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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI ENNA KORE FACOLTA’ DI SCIENZE DELL’UOMO E DELLA SOCIETA’ CDL

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI ENNA KORE FACOLTA’ DI SCIENZE DELL’UOMO E DELLA SOCIETA’ CDL LM 67 IN SCIENZE DELLE ATTIVITÀ MOTORIE PREVENTIVE E ADATTATE ATTIVITÀ FISICA COMPENSATA E ADATTATA ELEMENTI DI COSTITUZIONALISTICA E DI ANTROPOMETRIA PROF. SALVATORE PIGNATO ASSOCIATO DI METODI E DIDATTICHE DELLE ATTIVITÀ MOTORIE

GLI STUDI SULLA COSTITUZIONALISTICA Nel passato medici e studiosi dell'uomo hanno riconosciuto nella variabilità

GLI STUDI SULLA COSTITUZIONALISTICA Nel passato medici e studiosi dell'uomo hanno riconosciuto nella variabilità di una popolazione il ripetersi e l'accentuarsi di somiglianze che trascendono il semplice dato fisionomico e che invece sottolineano caratteri d'insieme, definiti da Ippocrate come “abito”. Esso indica particolari predisposizioni a malattie e particolari tipi di carattere e di comportamento. Ippocrate classificava i “tipi” umani dividendoli in due categorie fondamentali: • a corpo lungo e snello (abito ptisico) • a corpo breve e massiccio (abito apoplettico). Galeno sulla base di una sua teoria degli umori, definì quattro tipi fondamentali che presentano alcune coincidenze coi biotipi moderni (linfatico, sanguigno, bilioso, melanconico o nervoso).

LA TEORIA DEGLI UMORI Secondo tale teoria gli umori, o elementi fondamentali costitutivi del

LA TEORIA DEGLI UMORI Secondo tale teoria gli umori, o elementi fondamentali costitutivi del corpo umano, sono: il sangue, elemento caldo proveniente dal cuore, la flemma, elemento freddo che proviene dal cervello; la bile gialla, asciutta, secreta dal fegato; e la bile nera, elemento umido, prodotta dalla milza. La salute di un organismo viene ricondotta a un rapporto proporzionato (crasi) fra i vari umori. Allorché questo rapporto viene alterato (discrasia) si origina la malattia che, secondo il particolare umore alterato, si distingue in sanguigna, flemmatica, biliare e atrabiliare.

DEFINIZIONE DI COSTITUZIONALISTICA Termine usato soprattutto in psicologia per designare la scienza costituzionalistica, che

DEFINIZIONE DI COSTITUZIONALISTICA Termine usato soprattutto in psicologia per designare la scienza costituzionalistica, che ha per scopo lo studio dei caratteri fisici, psichici e morfologici dei singoli individui al fine di giungere alla classificazione di tipi ben definiti (biotipi o tipi costituzionali).

IL COSTITUZIONALISMO ITALIANO ACHILLE DE GIOVANNI (1838 -1916) Secondo De Giovanni, l'analisi clinica deve

IL COSTITUZIONALISMO ITALIANO ACHILLE DE GIOVANNI (1838 -1916) Secondo De Giovanni, l'analisi clinica deve partire dall'esame delle condizioni del singolo individuo. A questo fine, sostenne la necessità di un sistema di misurazioni antropometriche, grazie al quale individuò tre tipi principali a seconda delle proporzioni morfologiche della persona. Ognuno di questi tre tipi è costituzionalmente predisposto a sviluppare determinate patologie. L'obiettivo di De Giovanni era quindi la trasformazione della clinica in scienza esatta, sperimentalmente fondata. In questo quadro tutte le patologie erano riconducibili alla "costituzione" individuale, prendendo necessariamente in considerazione anche i fattori ereditari (pur in assenza di qualsiasi teoria dell'ereditarietà).

ALCUNI INDIVIDUI SONO PIÙ RESISTENTI DI ALTRI • De Giovanni sottolineava la maggiore resistenza

ALCUNI INDIVIDUI SONO PIÙ RESISTENTI DI ALTRI • De Giovanni sottolineava la maggiore resistenza di alcuni individui rispetto ad altri, chiamando quindi in causa la variabilità individuale. • Egli pensava che nel loro svolgersi correlato le funzioni organiche determinassero l'aspetto anatomico dei relativi organi, delle «combinazioni morfologiche» . • In questo senso era possibile accertare attraverso misurazioni antropometriche la predominanza di specifici sistemi funzionali, le disfunzioni, e quindi l'inclinazione costituzionale verso determinate malattie.

