TIPI DI TESTO Il testo narrativo Ripasso Fabula
TIPI DI TESTO Il testo narrativo § Ripasso • Fabula e intreccio § Ripasso • Schema di base e sequenze § Il narratore § Il punto di vista del narratore § Ripasso • Personaggi § Caratterizzazione dei personaggi § Ripasso • Ambientazione § Ripasso • Discorso diretto e indiretto § Monologo interiore e flusso di coscienza § Tempo della storia e tempo del racconto § Scena, sommario, ellissi e pausa § Ritmo narrativo § Registro linguistico
Il testo narrativo Ripasso • Fabula e intreccio FABULA E INTRECCIO FABULA: gli eventi in successione cronologica. INTRECCIO: gli eventi raccontati nell’ordine scelto dall’autore. Incipit: Explicit: le prime parole o righe del testo. le ultime parole o righe del testo. ANACRONIE ANTICIPAZIONE (o prolessi o flashforward): si anticipa quello che succederà in seguito. RETROSPEZIONE (o analessi o flashback): si racconta quello che è successo prima. 1
Il testo narrativo Ripasso • Schema di base e sequenze SCHEMA DI BASE Solitamente le storie seguono questo schema di base: • situazione iniziale; • esordio (o complicazione); • sviluppo (o peripezie – può contenere uno o più momenti di Spannung); • conclusione. SEQUENZE Un testo narrativo può essere suddiviso in sequenze, che possono essere: • narrative; • descrittive; • riflessive; • dialogate; • miste. RICONOSCERE LE SEQUENZE Le sequenze si possono individuare grazie ad alcuni indicatori: • contenuti isolabili; • fatti narrati in uno stesso luogo; • fatti narrati in uno stesso arco di tempo; • introduzione di un nuovo personaggio; • introduzione di un nuovo fatto. 2
Il testo narrativo Il narratore Autore: la persona reale che ha materialmente composto il testo Narratore (o voce narrante): la voce che racconta la storia NARRATORE ESTERNO (se la voce non appartiene a un personaggio della storia) • palese: quando ha un’identità ben definita e commenta la storia e i personaggi; • nascosto: quando è una voce senza un’identità precisa e racconta la storia in modo impersonale e oggettivo. NARRATORE INTERNO (se la voce appartiene a un personaggio della storia) • protagonista: quando ha un ruolo importante nella storia e racconta soprattutto di sé; • testimone: quando ha un ruolo secondario nella storia e racconta soprattutto di altri personaggi. 3
Il testo narrativo Il punto di vista del narratore Qualunque sia il narratore, può parlare da diversi punti di vista, cioè posizioni dalle quali mette a fuoco i fatti o focalizzazioni: RACCONTO NON FOCALIZZATO (A FOCALIZZAZIONE ZERO) • Il narratore non ha uno specifico punto di vista: può vedere tutto, anche nell’interiorità dei personaggi, quindi ha più informazioni di qualsiasi personaggio (narratore onnisciente). RACCONTO A FOCALIZZAZIONE ESTERNA • Il narratore si pone come osservatore esterno, il suo punto di vista non corrisponde a nessun personaggio della storia. Ha meno informazioni dei personaggi, quindi lascia che siano loro a raccontare ciò che fanno e pensano e la vicenda è riportata oggettivamente. RACCONTO A FOCALIZZAZIONE INTERNA • Il narratore adotta il punto di vista soggettivo di un personaggio e ha le stesse informazioni di quel personaggio. – Se tutta la storia è narrata dal punto di vista di un solo personaggio, si parla di focalizzazione interna fissa; – se la storia è narrata alternando il punto di vista di personaggi diversi, si parla di focalizzazione interna variabile; – se lo stesso fatto è narrato da più personaggi, si parla di focalizzazione interna multipla. 4
Il testo narrativo Ripasso • Personaggi PRESENTAZIONE DIRETTA RUOLI E GERARCHIE PERSONAGGI PRINCIPALI: • protagonista; • antagonista. PERSONAGGI SECONDARI: • aiutante; • oppositore. COMPARSE Un personaggio può: • presentarsi da sé; • essere presentato da un altro personaggio; • essere presentato da un narratore esterno. PRESENTAZIONE INDIRETTA • Un personaggio può essere presentato attraverso informazioni implicite e indizi. PRESENTAZIONE MISTA • Un personaggio può essere presentato in parte in modo diretto e in parte in modo indiretto. 5
