AUTOSEGREGAZIONE e GATED COMMUNITIES Ghetti volontari che costituiscono

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AUTO-SEGREGAZIONE e GATED COMMUNITIES • “Ghetti volontari che costituiscono il risultato dell’aspirazione a difendere

AUTO-SEGREGAZIONE e GATED COMMUNITIES • “Ghetti volontari che costituiscono il risultato dell’aspirazione a difendere la propria sicurezza procurandosi la sola compagnia di simili, e tenendo lontani gli estranei” (Z. Bauman, 1998: Globalization: The Human Consequences; Liquid Times, 2007). • Low le definisce come “residential developments surrounded by walls, fences or earth banks covered with bushes and shrubs, with a secure entrance. In some cases, protection is provided by inaccessible land such as a nature reserve and, in few cases by a guarded-bridge” (2003: 11).

 • Young (1999): parla di distopia dell’esclusione che si forma attraverso la costruzione

• Young (1999): parla di distopia dell’esclusione che si forma attraverso la costruzione di barriere tangibili (muri, cancelli, ma anche prezzi difficilmente accessibili per beni e eservizi) e barriere intangibili (es. stereotipi culturali). • Offrono un maggior grado di controllo sullo spazio residenziale e sulla proprietà. • Sono una risposta alla crescente paura e percezione del rischio • Per alcuni proprietari sono anche un meccanismo per ridurre l’impatto sul valore immobiliare della proprietà • Per i developers sono un modo per accrescere il valore commerciale delle proprietà immobiliari

Argomenti Pro Gated Communities • C. Jencks: studia Los Angeles: ‘i confini forniti dalle

Argomenti Pro Gated Communities • C. Jencks: studia Los Angeles: ‘i confini forniti dalle gc sono una realistica e necessaria risposta al pluralismo etnico’. Spesso rispondono al fallimento delle politiche di sicurezza urbana. • D. B. Castell: studia the Bow Quarter Gated Community a Londra: non vengono prodotte esternalità positive, ma non ci sono nemmeno esternalità negative quali displacement o conflitti tra residenti dalle due parti del muro. • Altri avanzano una giustificazione economica: le gc sono economicamente più efficienti.

Argomenti Contro le Gated Communities • Le gated communities sono davvero più sicure? ØJ.

Argomenti Contro le Gated Communities • Le gated communities sono davvero più sicure? ØJ. Jacobs e O. Newman criticano la ‘defensible architecture’ perché distrugge il tessuto sociale comunitario (‘it killed the street’). ØLe gated communities al loro interno possono essere più sicure ma riducono la sicurezza complessiva del quartiere. ØHanno inoltre un impatto sul diritto di movimento e di uso dello spazio urbano.

 • M. Davies in City of Quartz, parla di militarizzazione dello spazio urbano:

• M. Davies in City of Quartz, parla di militarizzazione dello spazio urbano: “Welcome to post-liberal Los Angeles, where the defence of luxury has given birth to an arsenal of security systems and obsession with the policing of social boundaries through architecture” (Davis, 1990, p. 223). • Anche P. Marcuse sostiene che: “walls have come to re� flect, and to reinforce, hierarchies of wealth and power; divisions among people, races, ethnic groups, and religions; and hostilities, tensions, and fears” (Marcuse, 1997, p. 103). • J. Blakely e M. Snyder in Fortress America criticano le gated communities per i loro effetti negativi sulla vita comunitaria sostenendo che there can be, “no social contract without social contact” (Blakely &Snyder, 1997 b, p. 3).

Pianificazione e Regolamentazione delle GC • Come sottolineato da P. Marcuse in Not Chaos

Pianificazione e Regolamentazione delle GC • Come sottolineato da P. Marcuse in Not Chaos but Walls: Postmodernism and the Partitioned City, la pianificazione potrebbe svolgere un ruolo importante nel limitare la diffusione delle gc. • In generale mancanza di un indirizzo nazionale, riscontrata grande discrezionalità a livello di amministrazioni locali nel permettere o meno tali sviluppi urbani. • Gooblar (2002) in uno studio su due casi di progetti di gated communities a Londra sottolinea importanza di fattori contestuali.

BIBLIOGRAFIA: GOOBLAR, A (2002): Outside the Walls: Urban Gated Communities and their Regulation within

BIBLIOGRAFIA: GOOBLAR, A (2002): Outside the Walls: Urban Gated Communities and their Regulation within the British Planning System, European Planning Studies, 10: 3, 321 -334. MARCUSE, P. (1995) Not chaos but walls: postmodernism and the partitioned city, in S. WATSON and K. GIBSON (Eds) Post-modern Cities & Spaces, pp. 243– 253. Oxford: Blackwell Publishing. JACOBS, J. (1962) The Life and Death of Great American Cities. London: Jonathan Cape. NEWMAN, O. (1972) Defensible Space: Crime Prevention and Urban Design. New York: Macmillan. JENCKS, C. (1993) Heteropolis. London: Academy Editions. DAVIS, M. (1990) City of Quartz. London: Pimlico. BLAKELY, E. and SNYDER, M. G. (1997 b) Fortress America. Washington, DC: Brookings Institute. CALDEIRA, T (1996) Fortifications and enclaves: the new urban segregation, Public Culture, 8. CASTELL, D. (1997) An Investigation into Inward-Looking Residential Developments in London: M. Phil. Thesis, University College London.

COMUNITA’ ELETTIVE OLTRE LE GATED COMMUNITIES: IL CO-HOUSING • Co-housing: «private homes around a

COMUNITA’ ELETTIVE OLTRE LE GATED COMMUNITIES: IL CO-HOUSING • Co-housing: «private homes around a common network of services (shared kitchen; dining rooms; child care facilities; gardens etc. ) (Ruiu, 2014, Sociological Inquiry, 84, 2) • Design che mira a promuovere e facilitare i processi di socializzazione. Spazi condivisi. • Combina proprietà e affitto • Nel contratto previsti anche dei compiti di partecipazione ai servizi collettivi • Pratiche di forme di mutuo aiuto informale • Caratteristiche di sostenibilità ambientale: es. car-sharing e bike sharing • Possono essere finanziate dal governo (social housing policy) o no.

 • Possibili elementi in comune: ‘natura contrattuale’ della comunità spaziale; scelta che riguarda

• Possibili elementi in comune: ‘natura contrattuale’ della comunità spaziale; scelta che riguarda classi medio-alte (? ). • Differenze: effetti che tali forme comunitarie producono all’interno e all’esterno dei loro confini; differenze nella produzione del senso di sicurezza comunitaria (apparati di sorveglianza vs. controllo sociale spontaneo ed invisibile); affordability; compatibility (importanza della condivisione valoriale). Esempio: LILAC: Towards an Agenda for Post-carbon Cities: Lessons from Lilac, the UK’s First Ecological, Affordable Cohousing Community (P. Chatteron, 2013)(vedi moodle)