LA RICERCA ANTROPOMETRICA • “Tutto ciò che nell'individuo segna una disarmonia morfologica, od una

LA RICERCA ANTROPOMETRICA • “Tutto ciò che nell'individuo segna una disarmonia morfologica, od una anomalia nel processo della evoluzione (Ontogenesi), è fonte, o può essere fonte, di morbilità". • Non esiste, peraltro, un tipo umano ideale, esente da disarmonie; questo tipo umano esprime un concetto astratto, "mentre il tipo morfologico dell'individuo è una realtà". • L’antropometria permette di individuare tipi morfologici, tre combinazioni che espongono a differenti rischi morbosi: • nella prima combinazione prevale la lunghezza degli arti, • nella seconda "lo sviluppo del torace" • nella terza quello della "cavità addominale".

LE LEGGI DI CORRELAZIONE Le leggi di correlazione rappresentavano il meccanismo definitorio dell'ambito di

LE LEGGI DI CORRELAZIONE Le leggi di correlazione rappresentavano il meccanismo definitorio dell'ambito di variazione individuale, ed era la loro presenza a rendere incompatibile la vita al di là di certi limiti della variabilità. Le correlazioni, mutue compenetrazioni strutturali davano vita ad un insieme compatto, olisticamente concepito, in cui le leggi di correlazione descrivevano la densa sostanza che univa idealmente ogni carattere biologico dell'uomo. Eredità ed ambiente fanno la costituzione, il fenotipo è l'espressione della correlazione tra patrimonio ereditario e fattori ambientali, secondo il lamarckiano principio condiviso dai costituzionalisti italiani a partire da Achille De Giovanni.

CHE COS’È LA “COSTITUZIONE” LA DEFINIZIONE DI NICOLA PENDE (1880 -1970) Rappresenta « la

CHE COS’È LA “COSTITUZIONE” LA DEFINIZIONE DI NICOLA PENDE (1880 -1970) Rappresenta « la risultante morfologica, fisiologica, e psicologica, variabile da individuo ad individuo, delle proprietà di tutti gli elementi cellulari ed umorali del corpo, nonché della loro combinazione in un tipo speciale di fabbrica corporea, in uno speciale stato cellulare avente un suo proprio equilibrio e rendimento funzionale, una data capacità di adattamento e maniera di reagire agli stimoli dell'ambiente. Tale risultante è essenzialmente determinata dalle leggi dell'ereditarietà ed accessoriamente dalle azioni perturbatrici esercitate dall'ambiente sull'attuazione del piano ereditario di organizzazione dell'individuo. » Le debolezze di costituzione, Bardi, Roma, 1928 Una scienza secondo la quale «forma e funzione, soma e psiche, non possono più considerarsi indipendentemente, formando l'essere una unità psicofisica, in cui la forma è l'immagine plastica della funzione»

L’OGGETTO DELLA COSTITUZIONALISTICA Pende rappresenta l'oggetto di questa nuova disciplina utilizzando la forma della

L’OGGETTO DELLA COSTITUZIONALISTICA Pende rappresenta l'oggetto di questa nuova disciplina utilizzando la forma della piramide. La base racchiude il patrimonio dei caratteri ereditati dall'individuo e le varianti determinatesi durante le tappe evolutive. Le tre facce sono le seguenti: • la faccia morfologica • la faccia dinamica umorale (temperamento) • la faccia psicologica (carattere, intelligenza) La sintesi delle tre facce è l'apice della piramide, cioè la sintesi delle proprietà vitali dell'individuo, la sua resistenza all'ambiente, il suo rendimento dinamico complessivo.

