso dipende il calcolo del cancello (cancelling date) e dell’inizio delle stallie (le quali, dovendo essere pagate in anticipo, necessitano di un calcolo di arrivo al porto di destinazione molto preciso). Nel momento in cui si conosce l’ETA, è necessario avvisare il proprio agente marittimo del porto di arrivo e chiedergli di fare tutte le suddette operazioni. In caso di errore si rischia il ritardo e quindi il pagamento di sanzioni o lunghi periodi di coda. È importante comunque NON mettere a calcolo la velocità massima perché, in caso di un qualsiasi imprevisto (manovra evasiva, corrente, brutto tempo, ecc…. ), la nave sicuramente arriverà in ritardo, con le relative conseguenze economiche.