Il testo narrativo Caratterizzazione dei personaggi CARATTERIZZAZIONE FISICA • Riguarda l’aspetto fisico: corporatura, lineamenti del viso, espressioni, abbigliamento… CARATTERIZZAZIONE PSICOLOGICA • Riguarda il carattere, gli atteggiamenti, il comportamento, gli stati d’animo… CARATTERIZZAZIONE SOCIALE • Riguarda il ceto sociale da cui il personaggio proviene e in cui vive, l’ambiente in cui si muove. CARATTERIZZAZIONE CULTURALE • Riguarda il grado di istruzione, gli interessi, le convinzioni morali, religiose e politiche. CARATTERIZZAZIONE BIOGRAFICA • Riguarda la storia personale del personaggio, quello che ha vissuto. 6
Il testo narrativo Ripasso • Ambientazione AMBIENTAZIONE LUOGHI: • luoghi immaginari (verosimili o inverosimili) o reali; • luoghi aperti o chiusi. RUOLI DEI LUOGHI: • fare da sfondo agli eventi; • creare una certa atmosfera; • simboleggiare emozioni e stati d’animo. TEMPO: • tempo determinato o indeterminato; • presente, passato o futuro; • durata lunga o breve. 7
Il testo narrativo Ripasso • Discorso diretto e indiretto DISCORSO DIRETTO LEGATO • Riferisce le parole così come sono pronunciate dai personaggi. • Le parole sono tra virgolette o precedute da trattini. Inoltre sono precedute da un verbo dichiarativo (dire, rispondere, pensare…) DISCORSO INDIRETTO LEGATO • Riferisce i discorsi o i pensieri in modo indiretto. • Le parole sono precedute da un verbo dichiarativo e una congiunzione subordinante (dire che, chiedere se…), senza una punteggiatura specifica. DISCORSO DIRETTO LIBERO • Le parole dei personaggi sono riportate direttamente al posto della voce narrante, senza essere precedute da verbi dichiarativi o segnalate dalla punteggiatura. DISCORSO INDIRETTO LIBERO • Le parole dei personaggi sono riportate indirettamente come se appartenessero alla voce narrante, ma in realtà appartengono a un personaggio. Spesso sono presenti interiezioni, esclamazioni, frasi interrogative. 8
Il testo narrativo Monologo interiore e flusso di coscienza Altre tecniche per riportare i pensieri dei personaggi sono: MONOLOGO INTERIORE • Un personaggio esprime tra sé e sé i propri pensieri in prima persona, senza un altro destinatario. FLUSSO DI COSCIENZA • Una forma particolare di monologo: un personaggio esprime tra sé e sé i propri pensieri così come si presentano alla sua mente, senza una struttura logica, ma solo per libera associazione di idee. 9
Il testo narrativo Tempo della storia e tempo del racconto TEMPO DELLA STORIA TEMPO DEL RACCONTO Il tempo dell’intreccio della storia, che scorre attraverso giorni, mesi, anni. Il tempo utilizzato dallo scrittore per narrare la storia (durata narrativa), che si misura in righe, pagine, capitoli. 10
Il testo narrativo Scena, sommario, ellissi e pausa Per regolare il rapporto tra il tempo della storia e il tempo del racconto, l’autore ha a disposizione le seguenti tecniche: SCENA SOMMARIO La storia è raccontata in tempo reale, come nei dialoghi (tempo del racconto = tempo della storia). I fatti sono riassunti (tempo del racconto < tempo della storia). ELLISSI Si escludono alcuni fatti, quindi si ha un salto nel tempo (tempo del racconto nullo). PAUSA Si ferma il racconto per una digressione, come una descrizione o una riflessione (tempo del racconto > tempo della storia). 11
Il testo narrativo Ritmo narrativo Il rapporto tra tempo della storia e tempo del racconto determina il ritmo narrativo: SCENA SOMMARIO Il tempo del racconto coincide con il tempo della storia Ritmo veloce ELLISSI Ritmo ancora più veloce PAUSA Ritmo lento 12
Il testo narrativo Registro linguistico Il registro linguistico indica il modo di costruire frasi dalla sintassi più o meno complessa e di scegliere lessico più o meno ricercato. REGISTRO ALTO O FORMALE: • • lessico ricercato e letterario; sintassi elaborata. REGISTRO MEDIO: • lessico comune; • sintassi poco elaborata. REGISTRO BASSO O INFORMALE: • tono spontaneo, lessico colloquiale e familiare, espressioni gergali; • scarsa attenzione alla sintassi, scorrettezze grammaticali. 13
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