I BIOTIPI DI N. PENDE Pende, in definitiva, stabilisce l’esistenza di quattro biotipi: •

I BIOTIPI DI N. PENDE Pende, in definitiva, stabilisce l’esistenza di quattro biotipi: • longilineo tonico-stenico; • brevilineo tonico-stenico; • longilineo atonico-astenico; • brevilineo atonico-astenico. Ciascuno di questi possiede, secondo lo studioso, ben definiti caratteri psicologici; inoltre, varianti di tali tipi caratterizzano in modo categorico le varie “razze”.

LA CLASSIFICAZIONE DI VIOLA Viola elaborò una classificazione fondata su metodi antropometrici, in base

LA CLASSIFICAZIONE DI VIOLA Viola elaborò una classificazione fondata su metodi antropometrici, in base alla quale concluse che tutti gli individui derivano da un biotipo ideale (normotipo) secondo due linee: • longilinei microsplancnici : sviluppo ridotto dei visceri e quindi dell’addome, torace stretto e addome poco sviluppato • brevilinei macrosplancnici: visceri e addome sviluppato • biotipi non differenziati (mixotipi) : presenta alcuni caratteri somatici di due o di tutti e tre i tipi costituzionali (longilineo, normolineo e brevilineo. Le classificazione è stata ripresa negli anni Settanta da vari studiosi, fra i quali l'italiano Brian, che ha proposto un test antropometrografico per applicazioni costituzionalistiche-mediche, che ha largo seguito anche all'estero.

WILHELM JOHANNSEN (1909) Le caratteristiche ereditarie sono quelle per cui è possibile riconoscere, grazie

WILHELM JOHANNSEN (1909) Le caratteristiche ereditarie sono quelle per cui è possibile riconoscere, grazie all’analisi degli alberi genealogici, l’esistenza di un fattore ereditario, una sorta di germe, un’entità allora soltanto ipotetica presente nelle cellule germinali di almeno uno dei genitori, che lo studioso propose di chiamare gene. La patologia costituzionale incorporò questa nuova nozione di ereditarietà concettualizzandola costituzione, la diatesi, come disposizione o vulnerabilità trasmissibile, trasformabile in malattia da un fattore o più fattori esterni.

I TRE TEMPERAMENTI DI KRETSCHMER Nei soggetti normali individuò tre temperamenti fondamentali: • schizotimico,

I TRE TEMPERAMENTI DI KRETSCHMER Nei soggetti normali individuò tre temperamenti fondamentali: • schizotimico, caratterizzato da tendenza all'autismo, con ricca vita interiore, e difficoltà nei rapporti sociali; • ixotimico, caratterizzato da rigidità intellettiva, vischiosità affettiva, equilibrio, tenacia; • ciclotimico, caratterizzato da forte reattività emotiva, risonanza con l'ambiente, socievolezza, tendenza ai cambiamenti d'umore, tipico.

LE COMPONENTI PRIMARIE DEL FISICO SECONDO W. H. SHELDON E S. S. STEVENS Negli

LE COMPONENTI PRIMARIE DEL FISICO SECONDO W. H. SHELDON E S. S. STEVENS Negli anni Quaranta W. H. Sheldon e S. S. Stevens isolarono negli individui alcune “componenti primarie” del fisico: • Endomorfismo, prevalenza dei visceri e dell'apparato digestivo Biotipo rotondo e flaccido, altezza e larghezza corporea che spesso si avvicinano, addome prevale su torace, arti corti. Il viscerotonico è contraddistinto da estroversione e amore per le comodità • Mesomorfismo, prevalenza delle ossa e della muscolatura. Massiccia impalcatura osseo-muscolare, tronco robusto, spalle larghe, arti ipertonici e proporzionati, a livello psicologico si considera come un somatotonico, • Ectomorfismo, prevalenza del sistema nervoso e dell'apparato tegumentario. Essenzialmente longilineo, gracile, scarso sviluppo osseo e muscolare e a livello psicologico può essere inquadrato come un cerebrotonico, introverso e inibito.

GLI STUDI DI QUETELET Gli studi di Quetelet sulle proporzioni ideali dei segmenti corporei

GLI STUDI DI QUETELET Gli studi di Quetelet sulle proporzioni ideali dei segmenti corporei per ottenere le misure dell'uomo medio (secondo la legge di Gauss), hanno portato alla fondazione dell'antropometria, branca dell'antropologia. Questi studi sono stati continuati da diversi autori, tra cui Richer, che per primo usò il calibro, Oeder che usò la plica ombelicale per la misura dell'obesità, e Matiegka, che creò una serie di equazioni per predire i valori della muscolatura, della struttura scheletrica e dei lipidi corporei, a partire dalla statura, dalle circonferenze e dallo spessore delle pliche.

