Vettori Definizione e sue rappresentazioni Definizione di vettore

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Vettori Definizione e sue rappresentazioni

Vettori Definizione e sue rappresentazioni

Definizione di vettore • Ci sono grandezze che non possono essere definite solo dalla

Definizione di vettore • Ci sono grandezze che non possono essere definite solo dalla loro intensità. Esempio: la velocità, la forza, la quantità di moto, etc. • Queste grandezze sono vettori e per essere completamente definite, si deve conoscere la loro intensità, la loro direzione e il loro verso. • Per rappresentare le grandezze vettoriali si usano le frecce. La lunghezza della freccia è proporzionale all’intensità del vettore, l’angolo che la freccia forma rispetto all’orizzontale è la direzione del vettore e la punta della freccia indica il verso positivo del vettore. o te n e l n pia da c Us l Ne p e tr n E t an o ian lp e n o n ia • Naturalmente, le operazioni fatte con i vettori sono algoritmi diversi delle operazioni fatte con gli scalari.

Somma di due vettori • Due vettori con la stessa intensità, la stessa direzione

Somma di due vettori • Due vettori con la stessa intensità, la stessa direzione e lo stesso verso sono identici. La traslazione di un vettore è una operazione di identità. b • La somma s di due vettori, a e b, non è la mera somma delle sue intensità. s=a+b ≠ s=a+b Utilizzando la rappresentazione grafica la somma avviene nel seguente modo: a s i. si trasla il secondo vettore sul primo in modo da far coincidere l’origine de secondo vettore con la punta del primo; ii. si traccia la congiungente che va dall’origine del primo vettore fino alla punta del secondo vettore. iii. In questo modo il vettore somma ha l’intensità, la s = a + b direzione e il verso della congiungente.

Somma di più vettori • Due vettori sono opposti se hanno la stessa intensità,

Somma di più vettori • Due vettori sono opposti se hanno la stessa intensità, la stessa direzione, ma verso opposto. • Per fare la differenza di due vettori basta sommare al primo vettore l’opposto del secondo vettore. • Il vettore f = m – n è equivalente a f = m + (-n) • La somma di più vettori: s=a+b–c+d b c a a -c b d s d

Vettori perpendicolari Nel caso particolare della somma di due vettori perpendicolari possiamo dire che

Vettori perpendicolari Nel caso particolare della somma di due vettori perpendicolari possiamo dire che il vettore risultante è l’ipotenusa di un triangolo rettangolo i cui cateti sono i vettori da sommare. i h b Ovviamente la risultante del vettore somma ha un modulo che è dato dal teorema di Pitagora i 2 = b 2 + h 2

Segmento nello spazio • Il concetto di vettore, è molto utile per conoscere la

Segmento nello spazio • Il concetto di vettore, è molto utile per conoscere la natura delle grandezze fisiche e anche molto utile nella descrizione della geometria Euclidea. • In un triangolo rettangolo, se sono note le lunghezze dei due cateti, saranno noti: la lunghezza dell’ipotenusa e gli angolo che l’ipotenusa forma con i cateti a 2 = b 2 + c 2 g = arctg c/b = tan -1 c/b a g b c b g = 90°- b La lunghezza e la direzione di qualsiasi segmento si può trovare conoscendo la lunghezza delle sue proiezioni su gli assi cartesiani.

Assi Cartesiani • Utilizzando le proprietà dei triangoli rettangoli possiamo definire un sistema di

Assi Cartesiani • Utilizzando le proprietà dei triangoli rettangoli possiamo definire un sistema di riferimento. • Tre vettori perpendicolari tra loro formano un sistema di assi cartesiani. • Il loro punto di incontro O è l’origine del sistema di riferimento. • L’ordine dei tre assi x, y e z non è arbitraria, ma costituisce una terna destrorsa. • La posizione di un oggetto P è individuata conoscendo le tre coordinate P = (x, y, z) che sono proporzionali alle distanze, prese dall’origine, lungo ciascun asse. • La proporzionalità è ottenuta definendo una unità di misura u z P(x, y, z) y o x u

Coordinate Polari • La posizione di un punto può essere individuata anche usando sistemi

Coordinate Polari • La posizione di un punto può essere individuata anche usando sistemi di coordinate diversi: per esempio le coordinate polari. • Un punto sarà individuato conoscendo la lunghezza del segmento r che va dall’origine al punto P, e da gli angoli q e f definiti come in figura. • Di conseguenza le relazioni di trasformazione fra le coordinate cartesiane e le coordinate sferiche sono: z P q r y O x f H

Relazioni invertite • Se conoscendo le coordinate cartesiane è possibile ricavare le coordinate polari,

Relazioni invertite • Se conoscendo le coordinate cartesiane è possibile ricavare le coordinate polari, dalle coordinate polari è possibile risalire alle coordinate cartesiane. z P q r O f x y H • La coordinata x non è altro che la proiezione del segmento OH sull’asse x ovvero OH cosf. • Ma OH è a sua volta r sinq quindi x = r sinq cosf • Analogamente la coordinata y sarà la proiezione di OH sull’asse y ovvero OH sinf , ma OH vale r sinq quindi y = r sinq sinf • Infine la coordinata z è la proiezione di OP sull’asse Z, ovvero OP cosq e quindi z = r cosq

Le regole dell’algebra vettoriale • Sapendo che ogni vettore è la somma di tre

Le regole dell’algebra vettoriale • Sapendo che ogni vettore è la somma di tre vettori perpendicolari, potremo definire tre vettori di lunghezza unitaria i, j, k (versori) e formare un sistema di riferimento cartesiano. • Il vettore r che unisce l’origine del nostro sistema di riferimento O ad un punto generico dello spazio P(xp, yp, zp) sarà descritto da: r = x pi + y pj + z pk dove i coefficienti dei versori sono le coordinate del vettore r la cui origine è in O e il vertice in P • I coefficienti di r sono i suoi coseni direttori z x = r cosa z y = r cosb k j y g r z = r cosg a b y x x i