Umberto Saba La vita Umberto Saba nacque a
Umberto Saba
La vita. . . Umberto Saba nacque a Trieste nel 1883. Il padre, che conoscerà solo a vent'anni, abbandonò la famiglia ed egli crebbe con la madre. Il rapporto più affettuoso lo ebbe con la balia Gioeffa Schebar il cui nome ispirò il poeta quando firmò le opere con il cognome "Saba" e non Poli(quello del padre). Per colpa anche della sue triste infanzia egli ebbe un carattere introverso, schivo e tendente alla depressione.
Egli lasciò la sua città e si recò a Pisa, fece servizio militare a Firenze e infine tornò a Trieste per sposare(con rito ebraico perché egli aveva origini ebraiche)Carolina Wolfler da cui ebbe una figlia e che fu il suo punto d'appoggio.
Dopo la prima guerra mondiale egli ereditò dei soldi e aprì una libreria antiquaria e pubblicò il suo primo libro di poesie: il Canzoniere. Negli anni della persecuzione razziale e delle leggi fasciste egli si rifugiò all'estero. Dopo la morte della moglie nel 1956 decise di trasferirsi a Gorizia, dove morì un anno dopo(1957).
La sua poetica. . .
La poesia di Umberto Saba è semplice e chiara. Nella forma adopera le parole dell’uso quotidiano e nei temi ritrae gli aspetti della vita quotidiana(anche i più umili e dimessi)luoghi, persone, paesaggi, animali, avvenimenti, Trieste con le sue strade, le partite di calcio. . .
Il Canzoniere, da lui concepito come autobiografia totale, raccoglie tutte le sue poesie (ne diede varie edizioni sempre accresciute: nel 1921, 1945, 1948, 1957 e, per ultimo, nel 1961).
I temi della sua poesia sono Trieste, la città natale, il mare, come simbolo di fuga e di avventure spirituali, gli affetti personali e familiari (principalmente Lina, la moglie, e Linuccia, la figlia), le memorie dell'infanzia, il rapporto con la natura e le riflessioni sull'attualità.
Egli usa quel linguaggio semplice e chiaro affollato di parole usuali e quotidiane per esprimere i suoi sentimenti e le sue emozioni più grandi. E' un modo di far poesia tradizionale, vicino alle forme della metrica classica, completamente lontano dalle mode del suo periodo.
Lui definisce il suo modo di scrivere "un modo onesto" per fare poesia, per scavare dentro se stessi, di raccontare le proprie sofferenze e le intime ferite, senza quella pretesa di essere originali(come dichiara lui stesso nei suoi versi). Le tematiche da lui usate sono fortemente autobiografiche.
Alcune opere importanti. . . Amai: una poesia scritta nei suoi ultimi anni di vita in cui Saba racconta il suo modo di essere poeta;
La capra: una delle più celebri composizioni del poeta a colloquio con l'umile animale;
Frutta erbaggi: una breve descrizione che fa eco a riflessioni sulla vita che corre;
Trieste: poesia dedicata alla sua città natale;
Goal: riguarda la sua passione per il calcio;
Ulisse: composizione che riflette sul senso della vita.
Umberto Saba
Ivan, Perlo, Sandi, Stramignoni e Tibullo.
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