LA SCOMPOSIZIONE DEL CORPO UMANO I costituenti biochimici (grasso, massa muscolare, liquidi organici, sali

LA SCOMPOSIZIONE DEL CORPO UMANO I costituenti biochimici (grasso, massa muscolare, liquidi organici, sali minerali, ecc. ), sia in quelli della distribuzione delle masse e delle dimensioni dei vari segmenti corporei, rivestono notevole importanza per le ricerche e le applicazioni in diverse discipline, dalla genetica delle popolazioni alla medicina dello sport, dalla fisiopatologia alla scienza dell'alimentazione e alla stessa igiene mentale.

I METODI DELLA DISCIPLINA • Nel 1950 l'antropometria nutrizionale diventa una disciplina rigorosa con

I METODI DELLA DISCIPLINA • Nel 1950 l'antropometria nutrizionale diventa una disciplina rigorosa con metodi e strumenti di misura riconosciuti e codificati. • Le metodiche e gli strumenti oggi utilizzati rimangono simili: calibro, metro, bilancia, statimetro, plicometro. • Sono tutti strumenti semplici, veloci e non invasivi, utili non solo per la stima dei compartimenti, ma anche per la definizione del somatotipo, della distrettualità adiposa, muscolare, e della struttura scheletrica.

UTILITÀ DELLA TECNICA ANTROPOMETRICA La tecnica antropometrica oggi consente di essere predittiva per i

UTILITÀ DELLA TECNICA ANTROPOMETRICA La tecnica antropometrica oggi consente di essere predittiva per i due compartimenti FAT e FFM - La massa magra è data dal contributo di ossa, denti, muscoli, organi interni, tessuto connettivo e grasso essenziale. Il grasso primario risulta essenziale per la salute dell'individuo. Il grasso primario costituisce circa il 3% della massa corporea maschile ed il 12% di quella femminile. FAT - La massa grassa (FM, dall'inglese Fat Mass) rappresenta la quantità totale di lipidi estraibili dal corpo umano (grasso primario + grasso di deposito). Una massa grassa inferiore al 3% nell'uomo ed al 12% nella donna non è compatibile con una buona salute e nei casi più drastici addirittura con la vita stessa dell'individuo. Sono innumerevoli le tabelle di riferimento, relative alla composizione corporea, suddivise per fascia di età, sesso, fisiologia speciale, patologia ed etnia. Eppure l'antropometria non ha il necessario riscontro nella routine clinica, spesso per motivi di scarsa conoscenza sulla reale potenzialità diagnostica.

RANGE DI NORMALITÀ DEL GRASSO CORPOREO La percentuale di grasso corporeo considerata accettabile è

RANGE DI NORMALITÀ DEL GRASSO CORPOREO La percentuale di grasso corporeo considerata accettabile è compresa tra il 10% ed il 18% per gli uomini e tra il 18% ed il 2628% per le donne. La differente percentuale di grasso corporeo tra uomo e donna è determinata dalla maggior quantità di grasso "essenziale" della donna (12% contro il 3 -5% dell'uomo) e dal diverso corredo ormonale (che favorisce un maggior accumulo di massa magra nell'uomo.

GRASSO PRIMARIO E GRASSO DI DEPOSITO Il grasso primario o essenziale rappresenta la quota

GRASSO PRIMARIO E GRASSO DI DEPOSITO Il grasso primario o essenziale rappresenta la quota di adipe contenuta nel sistema nervoso centrale, nel midollo osseo, nelle ghiandole mammarie, nei reni, nella milza ed in altri tessuti. Il grasso di deposito - che sommato a quello primario ci dà l'entità del grasso corporeo totale - è concentrato a livello sottocutaneo, toracico - addominale, intra ed intermuscolare. Rispetto alla popolazione generale, le percentuali di grasso corporeo desiderabili per i soggetti fisicamente attivi, e ancor più per gli atleti d'alto livello, sono generalmente inferiori.

