Unit 4 La Grecia classica Lezione 8 LA

















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Unità 4 | La Grecia classica Lezione 8 LA CIVILTÀ GRECA M. Lunari, Tempo e civiltà, volume 1 © Zanichelli editore 2018

Diffusione della cultura greca La civiltà greca era estesa dalle coste della Francia e dell’Italia sino a quelle del mar Nero. Malgrado le differenze locali tutte le città greche condividevano lingua, cultura, pratiche religiose e usi della vita quotidiana. M. Lunari, Tempo e civiltà, volume 1 © Zanichelli editore 2018 2

La cultura greca: il diverso Barbaro Così i Greci designavano i popoli non di lingua greca. Il termine indicava chi parlava una lingua incomprensibile. Il termine veniva impiegato per tutti gli stranieri, compresi gli egizi e i persiani la cui civiltà era in realtà pari a quella dei greci. M. Lunari, Tempo e civiltà, volume 1 © Zanichelli editore 2018 3

La religione olimpica • Prende il nome dal monte Olimpo, il più alto monte della Grecia. • Qui vivevano, secondo la tradizione, gli dèi. M. Lunari, Tempo e civiltà, volume 1 © Zanichelli editore 2018 Il molte Olimpo è alto 2917 metri e sorge al confine tra la Tessaglia e la Macedonia nel nord della Grecia. 4

Le divinità Poseidone fratello di Zeus e dio del mare. M. Lunari, Tempo e civiltà, volume 1 © Zanichelli editore 2018 Zeus padre e re degli dei, signore del fulmine. Ade fratello di Zeus e dio del regno dei morti. 5

Le divinità Apollo dio del sole e della profezia. M. Lunari, Tempo e civiltà, volume 1 © Zanichelli editore 2018 Atena figlia di Zeus, dea della guerra e della saggezza. Ares dio della guerra. 6

Le divinità e gli esseri umani • Gli dèi olimpici interferivano spesso nelle vicende degli uomini. • A volte gli dèi si univano a donne mortali generando semidei. Ercole, figlio di Zeus e di Alcmena, è uno dei più noti eroi greci. M. Lunari, Tempo e civiltà, volume 1 © Zanichelli editore 2018 7

Le divinità e gli esseri umani • Nella mitologia greca gli dei possiedono gli stessi difetti degli uomini: possono mentire, essere vendicativi o gelosi. Ma, a differenza degli uomini, sono immortali e non conoscono la sofferenza. «Questo destino gli dei immortali hanno deciso per i mortali infelici: vivere nell’amarezza; essi invece vivono senza dolore. » (Omero) M. Lunari, Tempo e civiltà, volume 1 © Zanichelli editore 2018 8

Le divinità e gli esseri umani • Per i Greci la religione aveva un valore strumentale: si pregavano gli dèi per avere in cambio un aiuto in un viaggio o la protezione in battaglia. • Gli dèi spesso apparivano lontani dagli uomini. • I fedeli compivano i sacrifici sugli altari posti davanti ai templi e non avevano accesso alla cella dove era custodita la statua del dio, dove erano ammessi solo i sacerdoti. Tempio dell’Eretteo ad Atene. M. Lunari, Tempo e civiltà, volume 1 © Zanichelli editore 2018 9

I santuari • I santuari erano aree sacre al cui interno sorgevano templi e altri luoghi di culto: quelli più importanti erano detti “panellenici” perché considerati patrimonio di tutti i greci. • Nei santuari si celebravano culti e giochi in onore di Giove e degli altri dei olimpici ma anche di altre divinità come Demetra o Asclepio. M. Lunari, Tempo e civiltà, volume 1 © Zanichelli editore 2018 10

Gli oracoli • Presso diversi santuari avevano sede gli oracoli, essi avevano il dono di predire il futuro. A loro ci si rivolgeva prima di intraprendere un’impresa incerta e rischiosa. • Anche i governi delle poleis si rivolgevano agli oracoli, per esempio per conoscere l’esito di una guerra o ancora per conoscere il luogo migliore dove fondare una nuova colonia. M. Lunari, Tempo e civiltà, volume 1 © Zanichelli editore 2018 11

Gli oracoli: Delfi • L’oracolo di Delfi era il più importante del mondo greco. A lei si rivolgevano anche gli Etruschi. • La Pizia era una sacerdotessa che risiedeva a Delfi nel santuario consacrato ad Apollo. John Collier, Prietness of Delphi, 1891 (Art Gallery of South Australia) M. Lunari, Tempo e civiltà, volume 1 © Zanichelli editore 2018 12

I santuari: Epidauro • Il santuario di Epidauro è il più famoso tra quelli dedicati a Asclepio, il dio della medicina. • Nei santuari a lui dedicati venivano portati i malati perché il dio li guarisse dai loro mali. M. Lunari, Tempo e civiltà, volume 1 © Zanichelli editore 2018 13

I culti misterici • Il più importante culto misterico si svolgeva nel santuario di Eleusi ed era dedicato a Demetra. • Si svolgevano in luoghi sacri ai quali potevano accedere solo gli iniziati. • Promettevano che dopo la morte ci sarebbe stata una nuova vita nella quale chi aveva sofferto sarebbe stato ricompensato. • Erano molto diffusi tra le donne e gli schiavi. M. Lunari, Tempo e civiltà, volume 1 © Zanichelli editore 2018 14

Lo sport e la religione In ogni città in occasione delle feste religiose si tenevano gare di atletica. Ai giochi panellenici partecipavano atleti provenienti da tutto il mondo greco. Lo sport per i Greci aveva quindi un valore Sacro Educativo L’ uomo greco riceveva un’educazione completa. I ragazzi dovevano amare e apprezzare l’arte ma anche eccellere nelle discipline fisiche. Nei ginnasi i ragazzi trovavano palestre, piste di atletica e biblioteche. M. Lunari, Tempo e civiltà, volume 1 © Zanichelli editore 2018 15

Lo sport Le Olimpiadi Si tenevano ogni quattro anni nel santuario di Zeus a Olimpia. Comportavano una tregua sacra e la sospensione di tutte le guerre. Erano un momento di incontro per tutto il mondo greco. I vincitori erano accolti in patria come degli eroi. I resti del tempio di Hera a Olimpia. M. Lunari, Tempo e civiltà, volume 1 © Zanichelli editore 2018 16

Lo sport Le competizioni tipiche del mondo greco sono: Corsa a piedi o coi carri. Atletica: lanci del giavellotto e del disco, salto. Pugilato e lotta. Nel mondo greco non esistono sport di squadra: le competizioni sportive devono far emergere il valore del singolo individuo. M. Lunari, Tempo e civiltà, volume 1 © Zanichelli editore 2018 17
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