PERCENTUALE DI GRASSO CORPOREO TOTALE PER LE DIVERSE CATEGORIE DI SOGGETTI

PERCENTUALE DI GRASSO CORPOREO TOTALE PER LE DIVERSE CATEGORIE DI SOGGETTI

CONSUMO DI CALORIE • Il metabolismo basale è direttamente proporzionale alla massa magra di

CONSUMO DI CALORIE • Il metabolismo basale è direttamente proporzionale alla massa magra di un soggetto. • Il valore metabolico è influenzato soprattutto dal tessuto muscolare: più muscoli abbiamo e più calorie consumiamo nel corso della giornata, indipendentemente dall'età, dalla funzionalità tiroidea e dal livello di attività fisica. • Il muscolo, infatti, richiede un consumo metabolico nettamente superiori rispetto al tessuto adiposo (dieci volte). • La determinazione della massa grassa può avvenire secondo diverse metodologie, che differiscono per praticità, accuratezza e costi (plicometria, bioimpedenziometria, circonferenze corporee, Dexa, creatinina, risonanza magnetica, TAC, K 40 ed ultrasuoni.

LA PLICOMETRIA E’ una delle più semplici, precise e meno costose rilevazioni Il plicometro

LA PLICOMETRIA E’ una delle più semplici, precise e meno costose rilevazioni Il plicometro è costituito essenzialmente da una pinza e da una scala graduata che misura la distanza tra le punte. Il plicometro dovrebbe esercitare una pressione costante tra le pliche di 10 g/mm ²

TECNICA DI RILEVAZIONE • Effettuare le misurazioni sul lato sinistro del corpo per convenzione

TECNICA DI RILEVAZIONE • Effettuare le misurazioni sul lato sinistro del corpo per convenzione (senza tener conto del lato di preferenza del soggetto, a meno che il sx non sia impossibilitato o si voglia rilevarli entrambi o solo il dx per problemi di riabilitazione) • Individuare il sito e marcare con lapis dermografico • Tenere il calibro con la mano dx e afferrare tra pollice e indice della mano sx una plica cercando di scollare il tessuto muscolare sottostante. • Le dita devono distare 8 cm, su una linea perpendicolare all'asse longitudinale del pannicolo. • Esercitare con la mano dx una pressione per separare le branche del calibro, applicare il calibro alla base tenendolo a 90°. • Effettuare la lettura dopo 2 secondi.

TECNICA DI RILEVAZIONE

TECNICA DI RILEVAZIONE

PUNTI DI RILEVAZIONE DELLA PLICA • Petto: la plica viene presa in direzione diagonale

PUNTI DI RILEVAZIONE DELLA PLICA • Petto: la plica viene presa in direzione diagonale tra l'ascella ed il capezzolo; • Sottoscapolare: la plica viene presa in diagonale, all'angolo inferiore della scapola; • Ascellare: la plica viene presa orizzontalmente al di sotto della zona ricoperta di peli; • Soprailiaca: la plica viene presa in obliquo, appena sopra la cresta iliaca; • Addominale: la plica viene presa in verticale (od orizzontale a seconda degli autori), 2 cm lateralmente all'ombelico; • Tricipite: la plica viene presa in verticale, a metà del braccio misurato flesso; • Bicipite: la plica viene presa in verticale, a metà del braccio misurato disteso; • Coscia: la plica viene presa in verticale, al centro della distanza tra la piega inguinale e la rotula; • Polpaccio: la plica viene presa in verticale, nel punto di maggior sviluppo della parte e nella sua porzione mediale;

OBESITÀ L'obesità è una condizione morbosa caratterizzata da un eccesso di massa adiposa rispetto

OBESITÀ L'obesità è una condizione morbosa caratterizzata da un eccesso di massa adiposa rispetto alla massa magra, in base ai limiti ritenuti normali per età, sesso e statura. In linea generale, si parla di obesità quando: il peso corporeo supera il peso ideale di una quantità pari almeno al 20%; oppure quando l'indice di massa corporea (I. M. C) è superiore a 30. Bisogna sempre tenere in conto il giusto rapporto tra massa magra e massa grassa. Per esempio, a parità di altezza, sesso, età e peso, un longilineo sedentario potrebbe risultare obeso mentre la sua controparte brevilinea e sportiva potrebbe avere una massa adiposa nella norma. In quest'ultimo caso non si può parlare di obesità poiché l'eccesso ponderale è dovuto soprattutto alla maggiore massa ossea e muscolare. Il B. M. I. è quindi un indicatore approssimativo poiché il peso corporeo non è condizionato solo dalla massa grassa ma anche da quella magra.

OBESITÀ E INDICI DI BMI MASCHIO/FEMMINA

OBESITÀ E INDICI DI BMI MASCHIO/FEMMINA

VALUTAZIONI ANTROPOMETRICHE • Staturo-ponderale • (Definizione del BMI, delle curve di crescita, dei centili

VALUTAZIONI ANTROPOMETRICHE • Staturo-ponderale • (Definizione del BMI, delle curve di crescita, dei centili etàpeso). Permette la costruzione delle curve di crescita, dei centili altezza, peso ed età, nei bambini e negli adolescenti. Comprende il BMI, o indice di massa corporea, utile nello screening dello stato nutrizionale sulla popolazione. • La valutazione staturo - ponderale trova, quindi, la migliore collocazione clinica nello studio della variabile peso in relazione ai fattori ambientali, metabolici, o semplicemente in relazione ai regimi dietetici presenti.

STRUTTURA SCHELETRICA (CLASSIFICAZIONE IN ESILE, MEDIA E ROBUSTA) Circonferenza polso, indice di Grant e

STRUTTURA SCHELETRICA (CLASSIFICAZIONE IN ESILE, MEDIA E ROBUSTA) Circonferenza polso, indice di Grant e tipo morfologico La circonferenza polso può essere utilizzata per definire la tipologia morfologica o costituzionale. A tale scopo può essere utilizzata da sola o in combinazione all’altezza utilizzando l’indice di Grant: Indice di Grant=altezza (cm)/circonferenza polso (cm) La tipologia morfologica era molto utilizzata per calcolare il peso ideale dell’individuo in base appunto alla sua tipologia morfologica

DEFINIZIONE DEL TIPO MORFOLOGICO IN BASE ALLA CIRCONFERENZA DEL POLSO.

DEFINIZIONE DEL TIPO MORFOLOGICO IN BASE ALLA CIRCONFERENZA DEL POLSO.

DEFINIZIONE DEL TIPO MORFOLOGICO IN BASE ALL’INDICE DI GRANT

DEFINIZIONE DEL TIPO MORFOLOGICO IN BASE ALL’INDICE DI GRANT

MORFOLOGIA E SPORT La costituzione corporea può essere calcolata, ancor più rapidamente, misurando la

MORFOLOGIA E SPORT La costituzione corporea può essere calcolata, ancor più rapidamente, misurando la circonferenza del polso destro alla base della mano: • Brevilineo (o brachitipo): eccelle negli sport di forza, come il sollevamento pesi o sport da combattimento. • Normolineo (o normotipo): è adatto alla pratica di tutti gli sport, in particolare delle discipline di velocità e mezzofondo. • Longilineo (o longitipo): predilige gli sport di corsa resistente e di salto.

LE MISURAZIONI ANTROPOMETRICHE VENGONO EFFETTUATE SECONDO PRECISI PUNTI DI RIFERIMENTO DETTI PUNTI ANTROPOMETRICI CHE

LE MISURAZIONI ANTROPOMETRICHE VENGONO EFFETTUATE SECONDO PRECISI PUNTI DI RIFERIMENTO DETTI PUNTI ANTROPOMETRICI CHE SONO SUDDIVISI IN PUNTI ANATOMICI O FISSI SE REPERITI SEMPRE NELLA MEDESIMA SEDE ANATOMICA, COME LE PROMINENZE DELLO SCHELETRO LOCALIZZABILI ATTRAVERSO LA CUTE, ED IN ARTIFICIALI O MOBILI SE NON HANNO UNA SEDE FISSA, COME I CAPEZZOLI CHE SI POSSONO TROVARE AD ALTEZZE DIFFERENTI RISPETTO ALLE COSTE. I PUNTI SOMATOMETRICI SI POSSONO SUDDIVIDERE ANCHE RISPETTO ALLA LORO SIMMETRIA IN : MEDIANI, SE SITUATI SUL PIANO SAGITTALE MEDIANO E LATERALI, IN NUMERO PARI, SE POSTI SUGLI EMISOMI DESTRO E SINISTRO. I PUNTI PIÙ VICINI AL CENTRO DEL CORPO SI DEFINISCONO PROSSIMALI MENTRE I PIÙ LONTANI SI DICONO DISTALI.

SCOPO DELLE MISURE ANTROPOMETRICHE Misure antropometriche Finalità delle misurazioni Peso e statura Lunghezze segmentali

SCOPO DELLE MISURE ANTROPOMETRICHE Misure antropometriche Finalità delle misurazioni Peso e statura Lunghezze segmentali scheletriche (tronco e arti) Diametri scheletrici Circonferenze degli arti Circonferenza vita, addome, fianchi Dimensioni corporee complessive Proporzioni corporee Pliche cutanee Taglia corporea Indici dello sviluppo muscolare Indice di distrettualità del tessuto adiposo Indici di distribuzione topografica del tessuto adiposo

STATURA TOTALE IN PIEDI La statura totale in piedi (ST) è la distanza in

STATURA TOTALE IN PIEDI La statura totale in piedi (ST) è la distanza in cm tra il piano passante per il punto più alto della testa o Vertex ed il piano di appoggio della pianta dei piedi. Tale misura esprime attraverso un solo parametro la lunghezza di tutti e quattro i segmenti corporei: testa, collo, tronco, arti inferiori. Col passare degli anni la statura tende a diminuire, a causa delle modificazioni e alterazioni a carico delle vertebre, dei dischi intervertebrali e del mantenimento della postura. La misurazione della ST va eseguita con il soggetto in posizione eretta standard, posto di spalle all’asta metrica e privo di scarpe. La superficie posteriore del corpo deve sfiorare l’asta nei seguenti punti: protuberanza occipitale esterna, regione delle scapole, regione glutea e talloni; il cursore dell’ altimetro può essere abbassato fino a porlo a contatto con il vertex solo dopo aver verificato che la testa sia posizionata secondo il piano orizzontale di Francoforte.

LUNGHEZZE SEGMENTALI CORPOREE La determinazione delle lunghezze segmentali scheletriche trova campo di applicazione e

LUNGHEZZE SEGMENTALI CORPOREE La determinazione delle lunghezze segmentali scheletriche trova campo di applicazione e utilizzo in medicina clinica e riabilitativa (lunghezza segmentale toracica) oltre che in antropologia ed in medicina dello sport nella valutazione biomeccanica delle prestazioni del corpo umano (lunghezza segmentale arti). Lunghezza segmentale del tronco I punti somatometrici mediani del tronco sono : • Cervicale: sulla linea mediana posteriore del collo, corrisponde al processo spinoso di C 7 • Giugulare o Sovrasternale: centro incisura giugulare dello sterno • Mesosternale: dove il piano passante per lo sterno incontra il piano orizzontale passante per il punto di inserzione della quarta costa • Xifoideo: apice del processo xifoideo dello sterno • Epigastrico: unione tra la linea mediana del corpo e la linea passante lungo il margine inferiore degli archi della decima costa • Ombelicale Synphysion: punto mediano del margine antero-superiore della sinfisi pubica • Lombare: sporgenza del processo spinoso di L 4

I PUNTI SOMATOMETRICI LATERALI Acromiale: punto più laterale del processo acromiale della scapola Ascellare

I PUNTI SOMATOMETRICI LATERALI Acromiale: punto più laterale del processo acromiale della scapola Ascellare posteriore: margine posteriore della piega ascellare Iliocristale: punto corrispondente alla massima sporgenza esterna della cresta iliaca (spina iliaca antero superiore)con il soggetto in stazione eretta Iliospinale anteriore: punto corrispondente alla spina iliaca anterosuperiore Sottoinguinale: punto più interno e superiore della plica inguinale

I PUNTI SOMATOMETRICI DELL’ARTO INFERIORE Trocanterico: punto laterale più alto del gran trocantere Tibiale

I PUNTI SOMATOMETRICI DELL’ARTO INFERIORE Trocanterico: punto laterale più alto del gran trocantere Tibiale mediale: punto prossimale del margine interno della testa della tibia Tibiale laterale: punto prossimale del margine esterno della testa della tibia Sphyrion fibulare: punto laterale distale del malleolo fibulare Pterion: punto più sporgente posteriore del calcagno Acropodion: punto più sporgente delle dita del piede Metatarsale: punto più esterno medialmente e lateralmente alla radice del primo e del quinto dito

IMPEDENZIOMETRIA L’impedenziometria (BIA o Body Impedence Assessment) permette una valutazione della composizione corporea in

IMPEDENZIOMETRIA L’impedenziometria (BIA o Body Impedence Assessment) permette una valutazione della composizione corporea in base alla misura della resistenza offerta dal corpo umano in toto o nei suoi distretti (arti inferiori, arti superiori, tronco e torace) al passaggio di una corrente di tipo alternato e di basso voltaggio. L’Analisi di Impedenza Bioelettrica (BIA) è un metodo basato sul fatto che il corpo umano sia costituito da conduttori e non-conduttori. La massa Magra del corpo umano presentando grandi quantità di acqua (ed elettroliti), funziona come conduttore, mentre la massa grassa essendo praticamente anidra, funziona come non-conduttore. Il metodo BIA classico misura l’impedenza di tutto il corpo, presupponendo che esso venga considerato come un cilindro per l’applicazione del modello.

LUNGHEZZE SEGMENTALI DEGLI ARTI La misurazione delle lunghezze segmentali degli arti è importante per

LUNGHEZZE SEGMENTALI DEGLI ARTI La misurazione delle lunghezze segmentali degli arti è importante per lo studio delle proporzioni corporee e la comprensione dei meccanismi di crescita ed in medicina dello sport nella valutazione biomeccanica delle prestazioni del corpo umano. I Punti somatometrici dell’arto superiore sono : Omerale: sporgenza laterale del condilo esterno dell’omero Radiale: pinto più prossimale del margine laterosuperiore del capitello del radio Stylion: punto più distale laterale del processo stiloideo del radio a livello dell’interlinea del polso La Lunghezza totale dell’arto superiore va dal punto acromiale allo stylion, escludendo la misura della mano (dactylion è il punto più distale del terzo dito della mano).

LA PRESA DI PRECISIONE L’oggetto, di solito piccolo e qualche volta fragile, è collocato

LA PRESA DI PRECISIONE L’oggetto, di solito piccolo e qualche volta fragile, è collocato tra i polpastrelli delle dita che si dispongono attorno all’oggetto conformemente alla sua forma. In questa classe di presa possono esserne identificati alcuni tipi: PRESA A PINZA (OPPOSIZIONE TERMINALE): le punte dei polpastrelli, o a volte le estremità delle unghie, sono usate per prendere piccoli oggetti come uno spillo. Questa è la più fine e la più precisa di tutte le prese di precisione e di conseguenza è facilmente disturbata nei traumi della mano. OPPOSIZIONE SUBTERMINALE: le superfici palmari del dito pollice e del dito indice (o un altro dito) vengono in contatto come quando sostengono una penna, o un figlio di carta. OPPOSIZIONE SUB TERMINO-LATERALE (O PRESA A CHIAVE): il polpastrello del pollice pressa contro il fianco di una qualsiasi delle falangi di un altro dito. ADDUZIONE TRA DUE DITA: usualmente tra l’indice e il medio, con il pollice che non prende parte alla presa, come per sostenere una sigaretta.

LA PRESA DI POTENZA E’ una presa in cui entra in azione tutta la

LA PRESA DI POTENZA E’ una presa in cui entra in azione tutta la mano. Possono essere evidenziate due modalità di presa di potenza: PRESA PALMARE: è la più potente. La mano intera si avvolge attorno all’oggetto, il cui asse lungo viene a giacere lungo la doccia palmare, con il pollice che agisce come un sostegno e le dita sono chiuse attorno all’oggetto. Il volume dell’oggetto determina la forza della presa, che è massimale quando il pollice può ancora toccare il dito indice. PRESA AD UNCINO: l’oggetto è tenuto fermamente tra la superficie palmare delle dita flesse, senza che il pollice vi prenda in alcun modo parte